Sondrio Cronaca Sabato, 26 maggio 2012 31 Don Guanella nella “sua” Nuova Olonio Intervista a don Attilio Mazzola per ripercorrere la sosta dell’urna con le reliquie del Santo, nel paese da lui stesso fondato nel Pian di Spagna. «Il giovanotto Luigi Guanella quando si staccava dai suoi monti per venire a studio in Como e traversava le lande e steppe del Pian di Spagna, non sapeva capacitarsi come si lasciasse incolto si vasto terreno, mentre sui suoi monti si coltivava anche una spanna sopra una roccia per ricavarne poco più che una manciata di fieno. Or venne il momento che il medesimo, fatto sacerdote, accompagnasse da Como al Pian di Spagna un drappello dei suoi deficienti per alloggiarli dentro una casa nel mezzo di una vasta steppa sabbiosa che si era comperata. A Colico si dovevano i nuovi arrivati aiutarli a reggersi seduti sopra certe cartelle ivi disposte. Quei di Colico ridevano di cuore: si gridò da molti alla pazzia di don Luigi Guanella, il quale però durando la vinse». (Luigi Guanella – Memorie autobiografiche) A poco più di cent’anni dalla sua fondazione la parrocchia “SS. Salvatore” di Nuova Olonio ha accolto con grande entusiasmo l’urna contenente le spoglie del suo ideatore. Dal 29 aprile al 6 maggio il paese fondato dal santo di Fraciscio (e che gli diede anche il nome) oltre a vivere un significativo ed intenso momento di fede, ha avuto anche la possibilità di ripensare alle proprie origini e di approfondire le radici storiche, culturali e sociali che lo hanno portato, nel corso di un secolo, a divenire un importante punto di riferimento della Bassa Valle, grazie specialmente alla presenza dell’Opera Don Guanella – Casa Madonna del lavoro e un paese di circa duemila abitanti, in continuo sviluppo. Il Settimanale ha incontrato il sacerdote guanelliano, monsignor Attilio Mazzola, per approfondire lo speciale rapporto esistente tra San Luigi Guanella e questa realtà. Don Attilio, sono ormai trascorse due settimane dal saluto dell’urna da parte della comunità cristiana di Nuova Olonio, come si esprime in merito a questa esperienza? «La presenza dell’urna nella nostra parrocchia è stata un’esperienza molto forte e significativa. Abbiamo vissuto un intenso momento di grazia testimoniato anche da una cospicua affluenza di fedeli. Tutti i giorni vi è stato un continuo e vitale viavai di pellegrini, gruppi, famiglie, coppie provenienti anche da molto lontano che hanno testimoniato quanto la figura di questo nostro santo abbia inciso e incida tutt’ora sul nostro territorio e non solo». San Luigi Guanella e Nuova Olonio, un legame molto speciale per una realtà alquanto originale. «Effettivamente il paese di Nuova Olonio è una testimonianza concreta e significativa dell’operato di San Luigi Guanella che, grazie alla sua spiccata sensibilità e lungimiranza, ha saputo vedere in un territorio arido e indisponente un potenziale centro di aggregazione, ottimale per fondare una delle sue case. Ma, nel pensare a come rivalutare la zona, il Santo non si è soffermato solo sull’aspetto del risanamento e della missione pastorale e caritativa, ha anche saputo mediare la sua incisiva testimonianza evangelica con la realtà sociale e politica del territorio: ha coinvolto le istituzioni, gli esperti e la gente del posto per raggiungere in modo completo il suo obiettivo: fondare un paese». Un aspetto questo, molto interessante e precursore dei tempi, che si ha avuto la possibilità di conoscere ed approfondire proprio in occasione dell’arrivo dell’urna. «Data l’eccezionalità e importanza dell’evento si è ritenuto fondamentale dedicare parte del percorso di preparazione della Parrocchia alla conoscenza san luigi guanella fa tappa anche a tirano è giunta alle ore 18 della scorsa domenica, nella Basilica della Madonna di Tirano, l’urna con il corpo di San Luigi Guanella ed è stata accolta dal rettore, monsignor Aldo Passerini, e dal clero del Santuario, dal prevosto, don Remo Orsini, da una rappresentanza della confraternita parrocchiale del SS. Sacramento e dall’Assessore anziano Bruno Ciapponi Landi, in rappresentanza dell’Amministrazione cittadina. La consegna ufficiale dell’urna da parte del reverendo Provinciale dei Servi della delle radici che l’hanno generata: per questo motivo, anche in collaborazione con gli Enti Locali, si sono proposte due serate di approfondimento, una Don Luigi Guanella: un santo a Nuova Olonio nella storia del suo tempo a cura dello storico locale Guido Scaramellini e di monsignor Saverio Xeres, e l’altra Riflessione sulla dimensione carismatica di Don Guanella e dono del carisma guanelliano al territorio da me tenuta. Entrambi gli incontri sono stati accolti con molto interesse dalla popolazione e si sono rivelati strumenti utili di approfondimento». Un curato percorso di preparazione, una vitale testimonianza di fede, una positiva collaborazione con le Istituzioni, una concreta presenza della dimensione caritativa guanelliana, un continuo dialogo con la gente che ha risposto partecipando numerosa a tutte le proposte della settimana sono segni evidenti dell’attualizzazione di quanto seminato da San Luigi Guanella cento anni fa. «Si è pensato, nel proporre e vivere questo momento eccezionale, di dare a tutte le iniziative un’impostazione significativa che fosse una chiara esplicitazione del carisma guanelliano, cercando di coinvolgere la popolazione anche nel recupero culturale dell’esperienza del passato per far sì che si possa proseguire, più consapevoli, nel cammino di fede della comunità parrocchiale». a cura di ELENA OREGGIONI Carità, don Remigio Oprandi, e la firma dei relativi registri, hanno avuto luogo nella piazza. Con i fedeli, richiamati dall’eccezionale avvenimento, una nutrita rappresentanza degli alpini della Sezione Ana di Tirano, guidata dal presidente Mario Rumo, che ha provveduto al trasporto della reliquia all’interno del tempio in forma processionale. Un breve rito di accoglienza ha introdotto la Messa celebrata da S.E. monsignor Luciano Capelli, vescovo di Gizo, originario di Cologna di Tirano, in città per un breve periodo di riposo. Per tutta la settimana sono previste celebrazioni, momenti di preghiera e di meditazione sulla vita del santo al quale la provincia di Sondrio, di cui è figlio, è debitrice anche per il tanto bene operato dalle istituzioni benefiche da lui fondate e ancora attive a Nuova Olonio, Ardenno, Berbenno e nella sua Valchiavenna. Il corpo del santo rimarrà esposto in basilica fino a domenica prossima. On-line il nuovo sito web degli Amis, Amici Missioni Isole Solomon, che collaborano con il vescovo valtellinese monsignor Luciano Capelli. Gli «Amis» delle Isole Solomon È da pochi giorni on-line la nuova versione del sito web www.amiciisolesolomon.it, con la nuova grafica realizzata da Carlo Camagni della Computer Halley di Caiolo (Sondrio), che ringraziamo per il lavoro fatto con passione e competenza. Il sito è stato, naturalmente, aggiornato con la descrizione delle varie Orme – i diversi gruppi che hanno lasciato la loro traccia nel passaggio nelle Isole Solomon – che si sono susseguite negli ultimi 11 anni. Quest’anno siamo all’Orma 12. All’interno delle pagine sono elencati i progetti portati a termine e quelli in corso. Da segnalare, nella home page, il link al sito dell’oratorio di Pedrengo (BG), dove si trova descritta la bellissima esperienza di otto giovani che, accompagnati dal vice-parroco don Alessandro, la scorsa estate hanno trascorso un mese a Gizo e in altre isole coinvolgendo i giovani con la loro passione oratoriana. Stupende le foto dell’album. Sempre nella home page non si può non vedere il filmato dell’ordinazione episcopale di monsignor Luciano Capelli, con la celebrazione svoltasi sotto una tettoia in riva al mare poiché la Cattedrale era inagibile per il terremoto, seguito da uno tsunami, del 2 aprile 2007. Ma non sarebbe riuscita meglio neanche in San Pietro a Roma. A presiedere il rito era il cardinale cinese Joseph Zen; erano presenti 8 vescovi, diversi sacerdoti e una folla di indigeni venuti dalle varie isole. Nella pagina della storia, si possono trovare le foto dei volontari che hanno partecipato alle varie Orme, mentre nei progetti conclusi, oltre alle foto della costruzione dell’ospedale, vi è il reso- conto dei quattro anni (2008-2012) della gestione del nostro Ospedale Buon Samaritano di Tetere condotta dalle nostre bravissime Suore Figlie della Signora della Pietà. Nel progetto salute, oltre alla descrizione dell’operazione baqwa fatta quest’anno sono indicati i link di due filmati che offrono un aggiornamento su quello che è stato fatto in questi anni nel campo sanitario nelle Solomon. Quelli che ci seguono fin dall’inizio sono stati regolarmente aggiornati sull’andamento dei progetti portati a termine dalle varie spedizioni; molti amici, invece, ci conoscono da poco tempo ed hanno così la possibilità di apprezzare il lavoro fatto in questi anni da don Luciano e dai volontari italiani con il sostegno di tanti benefattori.