I.G.F. - ROMA 13 GENNAIO 2012
Giulia Checcucci
(DSM-IV-TR, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, text revision, pp. 219-220)
Per dipendenza si intende una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a
menomazione e a disagio clinicamente significativi, come manifestato da tre (o più) delle
condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
TOLLERANZA, come definita da ciascuno dei seguenti:
• il bisogno di dosi notevolmente più elevate della sostanza per raggiungere l’intossicazione o l’effetto
desiderato;
• un effetto notevolmente diminuito con l’uso continuativo della stessa quantità della sostanza;
ASTINENZA, come manifestata da ciascuna dei seguenti:
• la caratteristica sindrome di astinenza per la sostanza (riferirsi ai Criteri A e B dei set di criteri per
Astinenza dalle sostanze specifiche);
• la stessa sostanza (o una strettamente correlata) è assunta per attenuare o evitare i sintomi di astinenza;
• la sostanza è spesso assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal
soggetto;
DESIDERIO persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza;
• una grande quantità di tempo viene spesa nel procurarsi la sostanza (per esempio, recandosi in visita da
più medici o guidando per lunghe distanze), ad assumerla (per esempio, fumando “in catena”), o a
riprendersi dai suoi effetti;
• interruzione o riduzione di importanti attività sociali, lavorative e ricreative a causa dell’uso della sostanza;
• uso continuativo della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema persistente o
ricorrente, di natura fisica o psicologica, verosimilmente causato o esacerbato dalla sostanza
Il craving è il desiderio impulsivo per una sostanza
psicoattiva, per un cibo o per qualunque altro oggettocomportamento gratificante: questo desiderio impulsivo
sostiene il comportamento "addittivo" e la compulsione
finalizzati a fruire dell'oggetto di desiderio. Ad esempio il
craving per l'alcool può essere definito da un punto di
vista linguistico "urgenza di bere", cioè la tensione a
consumare la sostanza, il pensiero ossessivo ricorrente del
bere, sino alla perdita del controllo dei propri impulsi nei
confronti delle bevande alcoliche.
Non è una sostanza nutriente o utile, ma provoca danni
diretti alle cellule di molti organi, tra cui il fegato e il
Sistema Nervoso Centrale.
Distruzione cellule
Ha effetti diretti
a medio termine
a lungo termine
indiretti
Danni al fegato
Patologie alcol correlate
Incidenti stradali, violenze
Alterano sensibilmente il sistema percettivo,
provocando illusioni sensoriali e inducendo una
distorsione della realtà spazio temporale, fino a
provocare vere e proprie allucinazioni, separate dal
contesto ambientale. Possono essere naturali o creati
in laboratorio
LSD, KETAMINA,
PEYOTE, MESCALINA,
SMART DRUGS,
INALANTI
Danni collaterali e dipendenza
Alterazioni, fisiologiche, visive, percettive, dell’umore
Sostanze sintetiche che agiscono come stimolanti del
Sistema Nervoso Centrale. Si possono ingerire, sniffare,
iniettare. Effetti: benessere fisico e mentale, aumentata
energia., non fame e fatica, miglioramento performance.
Effetti a
breve
termine
Dilatazione pupille, aumento
ritmo respiratorio, comportamento
bizzarro, violento
Effetti a
lungo
termine
Problemi respiratori, distruzione
cavità nasale, perdita peso, sviluppo
tolleranza, forte dipendenza
psicologica
Pianta erbacea appartenente alla famiglia delle
Cannabibnacee. I preparati psicoattivi contengono
TETROIDROCANNABINOLO (THC).
Effetti: euforia, rilassamento, ilarità, alterazioni
percezioni sensioriali e temporali
HASHISH
Resina
MARIJUANA
Infiorescienze
femminili
Foglie
Effetti a breve termine:
Accelerazione battito cardiaco
Dilatazione pupille, occhi rossi
Secchezza fauci
Deficit attenzione, panico, paranoia
Effetti a lungo termine:
Sviluppo dipendenza
Sindrome amotivazionale
Possibili disturbi psichici (Skunk)
Sostanza stupefacente che si ottiene dalla macerazione
delle foglie di coca e raffinazione
Effetti: euforia, aumento energia e dello stato di
vigilanza, temporanea diminuzione del bisogno di
dormire e mangiare
Effetti a
breve
termine
Vasocostrizione
Dilatazione delle pupille
Aumento della temperatura corporea
Aumento del battito cardiaco
Aumento della pressione sanguigna
Effetti
a lungo
termine
Dipendenza
Irritabilità e disturbi dell’umore
Agitazione, attacchi di panico
Psicosi paranoide
Allucinazioni uditive
Sostanza psicoattiva che agisce come stimolante e come
allucinogeno.
Effetti: energia, distorsione temporale e percettiva,
aumento piacere, comunicazione con gli altri, empatia
Effetti a
breve
termine
Agitazione psicomotoria
Tachicardia
Ipertermia
Bruxismo
Dilatazione pupille
Effetti
a lungo
termine
Danni ai neuroni
Confusione
Perdita memoria
Riduzione capacità di elaborazione
Sostanza stupeottenuta elaborando chimicamente la
morfina, che si ricava dall’oppio grezzo, estratto dal
“Papaver somniferum”.
Effetti: senso di benessere, di calore, pace, effetti
analgesici
Effetti a
breve
termine
Pupille a “spillo”
Sonnolenza, apatia
Parola “impastata”
Prurito
Nausea e vomito
Effetti
a lungo
termine
Irregolarità ciclo mestruale
Sedazione cronica e apatia
Riduzione peso
Danni organi interni e per le iniezioni
Tolleranza e dipendenza fisica,
astinenza e craving
FARMACOLOGICI
Metadone, Buprenorfina, Naltrexone
RESIDENZIALI
Comunità
DIURNI O SERALI
Programmi sul territorio
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Effetti a lungo termine