A genda di f amiglia Anno XIX - N. 246 1 Novembre 2015 Pubblicazione riservata ai Servi della Carità Provincia S. Cuore - Opera don Guanella - Via T. Grossi, 18 - 22100 COMO (Italy) tel. (+39) 031.296.711 - fax (+39) 031.302.995 Internet: http://www.provinciasacrocuore.it - Email: [email protected] CENTENARIO 246 San Luigi Guanella 23 ottobre 2011 LA FESTA CONTINUA PER I POVERI pag. 10 Tra storia e storie di vita pag. 14 Festa di San Luigi Guanella CON IL NOSTRO AMORE pag. 20 La festa del Fondatore nelle Comunità pag. 30 Chiusura del Centenario A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 2 UNA FRATERNITÀ PIÙ GRANDE [...] Gesù ha allargato l'idea della fraternità, ha allargato l'idea della famiglia. Per Lui la famiglia non è più solo quella della carne e del sangue ma diventa più larga, prende dentro le relazioni e i rapporti di tutti quelli che lo seguono e attraverso di lui cercano Dio e indagano, domandano il senso della vita. E come ha fatto questo Gesù? Donando to- A genda di f amiglia CARI CONFRATELLI A n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 3 lettera fraterna ta nel volto di Cristo, è la sintesi della nostra pedagogia, che, passando per le vie del cuore, sa trarre da ogni persona, anche la più svantaggiata e “meno riuscita”, il meglio che si porta dentro. In una società che produce scarti, con semplicità il nostro compito, insieme con altri, è presidiare la difesa dell’umano e della bellezza divina di ogni uomo. Ciò deve trasparire dalle nostre opere e dai nostri progetti. È questa la differenza e l’ecComo, Mercato Coperto. cedenza rispetto ai tanti servizi alla persona La geniale interpretazione di Mons Xeres esistenti. Ad una condizione, unica per tutti, è valsa più di una serie di dotte conferen- religiosi ed operatori, da mai dare per sconze, con la capacità che ha avuto di mostrare tata: la certezza che in quelle vite e in quelle come don Guanella ha vinto sul campo della storie vi si veda e si ami il volto di Cristo! vita e della realtà le obiezioni di quel liberalismo che voleva la chiesa e il cristianesimo Como, Santuario S. Cuore come freno al progresso, estranea ai drammi dell’uomo e solo consolatoria nei con- Santa Messa del mattino. Unire la Festa fronti della povertà. Oggi, forse, sono altre le liturgica del nostro Fondatore, nel giorno obiezioni cui rispondere e fare fronte, quel- centenario della sua morte, alla professione le del secolarismo, della marginalizzazione perpetua di 4 giovani che hanno consacrato del cristianesimo nell’ambito del privato, di al Signore in perpetuo la loro vita legandoun tecnicismo esasperato. Oggi come allora, la alla nostra famiglia e alla via di Santità queste e altre obiezioni si battono sul campo di don Guanella, è stato come dire che don della vita e della testimonianza più che delle Guanella, dopo cent’anni, continua a vivere teorie o delle dotte discussioni in noi, nella fecondità della nostra consacrazione e della nostra testimonianza, nella ricL’interpretazione dell’artista Afran, che chezza del nostro sguardo sul mondo e nella da alcuni sgorbi su tela ha saputo trarre generosità dei nostri cuori. Siamo chiamati un’opera d’arte che infine si è materializza- ad essere memoria vivente! Quattro giovani conclusione del mese di ottobre, così denso e intriso della memoria del nostro Fondatore, vorrei ripercorre, a modo di diario, gli appuntamenti che lo hanno caratterizzato per cogliere, per ciascuno di essi, uno stimolo ed una provocazione ad esprimere memoria vivente di San Luigi Guanella. 10 OTTOBRE 24 OTTOBRE talmente se stesso, fino alla morte ignobile sulla croce : era il peggior tipo di condanna di quell'epoca; croce che lui ha reso gloriosa con il suo amore profondo e che diventa per ogni uomo, per ogni donna, soprattutto per chi è nel bisogno, diventa un motivo di speranza, diventa un motivo per guadagnare un senso del vivere nonostante i condizionamenti, le prove, i disagi, le limitazioni che sono proprie di ogni uomo e che qualcuno sperimenta in maniera più drammatica. [...] dalla omelia del Card. Angelo Scola,arcivescovo di Milano Milano-Duomo, Festa della Famiglia Guanelliana, 30 ottobre 2015 A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 4 LETTERE CIRCOLARI AI SERVI DELLA CARITÀ 20 ottobre 1910 «Non bastano a tanto lavoro gli operai; cerchiamo di crescere in di nazionalità non italiana: un dono che è forte messaggio Spirito che indica strade nuove alla vita consacrata, virtù intensiva, quanto dello da percorrere con apertura di mente e di cuore, perché le siamo pochi di numero. nostre Comunità siano profetiche nell’essere segno visibile una reciproca accoglienza che crea comunione e va oltre A tale riguardo mi preme di le differenze. esortarvi a considerare Santa Messa della sera. Con i religiosi/e e i parroci della sempre più e sempre città di Como abbiamo ricordato un legame storico con la e la città di Como, ma non solo. Mons. Grampa, sotmeglio la grazia che il Chiesa tolineando il cambio di verbi, dal venire all’andare, nella viSignore ne ha fatto col sione ecclesiale di Papa Francesco, ci ha invitati a imitare Guanella nella sua capacità di andare incontro a situaradunarci in comunità, don zioni e persone, di essere un prete in uscita e non in attesa. per farci vicendevolmente Un invito forte a ripensarci e a rivedere alcune nostre imnella gestione delle opere e della nostra azione un po' di bene, postazioni pastorale. tanto più in tempi di tanta opportunità 30 OTTOBRE Milano, Duomo in occasione dell’apertura del centenario, lo scorso anche per venire in aiuto Come anno nel Duomo di Como, così anche quest’anno nel Duomo delle anime.» di Milano eravamo in tanti: anzitutto loro, i nostri ospiti, i (L. GUANELLA, Opera Omnia, IV, p. 1381) poveri di don Guanella, e con loro le Figlie di S Maria della Provvidenza, i Servi della Carità, i Cooperatori, gli Operatori delle nostre Case, i Volontari. Un grande famiglia che fa famiglia con i propri poveri, che con essi vive, cammina, ama, spera , prega. È questo lo stile della nostra accoglienza, da non smarrire, da tenere vivo contro ogni tentazione di diventare erogatori di servizi e non più casa e famiglia. Si sono conclusi un anno ed un mese intensi, carichi di appuntamenti, celebrazioni, messaggi. Non consumiamo il tutto solo in qualche emozione, ma tornando alla vita e agli impegni di sempre, riprendiamo il cammino con rinnovato entusiasmo e passione. Fraternamente don Marco www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 5 Ordinazione sacerdotale P.OpomanFrancis Egbefome PRIMO SACERDOTE GUANELLIANO DEL GHANA Il letto della santa morte di don Guanella. Sul cuscino, la corona del rosario Infine il seme della presenza guanelliana in Ghana ha messo radice ed è germinato. Ciò si è avverato con l’ordinazione sacerdotale del primo sacerdote guanelliano ghanese. Padre Francis Opoman Egbefome viene da Akatsi nella Regione del Volta in Ghana ed è stato il primo ghanese a entrare nella congregazione dei Servi della Carità. Padre Francis Egbefome è nato nel maggio del 1984, è entrato nella congregazione dei Servi della Carità nel 2003 in Ghana, ha pronunciato i voti per la prima volta nella famiglia guanelliana nel 1007 a Nnebukwu in Nigeria , fatto la professione perpetua nel 2014 e ha ricevuto l’ordinazione diaconale nel 2014 a Kinshasa nella Repubbilca Democratica del Congo. P. Francis Egbefome è stato ordinato sacerdote guanelliano il 10 ottobre 2015 alla Co-Cattedrale di S. Michele a Keta da S. E. Mons. Anthony Kwame Adanuty, Vescovo della Diocesi di KetaAkatsi. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 6 amiglia 12 CONFRATELLI ISTITUITI LETTORI e ACCOLITI Il LETTORI APEH Sunday, BOKAFO Jean-Pierre, EKE Donald, IBRAHIM Ali, LUKUMU Philémon, MBALANDA Sylvain, e NWOBI Francis. ACCOLITI IWUCHUKWU Eze, KIBWAMUSITU Bruno, NTAMBO GEDEON, OZOKOYE Stephen, Vincent OGUEJIOFOR. vescovo ausiliario dell’Arcidiocesi di Kinshasa Mon. Jean Pierre KWAMBAMBA ha conferito i ministeri del lettorato e dell’accolitato ai nostri confratelli il 20 ottobre 2015 nel nostro Seminario “Sainte Famille de Nazareth”. Il vescovo ha istituito come lettori i seguenti confratelli : APEH Sunday, BOKAFO Jean-Pierre, EKE Donald, IBRAHIM Ali, LUKUMU Philémon, MBALANDA Sylvain e NWOBI Francis; mentre ha istituito come accoliti questi altri confratelli: IWUCHUKWU Eze, KIBWAMUSITU Bruno, NTAMBO GEDEON, OZOKOYE Stephen e Vincent OGUEJIOFOR. pur essendo ministeri considerati come tappe necessarie verso il sacerdozio, il ministero del lettorato chiama gli uomini ad essere servitori della Parola vivente di Dio per la quale si richiede una devozione maggiore al lettore per proclamare e la parola di Dio e meditarla. D’altra parte, gli accoliti sono istituiti per servire più da vicino all’altare durante il Sacrificio della Messa, aiutando i diaconi e i sacerdoti nel loro ministro di servizio. Nelle parrocchie nel mondo quelli che servono all’altare e quelli che proclamano la Parola di Dio sono spesso chiamati lettori e accoliti laici, ma in senso tecnico i termini lettore e accolito sono riservati solo ai ministeri istituiti: per i candidati che si preparano al diaconato e al sacerdozio. Pur non essendo ancora membri del clero ed essendo ancora considerati laici, la Chiesa sottolinea l’importanza di queste tappe agli Ordini sacri attraverso questi ministeri. Nell’omelia Mons. Jean Pierre Kwambamba ha detto ai lettori : « Proclamando la Parola di Dio agli altri, accettatela voi stessi nell’obbedienza allo Spirito Santo. Meditatela costantemente, in modo che ogni giorno abbiate un più profondo amore per la Scrittura e in tutto quel che dite e fate, mostrate al mondo il nostro Salvatore, Gesù Cristo, attraverso la vostra vita ». E per gli accoliti, ha aggiunto: « Nell’esercizio del vostro ministero siate coscienti che, come condividete un solo pane con i vostri fratelli e sorelle voi formate un solo corpo con loro. Mostrate sincero amore per il Corpo mistico di Cristo, il popolo santo di Dio, e in particolare per i deboli e i malati. Siate obbedienti al comandamento che il Signore ha dato ai suoi apostoli all’Ultima Cena : « Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato. E imparate a servirvi gli uni gli altri ». Dopo la Messa, Stephen, uno nei novelli accoliti, ha detto a noi della “commissione culturale” del seminario: «Oggi è un gran giorno, meraviglioso per la nostra vit. È non solo una tappa da compiere nel cammino al sacerdozio, ma lo vedo come un momento di grazia … una vera gioia!è un grande onore per noi, ma anche un importante dovere di cui siamo ». Pour l’équipe culturelle de Scolasticat de Saint Famille Fr Paul Ibrahim Sdc www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 7 amiglia COMO, 19 OTTOBRE 2015 Consiglio Provinciale ◆ breve resoconto 1. Anno della VITA 2. CONSACRATA Siate dunque donne e uomini di comunione, rendetevi presenti con coraggio là dove vi sono differenze e tensioni, e siate segno credibile della presenza dello Spirito che infonde nei cuori la passione perché tutti siano una sola cosa 3. (cfr Gv 17,21). dalla Lettera Apostolica del Santo Padre Francesco a tutti i consacrati in occasione dell'Anno della Vita Consacrata, 28.11.2014 4. La Riunione di Consiglio, a pochi giorni dal ricordo dei cent’anni della morte del Fondatore, si apre con la lettura e la riflessione sull’intensa omelia funebre che il Card. Ferrari tenne in occasione dei solenni funerali di don Guanella. Dopo l’approvazione ufficiale del precedente Verbale di Consiglio, don Marco presenta una lunga e articolata relazione sulla visita canonica svolta nella Casa Madre di Como. La comunità è stata rinvigorita negli ultimi anni dall’arrivo di confratelli che permettono al contempo una maggiore presenza negli ambiti di servizio della casa ma anche una maggiore vivacità comunitaria. Viene rimarcata la complessità gestionale della Casa con la difficoltà a ricondurla ad un progetto unico e coerente nell’uso dei tanti spazi a disposizione. Sono tanti i segni di benevolenza della Provvidenza Divina che chiedono una sempre rinnovata attenzione ai poveri. Si realizzerà prossimamente una forma di accoglienza dei senza fissa dimora. È allo studio il progetto di ristrutturazione della zona dei confratelli per ovviare ad una situazione che vede frammentati e dispersivi gli spazi di vita della comunità, che non favoriscono la vita comunitaria. La soluzione prospettata dovrà anche favorire una maggiore possibilità ai confratelli ammalati o anziani di partecipare alla vita comunitaria. Il Consiglio da avvio anche ad un’iniziale riflessione circa la scadenza, a gennaio, del triennio di mandato del Delegato e del Consiglio della Delegazione Nostra Signora della Speranza. Il tema sarà nuovamente ripreso nelle prossime sedute di Consiglio, anche a seguito dell’incontro che il Provinciale avrà con l’intero Consiglio di Delegazione a Roma, dopo la settimana di formazione dei Superiori. Si torna nuovamente sugli orientamenti indicati dal documento capitolare sul tema della presenza nella Chiesa locale e del- www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 8 amiglia COSTITUZIONI 15 [...] "È col soffio delle labbra che si accende e si ravviva il fuoco materiale, ed è col soffio spirituale della preghiera che si ravviva il fuoco dello zelo e della carità" [...] 5. 6. 7. la corresponsabilità e formazione dei laici. Tutte le Comunità sono state invitate a renderle oggetto di attenta riflessione e, conseguentemente, ad elaborare un progetto comunitario che ne recepisca le indicazioni e una programmazione che le realizzi concretamente. Dopo un breve aggiornamento relativo alle iniziative del centenario del 24 ottobre a Como e del 30 ottobre a Milano, si prendono in esame una serie di questioni economiche e gestionali: »» Barza d’Ispra: viene presentata la bozza di progetto per ampliamento della RSA. Vengono raccolti suggerimenti in vista della definizione ulteriore dell’ipotesi. »» Voghera: si esamina richiesta d’assunzione di nuovo personale. Il superamento dell’età rendicontabile da parte dei religiosi e la mancanza di titoli adeguati per alcuni religiosi presenti »» Gozzano: viene presentata una proposta d’abbattimento dell’ex teatro e di nuova costruzione per salone gioco e animazione del Centro Educativo. Anche in questo caso si rimandano osservazioni e suggerimenti in vista di un progetto più dettagliato. »» Campodolcino: viene presa in considerazione una proposta dell’amministrazione in merito ad una possibile collaborazione in un progetto di residenzialità leggera per anziani. Al momenti non sembra vi siano condizioni da parte nostra per offrire tale collaborazione. »» Lecco: sono autorizzate alcune modalità operative in vista della partecipazione a bandi di finanziamento per la Cascina Guanella. »» Il Consiglio esprime parere favorevole all’accettazione di alcuni lasciti per le Case di Como, Lecco e Gozzano. »» Si autorizzano le seguenti spese di Provincia: nuova Fotocopiatrice e cambio computer per l’Ufficio comunicazione: nuova autovettura (usato sicuro) in sostituzione di quella ceduta alla Comunità di Padova. Vengono infine date le seguenti comunicazioni: nomina di don Don Attilio Mazzola a Vicario Foraneo del vicariato di Menaggio ea Visitatore per la Comunità di Colda; l’inizio dei lavori a Nnebukwu. Si conferma la prossima riunione di Consiglio per Lunedì 23 novembre 2015. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como Chiusura Anno Centenario Guanelliano ROMA ◆◆ centenario a roma RADUNO DI FORMAZIONE PERMANENTE per Superiori provinciali e locali dei Servi della Carità 2 - 6 NOVEMBRE - Domus Urbis, Roma Bufalotta centenario a roma NOVEMBRE 2015 CONVEGNO INTERNAZIONALE: Don Luigi Guanella 2015. Una presenza che permane. ◆◆ CELEBRAZIONE ANNIVERSARI sacerdotali, religiosi, matrimoniali della F.G. ◆◆ 6 - 8 NOVEMBRE - Pie Discepole Divin Maestro, Roma - Via Portuense 8 NOVEMBRE Presiede il Superiore generale nel 50° di sacerdozio ◆◆ INCONTRO INTERNAZIONALE dei Cooperatori Guanelliani 9 NOVEMBRE - Domus Urbis, Roma Bufalotta ◆◆ ASSEMBLEA dei rappresentanti dei Cooperatori Guanelliani per approvazione del nuovo Statuto ◆◆ UDIENZA DELLA FAMIGLIA GUANELLIANA CON PAPA FRANCESCO 10 NOVEMBRE - Domus Urbis, Roma Bufalotta 12 NOVEMBRE - Roma, Aula Paolo VI ◆◆ CONSULTA GENERALE DEI SDC 12 - 16 NOVEMBRE - presso Suore del Trullo ◆◆ CONSIGLIO D'ISTITUTO DELLE FSMP 12 - 16 NOVEMBRE - Casa Santa Rosa www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia n. 244 • Anno XIX • 1 Settembre 2015 • pagina 10 tra STORIA e STORIE di VITA 10 ottobre 2015 di SILVIA FASANA U n intenso momento di riflessione tra poesia, musica, immagini e toccanti testimonianze di vita: sabato 10 ottobre, presso il Nuovo Mercato Coperto di Como, si è tenuto un particolarissimo ricordo del centenario della nascita al cielo di San Luigi Guanella dall’emblematico titolo “Tra storia e storie di vita”, proposto dalla Provincia “Sacro Cuore” dei Servi della Carità. Interessante la scelta della location, che come ha sottolineato il Superiore Provinciale don Marco Grega, è un luogo di incontro di genti e culture, per evidenziare come la santità debba mescolarsi Como, Nuovo Mercato Coperto Un intenso momento di riflessione tra poesia, musica, immagini e toccanti testimonianze di vita per ricordare i 100 anni dalla nascita al Cielo di San Luigi Guanella. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia Questo evento è stato tutto un susseguirsi di forti emozioni, di quelle emozioni non effimere, ma in grado di cambiarti dentro, di aprirti gli occhi su uno spiraglio di vita nuova, più intensa, più piena. n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 11 con la gente e non rimanere un fatto privato, un po’ noioso, da chiudere in una chiesa o in un museo. Numeroso, vario ed eterogeneo il pubblico presente: autorità, religiosi e religiose, operatori delle case guanelliane, gente comune che passava per caso e ha deciso di fermarsi, ma soprattutto tanti giovani curiosi e attenti, pronti ad emozionarsi per quanto veniva proposto. Perché questo evento è stato tutto un susseguirsi di forti emozioni, di quelle emozioni non effimere, ma in grado di cambiarti dentro, di aprirti gli occhi su uno spiraglio di vita nuova, più intensa, più piena. Emozioni scatenate dall’energia travolgente del coro Gospel GAP, Gospel Always Positive; emozioni provocate dalla vibrante interpretazione (con Massimiliano Cossi) di mons. Saverio Xeres nei panni di un accanito anticlericale di cento anni fa (nella foto sopra), imbottito di pregiudizi e di ideologie, che conclude con la constatazione che gli ideali di carità di don Guanella sono un faro di civiltà e un motivo di speranza per un mondo nuovo. Emozioni appena sussurrate dall’esibizione danzante di due ragazzi della Casa guanelliana di Lecco; emozioni fortissime suscitate dalla “provocazione” del giovane artista camerunese Francis Abiamba, in arte Afran (nella foto a sinistra) che, gettando macchie di colore su una tela e tracciando alcuni apparenti scarabocchi, ha lasciato intravedere il volto di Cristo sofferente. È lo scarto che diventa opera d’arte, il volto di un Cristo in grado A genda di COLICO IN FESTA f amiglia di assumere su di sé la sofferenza del mondo per redimerla, come gli scarti della società attuale paradossalmente possono essere il vero motore di cambiamento verso un mondo più giusto e più bello, come ha sottolineato il sociologo Mauro Magatti nel suo intenso intervento. Magatti ha ricordato che la vera libertà non è chiudersi nella fortezza del proprio io, ma lasciarsi attraversare dalla realtà che ci circonda, prendendosi cura degli altri, come ha fatto don Guanella, perché Mario Lucini, Sindaco di Como D. Marco Grega, P.Provinciale questo dà una pienezza di vita altrimenti impossibile da sperimentare. In un crescendo di emozioni, si sono poi susseguiti brevi video con le testimonianze di un anziano, un profugo, un disabile, un ragazzo che hanno incontrato don Guanella attraverso i centri guanelliani. La storia di don Guanella, che nella sua vita è stato motivo di speranza per i poveri, dunque “sfuma” oggi nelle storie di persone che, incontrandolo attraverso le sue Case, hanno ritrovato la speranza e la gioia di vivere. Questo è il senso vero della celebrazione del centenario della morte del Santo: non un’enfatizzazione retorica della sua figura, ma piuttosto una provocazione per il presente, uno stimolo per chi vive oggi ad avere la stessa attenzione alla realtà che don Guanella ha vissuto, un invito a vivere la sua capacità di accorgersi dei bisogni delle persone e di accoglierle. Un messaggio valido oggi più che mai. L’evento è stato presentato da Alberto Cova, campione olimpico dei 10.000 metri piani ai Giochi di Los Angeles del 1984. CON SAN LUIGI GUANELLA 16.17.18 ottobre 2015 di Elisabetta Bongiovanni A nche la comunità pastorale e civile del colichese ha voluto festeggiare san Luigi Guanella con una tre giorni guanelliana. L’evento, promosso dalle parrocchie del colichese e con il patrocinio del Comune di Colico, ha coinvolto ragazzi e adulti e ha messo in risalto il legame tra il Santo e il territorio dell’Alto Lario. Durante la mattinata di venerdì 16 ottobre sono state coinvolte le classi terze della Scuola Secondaria di primo grado “G. Galilei”, in precedenza preparate da vari docenti e dalla Dirigente. Antonio Valentini, responsabile dei servizi per i disabili presso la casa “Madonna del Lavoro” di Nuova Olonio e don Roberto Rossi responsabile della Pastorale Giovanile e Vocazionale guanelliana, hanno presentato la figura di don Guanella in tutta la sua concretezza e vicinanza agli ultimi e più bisognosi, portando come esempio concreto la vicina casa di Nuova Olonio. Il sabato sera la popolazione di Colico e dintorni si è riunita presso l'Auditorium Comunale "M. Ghisla” per vivere una serata pensata con lo scopo di far arrivare al cuore di ognuno un pezzetto di quella carità che ha infiammato il cuore di don Guanella. Sono stati presentati diversi aspetti della figura del Santo, soffermandosi in particolare sul forte legame che egli ha avuto con il paese di Colico (per il progetto di bonifica del Pian di Spagna) e con l’allora vice-parroco don Antonio Parravicini (per l’ampliamento della chiesa di Colico). Dalla presentazione di alcune lettere è emerso come Don Luigi, ormai sessantenne, è stato una guida spirituale ed un maestro di vita per don Antonio. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como Un intermezzo musicale proposto con passione e sapienza dal coro “Gocce di Speranza” di Nuova Olonio, ha permesso a tutti di calarsi per un attimo nella vicenda umana e spirituale di don Guanella: partendo dalla solitudine e dall'abbandono vissuto ad Olmo, passando per il grande attaccamento al valore della famiglia, alla fiducia incondizionata nella Provvidenza, alla carità e al senso di prossimità, emblema ancora oggi di tutte le sue opere, per poi concludere con la santità di quest'uomo con il celebre canto "Don Guanella sei in Gesù". La tre giorni si è conclusa domenica 18 ottobre con la celebrazione dell'Eucaristia nella parrocchia di San Fedele in Laghetto di Colico, frazione in cui è nato e ha maturato la vocazione sacerdotale guanelliana don Marco Grega. Proprio don Marco che ha presieduto la celebrazione, ha ricordato due tratti evidenti dell'uomo e del sacerdote don Guanella, con l'invito a meditarli e a sentirli vicini nella nostra vita umana e cristiana: la carità operosa verso gli ultimi e l'abbandono alla Provvidenza divina, aspetti concreti e concretizzabili nel nostro vivere quotidiano. Il gruppo di volontari “Amici di Laghetto” ha poi permesso alle numerose persone intervenute di concludere questi giorni con uno squisitissimo pranzo il cui ricavato è stato devoluto per i lavori di restauro della Chiesa di Laghetto, bisognosa di una sistemazione. Un evento promosso dalle parrocchie del colichese - con il patrocinio del Comune di Colico - che ha coinvolto ragazzi e adulti e ha messo in risalto il legame tra San Luigi Guanella e il territorio dell’Alto Lario. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia 24 ottobre 2015 n. 245 • Anno XIX • 1 Ottobre 2015 • pagina 14 COMO SANTUARIO S. CUORE L a data del 24 ottobre 2015 coincide con i cento anni della salita al cielo del Nostro Padre Fondatore. San Luigi Guanella moriva infatti alle 14,45 il 24 ottobre 1915 in questa Casa voluta e amata da lui stesso, a cui sempre ritornava. Il Santuario era colmo di fedeli come solo nelle grandi circostanze: un gran numero di Confratelli concelebranti, tutto il Seminario teologico di Roma, molte nostre Consorelle, tanti nostri ospiti e i fedeli del Santuario. Insomma una grande festa di una Famiglia raccolta attorno al proprio Padre. La data, cuore del Centenario, ha assunto un carattere straordinario anche perché quattro giovani confratelli hanno deciso di consacrare la loro vita al Signore Gesù tra i Servi della Carità in perpetuo. Di questo dobbiamo essere grati a Dio perché, a distanza di un secolo, San Luigi Guanella ed il suo carisma, sono ancora oggi affascinanti e coinvolgenti, tanto da “generare” ancora Servi della Carità a servizio dei poveri, i beniamini di questo grande sacerdote ed educatore della nostra terra di Lombardia. Eustace, Marc, Oscar, Selvakani, oggi, con la loro scelta ricordano a tutti che il Signore Dio è tutto per l’uomo ed è “ l’Unico bene”. La freschezza e la gioia di questi giovani confratelli pongono a noi Servi della Carità di “vecchia data di consacrazione” la domanda di come oggi siamo testimoni del nostro essere totalmente di Dio per la chiesa tra i Servi www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como “IN OMNIBUS CHARITAS” : san Luigi Guanella e noi … Cronaca della celebrazione della festa di San Luigi Guanella nel Santuario S. Cuore in Como con la Professione perpetua di 4 giovani africani di don MARIO LINO MAPELLI, SdC festa di San Luigi Guanella A genda di f amiglia della Carità con i nostri poveri. Don Marco Grega, il Padre Provinciale, diceva nella sua omelia sabato 24 ottobre 2015 riguardo al donarsi ai poveri con una vita di carità vera come Servi delle parti sofferenti del corpo di Cristo: “non lo si compie questo programma di vita con qualche gesto disseminato qua e là … lo si compie conformando la propria vita a quella di Gesù, in un cammino che non è mai concluso … e allora la carità non sarà qualcosa che si fa in alcuni momenti, dei gesti da compiere in determinate circostanze o con alcune categorie di persone, ma sarà un modo di essere … il nostro modo di essere”. Questo pensiero deve essere il nostro modo di essere ogni giorno dovunque ci troviamo. Don Luigi Guanella insisteva coi suoi religiosi, sacerdoti, suore, affinchè amassero intensamente i poveri, avessero rispetto profondo ed una tenerezza grande perché nell’immagine del povero è impressa l’immagine stessa di Cristo: “ il volto del povero è il volto di Cristo”. Per don Guanella la carità è condividere coi poveri il pane, le sofferenze, il pianto, il lavoro, la gioia. Il nostro Padre Fondatore voleva che l’altro fosse accolto con affetto e venisse evitata qualsiasi parola o azione che potessero ferirlo nel suo intimo. Il rischio che si potrebbe correre in una celebrazione di un Centenario, come quello di San Luigi Guanella, è restare chiusi sul passato, su un ricordo celebrativo o solo storico, o rinchiudere il Fondatore stesso e il suo Carisma in un “museo” : che tristezza! È necessario evitare di entrare in quella categoria di persone, che il grande scrittore lombardo Alessandro Manzoni, indica come “ben pensanti” così ben descritti: “ s’adombrano delle virtù come de’ vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo, lo fissan giusto in quel punto, dove essi sono arrivati, e ci stanno comodi”. Chi segue questa mentalità è seduto sul proprio “comodo” o “divano”; don Guanella, invece, a causa del suo carattere vulcanico delle tantissime iniziative di carità (“non ci si può fermare finchè ci sono poveri da soccorrere”) ci renda irrequieti, generosi, uniti, responsabili, felici del nostro mostrare come la nostra umanità diventa più bella e potrà esprimere qualcosa della bellezza di Dio Padre. n. 245 • Anno XIX • 1 Ottobre 2015 • pagina 15 Omelia di don MARCO GREGA festa di don Guanella – 24 ottobre 2015 - h. 10.30 C ent’anni fa, come oggi, alle 14,15, in questa Casa don Luigi Guanella concludeva la sua vicenda terrena. Don Aurelio Baccarini, con un telegramma, comunicava la morte del Fondatore al Papa e a tutte le case. Faceva poi seguire una struggente lettera ai Confratelli. Carissimi confratelli, questa lettera, densa di dolore e di pianto, vi conferma l’amaro annuncio del telegrafo: il nostro santo Fondatore, il nostro Padre amantissimo non più! Il suo gran cuore, che ha palpitato di tanto affetto per noi, ha cessato di battere; i suoi dolci occhi, che guardavano a noi con tenerezza paterna, si sono spenti nella oscurità della morte, e giace irrigidita quella mano santa che ci benediceva ogni giorno! O Padre, o Padre! Ci ascolti Tu? Sono i figli che Ti chiamano, i figli che lasciasti nel pianto di questo esilio: poveri orfani! Guardali dal Tuo paradiso e guidane i passi sino a quell’ora in cui si ricongiungeranno al Padre loro nell’abbraccio della celeste eternità! Egli è spirato oggi, 24 corrente alle ore 14.15. Si percepiscono da queste parole i sentimenti di grande affetto, di dolore e di smarrimento che i nostri primi confratelli e le nostre prime consorelle hanno vissuto come oggi, cent’anni fa. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia Noi, a cent’anni di distanza vogliamo rivivere quel momento esprimendo, anzitutto, il senso della gratitudine e della lode al Signore per il dono che ha fatto alla Chiesa e ciascuno di noi di don Guanella, gratitudine nostra e di tanti poveri che, in Lui o attraverso la sua opera, hanno trovato ragioni si speranza. Insieme alla gratitudine vogliamo però anche sentire in questo momento il senso della responsabilità per il dono che ci è stato posto fra le mani. Fa parte della memoria liturgica del Fondatore l’affermazione della sua morte: morte fisica e simbolica ad un tempo, come necessario momento di distacco che mette il carisma nelle mani della discendenza del Fondatore stesso….lo mette nelle nostre mani!! Di questo carisma noi non siamo solo i custodi nostalgici, ma siamo chiamati ad essere gli amministratori intelligenti e coraggiosi che sanno trafficare e far fruttare il dono ricevuto. È particolarmente significativo che, oggi, nel giorno centenario della sua morte, 4 giovani confratelli, si consacrino in perpetuo al Signore fra i Servi della Carità. In questo stesso momento a Kinshasa altri 7 giovani confratelli si consacrano per sempre. Sono (siete!) il segno che l’esemplarità di vita di don Guanella continua ad esercitare fascino e attrattiva. Siete la testimonianza viva che la santità di vita di don Guanella è una strada sicura per una sequela radicale del Signore dentro la Chiesa . Eustace, Marc, Oscar e Selakany voi vi consacrate oggi in perpetuo al Signore. In questo nostro tempo in cui il “per sempre” è stato esiliato e quasi indicato come una forma di prigionia della libertà che, costretta da una scelta definitiva non potrebbe più esprimersi nelle sue varie possibilità, voi vi accingete invece a dire per sempre al Signore “Tu sei il mio unico bene!”. Voi dite oggi “Dio è tutto per me!”. La consacrazione a Dio senza questa esperienza di un amore grande e unico non può avere radici solide e durature e facilmente si ripiega su ricerche di compensazioni e di comodo. Eustace, Marc, Oscar e Selakany vi auguriamo di compiere questo passo con la gioia evangelica di chi ha trovato il tesoro nascosto nel campo e per questo non gli è parso una perdita, bensì un guadagno, vendere tutto per avere quel tesoro. Vi auguriamo la gioia profonda del cuore, la gioia di avere incontrato il Signore e di aver posto in lui le ragioni del vivere e dell’amare. E vi auguriamo di non smarrire mai questa gioia, anche in mezzo alle difficoltà e alle prove che la vita di consacrazione e di comunità potranno porre sul vostro cammino. La via maestra della vostra (e nostra) consacrazione è quella indicata da don Guanella, la Chiesa la riconosce come via di sicura sequela evangelica e di santità di vita. Don Guanella ha voluto ci chiamassimo Servi della Carità. Servi cioè DISCEPOLI di colui che è venuto per servire e dare la sua vita per gli uomini: prendere sul serio questa parola SERVI come programma della propria vita significa rifiutarne un’altra: PADRONI. Servi e non padroni della propria vita, del proprio tempo, 24 ottobre 2015 dei propri affetti, dei propri beni, delle persone che vi saranno affidate, dei compiti e dei ruoli che dovreste svolgere. Non lo si compie questo programma di vita con qualche gesto disseminato qua e là, lo si compie conformando la propria vita a quella di Gesù, in un cammino che non è mai concluso, e allora la carità non sarà qualcosa che si fa in alcuni momenti, dei gesti da compiere in determinate circostanze o con alcune categorie di persone, ma sarà un modo di essere, il vostro modo di essere. In questo senso l’inno alla Carità che abbiamo ascoltato nella 2ª lettura non indica cose da fare e neppure a chi rivolgerle, ma definisce un modo di essere. Vogliamo pregare per voi e per noi oggi perché questo nostro nome Servi della carità non sia appiccicato alla nostra vita ma esprima di giorno in giorno la nostra vera e unica identità. È così che la nostra umanità diventa più bella e potrà esprime qualcosa della bellezza di Dio. Don Aurelio Bacciarini concludeva così la sua lettera 100 anni fa: “ Poco prima che il caro e santo nostro Padre morisse, il Vicario nostro chiese la sua benedizione per tutti, e colla mano commossa sorresse la mano del Morente, il quale tracciò un segno di croce, stringendo il crocifisso. Questa benedizione vi trasmettiamo, come prezioso conforto, o cari confratelli, presenti e lontani. E con questa benedizione continueremo tutti, sereni e forti, l’opera affidataci dal Signore, ereditata da sì buon Padre, suggellata dal nostro inalterabile attaccamento all’Istituto, in cui vogliamo vivere, in cui vogliamo morire, ad esso consacrandoci, in esso immolandoci, come sopra un altare, perché un giorno ciascuno di noi, deponendo ai piedi di Dio il suo povero essere infranto, possa dire come il nostro santo Fondatore: «Opus consummavi quod dedisti mihi... Nunc autem ad Te venio». La invochiamo di nuovo, dopo cent’anni, su di voi e su noi tutti questa benedizione dal cielo del nostro Fondatore. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como festa di San Luigi Guanella A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 17 KINSHASA I n unione con tutta la famiglia guanelliana nel mondo, anche noi a Kinshasa il giorno Sabato, 24 Ottobre 2015 siamo riuniti per la festa del Fondatore San Luigi Guanella. Quest'anno la festa del nostro fondatore ha acquistato un significato tutto particolare, sia perchè è l’anno di celebrazione del centenario della morte di San Luigi Guanella, Fondatore e Padre Spirituale della famiglia guanelliana, ma anche perchè era un’ocasione per I voti perpetui di 7 confratelli africani studenti di teologia nel seminario di Kinshasa: Lawrence Obilor, Innocent Akamonu, Kingsley, Bukete Adelin, Ngobua Isaac, Simon Peter Dzungwe e Ibrahim Rude Paul. Per noi tutti presenti, è stato un momento di gioia e un’occasione per ringraziare il Signore chi nella Sua Provvidenza ha continuato a guidare la storia della Congregazione 100 Anni dopo la morte del suo Padre Spirituale. E anche un momento per noi di esprimere il nostro gratitudine al Signore per l’avvenimento del charisma guanelliano in Africa. Questo momento ha anche servito per ringraziare il Signore per il dono della vocazione alla vita religiosa espresso nei 7 confratelli africani nello stesso girono hanno emesso I voti perpetui, senza dimenticare quelli che l’hanno fatto in provincia. Ci siamo anche ricordati che il dono del centenario e vocazione per la Congregazione è anche una sfida. Perciò abbiamo sottolineato tre sfide proncipale. Inanzitutto richiede dalla parte nostra una vita fatta di fede e gratitudine a Dio, ma anche agli uomini che sono stati gli strumenti di compimento del suo disegno nel mondo. Questo è da cogliere nella preghiera e contemplazione. E poi, siamo chiamati in Africa a contemplare la bellezza della fraternità e viverla nella sua dimesione universal. E finalmente, seguendo l’orme del nostro fondatore, siamo consacrati da Dio per i poveri. Cosi tutta la nostra vita deve essere fatta da solidarieta ai poveri. Una Messa prevista alle 10, ma già alle 9:30 tante persone invitati erano presenti. Alle Messa e festa c’erano quasi 750 persone. Presenti alla festa erano tutti I ragazzi e ragazze dei nostri centri a Kinshasa, gli amici e familiari dei confratelli professandi, sacerdoti diocesani, religiosi e religiose delle diverse famiglie religiose. Finite la Messa alle 2 del pomerriggio, siamo passati alla festa. P. Uche Desmond Ifesinachi “IN OMNIBUS CHARITAS” : san Luigi Guanella e noi … Cronaca della celebrazione della festa di San Luigi Guanella a Kinshasa (R.D. Congo) con la Professione perpetua di 7 giovani di p. UCHE DESMOND IFESINACHI Una festa di ringraziamento al Signore per avere portato il carisma guanelliano in Africa e per il dono della vocazione di sette giovani confratelli africani. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia COMO SANTUARIO S. CUORE 24 ottobre 2015 Omelia di mons. PIER GIACOMO GRAMPA festa di don Guanella – 24 ottobre 2015 - h. 20.30 C di don LEONELLO BIGELLI, SdC L a giornata del 24 ottobre 2015 si è conclusa con una solenne celebrazione presieduta da Mons. Pier Giacomo Grampa, vescovo emerito di Lugano e 6° successore del nostro venerabile Aurelio Bacciarini. Gli faceva corona uno stuolo di sacerdoti, convocati dalle diverse parrocchie della città di Como, che hanno voluto unirsi alla nostra comunità religiosa per festeggiare, insieme, i cent’anni della nascita al cielo del nostro santo Fondatore. Erano presenti il vicario generale della diocesi di Como don Giuliano Zanotta e il vicario per la città, don Pierino Riva, gli altri Vicari Episcopali, che rappresentavano il vescovo di Como mons. Diego Coletti, assente per impegni pastorali, che lo chiamavano altrove, e tanti altri sacerdoti diocesani e religiosi , a testimoniare un legame di don Guanella e della nostra opera con la citta e le Chiesa di Como. L’Eucaristia è stata preceduta da un buffet meraviglioso, preparato dal nostro amico Mario Vimercati e condito dalla gentilezza del suo personale, attento e premuroso. Intanto dal Santuario il ripieno dell’organo ci chiamava a raccolta. Una corale maestosa, giunta da Colico, stava provando i canti che avrebbero aggiunto solennità alla cerimonia e una particolare emozione. Nell’omelia, Mons. Grampa, ci ha incantati. La sua voce forte, chiara e decisa arrivava ovunque. Ha parlato di don Guanella, utilizzando le parole più calde e tenere. onfratelli e fedeli carissimi, voi sapete quanto papa Francesco insista su un un'immagine di Chiesa "in uscita"; "Chiesa delle periferie e delle emarginazioni"; "Chiesa ospedale da campo", ebbe a dire un giorno, con un'immagine forte e coraggiosa. Una Chiesa che non aspetta che la gente venga a lei, ma che va in cerca degli uomini e delle donne del nostro tempo là dove vivono, nelle periferie della vita e della storia. Un Papa che cambiando verbo, ha cambiato motore, movimento, indirizzo alla Chiesa: invece del verbo "venire", venite alla Messa, venite al catechismo, venite ai sacramenti, ha proposto il verbo "andare": andate, come Gesù ha detto ai suoi apostoli; andate in tutto ìl mondo, portate ilmio vangelo ad ogni creatura. D'altra pare la parola apostoli vuol dire inviati, mandati. Una Chiesa in uscita dunque, della strada e della casa, non dei cenacoli chiusi, dei circoli ristretti. Gesù non mandò i suoi apostoli nelle sinagoghe o nel tempio. Nemmeno ilsuo ministero privilegiò le sinagoghe. II Vangelo è per lo più, per la gran parte, sulle strade e nelle case. Perché le strade? Perché le case? Scrive un prete sensibile, don Angelo Casati: "Tento di indovinare. Perché la strada? Forse perché è un luogo senza potere, non ci sono privilegi, non puoi alzare palchi, parlare dall'alto. Sulla strada sei uno come tutti, compagno di viaggio, non contano i titolì, conta quello che sei, non è il luogo delle prediche, è il luogo dell'accompagnarsi e del conversare, del divenire compagni di viaggio......, e condividere e soccorrere... E perché la casa? Perché entrare nelle case è come entrare nel cuore della vita, nelle gioie e nelle sofferenze, nei problemi che segnano la vita. Nella casa c'è calore, un'aria di famiglia, una custodia affettuosa, che fa la differenza con i luoghi istituzionalizzati". Di questo modello di Chiesa, di questo stile in uscita, mi pare che San Luigi Guanella sia stato un seguace coraggioso e non sempre compreso, generoso e tenace, ma non da tutti condiviso, un anticipatore profetico con le miriadi di opere diffuse in tutto ilmondo; opere sue e del ramo femminile dell'Opera: le Figlie di Santa Maria della Provvidenza. A leggere la loro vita sembra di scorrere una carta geografica per le vie del mondo, dalla sua www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como festa di San Luigi Guanella A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 19 Lombardia alla Svizzera, al Veneto, al Sud Italia, passando da Roma fin nelle Americhe. E sempre a cercare la situazioni più fragili e bisognose di carità, ponendosi in mezzo tra le categorie di persone curate da San Giovanni Bosco e quelle più estreme, dì cui si era preso cura San Benedetto Cottolengo. Dunque un prete in uscita San Luigi Guanella, perché aveva qualcosa da portare e una grande, santa motivazione interiore. Non lo faceva per gloria, per tornaconto, per riconoscimento umano, ma per carità. Chiamò infatti i suoi figli: i Servi della Carità. Charitas Christi urget nos. Ci spinge la carità di Cristo. E quando diciamo carità non dobbiamo pensare all'elemosina, ma all'amore di Dio, che è Caritas. Lo scrive San Giovanni: 'o Theos agape estin' Dio è Amore nel senso di Carità. Cioè un amore che non attende ristorno, ricompensa, interessi, ma un amore totale, generoso, che apre casa, come quello del Samaritano della parabola o del Buon Pastore che va in cerca delle pecore smarrite o del Padre Misericordioso che non si dà pace fino al ritorno a casa del Figlio prodigo, che aveva sperperato tutto. In verità San Luigi Guanella più che di Misericordia ha parlato di Provvidenza, di divina Provvidenza, che è un'altra faccia della divina Misericordia. Dio che vede, provvede. Dio che vede con Amore misericordioso, interviene e non lascia mancare l'aiuto, l'accoglienza, la salvezza. Concedetemi un ultimo pensiero che risponde alla domanda: come fu possibile tutto questo, donde gli veniva la motivazione per tanto operare? Da una spiritualità essenziale e semplice: la fede in Dio Padre, la percezione viva, profonda della Paternità di Dio, a cui restava legato con una preghiera intensa, attiva, vitale. Quando pregate dite: Abbà, Padre, papà, ha insegnato Gesù. Questo era il rapporto fondante di San Luigi Guanella con Dio: un rapporto di abbandono filiale, totale. Questo uomo rude della montagna si affaccia con lo slancio di un bambino alla Paternità, alla Misericordia, alla Provvidenza del suo Dio e Signore. Paternità divina ed Incarnazione del Figlio di Dio, che si esprime nel segno del Sacro Cuore e della presenza eucaristica, le due devozioni che plasmarono la spiritualità e sostennero l'azione del nostro santo. Il Sacro Cuore, simbolo forte dell'Amore del nostro Dio per noi, contemplato non con derive sentimentali o doloristiche, ma con il supporto dell'insegnamento biblico e delle parole del Nuovo Testamento, la cui meditazione sempre raccomandava. E non possiamo dimenticare la devozione di San Luigi Guanella alla Madonna, particolarmente sotto i titoli di Immacolata e di Madre della divina Provvidenza. Se la Madonna ha nutrito e allevato Gesù, la nostra fiducia in lei non può che essere grande. Fu appoggiandosi a queste realtà che potè temprarsi al soffrire, dimostrarsi paziente nelle difficoltà, affrontare gli ostacoli e le opposizioni dolorose, coltivare uno spirito di severa mortificazione. Lo ricordiamo così questo Santo, che nella sua semplicità si dimostrò precursore della linea pastorale che papa Francesco propone alla Chiesa di oggi e di domani. Si domandava donde gli venisse la forza del tanto operare. Da una spiritualità essenziale e semplice, rispondeva. E poi continuava: (e vi lascio con lui…) «Dalla fede in Dio Padre , dalla percezione viva, profonda della paternità di Dio, a cui restava legato con una preghiera intensa, attiva, vitale. “Quando pregate, dite Abbà” Padre, Papà, ha insegnato Gesù. Questo era il rapporto fondante di San Luigi Guanella con Dio: un rapporto di abbandono filiale, totale. Questo uomo rude della montagna si affaccia con lo slancio di un bambino alla Paternità, alla Misericordia, alla Provvidenza del suo Dio e Signore. Paternità divina ed Incarnazione del Figlio di Dio, che si esprimono nel segno del Sacro Cuore e della presenza eucaristica: le due devozioni che plasmarono la spiritualità e sostennero l’azione del nostro santo. Il Sacro Cuore, simbolo forte dell’amore del nostro Dio per noi, contemplato non con derive sentimentali o doloristiche, ma con il supporto dell’insegnamento biblico e delle parole del Nuovo Testamento, la cui meditazione sempre raccomandava. E non possiamo dimenticare la devozione di don Guanella alla Madonna, particolarmente sotto i titoli di Immacolata e di Madre della Divina Provvidenza. Se la Madonna ha nutrito e allevato Gesù, la nostra fiducia in Lei non può che essere grande. Fu appoggiandosi a queste realtà che potè temprarsi al soffrire, dimostrarsi paziente nelle difficoltà, affrontare gli ostacoli e le opposizioni dolorose, coltivare uno spirito di severa mortificazione. Lo ricordiamo così questo Santo, che nella sua semplicità si dimostrò precursore della linea pastorale che papa Francesco propone alla chiesa di oggi e di domani». www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia IN FESTA PER SAN LUIGI GUANELLA Nuova Olonio NUOVA OLONIO Don Bruno Capparoni A Nuova Olonio molte cose ricordano san Luigi Guanella, fondatore della Casa Madonna del Lavoro nel 1900, animatore instancabile della bonifica del Pian di Spagna, costruttore nel 1904 della bella chiesa parrocchiale dedicata al Santissimo Salvatore. Ora agli altri ricordi storici se ne sono aggiunti ancora due, la nuova Grotta di Lourdes nel parco della Casa e il restaurato monumento a don Guanella sulla piazza della chiesa parrocchiale. La Casa Madonna del Lavoro ha dato inizio alle celebrazioni del Centenario della morte del Fondatore venerdì 23 ottobre con la Messa nella chiesa parrocchiale, che ha riunito insieme gli ospiti della Casa e i parrocchiani della Parrocchia. Erano presenti alla concelebrazione con il parroco don Bruno Capparoni i sacerdoti della Comunità e tutto il clero del Vicariato foraneo di Colico. Le parole di san Paolo nella I ai Corinzi “La carità non avrà mai fine”, proclamate nella seconda lettura della Liturgia, sono state la traccia per una riflessione sulla carità cristiana, che opera prolungatamente nel tempo della storia (basti pensare a quante opere nel nome di don Guanella essa ha ispirato in questi cento anni ...) ma permane nell’eternità. Al termine della Messa ospiti e fedeli si sono recati nel parco a nord della casa, dove è stata co- n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 20 OTTOBRE 2015 Nuova Olonio struita una grotta di Lourdes in granito locale. Don Bruno ha parlato della devozione di don Guanella alla Immacolata di Lourdes: egli è stato promotore tra il popolo di questa invocazione anche attraverso la stampa di un suo opuscolo Un saluto alla Immacolata di Lourdes nel 1886 e, dopo il suo pellegrinaggio al Santuario dei Pirenei nel 1903, ne ha riportato numerose statue mariane che ha collocato in alcune sue case (a Como, a Roveredo nei Grigioni, a Campodolcino...). Il direttore della Casa don Cesare Perego ha ringraziato l’anonima donatrice della grotta e le maestranze che l’hanno costruita, invitando tutti a visitarla spesso per una preghiera a Maria. Al termine è stata impartita la benedizione liturgica, conclusa dal canto della Salve. Domenica 25 ottobre la celebrazione è stata rivolta alla popolazione della Parrocchia di Nuova Olonio. Presiedeva la Messa don Marco Grega, superiore provinciale dei Guanelliani, accompagnato da don Corrado Necchi, vicario episcopale del Vescovo di Como per il territorio di Sondrio. Erano presenti i sindaci di Dubino, Gera Lario e Sorico, comuni che si estendono nel territorio del Pian di Spagna. All’omelia don Marco, dopo avere ricordato che il cristiano ha bisogno che le sue opere di bene peschino sempre nella radice della carità divina, ha invitato i parrocchiani, entrando ed uscendo dalla chiesa, a guardare l’immagine di don Guanella collocata sulla piazza e ad ascoltare quella parola segreta che il santo ha da dire ai cristiani di oggi. Il riferimento del Provinciale era al restaurato monumento a don Guanella, già posto sulla piazza nel www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 21 Le Comunità guanelliane celebrano la festa del Padre Fondatore Cassago Brianza Cassago Brianza 1943 per ricordare il centenario della sua nascita. Dagli anni ‘80 esso aveva passato varie vicissitudini e subito anche dei danni. E’ formato da un busto del Fondatore in marmo di Candoglia, opera dello scultore comasco Nino Clerici, posto su una base di granito locale su cui è incisa una dedica di don Mazzucchi. Dopo la Messa, don Corrado Necchi ha portato il saluto del Vescovo Coletti e il suo personale quale concittadino della medesima comunità civile di Nuova Olonio, mentre il sindaco di Dubino Emanuele Nonini ha evocato i ricordi della sua fanciullezza, suscitati dall’immagine ora restaurata di don Guanella. Don Marco Grega ha infine benedetto il monumento. Al termine sulla piazza si è avuto un momento di festa per tutti i presenti, con l’accompagnamento della Banda musicale di Dubino, in una giornata luminosa di un mite sole di fine ottobre. Anche in questo modo il Centenario della morte di san Luigi Guanella avvia le opere guanelliane e il paese di Nuova Olonio verso nuovi traguardi. tamente cento anni da allora, ed in questo 2015 è stato ricordato, in vari appuntamenti, il centenario della scomparsa di questa grande figura che tanto bene ha portato nella società dei suoi tempi ed in quella dei tempi che sono succeduti fino ad arrivare ai giorni nostri. Domenica 25 ottobre 2015 è stata una delle tappe fondamentali di questo centenario ed in particolare lo è stata per il nostro Istituto S. Antonio di Cassago B.za : una giornata che si può, senza alcun dubbio, definire importante, sia per l’evento celebrato (la centesima ricorrenza della morte di San Luigi) ma anche per coloro che hanno partecipato a tale ricorrenza. Infatti questa giornata è stata l’occasione per un momento di grande festa all’interno del nostro Istituto, alla quale hanno partecipato gli ospiti, i loro familiari, gli operatori, gli amici ed i volontari, i religiosi tutti della casa, i chierici dell’Opera, il Vicario Generale Don Umberto Brugnoni, ma soprattutto la giornata è stata allietata dalla presenza di Sua Eccellenza mons. Nunzio Galantino , segretario generale della C.E.I,, che ha voluto cortesemente accettare l’invito rivoltogli dal nostro Direttore Don Francesco Sposato a condividere con tutti noi la gioia di questa festa. Una giornata importante! La giornata è stata caratterizzata da due moMons. Galantino a Cassago Brianza (LC) menti forti : la celebrazione eucaristica presieduta dal mons. Galantino ed il pranzo comunitario, quasi Emiliano a voler rispecchiare una delle indicazioni care al nol 24 Ottobre 1915 moriva nella Casa della Divi- stro San Luigi: dare Pane e Signore, non disgiungere na Provvidenza di Como da lui aperta, San Luigi questi due elementi essenziali per la vita dell’uomo Guanella, il santo della carità. Sono trascorsi esat- e del cristiano. CASSAGO BRIANZA I www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia IN FESTA PER SAN LUIGI GUANELLA Cassago Brianza La celebrazione si è svolta alle ore undici presso la chiesa interna all’Istituto, adeguatamente e decorosamente abbellita per l’occasione; il coro della parrocchiale di Cassago ha accompagnato e guidato l’assemblea con i suoi canti mentre alcuni ospiti della casa, opportunamente preparati dal cerimoniere Alfonso, hanno servito all’altare come chierichetti; la chiesa era colma di gente, parenti dei ragazzi ospiti, operatori, novizi dell’Opera e da coloro che normalmente sono legati alla vita comunitaria dell’Istituto. Particolarmente profonda è stata l’omelia di mons. Galantino che, prendendo spunto dalla vita di San Luigi, ha voluto proporre alla riflessione due temi fondamentali: in primo luogo il fatto che la nostra vita, la vita del cristiano, deve essere un commento costante, continuo, originale al Vangelo, a ciò che Cristo ci ha proposto con le Sue parole e con la Sua vita; la vita di ciascuno deve essere una declinazione originale di quel fondamento che è Cristo stesso, per come ci perviene attraverso la Buona Novella del Vangelo. E’ questa originalità che rende il messaggio di Cristo sempre attuale, mai obsoleto, sempre rispondente alle esigenze dei tempi e della società: una verità che non passa, sia per il suo essere Verità, sia per il suo declinarsi continuo nel tempo e nei tempi attraverso coloro che se ne fanno portatori e commentatori: tali sono stati i grandi santi della storia, tali sono stati i santi di fine ottocento, spesso malvisti, considerati teste calde, personaggi sopra le righe, proprio perché la loro vita era un commento non scontato e fuori dall’ordina- n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 22 OTTOBRE 2015 Cassago Brianza rio della parola di Cristo. Anche noi tutti dobbiamo saper seguire il loro esempio rendendoci “commentatori” viventi del Vangelo! Un secondo tema è stato quello del legame esistente fra il dare ed il donarsi agli altri e l’essere e sentirsi amati: spesso il cristiano sente come elemento importante quello di dover dare qualcosa agli altri, il voler bene al prossimo, l’aiutare chi è nel bisogno, in poche parole il darsi; ebbene, non ci può essere un autentico e duraturo dare e darsi, questo ci ha detto il Vescovo, se originariamente non si percepisce di essere amati, di essere primariamente oggetto d’amore: da parte di Dio essenzialmente, ma anche da parte degli altri. Nessuno può pretendere di amare se prima non è amato e non sperimenta tale amore: l’amore che diamo agli altri diviene così eccedenza dell’amore che è ricevuto. Cristo ci ha amati, con la Sua vita, ed è in forza di tale amore che noi riusciamo ad amare gli altri; ed anche fra noi dobbiamo ricevere amore se vogliamo essere in grado di darlo! Chi non è amato non può portare l’amore, semplicemente perché non lo sperimenta e non lo conosce. Questo è un punto di riflessione particolarmente importante nelle opere di carità che si ispirano al carisma di don Guanella e che costantemente sono a contatto con coloro che, più di altri, hanno bisogno di aiuto. Al termine della celebrazione il Vicario Generale dell’ Opera Don Guanella, nel salutare il Vescovo, lo ha pregato di portare i saluti più cari a Papa Francesco invitandolo, qualora passi in Lombardia, a veni- www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 23 amiglia Le Comunità guanelliane celebrano la festa del Padre Fondatore Tutti dobbiamo seguire l'esempio dei Santi, rendendoci "commentatori viventi" del Vangelo Fraciscio FRACISCIO Don Silvio Sperotto A nche Fraciscio ha celebrato domenica 25 anziché il 24, la festa di Don Guanella ricordando la sua nascita al cielo avvenuta 100 anni fa. Lo abbiamo celebrato con un po’ di solennità invitando il confratello Don Roberto Rossi a presiedere l’Eucarestia dello ore 10.00. L’altro momento speciale è stato vissuto al pomeriggio in processione con la statua del nostro santo Fondatore e una bella partecipazione di popolo anche da fuori paese. La processione si è snodata lungo le vie di Fraciscio con la gradita presenza del Card. Giovanni Battista Re, che al mattino aveva presieduto l’Eucarestia a Campodolcino. Ci si re a far visita alle case dell’Opera, dove sarà sempre accolto a braccia aperte. Dopo la S. Messa i religiosi presenti, i sacerdoti, gli ospiti con i genitori, amici, volontari ed operatori si sono intrattenuti per un momento di convivialità pranzando assieme e proseguendo nel clima di gioia e di serenità la giornata di festa. Fraciscio è fermati davanti alla Casa Natale di Don Guanella per un momento di preghiera e di ascolto. Don Luigi De Giambattista infatti ha portato il saluto del Superiore Generale che, invitato, non aveva potuto essere presente. La processione ha poi raggiunto nuovamente la chiesa dove il Card. Re ha concluso la manifestazione di fede con fervide espressioni riferite al nostro Santo e la benedizione al popolo con la sua reliquia. La festa si è conclusa con la tradizionale “castagnata e vin brulè” preparato dalla gente del paese che, come ogni anno, ha dato modo ai partecipanti di condividere fede e cordialità. Anche il cardinale ha assaggiato le castagne! Ci si augura di poter celebrare degnamente ogni anno, a continuazione di questo centenario, la data anniversaria di San Luigi Guanella nella fede e nella fraternità. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia IN FESTA PER SAN LUIGI GUANELLA Campodolcino CAMPODOLCINO Campodolcino 25 ottobre: il canto dei bambini - la presenza del cardinale - il chiarore della notte Don Mario Baldini C ampodolcino ha vissuto il centenario con la presenza delle autorità di tutta la Valchiavenna e con la celebrazione della S.Messa presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re. Il cardinale ha ripercorso i momenti salienti della vita del santo cogliendo il significato per tutta la Chiesa di un uomo dedito totalmente ai poveri perché dedito totalmente a Dio. Un santo che nell’affermazione “ è Dio che fa”manifesta il totale abbandono alla Provvidenza fino al momento dell’abbandono “totale” a Lui nella morte. Al termine della messa, e dopo il dono di un cuscino ricamato con il motto del cardinale da parte degli anziani, sono stati i bambini i protagonisti del finale con il canto a don Guanella che “ cerca per le strade i suoi poveri “ e suscitando l’applauso caloroso di tutta la gente e le autorità che stipavano la chiesa. All’uscita sul piazzale davanti alla chiesa, che espone sul portone d’ entrata le date del cammino cristiano del santo, la folla si è stretta attorno al cardinale per i saluti e le foto mentre la fanfara suonava i motivi delle canzoni più conosciute dalla gente della Valchiavenna e attorno erano esposte le bancarelle come nelle migliori tradizioni delle feste di paese. Grazie all’organizzazione è stato preparato il n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 24 OTTOBRE 2015 pranzo comune per più di centotrenta persone. E di nuovo sono stati i bambini del catechismo protagonisti con i disegni che avevano preparato sui fatti della vita di don Guanella dalla vita di bambino al giorno che è stato fatto santo in piazza san Pietro. I piccolissimi hanno avuto la loro parte di festa con le varie forme di animali gonfiabili e le danze mimate. Il sindaco Giuseppe Guanella si è adoperato perché ci fosse una perfetta riuscita della giornata e le signore della parrocchia hanno contribuito nel migliore dei modi ad allestire la festa con nastri coccarde fiori attorno al piazzale dove svetta la statua di don Guanella che addita a un povero il cielo. Alla sera la facciata della chiesa parrocchiale restava illuminata perché la gente di Campodolcino potesse ricordare “quanta luce” è venuta nel mondo da un santo che era cresciuto nelle loro montagne e che, morendo cento anni fa, ha portato in cielo tutta la ricchezza umana e cristiana che aveva assorbito nel suo piccolo borgo. Campodolcino Campodolcino www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 25 amiglia Le Comunità guanelliane celebrano la festa del Padre Fondatore GOZZANO Don Giuseppe Pozzi S Barza d'Ispra abato 24 ottobre ricorrevano i cento anni dalla morte di San Luigi Guanella (1842-1915), fondatore dell'omonima Opera che, attraverso le sue Case in tutto il mondo, promuove la persona, accogliendo minori, disabili e anziani in difficoltà. L'Opera è presente sul territorio a Gozzano, con il Centro Educativo per Minori, il Doposcuola Educativo e il Social Housing. Venerdì 23 ottobre i ragazzi della Casa San Giuseppe hanno festeggiato con una castagnata, svolta con il prezioso aiuto di alcuni volontari affezionati all'Opera. In occasione della festa inoltre i bambini e gli educatori hanno ricordato i primi passi del fondatore, offrendo alle sante messe della parrocchia di Gozzano un sacchetto di minestra di legumi e cereali, ricordando un episodio dell'infazia di San Luigi: "Quando saremo grandi, faremo così la minestra dei poveri". Già nei suoi giochi di bambino, preparando una minestra di fango insieme alla sorella Caterina, San Luigi Guanella aveva chiara la sua missione: andare incontro ai bisogni delle persone che aveva intorno. Anche oggi, a cento anni esatti dalla sua morte, l'Opera don Guanella cerca di portare avanti questa missione, condividendo con la comunità gozzanese lo spirito e le opere nate dal carisma di San Luigi. La Casa San Giuseppe ringrazia tutti coloro che hanno voluto farsi presenti con la collaborazione e le offerte, che verranno utilizzate per le attività educative di quest'anno scolastico. Barza d'Ispra BARZA D'ISPRA Don Domenico Scibetta L a festa di San Luigi Guanella è per la Casa di Barza uno dei due felici appuntamenti del calendario annuale, insieme alla messa del giovedì santo, che vedono convergere in un’unica celebrazione, la realtà tutta della Casa di Riposo e quella del Centro di Spiritualità, quasi a voler significare il ritrovarsi dell’unica grande famiglia di Casa Don Guanella, per festeggiare nella lode e nel ringraziamento, il dono del santo padre Fondatore e il rinnovarsi nell’autenticità del suo mandato carismatico e cioè il servizio sull’esempio di Gesù. Quest’anno, ‘come ogni anno’, dunque, anche se l’espressione potrebbe suonare impropria, la festa liturgica di San Luigi Guanella, si è riproposta ma con nuove peculiarità, acquistando cioè un valore ancor www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 26 amiglia OTTOBRE 2015 IN FESTA PER SAN LUIGI GUANELLA Barza d'Ispra più profondo, a motivo del Centenario della nascita al Cielo del Santo, ma anche per la connotazione ecclesiale che abbiamo voluto dare alla felice circostanza. Don Luigi Guanella è Santo della Chiesa e per la Chiesa e ciò, per il contesto locale in cui ci mettiamo in gioco nella testimonianza, ha significato per noi anche contribuire ad estendere la bellezza del suo messaggio non solo fra coloro che abitano la casa ma raggiungendo anche altri luoghi in cui settimanalmente prestiamo il nostro ministero di carità. Dopo la solenne Concelebrazione di domenica 25 ottobre, presieduta dal nostro Decano, don Pietro Bassetti, amico della casa che quotidianamente condivide con noi il pranzo e la fraternità, la festa è proseguita con un pomeriggio di festa con i nostri anziani residenti, parenti, volontari e amici. Nel frattempo, come anche nei giorni a seguire, alcuni di noi hanno prolungato la memoria del Fondatore presso la Clinica di Anzano del Parco, l’Rsa ‘Villa Fiammetta’ di Ispra e il giro dei malati dell’Ospedale di Angera, ambiti questi del nostro settimanale servizio. La numerosa e, per certi versi, inaspettata e gradita partecipazione della gente, ci ha fatto dire che Don Guanella e la realtà della nostra Casa che lo rende vivo nell’oggi, sono amati e stimati dalla gente. E dopo ottant’anni, è probabilmente la più bella ricompensa che potessimo aspettarci, che ci spinge a metterci ancora di più al servizio delle persone, non solo per il recupero fisico (…dare Pane) ma anche, e direi soprattutto, per la loro crescita nella fede (…dare Paradiso). Gatteo GATTEO Tania Manicardi I l 24 Ottobre tutte le case dell’Opera don Guanella del mondo si sono unite in un unico respiro per celebrare il centenario dalla morte del fondatore. Anche la casa di Gatteo ha preso parte ai festeggiamenti e si è voluta preparare attraverso un percorso spirituale, una Novena ideata da Don Joseph. Primo passo è stata la visita all’altare con il bacio della reliquia, poi ci siamo riuniti il giorno seguente per ricordare la morte di Don Guanella e di tutti i nostri cari. Il ricordo della Madonna della Divina Provvidenza ,con lo sguardo benevolo sul sacerdote di montagna, l’uomo Gesù morto e risorto con il suo carico di speranza, ci hanno aperto la strada alle tappe fondamentali della figura di Don Guanella. La sua Beatificazione nel 1964, la Canonizzazione nel 2011e molti di noi erano a Roma il 23 Ottobre! Uno sguardo anche sulle case seminate nel mondo ci ha fatto riflettere su quanto sia importante amare oltre ogni confine, perché diceva il fondatore:” Fermarsi non si può fin quando ci sono poveri da soccorrere”. Infine ci siamo preparati con la Confessione per un dono speciale: Tiziano ospite del centro diurno di anni 55 ha ricevuto la sua prima eucaristia il 23 Ottobre. È stata una giornata veramente unica per tutti www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 27 Le Comunità guanelliane celebrano la festa del Padre Fondatore Gatteo in particolare per mamma Enrica e il fratello Roberto . Tiziano dopo una preparazione ed un bel percorso di catechesi speciale è stato ripresentato all’altare attraverso la prima Comunione, e Don Guanella che lo ha accompagnato accompagnerà anche tutti noi perché: “La vita dell’anima, che è più della vita Caidate di Sumirago Gatteo del corpo quanto il Cielo è più della terra, quest’anima così nobile, eppure così povera, ha bisogno di essere alimentata ogni giorno col cibo della preghiera, con la bevanda vigorosa del buon esempio, con molti esercizi pii di carità, ma soprattutto ha bisogno del cibo della SS. Comunione”. Caidate di Sumirago per essere riconoscenti al Signore: il ricordo di don Guanella, Santo al servizio dei più poveri, l’inaugurazione del pozzo del nostro giardino e della mostra fotografica “Ai tempi della scuola”. Gli anziani del San Gaetano Alla celebrazione della Santa Messa erano presenti la dottoressa Elena, Damiano - coordinatore l 25 ottobre la nostra Casa ha vissuto una giornata delle attività, operatori con i propri familiari, operadi grande festa ricordando il centenario della mor- tori in turno, famigliari, volontari e amici che vogliote del fondatore, San Luigi Guanella. Diversi i motivi no bene alla nostra casa. CAIDATE DI SUMIRAGO I www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia IN FESTA PER SAN LUIGI GUANELLA n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 28 OTTOBRE 2015 Insieme per dire GRAZIE! Caidate di Sumirago Caidate di Sumirago Nel salone al piano terra benedizione e apertura della mostra “Ai tempi della scuola”: frutto di un lavoro dei nostri educatori e amici. Dopo questo momento ci siamo trasferiti in giardino per l’inaugurazione del pozzo. Grazie alla generosità di alcune persone è stato possibile valorizzare una falda acquifera che passa sotto la nostra Casa ad una profondità di circa quindici metri, con un bellissimo pozzo che ci permette di raccogliere l’acqua e portarla in superficie. Il pranzo è stato delizioso! Ringraziamo gli operatori della ditta Salus. Nel pomeriggio gli alpini del gruppo di Solbiate Arno con le loro ottime castagne e l’intervento di Roberto con la sua straordinaria “voce” hanno contribuito ha mettere la “ciliegina sulla torta”. Diciamo GRAZIE agli educatori con le ragazze del servizio civile, ai volontari che sostengono le nostre missioni che ci ricordano che “ tutto il mondo è patria nostra” e i giovani della Croce Rossa che ci hanno aiutato nel servizio. È il 24 ottobre 2015. Nel primo pomeriggio Dio Padre incontra un anziano sacerdote che lentamente passeggia tra i viali del Paradiso. “Chi sei ?” domanda Dio Padre. Il sacerdote risponde: "Un povero servo della carità!" E Dio: "…Di' alle persone che abitano le tue case che: HO SETE! ... SETE DI ... - STUPORE (quando scopriranno che li amo tutti così come sono !) - ESPERIENZE (capaci di far gustare, amare e difendere la vita) -TESTIMONIANZE (pronte a “far bene un po’ di bene”! ) - ENTUSIASMO (purché il loro cuore si mantenga colmo di gioia)… Caro don Luigi, nella tua casa di Caidate domani verrà benedetto un pozzo ricordando i cento anni della tua presenza qui in Paradiso. Sostieni tutti coloro che amano quella casa perché, attraverso questo segno esterno, non dimentichino che “Io sono l’acqua della vita e… chi ha sete venga a me e beva !" dall’omelia di don Franco Berlusconi sabato 24 ottobre 2015 ore 10,30 www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 29 Le Comunità guanelliane celebrano la festa del Padre Fondatore Castano Primo Castano Primo CASTANO PRIMO Un anno di festa! Don Danilo Priante I l 19 marzo, festa di San Giuseppe patrono della nostra Casa, Monsignor Renato Corti, Vescovo Emerito di Novara, ha celebrato la Santa Messa qui da noi, intrattenendosi successivamente con i nostri anziani. Dal 23 giugno al 7 luglio abbiamo ospitato nella Casa la mostra di San Luigi Guanella durante la quale si è avuta una numerosa partecipazione da parte di tutta la cittadinanza Castanese. A settembre, poi, il Cardinale di Milano Angelo Scola, in visita pastorale presso la parrocchia San Zenone, ha incontrato un gruppo di anziani, cooperatori e volontari della nostra Casa. Il 10 ottobre nel Santuario del Sacro Cuore di Como due operatori della nostra comunità hanno emes- Castano Primo so la promessa come Cooperatori Guanelliani. Il 21 ottobre si è tenuto un incontro sul carisma Guanelliano a cui hanno partecipato 80 ragazzi che si preparavano per la Santa Cresima. Il 22 ottobre, presso la nostra chiesa, il nuovo prevosto di Castano Primo don Piero Visconti ha celebrato la Santa Messa. Il 24 ottobre Santa Messa nella nostra comunità per celebrare il centenario della morte del fondatore; il giorno successivo la Messa è stata presieduta dal novello sacerdote don Nathan Chukwuemeka Anukan e nel pomeriggio castagnata e incontro con i parenti. Infine il 3 novembre Santa Messa con i sacerdoti delle 18 parrocchie del Decanato e incontro sulla spiritualità di San Luigi Guanella. Il 12 novembre, poi, un numeroso gruppo di operatori della Casa si recherà in visita a Roma per l’incontro di Papa Francesco con tutta la comunità Guanelliana. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como CENTENARIO GUANELLIANO SOLENNE CHIUSURA DUOMO DI MILANO - 30 OTTOBRE 2015 di MYRIAM GOBBI A ncora in festa per il nostro amico San Guanella. Dove? In Duomo a Milano. Tante persone hanno accolto l’invito ad essere presenti per celebrare insieme l’Eucarestia come un’unica famiglia presieduta dall’Arcivescovo Angelo Scola. Eravamo lì: vescovi, sacerdoti Servi della Carità, Figlie di santa Maria della Provvidenza, cooperatori e laici, operatori ed ospiti delle diverse case guanelliane insieme a tanti fedeli. Un unico Popolo di Dio radunato per concludere il cammino, iniziato un anno fa in Cattedrale a Como, insieme a san Luigi che ci ha accompagnato giorno per giorno facendoci scoprire la gioia di essere cristiani e gustare quella misericordia che Gesù ci ha insegnato nell'accogliere e servire i più piccoli e bisognosi. Una festa di tutta la famiglia guanelliana che cammina - come ha ricordato l’Arcivescovo - con la Chiesa rendendo gloria a Dio attraverso la figura del suo fondatore. UNA FESTA DI TUTTA LA FAMIGLIA GUANELLIANA che cammina con la Chiesa rendendo gloria a Dio attraverso la figura del suo Santo Fondatore. Con il cuore colmo di gioia ed emozione siamo entrati in Duomo. Si percepiva quest'aria di festa e di letizia che pervadeva l'animo di tutti i presenti, misto allo stupore e alla meraviglia nell'osservare così da vicino la grandezza e l’ampiezza dell’architettura della cattedrale che ci ha subito fatto sentire piccoli, piccoli uomini, ma con una grande ricchezza: il sentirsi in modo diverso amati da Dio nella propria unicità e storia. Si percepiva questo abbraccio di tante persone che si stringevano intorno all'Eucaristia nel ricordo di un santo che ha speso la sua vita con passione e volontà a servire gli ultimi. Come ha ricordato il Cardinale nell'omelia "un uomo che ha scoperto una fraternità nuova, allargata, attraverso l'accoglienza di tutti" così che molti di noi hanno trovato nell'Opera don Guanella una nuova famiglia. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 31 amiglia IN CHARITATE CHRISTI Omelia del card. Angelo Scola Il video >>> http://bit.ly/1WLHp5k La santa Messa è stata allietata, oltre che dalla presenza di tanti giovani, disabili, anziani e migranti delle case fondate da San Luigi, anche dal coro dei ragazzi della scuola sant’Agnese di Saronno. L’inconveniente tecnico per cui l'organo del Duomo non funzionava, ci ha permesso di apprezzare ancora di più l'impegno e lo slancio di tutti i ragazzi. L’Arcivescovo ha concluso la celebrazione sottolineando che “la diocesi di Milano a partire dall'amicizia del beato Cardinal Ferrari con don Guanella, in modo del tutto speciale è onorata, onorati di questa santità e grati perché voi la rendete presente. Siamo grati ai consacrati, agli ospiti, ai bambini, ai ragazzi e ai giovani che cercano con la compagnia di don Guanella la strada giusta per il loro cammino in una società non facile, ma piena di avventure che ha solo bisogno di uomini e donne veri, autentici, cioè di uomini e donne che tendono alla santità". Con questo augurio a perseguire il nostro cammino verso la santità è giunto un invito speciale dal coro gospel GAP di Como guidato dal Maestro Carlo Rinaldi con l’Inno del Centenario da lui scritto che continuava a riecheggiare nelle navate del Duomo "Fermarsi non si può". CARISSIMI E CARISSIME. S aluto anzitutto i Vescovi presenti, i rappresentanti dei Superiori dei Servi della Carità, le rappresentanti delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, i responsabili delle Associazioni Cooperatori, quelli del Movimento Laicale Guanelliano, quelli del Movimento Giovanile Guanelliano, le autorità civili che sono qui presenti. Un particolare abbbraccio a tutti gli ammalati e un saluto gioioso e intenso ai ragazzi, ai giovani che sono numerosi qui presenti e sono l ‘espressione molto concreta e tangibile della grande famigliarità che vive nelle case guanelliane. Abbiamo sentito la Parola del Santo Evangelo che ci riguarda molto da vicino perché il Santo Evangelo di oggi descrive la scena del giudizio finale e quindi riguarda tutti noi; saremo anche noi giudicati alla fine e lo siamo giWà fin d’ora sulla base del racconto del Vangelo di Matteo dove è detto: “Tutto quello che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli l’ avete fatto a me”. Allora Gesù stabilisce un legame molto forte, un legame di solidarietà, di fraternità tra lui Figlio di Dio incarnato e ogni uomo e ogni donna, soprattutto a partire da chi si trova nel bisogno. Fu questa cosa che il santo don Guanella comprese molto bene, benché nato in una splendida frazione di un piccolo paesino, che io ho più volte visitato da bambino e da ragazzo perché sono nato lì vicino. Imparò dai genitori e dalla parrocchia questo respiro grande e universale i cui frutti si vedono proprio attraverso la presenza articolata in tutto il mondo dei suoi figli e delle sue figlie. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como A genda di f amiglia «Siamo onorati di questa santità, siamo grati perché voi la rendete presente, siamo grati ai consacrati, siamo grati agli ospiti, siamo grati ai bambini, ai ragazzi, ai giovani che cercano con la compagnia di don Guanella la strada giusta per il loro cammino in una società non facile ma piena di avventure che ha solo bisogno di uomini e donne veri, autentici, cioè uomini e donne che tendono alla santità». CENTENARIO GUANELLIANO - SOLENNE CHIUSURA - DUOMO DI MILANO n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 32 omelia del Card. Angelo Scola Gesù ha allargato l’idea della fraternità, ha allargato l’idea della famiglia. Per Lui la famiglia non è più solo quella della carne e del sangue ma diventa più larga, prende dentro le relazioni e i rapporti di tutti quelli che lo seguono e attraverso di lui cercano Dio e indagano, domandano il senso della vita. E come ha fatto questo Gesù? Donando totalmente se stesso, fino alla morte ignobile sulla croce : era il peggior tipo di condanna di quell’epoca; croce che lui ha reso gloriosa con il suo amore profondo e che diventa per ogni uomo, per ogni donna , soprattutto per chi è nel bisogno, diventa un motivo di speranza, diventa un motivo per guadagnare un senso del vivere nonostante i condizionamenti, le prove, i disagi, le limitazioni che sono proprie di ogni uomo e che qualcuno sperimenta in maniera più drammatica. Avete trovato una famiglia nelle case e nelle opere guanelliane e coloro che si dedicano a Dio, a Gesù, alla Chiesa e agli altri vivendo lo stille di vita di S. Guanella, sono chiamati a perpetuare questa nuova famiglia, questa nuova fraternità, questa nuova famigliarità, incontrando chi è nel bisogno e nel bisogno grave e facendolo sentire di casa, facendolo sentire a casa sua , come ho potuto io toccare con mano, soprattutto nella mia giovinezza frequentando l’importante casa guanelliana di Lecco. Una espressione che il santo usava sempre e che pronunciò anche sul letto di morte è questa: “In Caritate Christi” cioè nella Carità di Cristo. Ma chiediamoci, lo dico soprattutto ai più giovani, che cos’è questa carità di cui noi cristiani parliamo spesso . Che cos’è, in cosa consiste. Consiste nell’imitazione del grande Santo vostro padre e nostro padre, nel dare pazientemente la vita giorno dopo giorno attraverso tutte le circostanze che ci vengono date, dentro tutti i rapporti , nel donare la vita come il Santo la donò ad imitazione di Gesù. Ma dove possiamo incontrare questo modello di carità? E noi lo sappiamo, anche i più giovani, anche i più piccoli lo stanno imparando dal Catechismo. Lo troviamo proprio in Dio perché il Dio cristiano come voi sapete è uno e trino cioè è una circolazione di carità, di amore. Il Padre si dona tutto al Figlio e il Figlio gli risponde donandosi e il loro amore è così forte, è così grande che genera lo Spirito Santo che è il legame tra il Padre e il Figlio e il frutto dello stesso legame, così perfetto come frutto che è egli stesso Dio. Allora noi cristiani impariamo l’a- www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como IN CHARITATE CHRISTI A genda di f amiglia more da Dio stesso e Gesù è venuto a rivelarcelo, a dirci qual è il volto di Dio. Prima che Lui venisse noi avevamo un’idea generica di Dio, l’uomo cercava Dio a tentoni mentre Gesù ci ha insegnato che Dio è Padre, ci ha donato sulla croce i suo Spirito, lo Spirito Santo di Gesù, perché impariamo ad amare, a volerci bene tra di noi. Ecco perché San Paolo oggi dice che noi siamo un solo corpo, cioè una famiglia. Io questo ho potuto approfondirlo un poco in queste tre settimane che ho passato al Sinodo dei Vescovi in cui 270 vescovi di tutto il mondo più taluni famiglie e altri, hanno riflettuto sul senso della famiglia e abbiamo scoperto che i valore insostituibile della famiglia come rapporto stabile e fedele tra l’uomo e la donna è aperto alla vita, deve diventare il criterio, i modo con cui noi viviamo, soprattutto noi cristiani, viviamo dentro la famiglia umana. Ci deve essere posto per tutti, qualunque sia la storia di ciascuno di noi, al di là dei nostri limiti, dei nostri difetti, dei nostri peccati, delle nostre contraddizioni, dei nostri errori, al di là delle nostre fatiche fisiche, delle nostre malattie, al di là di tutti i nostri disagi. Abbiamo bisogno di braccia amorose come quelle di San Guanella che ci accolgono e ci fanno sentire a casa nostra. Come sarebbe diverso il mondo se noi e gli uomini, portassimo dentro la realtà di tutti i giorni lo stile di vita di questo grande santo. Per concludere mi piace citare una delle sue affermazioni che considero tra le più belle. Diceva nel Catechismo per le anime che aspirano alla perfezione:” Tu compi un’ opera di misericordia quando vai caricando sul tuo cuore le umane n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 33 infermità al fine di provvedervi” e il Santo Evangelo di oggi ce l’ha descritte quelle cosiddette - opere di misericordia corporali- “tu compi un’opera di misericordia quando vieni caricando”, come è bella quell’espressione lì. Ragazzi e giovani riflettete su questo , caricando nel tuo cuore. E’ l’idea del caricare sulle spalle qualcosa che può sembrare un peso e che invece nel cuore diventa un giogo leggero. Non è più un peso ma è una dilatazione del cuore, è un imparare ad amare. Quando vieni caricando nel cuore le infermità umane al fine di provvedervi. Ecco mi sembra una bella definizione di tutte le realtà delle congregazioni, delle realtà laicali connesse alla figura di questo grande santo e ringrazio tutti voi per la testimonianza bella che date nella Chiesa e veramente dobbiamo oggi essere pieni di gratitudine e pieni di letizia per questa bella festa e questa bella ricorrenza a cui la nostre diocesi lombarde sono particolarmente attente e a cui anche la Diocesi di Milano a partire dall’amicizia del Beato Cardinal Ferrari con don Guanella è in modo del tutto speciale onorata . Siamo onorati di questa santità, siamo grati perché voi la rendete presente, siamo grati ai consacrati, siamo grati agli ospiti, siamo grati ai bambini, ai ragazzi, ai giovani che cercano con la compagnia di don Guanella la strada giusta per il loro cammino in una società non facile ma piena di avventure che ha solo bisogno di uomini e donne veri, autentici, cioè uomini e donne che tendono alla santità. Amen. www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como ORI T A R E P O O spazio C 10 OTTOBRE 2015 APERTURA DELL’ANNO SOCIALE 2015 – 2016 COOPERATORI NORD ITALIA/SVIZZERA N OI POSSIAMO E DOBBIAMO ESSERE PROVVIDENZA PER GLI ALTRI. Un appello incondizionato ad avere f iducia nella Provvidenza, seguendo l’esempio del Fondatore, per essere noi stessi in grado di mostrare il volto provvidente del Padre ai fratelli con cui viviamo, operiamo, incontriamo … questo il cuore dell’intervento del Presidente provinciale, dr. Antonio Valentini, tenuto in apertura del nuovo anno sociale. Pubblichiamo il testo integrale perché sia motivo di rif lessione e di stimolo per una crescita umana, spirituale e … guanelliana a livello personale e di gruppo. O BENVENUTO A TUTTI ! ggi è una giornata importante ed intensa. Abbiamo potuto questa mattina gustare il bell’evento di ricordo del centenario della morte di don Guanella presso il nuovo mercato coperto di Como e questo pomeriggio, ben 15 nuovi cooperatori faranno la promessa con noi più “storici”. Intendo da subito ringraziare i membri del consiglio provinciale dei cooperatori, in modo particolare il segretario, per il sostegno e il lavoro svolto. Chiedo inoltre a tutti voi di portare pazienza per errori e piccole inadempienze che abbiamo magari compiuto in questo anno di incarico, non sono stati certamente legati a cattiva volontà ma bensì ad inesperienza. Comincio con il rendicontare il lavoro svolto dalla nostra elezione (08.12.2014). Ci siamo radunati come consiglio 5 volte (09.01.2015 – 13.02.2015 – 24.04.2015 – 17.09.2015 a Como e 25.07.2015 a Fraciscio). Inoltre l’11.01.2015 ho portato, a nome di tutti i cooperatori della Provincia, un saluto al Capitolo Provinciale a Barza d’Ispra. Il 14.03.2015 abbiamo tenuto il nostro ritiro quaresimale a Como. Nelle giornate del 6 e 7 giugno 2015 buona parte del consiglio ha incontrato a Roma il consiglio della Provincia del sud e quello del Nazionale. Alcuni hanno poi partecipato al pellegrinaggio a Loreto nelle giornate del 4/5/6 settembre 2015. Oltre a questi incontri “ufficiali” numerosissimi sono stati i contatti e gli scambi fra noi. Come anticipato ad inizio mandato, dato il nostro essere “nuovi”, abbiamo dato priorità alle visite ai diversi gruppi: 28.02.2015 gruppi di Cordignano, Padova, Fratta e Trecenta a Padova; 17.05.2015 gruppi di Livraga e Belgioioso a Livraga; maggio 2015 gruppi di Cassago, Verdello, Lecco, Milano a Cassago; giugno 2015 gruppi di Castano e Barza a Barza; 6.6.2015 gruppi della Svizzera: Castel S. Pietro, Maggia, Roveredo, Tesserete. Il desiderio di incontrare tutti i gruppi, oltre alla conoscenza, ha risposto al nostro desiderio di rilanciare l’associazione aprendola a nuove e giovani forze facendola così crescere e fruttificare. Ritengo che per fare questo sia necessario che ciascuno di noi riscopra le motivazioni da cui è stato spinto ad intraprendere www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo twitter.com/corjesu_como “I cooperatori e le cooperatrici sono quasi membri della Piccola Casa e si hanno in affetto di amici, in venerazione di benefattori”. (don Guanella, La Providenza, luglio 1893) questo cammino, quali sono le passioni profonde che lo hanno smosso, cosa lo ha affascinato del nostro Santo. E’ questo un lavoro da fare nel proprio intimo prima che nel gruppo, gettando tutto quello che può ostacolarlo per umana fragilità o complicata situazione relazionale… don Guanella e il nostro sentirci in cammino verso di Lui deve andare ben oltre queste umane limitazioni. Voglio qui condividere con voi un piccolo aspetto di quello che è il mio desiderio di “guanellianità”. Sono sempre rimasto affascinato dalla capacità di don Guanella di affidarsi alla Divina Provvidenza fino ai limiti estremi … Cito un pezzo di una lettera da Lui scritta il 25.05.1915: “Non si diffidi mai della Provvidenza; la Provvidenza da per quello che si fa: quando si faceva per due, la Provvidenza mandava per due; se per 10, per 10; quando si peccava e si diffidava, nulla. Questo ho sperimentato sempre ….” . Che grande invito per noi! soprattutto per noi Cooperatori … non diffidare mai della Provvidenza! E’ uno sprone a lavorare, a non spaventarsi della fatica, fare per 2, per 10, per 100, per 1000!!! Una spinta a cercare nuove persone a cui proporre il cammino dei cooperatori, darsi da fare nel cercare tante persone, e, insieme a questo, non trascurare di consolidare i legami con le altre persone “storiche” del gruppo. Altro aspetto interessante a cui ci invita don Luigi è quello di non diffidare (vivacchiare … scoraggiarsi … accontentarsi) altrimenti la conseguenza è .. nulla! Bello inoltre pensare che noi (proprio noi stessi!) possiamo e dobbiamo essere provvidenza per gli altri: per gli ospiti delle nostre case, per le religiose e i religiosi che vi vivono, per chi vi opera … per tutte le persone che ci incontrano. Che potenza pensare di essere Provvidenza! La speranza è quello che si realizzi anche per noi quello che ci dice don Guanella: “Questo ho sperimentato sempre …” . Invito tutti noi, come impegno per il prossimo anno sociale, a riscoprire la figura di questo grande uomo, santo, attraverso la lettura della sua biografia. Ce ne sono tante … ciascuno cerchi quella per sé più congeniale. L’augurio mio personale è che questo ci consenta di far sperimentare la gioia e l’orgoglio di appartenere alla Sua famiglia! Riguardo agli impegni che ci aspettano nei prossimi mesi, oltre a quelli formativi di cui ci parleranno suor Franca e don Angelo, vi ricordo l’Assemblea mondiale dei Cooperatori che si terrà a Roma nelle giornate del 9 e 10 novembre (con l’approvazione del nuovo Statuto) e l’udienza con il Santo Padre il 12. Sarà importante inoltre, attraverso specifici incontri, conoscere il nuovo statuto e informarvi circa i legami di interdipendenza che ci legano all’Associazione Nazionale. Ulteriore obiettivo, oltre a continuare gli incontri con i diversi gruppi, sarà anche quello di potenziare e mantenere il flusso informativo e comunicativo interno utilizzando canali semplici e univoci quali ad esempio lo spazio su “Agenda di Famiglia”. Antonio Valentini, presidente provinciale dei Cooperatori *** Terminata l’Assemblea i Cooperatori si sono recati in Santuario, davanti alle Urne dei “nostri” San Luigi Guanella e Beata Chiara Bosatta, per partecipare alla S. Messa presieduta dal Superiore Provinciale don Marco Grega. Durante la Celebrazione abbiamo avuto il regalo di accogliere i nuovi Cooperatori, provenienti da diverse Case: Barza, Belgioioso, Cassago, Cordignano, Castano, Cernobbio, Como; inoltre tutti i Cooperatori presenti hanno rinnovato la loro promessa. Per tutti noi è stato un momento intenso e di vicinanza ai nostri S. Luigi e Beata Chiara ed ha rappresentato un’occasione di “ricarica” per ripartire nel nostro percorso personale come Cristiani e come Cooperatori. Claudio Ostinelli, segretario provinciale dei Cooperatori PROGRAMMA DOMENICA 13 DICEMBRE 2015 Apertura ufficiale dell’itinerario di cultura e di spiritualità guanelliana COMO, SALA S. GIOVANNI PAOLO II Via L. Guanella 13 - tel. 031 296 711 XX ACCOGLIENZA (ore 9.00) »» Saluto dei Superiori provinciali suor Teresa Gatti e don Marco Grega XX INTERVENTI 1. A 20 anni (1995) dalla Enciclica di Papa Giovanni Paolo II EVANGELIUM VITAE »» Alle radici delle attuali questioni etiche »» Educare alla libertà autentica RELATORI: prof. Lamberto Bianchini, conferenziere, filosofo; prof. Vittore Mariani, pedagogista, presidente nazionale MLG 2. Presentazione libro – Testimonianza “Quando l’amore chiama … Ernesto Lorenzetti, laico guanelliano” (1958 – 2010). All’incontro saranno presenti la moglie Anna e la sorella Alessandra. ERNESTO LORENZETTI e la moglie Anna “Mi vien da pensare che la vita, comunque, vale la pena di viverla fino in fondo” (Ernesto, appunti personali) XX SANTA MESSA XX PRANZO (ore 13.30) »» Coordinamento: dott.ssa Arianna Maffei, vice presidente MLG; dr. Antonio Valentini. »» L’itinerario di formazione è aperto a TUTTI: laici, religiosi, religiose. E’ consigliato, in particolare, ai Cooperatori e agli Aspiranti Cooperatori. »» Contributo per il pranzo: 10 euro »» Iscrizioni entro il 6 dicembre a: - Carlo Guffanti – [email protected] - Claudio Ostinelli – cellulare 349 3542843 A genda di f amiglia Appuntamenti AGENDA DEL PROVINCIALE 2 – 17 novembre: Roma per iniziative Centenario e Consulta 20 novembre: Genova - S Messa centenario con il Card Bagnasco 23 novembre: Como - Consiglio Provinciale 26 – 27 novembre: Como - Formazione settore minori COMMISSIONI PROVINCIALI 23 novembre: Commissione Missioni a Como, ore 9.30 24 novembre: Commissione Servizi alla Persona (Anziani e Disabili) a Voghera. 26-27 novembre: a Como, ore 9.00, Formazione per tutti gli Operatori delle Comunità per Minori PASTORALE GIOVANILE 7 Novembre: Discoteca del Silenzio; 11-12 Novembre: Pellegrinaggio a Roma; 20 Novembre: Preghiera Vocazionale; 21-22 Novembre: Due Giorni Giovani Diocesi di Como a Morbegno. Auguri a COMPLEANNI DI NOVEMBRE GALLO Fr. ORONZO...........................................................2 VIGANO' Don PIERO GIOVANNI.........................................5 TREMOLADA RAVASI Don BRUNO..................................15 OGGIONI Don PAOLO.......................................................17 COMINAZZI Don GABRIELE.............................................18 PRAVETTONI Don ALBERTO............................................23 GREGA Don MARCO.........................................................25 n. 246 • Anno XIX • 1 Novembre 2015 • pagina 36 ◆◆Convegno di Firenze In Gesù Cristo il nuovo umanesimo 9-13 NOVEMBRE 2015 Il 5° Convegno affronterà il trapasso culturale e sociale che caratterizza il nostro tempo e che incide sempre più nella mentalità e nel costume delle persone, sradicando a volte principi e valori fondamentali per l’esistenza personale, familiare e sociale. L’atteggiamento che deve ispirare la riflessione è quello a cui richiama quotidianamente papa Francesco: leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell’amore che Gesù ci ha insegnato. Solo una Chiesa che si rende vicina alle persone e alla loro vita reale, infatti, pone le condizioni per l’annuncio e la comunicazione della fede. ◆◆Riunione Economi e Collaboratori 26 NOVEMBRE 2015 Como CDP, ore 9.30 -17.00 Sala del Pellegrino Tra le varie all'ordine del giorno: »» Ente unico regionale ex dgr 2569/14 all.2 punto 3.8 profili giuridici e unità locali; »» Sistema dei controlli e sistema sanzionatorio nei confronti dell'ente unico; »» Opera don Guanella in Regione Lombardia come ente unico. »» Manovra Jobs Act www.provinciasacrocuore.it - facebook.com/provinciasacrocuorecomo - twitter.com/corjesu_como Redazione e Stampa: Ufficio Comunicazioni Provincia S. Cuore Como - Impaginazione e grafica: Gianmario Colciago