R.T.I. BENESSERE A COLORI PER FRUTTA NELLE SCUOLE
Programma di distribuzione assistita di prodotti ortofrutticoli nell’ambito del Programma comunitario “Frutta nelle scuole”
anno scolastico 2012/2013 ‐ Reg. (CE ) del Consiglio 1234/2007 e Reg. (CE) della Commissione 288/2009
Tipologie di kaki
Dal punto di vista commerciale i kaki (o loti) possono essere distinti in due gruppi, discriminati dalla
consistenza della polpa: “a polpa molle” o “a polpa soda”.
Le piante allevate per la produzione di frutti,
generalmente, presentano solo fiori femminili,
pertanto in assenza di impollinazione non si ha
produzione di semi. I frutti sono rappresentati da
grosse bacche, prima di colore giallastro e a
maturazione di colore rosso-arancio molto vivo. I
frutti vengono raccolti quando non sono ancora
maturi e conservati (ammezzimento) fino a quando
non avranno raggiunto un adeguato grado di
maturazione. Ovvero quando il frutto tende a perdere di consistenza, la polpa diventa di colore bruno e
tende a rammollirsi, ma soprattutto perde quel sapore tannico astringente che non ne permetteva il
consumo: solo allora il kaki potrà essere mangiato, magari con un cucchiaino.
Vi sono però anche varietà che presentano sulla stessa
pianta sia fiori maschili che femminili, oppure sistemi
di allevamento dove il processo di impollinazione è
garantito dalla presenza di piante impollinatrici. In tal
caso la pianta produce frutti privi di tannini, pertanto,
non astringenti, eduli già alla raccolta, quando i frutti
presenteranno una colorazione che vira tra il verde ed
il giallo con striature marroni. La polpa si presenta di
colore bruno e croccante al morso come una mela,
tanto da essere chiamati anche “Kaki mela”.
Dal punto di vista organolettico, le due tipologie di
kaki non presentano alcuna differenza: in entrambi i casi il frutto è ricco di zuccheri, potassio e vitamina C,
oltre ad essere ricco di beta-carotene e di potassio.
Dal punto di vista della conservazione del frutto maturo, il kaki a polpa molle deve essere conservato in
frigorifero ed occorre consumarlo entro pochi giorni, dal momento che si deteriora molto velocemente.
Diversamente, il kaki a polpa soda può essere conservato per diversi giorni a temperatura ambiente senza
subire alcuna alterazione di sapore.
Quest’ultimo aspetto costituisce il principale motivo per cui nell’ambito del progetto Frutta nelle Scuole, si
è ritenuto opportuno offrire un kaki a polpa soda, in quanto, presenta un periodo di conservazione (shelf
life) significativamente più lungo, non necessita di conservazione in frigo, può essere più agevolmente
mangiato dall’alunno, al pari di una pera o una mela e soprattutto senza sporcarsi!
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Mercoledì 21