U. O. di Ematologia Ospedale S. Donato - Arezzo Leucemie Acute Alessandra Caremani Leucemie acute Definizione Le leucemie derivano da alterazioni molecolari presenti a livello di un precursore ematopoietico linfoide o mieloide Leucemia Acuta Linfoide Leucemia Acuta Mieloide Classificazione FAB LAM (Leucemia Acuta Mieloide) M0 LAM senza differenzazione M1 LAM senza differenzazione M2 LAM con differenzazione M3 Leucemia Acuta Promielocitica (LAP) M4 Leucemia Acuta Mielomonocitica M5 Leucemia Acuta Monocitica M6 Eritroleucemia M7 Leucemia Acuta Megacariocitica LAL (Leucemia Acuta Linfoide) L1 LAL (+/- omogenea morfologicamente) L2 LAL (+/+ omogenea morfologicamente) L3 LAL Burkitt-like LAI (leucemie Acute Indifferenziate) Classificazione WHO delle neoplasie dei precursori B e T • Precursor B-cell ALL/lymphoblastic lymphoma Cytogenetic subgroups: t(9;22)(q34;q11.2) t(v;11q23); MLL rearranged t(1;19)(q23;p13); PBX1/E2A t(12;21)(p13;q22); TEL/AML1 Hypodiploid Hyperdiploid • Precursor T-cell ALL/lymphoblastic lymphoma Classificazione WHO delle LAM 1. LMA CON TRASLOCAZIONI GITOGENETICHE RICORRENTI - LMA con t(8;21)(q22;22), AML1(CBFα)/ETO Leucemia Promielocitica Acuta [LMA con t(15;17)(q22;q11-12) e varianti PML/RARα] LMA con ipereosinofilia midollare [inv(16)(p13;q22) o t(16;16)(p13;q11), CBFβ/MYH11X] LMA con anomalie 11q23 2. LMA CON DISPLASIA MULTILINEARE - Secondaria a sindrome mieloproliferative De novo mielodisplastica o sindromi mielodisplastiche/malattie 3. LMA E SINDROMI MIELODISPLASTICHE SECONDARIE A CHEMIOTERAPIA Secondaria ad agenti alchilanti Secondaria a epipodofillotossine Alti tipi 4. LMA NON ALTRIMENTI CLASSIFICATA LMA con differenziazione minima LMA senza maturazione LMA con maturazione Leucemia mielomonocitica acuta Leucemia monocitica acuta Leucemia eritroide acuta Leucemia megacariocitica acuta Leucemia basofila acuta Panmielosi acuta con mielofibrosi Sarcoma mieloide (granulocitico) Leucemie Acute Incidenza LAM: patologia tipica dell’ adulto (70% delle LA) più frequente nell’ anziano LAL: malattia non frequente (15% delle leucemie) 80 % delle leucemie infantili 1/4 dei tumori maligni infantili 47,8 casi/anno in Italia/milione di bambini 014 anni (Registro Tumori Infantili del Piemonte 1967-1986) Leucemie Acute Fattori di rischio Malattie genetiche (Sindrome di Down …) Industria chimica (solventi, plastiche, polveri) Industria nucleare Fumo di tabacco Radiazioni ionizzanti Campi elettromagnetici Virus Casistica Ematologia Arezzo 2009 • 14 nuovi ricoveri per LA • 8Me6F • 4 LAL età media 55a 2 Ph + 1 sec Malattia Mieloproliferativa Cronica • 10 LAM età media 67a 1 LAP 1 sec Malattia Mieloproliferativa Cronica, 4 sec Mielodisplasia • 11 pazienti trattati • 27% vivi (3 pz) Presentazione clinica Leucemia Acuta Patogenesi dei sintomi Sostituzione delle normali serie con insufficienza midollare Proliferazione degli elementi blastici Liberazione di sostanze attive da parte dei blasti Infiltrazione dei parenchimi anemia neutropenia piastrinopenia febbre CID organomegalia deficit funzionale Diagnosi Percorso diagnostico • • • • • • Emocromo Morfologia delle cellule Esami citochimici Esami citofluorimetrici Indagini citogenetiche Indagini molecolari “Leukemic Stem Cell”: concetto di Malattia Minima Residua La popolazione leucemica è eterogenea: solo una piccola percentuale di queste cellule ha capacità di autorinnovamento e mostra una multidrug resistance Queste caratteristiche spiegano l’importanza di tecniche (come la PCR) volte alla individuazione di eventuali cellule leucemiche residue dopo l’ottenimento di una risposta apparentemente completa Leucemia Mieloide Acuta: storia di una scoperta LAM con NPM1 mutato (entità provvisoria WHO 2008) Fattori prognostici Fattori prognostici sfavorevoli nella LA dell’adulto Pre-trattamento • • • • • • Età >60 anni Forme secondarie Iperleucocitosi Interessamento SNC LDH elevato (anziano) Morfologia (displasia, fibrosi) • Citogenetica e Biologia Molecolare sfavorevole Post-terapia • Resistenza alla terapia di induzione • Malattia Minima Residua LA dell’ anziano Caratteristiche dell’ anziano (> 60 a) e del giovane adulto con LAM LAM anziano LAM giovane 17.6 1.8 2% 9% 1–3% 10% 4% 6–12% –7 8–9% 3% +8 6–10% 4% 18% 7% 71% 35% LAM secondarie 24–56% 8% Mortalità terapia-correlata 25–30% 5–10% Remissione completa 38–62% 65–73% Sopravvivenza a lungo termine 5–15% 30% Incidenza Citogenetica favorevole t(8;21) inv 16 o t(16;16) t(15;17) Citogenetica sfavorevole Complex MDR1 espressione Terapia La scelta terapeutica Punti fondamentali da considerare Il paziente: età, patologie concomitanti, disabilità, condizioni familiari, paziente fragile La malattia: caratteristiche biologiche L’ obiettivo: risposta, qualità di vita, aspettativa di vita Il consenso informato Leucemie Acute: “The Bad News” • Solo il 30% dei pazienti adulti guarisce • Chemioterapia +/- Trapianto di Cellule Staminali rimangono la terapia cardine • Protocolli standardizzati nelle LAM Leucemie Acute: “The Good News” Abbiamo a disposizione nuove molecole (“farmaci intelligenti”) che rappresentano una speranza per il futuro Bortezomib Rapamicina Tipifarnib Dasatinib Clofarabina TERAPIE INNOVATIVE Azacitidina Gentuzumab Anti-FLT3 Trapianto Allogenico T. da fratello HLA identico: < 55 anni T. da donatore non correlato: < 50 anni T. a intensità ridotta: fino 65 anni o in presenza di severe comorbidità • Utile negli adulti con LAL (eccetto L3), bambini con recidiva, LAM a prognosi sfavorevole • Problematiche aperte: timing del trapianto, mortalità elevata, rischio di recidiva Autotrapianto di Cellule Staminali • Fino a 65 anni • Gruppi selezionati di pazienti • Importanza di una valutazione accurata della remissione completa (anche molecolare) Terapia di supporto • Trasfusioni di emoderivati • Terapia antinfettiva • CVC • Terapia del dolore • Sostegno psichico Il paziente fuori terapia Una minoranza dei casi presenta rilevabili danni iatrogeni tardivi (specie in età pediatrica) • Sequele neuropsichiche: deficit di organizzazione, memoria, attenzione, concentrazione, orientamento, coordinazione motoria, pianificazione e apprendimento • Alterazioni della crescita e della pubertà: minore statura definitiva (riduzione Gh e pubertà precoce), obesità, ipotiroidismo, sterilità • Alterazioni di altri organi: cuore (cardiomiopatia), occhio (cataratta), osso (osteonecrosi e osteoporosi) • Secondo tumore: Tumori SNC, tumori della tiroide e paratiroide, Leucemie Acute non Linfoblastiche • Teratogenesi Attualmente, in Italia, un giovane adulto su 1000 è un soggetto lungosopravvivente alla malattia neoplastica ed al suo trattamento E’ indispensabile un sistematico monitoraggio interdisciplinare per il raggiungimento di una guarigione globale, ovvero senza reliquati Assistenza Domiciliare al malato leucemico Grazie per l’ attenzione !