VALUTAZIONE: LA MISURA DELL’EQUILIBRIO PROF.SSA PATRIZIA SELLERI Alma Mater Studiorum UNIVERSITÀ DI BOLOGNA Analisi lessicale del documento “Indicazioni nazionali per il Curricolo” Frequenza dei termini: Alunno 99 Studente 36 Bambino 95 Valutazione 21 E quindi di cosa parliamo quando parliamo di valutazione scolastica? Dei voti? Solo delle prestazioni degli alunni? Del rapporto tra la professionalità dei docenti ed i risultati degli alunni? Sarebbe un lungo elenco di aspetti passibili di valutazione.. Ma si tratta di aspetti della professione docente Occupiamoci invece di valutazione, bambino, adulto, cittadino Qui entra in gioco la scuola della valutazione e, prima ancora, la scuola dell’autovalutazione intesa come pratica sistematica per : - Individuare criticità - imuovere ostacoli - Potenziare i contesti di apprendimento Serve costruire una nuova cultura della scuola della valutazione attraverso la pratica dell’equilibrio - Non confondere i risultati della valutazione scolastica con quelli della “scuola che valuta” - Non usare i risultati della “scuola che valuta” come motivo di confronto sociale tra alunni, insegnanti e scuole - Non voler “cambiare tutto e subito” per aderire a modelli di comportamento che non sono i propri Costruire la cultura delle scuole che valutano/autovalutano con equilibrio Le scuole italiane sono così diverse tra loro da non poterle categorizzare se non per “ordine e grado” Il confronto fra l’autovalutazione interna e la valutazione esterna arricchisce il percorso per costruire la cultura delle scuole che valutano, ma è solo una misura prodotto/momento, quindi modificabile e formativa Con equilibrio… Art. 34. La scuola è aperta a tutti Un uso competente e responsabile di tutti gli strumenti di valutazione può contribuire alla costante attuazione di questo fondamentale diritto. Forlì, 8 maggio 2013