AZIENDE
MF, 50 anni di storia
guardando al futuro
di Giannantonio Armentano
L’
MAD • 7-8 • Luglio-Agosto 2008
orologio è l’oggetto scelto
da Massey Ferguson per
festeggiare il 50° anniversario. Un orologio che ha
scandito i tanti successi di uno dei
marchi più conosciuti al mondo nel
settore dei trattori, ma che vuole
essere il simbolo per guardare al
futuro e alle nuove opportunità offerte dall’agricoltura del terzo millennio.
L’importante anniversario, al quale ha partecipato l’intero staff manageriale del gruppo Agco, è stato festeggiato nella settimana tra
il 18 e il 25 maggio presso lo stabil i ment o eu rop e o d i B e auva i s
(Francia).
Per oltre 1.600 dealer, tutto lo staff
di Massey Ferguson e la stampa
specializzata è stata l’occasione
per ripercorrere gli eventi basilari
della storia di Massey Ferguson,
con un occhio al futuro e alle principali novità che i rossi di casa
Agco (che rappresentano il 40%
dell’intero fatturato) si apprestano a
lanciare sul mercato mondiale.
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Passato glorioso
e innovazione sono
l’orgoglio di Massey
Ferguson.
Novità in arrivo con
un top di gamma
da 365 CV
e una trebbia assiale
Le origini del marchio
a tre punte
I l ma rch io Massey Ferg uson e
l’emblema del triplo triangolo fecero la loro prima comparsa 50 anni
fa nel 1958, dopo che la MasseyHarris canadese acquistò la Harry
Ferguson, azienda costruttrice di
trattori.
Non bisogna però dimenticare che
le primissime origini della Massey
Ferguson risalgono a oltre 160 anni
fa con la produzione e che può essere considerata il pioniere nel settore delle mietitrebbiatrici.
Da sinistra il Ferguson TE20 (1946), il Ferguson Brown tipo A (1936) e il Ferguson FE 35
(1956), all’ingresso dello stabilimento di Beauvais
Innovazione,
motore per MF
Parlare di Massey Ferguson è da
sempre stato sinonimo di innovazione ed eccellenza, veri e propri motori dell’azienda, con una lunga tradizione nella progettazione e nello sviluppo di trattori e macchine da raccolta per il settore agricolo.
Una delle pietre miliari della storia
del marchio a tre punte è rappresentata dallo sviluppo di un sistema trattore-attrezzo completamente integrato e basato sull’attacco a
tre punti. La brillante invenzione di
Harry Ferguson aprì la strada per
una rivoluzione della meccanizzazione dell’agricoltura.
Vent’anni dopo, l’introduzione del
primo comando elettronico del sollevatore (ELC, Electronic Linkage
Control) pose MF nuovamente all’avanguardia del settore. Molti altri
potrebbero essere gli esempi a testimonianza della sempre grande attenzione riservata da Massey Ferguson allo sviluppo di soluzioni innovative in grado di aiutare gli agricol-
Il modello preparato per sir Edmund Hillary
(1958) per la sua riuscita spedizione
al Polo Sud
I fondatori della Massey Ferguson: a sinistra e al centro Daniel Massey e Alanson Harris, costruttori a metà 800 di macchine agricole nell’Ontario
(Canada) le cui aziende si sono fuse nel 1891 formando la Massey-Harris. A destra Harry Ferguson, costruttore del Ferguson Black nel 1933
e, in società con Henry Ford nel 1938, del Fordson 9N, dotato di sistema idraulico. Nel 1946 Herry Ferguson costruì il mitico Ferguson TE20
e nel 1953 la sua società e i suoi brevetti furono acquistati dalla Massey-Harris, diventando poi Massey-Harris-Ferguson, oggi Massey Ferguson
Il “Red Beauty” con potenza di 365 CV che sarà presentato al Sima
di Parigi l’anno prossimo
La nuova mietitrebbia assiale anticipata all’evento
Massey Ferguson vuole raggiungere presso lo stabilimento di Beauvais una produzione
di 100 trattori al giorno (19.000 trattori per il 2008)
tori ad affrontare le problematiche
della moderna agricoltura.
Oggi, nello stabilimento di Beauvais ancora fedele alla fi losofi a dei
tre padri fondatori, un team tecnico composto da 320 ingeneri, è
pronto a individuare la migliore soluzione tecnica. A tal proposito bisogna anche ricordare come nel
2007 siano stati spesi più di 40 mi-
lioni di euro in ricerca e sviluppo e
in nuovi prodotti. Massey Ferguson è pronta dunque ad affrontare
i suoi prossimi 50 anni con la stessa fi losofi a degli esordi mezzo secolo fa, guidando il settore da posizioni di avanguardia, con sviluppi pionieristici volti a migliorare
l’efficienza dell’agricoltura in tutto
il mondo.
L’evento in terra francese fi no all’ultimo poteva essere considerato
puramente celebrativo, ma proprio
al suo epilogo non ha lasciato i partecipanti a bocca asciutta.
Ecco dunque materializzarsi due
importanti novità per il marchio del
triplo triangolo.
La prima, un trattore “ammiraglia”
da 365 CV, ancora senza nome, ma
che lo stesso Martin Richenhagen,
presidente e amministratore delegato del gruppo Agco, ha simpaticamente voluto chiamare “the red
beauty” e che presumibilmente
verrà presentato nella primavera
2009 al Sima di Parigi.
La seconda novità, anticipata già
nel corso del 2007, è invece una
mietitrebbia assiale ora nella sua
versione defi nitiva con specifiche
europee. Questa potrebbe già essere presentata nel prossimo autunno
a Eima International, anche se sul
mercato italiano resta l’incertezza
con quale marchio verrà commercializzata.
Giannantonio Armentano
[email protected]
MAD • 7-8 • Luglio-Agosto 2008
Festa con sorpresa
per il popolo MF
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