Campagna finanziata con il contributo della Comunità Europea e dell’Italia Reg. CE 867/08 modificato dal Reg CE 1220/2011. BOLLETTINO OLIVO del 30-10-2014 FASE FENOLOGICA Maturazione cv. Precoci, Invaiatura cultivar tardive. INTERVENTI COLTURALI MATURAZIONE DELLE OLIVE Dai rilievi eseguiti dai nostri tecnici risulta che le cultivar precoci come il Leccino e il Pendolino, abbiano concluso l’invaiatura, (cioè il viraggio dal colore verde al colore viola/nero) e siano in fase di maturazione. Per tali varietà si sconsiglia vivamente di ritardare ulteriormente la raccolta in quanto oltre a non ottenere una maggiore produzione in olio si incorrerebbe in un forte scadimento qualitativo del prodotto finito. Le cultivar a maturazione tardiva come la Casaliva, il Frantoio sono segnalate in fase di invaiatura, si consiglia quindi di proseguire e concludere rapidamente le operazioni di raccolta. RACCOLTA E MOVIMENTAZIONE DELLE OLIVE Si raccomanda di pianificare le operazioni di raccolta cercando di ridurne al minimo la durata e di abbreviare i tempi di conservazione delle olive prima della lavorazione in frantoio. Si consiglia di porre le olive in contenitori finestrati (cassette o bins) in grado di consentire l’areazione delle olive e limitare l’insorgenza di fenomeni fermentativi. A causa delle caratteristiche critiche delle olive di quest’anno: elevato turgore delle drupe, presenza di fori di uscita di Bactrocera oleae, epicarpo spesso danneggiato dai numerosi fori di deposizione e danni meccanici dovuti alla grandine, si consiglia di non colmare le cassette oltre la metà del loro volume così da impedire lo schiacciamento delle Figura 1: Olive poste in cassette finestrate in attesa della lavorazione. drupe e scongiurare l’innesco delle fermentazioni. Campagna finanziata con il contributo della Comunità Europea e dell’Italia Reg. CE 867/08 modificato dal Reg CE 1220/2011. TRATTAMENTI FITOSANITARI MOSCA DELL’OLIVO Con l’avvicinarsi della raccolta e in considerazione dello stato avanzato di maturazione, si raccomanda di sospendere qualsiasi trattamento con prodotti larvicidi (dimetoato e imidacloprid) dal momento che per i suddetti prodotti i tempi di carenza sono pari a 28 giorni minimi che devono trascorrere dal giorno dell’intervento all’inizio della raccolta. Nel caso in cui si riscontrasse una situazione con olive fortemente attaccate dalla Mosca, si consiglia di ricorrere alla pratica di lotta agronomica dell’anticipo della raccolta per ridurre al minimo il danno qualitativo derivante dall’attacco e salvaguardare la qualità delle olive, fermo restando il rispetto del tempo di carenza. LEBBRA DELL’OLIVO E MALATTIE FUNGINE Le osservazioni in campo dei nostri tecnici hanno evidenziato la presenza di diffusi attacchi di fitopatie fungine a carico delle foglie, delle drupe e dei rami. In particolare sono stati osservati attacchi di Cicloconio, Piombatura e Lebbra dell’Olivo. Tali patologie, sono state favorite dal decorso umido di quest’anno, dalla massiccia presenza di insetti vettori e dalla maggiore suscettibilità degli organi delle piante a causa dell’elevata idratazione. In generale, le strategie di lotta consigliate contro queste tipologie di patogeni sono basate sulle corrette pratiche agronomiche, in particolare effettuare correttamente e tutti gli anni le potature favorendo l’arieggiamento e l’illuminazione delle chiome e sul ricorso ad interventi fitosanitari preventivi con prodotti cuprici utili anche per controllare lo sviluppo della Rogna dell’Olivo. Terminata la raccolta si consiglia di effettuare immediatamente un trattamento a base di rame, meglio poltiglia bordolese, al massimo delle dosi indicate in etichetta e dopo 10 massimo 15 giorni ripetere il trattamento al fine di impedire lo sviluppo di alcuni funghi patogeni e batteriosi (occhio di pavone, lebbra, piombatura, rogna ecc.). Si raccomanda di bagnare bene le chiome e di effettuare i trattamenti nelle ore più calde della giornata. Ricordiamo che i prodotti a base di rame sono consentiti anche in agricoltura bologica purché non si superi il quantitativo massimo annuale per ettaro di rame metallo pari a 6kg / ha. CONSERVAZIONE DELL’OLIO Si consiglia di porre la massima attenzione alle modalità di conservazione dell’olio mettendo in pratica tutte quelle strategie atte a conservare nel tempo le caratteristiche del prodotto. Porre l’olio in un ambiente fresco e asciutto preferibilmente in recipienti di acciaio inossidabile ben colmi e chiusi ermeticamente in modo da ridurre il contatto del prodotto con l’ossigeno. E’ consigliabile filtrare il prodotto in modo da stabilizzarlo nel tempo e prevenire l’insorgenza di difetti nell’olio determinati dal deposito nei recipienti (morchia). I primi dati analitici sulle partite di olio di questa campagna hanno evidenziato in generale valori di acidità più elevati rispetto a quelli delle campagne precedenti, si consiglia quindi, prima di porre il prodotto in vendita, di accertarsi delle caratteristiche chimiche dello stesso procedendo alle analisi dell’olio. Per ogni dubbio o per ulteriori informazioni contattare i tecnici AIPOL allo 0365/651391.