10Thorup_imp 8-04-2009 15:25 Pagina 89 F. Thorup. Large Animal Review 2009; 15: 89-91 Come assicurare la sopravvivenza dei suinetti nelle nidiate numerose 89 eventi sivar Convegno Nazionale SIVAR Reggio-Emilia 16 Aprile 2009 F. THORUP, DVM Danish Pig Production, Axeltorv 3, 1609 Copenhagen, V. Denmark ELEVATA DIMENSIONE DELLA NIDIATA Negli ultimi 20 anni, nella maggior parte dei Paesi il numero medio di nati per parto è aumentato approssimativamente di 0,1 suinetti per nidiata per anno. Questo aumento è risultato principalmente dovuto ad un miglioramento costante delle procedure di gestione generali. Per i produttori di suini esperti, non è stato un problema gestire questo lento incremento di 0,1 suinetti per nidiata per anno. Infatti, nel corso di questo periodo il peso allo svezzamento e la sopravvivenza dei suinetti sono aumentati. Oggi, nuove strategie riproduttive incrementano le dimensioni delle nidiate di 0,3 suinetti extra per anno. È necessario un miglioramento continuo delle strategie di gestione per mantenere elevati tassi di sopravvivenza dei suinetti ed evitare il calo del peso allo svezzamento. Una nidiata di dimensioni elevate migliora la produttività di ogni singola scrofa, se l’allevatore può affrontare i seguenti problemi: 1. Il numero di suinetti supera il numero di ghiandole mammarie produttive 2. Il recinto del parto è troppo piccolo per nidiate numerose 3. Il peso medio dei suinetti alla nascita diminuisce 4. Le scrofe impiegano più energia per produrre più suinetti 5. Le scrofe danno più latte, quando vengono utilizzate tutte le ghiandole mammarie. Ciò porta ad un bilancio energetico negativo Se le nidiate numerose causano problemi, perché non orientarsi su nidiate più piccole? Malgrado tutti i problemi relativi alle nidiate numerose, la figura 2 indica che anche partendo da 19-20 suinetti nati per Autore per la corrispondenza: Mario Luini ([email protected]). Anno Figura 1 - Sviluppo delle dimensioni medie di una nidiata (nati morti + nati vivi) nella produzione danese a partire dal 1992, quando la dimensione della nidiata venne inclusa fra gli scopi dell’allevamento. Dal 1992 al 1996 venne mantenuto un aumento contenuto di 0,1 suinetti per dimensioni della nidiata. Dopo il 1996, l’effetto ottenuto nei nuclei dei riproduttori (Nucleus Herd) venne trasferito alla produzione. Numero di suinetti svezzati per nidiata Suinetto: I suini sono “suinetti” dalla nascita fino allo svezzamento. Con la regolamentazione CEE, non è legale svezzare i suinetti sino all’età di 28 (21) giorni (Anon. 2001). Sopravvivenza: È la percentuale di suinetti nati vivi che sopravvive sino allo svezzamento. È complementare alla “mortalità”, che è un’unità utilizzata frequentemente nella produzione commerciale di suini. Nidiata numerosa: In questo articolo, una “nidiata numerosa” è una nidiata di suinetti in numero superiore a quello delle ghiandole mammarie produttive della scrofa. Suinetti totali nati GLOSSARIO Numero di suinetti totali nati per nidiata Figura 2 - Numero medio di suinetti svezzati al crescere della quantità totale dei soggetti nati. Anche quando le dimensioni della nidiata aumentano da 19 - 20 suinetti, si ha un incremento del numero di suinetti svezzati. In questo studio vennero impiegate delle scrofe nutrici. nidiata, verranno svezzati più suinetti. Ogni suinetto-extra svezzato rappresenta un valore per l’allevatore. Questo valore aggiunto dovrebbe coprire almeno il costo del suinetto in più. Il costo è rappresentato dall’effetto negativo del suinetto extra sulla scrofa e sulla nidiata, ma anche il costo delle cure extra (tempo, spazio) necessario per il suinetto extra. All’inizio, per ottenere una nidiata numerosa gli allevatori pagheranno il costo per sviluppare metodi atti a garantire la sopravvivenza dei suinetti. Quando l’allevatore medio raggiunge lo stesso elevato livello di dimensioni della nidiata (e i produttori migliori sono arrivati anche oltre), i problemi per il produttore medio saranno già stati risolti. Sopravvivenza di un suinetto in una nidiata numerosa Colostro Trattamento dei suinetti sottopeso Adeguamento delle dimensioni della nidiata Introduzione delle scrofe nutrici Controllo delle infezioni 8-04-2009 Pagina 90 Come assicurare la sopravvivenza dei suinetti nelle nidiate numerose Ig dopo 12 ore (mg/ml) 90 15:26 Ordine di nascita Percentuale di mortalità 10Thorup_imp Figura 3 - Livello di immunoglobuline G all’aumentare dell’ordine di nascita. Ogni suinetto venne esaminato 12 ore dopo la nascita. Peso alla nascita in kg Numero totale dei suinetti nati nella nidiata Figura 4 - Peso medio alla nascita all’aumentare delle dimensioni della nidiata. Mortalità Peso alla nascita per suinetto in kg Figura 5 - Mortalità fra suinetti nati vivi all’aumentare del peso alla nascita. COLOSTRO Il colostro è essenziale per i suinetti poiché nascono senza alcuna immunoglobulina materna. È stata studiata l’assunzione di colostro in 221 suinetti. È stato esaminato l’ordine di nascita, ed i suinetti che restavano con la scrofa per almeno 24 ore dopo la nascita. A tutti i suinetti venne effettuato un prelievo di sangue 12 ore dopo la nascita. I nuovi nati hanno bisogno di più di 10 g di immunoglobuline per litro di siero per sopravvivere (Thorup, Eriksen e Risum, 2004). Nei suinetti nati in numero di 14-18 per nidiata, il livello di colostro risultò inferiore a quello di animali nati nella quantità di 113. Nessuno dei suinetti nato al termine del processo aveva meno di 0 g di immunoglobuline per litro. Quindi, è raro che i suinetti nati nelle nidiate fino a 18 componenti abbiano bisogno di un’integrazione aggiuntiva di immunoglobuline. SUINETTI SOTTOPESO Esiste una correlazione negativa fra le dimensioni della nidiata e il peso alla nascita (Fig. 4). Quando il numero dei nati per parto è elevato, il peso dei suinetti varia anche di più. Quindi, nelle nidiate numerose sarà più elevata la percentuale di suinetti che necessiterà di cure extra. Ciò nonostante, la figura 2 dimostra che la produttività aumenterà ancora se il miglioramento della gestione risolverà i problemi. Le nidiate di grandi dimensioni ed il peso alla nascita sono geneticamente correlati, con un andamento positivo. Quindi, l’allevamento finalizzato ad ottenere nidiate numerose ha avuto sul peso alla nascita un effetto meno dannoso del previsto. Anche i suinetti piccoli possono sopravvivere Quando i suinetti piccoli crescono in nidiate poco numerose, le loro probabilità di sopravvivenza possono essere eleva- Peso dei suinetti Figura 6 - Mortalità fra suinetti di piccole, medie e grandi dimensioni in nidiate composte da 11, 13 o 15 soggetti. te. In una ricerca, sono stati pesati e miscelati 39 suinetti neonati. Questi soggetti vennero casualmente affiancati a 3 scrofe che avevano 11, 13 o 15 suinetti da allattare. La ricerca comprese 44 replicati (vedi Fig. 6). Nelle nidiate in cui le scrofe nutrivano soltanto 11 suinetti, la mortalità fra i soggetti di taglia più piccola risultò ancora più elevata di quella riscontrata fra quelli più grandi, ma rimase ancora appena pari al 12%. Ciò indica che in buone condizioni anche i suinetti piccoli hanno una buona probabilità di sopravvivere. In una nidiata con 15 suinetti la mortalità di quelli di piccole dimensioni triplicò, mentre la frequenza della mortalità per i suinetti grandi risultò inalterata. Ciò dimostra che, quando le condizioni sono critiche, i suinetti più piccoli sono i primi a morire. Questi animali non dovrebbero essere un problema se le condizioni della scrofa sono sufficienti per la sopravvivenza (Thorup 2009). DIMENSIONI DELLA NIDIATA Più suinetti le scrofe allattano senza che aumenti la mortalità, migliore è il risultato. Le scrofe delle razze commerciali hanno 12 –16 ghiandole mammarie produttive. Dato che la scrofa ha una montata lattea molto breve, occorre almeno una ghiandola per suinetto. Anche quando il numero delle ghiandole produttive delle scrofe è superiore a quello dei suinetti allattati, se questi sono molto numerosi è possibile avere una mortalità più elevata ed una crescita più stentata. 10Thorup_imp 8-04-2009 15:26 Pagina 91 F. Thorup. Large Animal Review 2009; 15: 89-91 91 Percentuale vi suinetti non siano stati con lei per 6-8 ore. Questo processo può essere accelerato lasciando vicino ai nuovi arrivati qualche suinetto nato dalla scrofa. Tuttavia, questo comporterà un insieme indesiderato di suinetti di età diverse. Crescita stentata Mortalità INFEZIONI Svezzati Suinetti per nidiata Figura 7 - Effetto delle dimensioni della nidiata sulla percentuale della mortalità e dei suinetti a crescita stentata trasferiti alle scrofe nutrici. (DW. 104600) Questo dato è stato anche rilevato nello studio menzionato sopra. Vedi figura 7. ADEGUAMENTO DELLE DIMENSIONI DELLA NIDIATA In condizioni normali, i suinetti nati da scrofe con un numero eccessivo di nati vivi possono essere trasferiti a scrofe che hanno pochi suinetti neonati. Le ricerche indicano che se un suinetto viene trasferito ad una nidiata nuova entro 48 ore dalla nascita sia sua che della nidiata di trasferimento, la crescita e la sopravvivenza saranno normali sia per il soggetto spostato che per la nidiata ricevente (Straw, 1997). Se il suinetto trasferito è più vecchio di 48 ore, potrà sopravvivere se la scrofa possiede abbastanza ghiandole produttive, ma il peso allo svezzamento di questo soggetto potrà essere ridotto di 0,9 kg rispetto a quello di un animale non spostato. SCROFE NUTRICI Se un gruppo di scrofe partorisce più suinetti di quanto possa accogliere la nidiata dei neonati, le scrofe nutrici sono un’utile soluzione. Come si vede nella figura 3, ai suinetti viene somministrata un’integrazione con immunoglobuline quando hanno più di 12 ore di vita. Possono essere trasferiti senza alcun rischio a scrofe allattanti che hanno smesso di produrre il colostro. La ricerca dell’autore indica che una buona nutrice per i suinetti di 12-24 ore di età è una scrofa alla prima o seconda nidiata (Thorup, Poll, Larsen e Schmidt, 2004) che ha nutrito i propri suinetti per 4-7 giorni (Thorup e Sørensen, 2006). Dato che i suinetti di 4-7 giorni di vita non possono essere svezzati, questi animali devono essere trasferiti ad un’altra scrofa nutrice che abbia svezzato i suoi suinetti, più vecchi. Se la scrofa nutrice ha allattato per più di due giorni, il numero di suinetti allattati deve essere uguale o inferiore a quello dei suinetti che le sono stati portati via. Alle condizioni danesi, una scrofa nutrice in un recinto da parto tradizionale accetterà facilmente i nuovi suinetti. Anche se a questi ultimi è consentito di accedere alla mammella subito dopo il trasferimento alla scrofa nutrice, è raro che questa presenti una montata lattea prima che i nuo- In presenza di condizioni di gestione e di uno status sanitario validi, la causa primaria di morte della maggior parte dei suinetti è il digiuno prolungato o lo schiacciamento da parte delle scrofe eccitate, e non una delle infezioni specifiche. La gestione di queste ultime non è considerata in questa presentazione. Scrofette e scrofe devono essere vaccinate contro le malattie specifiche che minacciano i suinetti nel Paese in cui si trovano, per proteggerli attraverso il colostro. Per controllare le malattie aspecifiche, la corretta igiene e la rigorosa separazione dei suinetti di età diverse sono importanti strategie gestionali. Controllare le condizioni climatiche, la qualità del cibo e l’apporto di acqua alle scrofe ed ai suinetti consolida l’immunità di questi ultimi. CONCLUSIONI Quando aumenta la dimensione della nidiata, occorre introdurre nuove strategie di gestione. Inizialmente, si potranno risolvere i problemi effettuando i parti per lotti e modulando le dimensioni della nidiata. Quando il numero dei nati per parto supera quello delle ghiandole mammarie che producono latte, occorre introdurre le scrofe nutrici. Ci si deve assicurare che i suinetti ingeriscano abbastanza colostro prima di trasferirli. Bisogna usare la scrofa nutrice giusta per i suinetti giusti. Scrofe e suinetti vanno spostati delicatamente. Le scrofe eccitate sono delle cattive nutrici. Alimentare la scrofa diventa molto importante per mantenerne la condizione corporea, quando aumenta la produzione di latte. Occorre prestare un’attenzione particolare ai suinetti sottopeso, poiché hanno problemi di sopravvivenza quando le condizioni diventano subottimali. ❚ How to assure piglet survival in large litters Bibliografia Anonymous 2001. Commission Directive 2001/93/EC of 9 November 2001 amending Directive 91/630/EEC laying down minimum standards for the protection of pigs. Straw, B. 1997. Veterinary Practice, Art, Science and Politics. General thoughts illustrated by crossfostering experiences. Proc. ASSP ann. meeting. 31 pp. Thorup, F., Eriksen, L., Risum, D. 2004. Predicting piglets at birth with a high risk for mortality. 18th congress of the International Pig Veterinary society. Germany, 478 Thorup, F., Poll K., Larsen, G. B., Schmidt, M. H. 2004. Optimal parity in nurse sows. 18th congress of the International Pig Veterinary society. Germany Thorup, F. Sørensen, A. K. 2006. Use of one step or two step nurse sows for surplus piglets. 19th congress of the International Pig Veterinary society. Copenhagen. No. O.13-02, p. 105. Thorup, F. 2009. Can prolific sows nurse their own litter? Proceedings xx International Congress of Pig Reproduction, Canada. Accepted.