Che cosa è una leucemia? • Malattia neoplastica derivante dalla trasformazione di una cellula staminale che perde la sua capacità maturativa e privilegia gli aspetti proliferativi. • La proliferazione è il risultato di una sequenza di alterazioni genetiche che determinano una iperespressione di oncogeni e una diminuzione dell’attività di geni oncosoppressori • Le alterazioni geniche spesso risultano da importanti alterazioni cromosomiche evidenziabili con esame del cariotipo Leucemie acute: blocco maturativo + proliferazione Incontrollata ridotta produzione cellule del sangue mature; presenza di blasti Leucemie croniche: proliferazione incontrollata senza blocco maturativo Aumentata produzione cellule del sangue mature +/funzionali LEUCEMIA ACUTA MALATTIA NEOPLASTICA DEL SISTEMA EMOPOIETICO NELLA QUALE UN EVENTO TRASFORMANTE COLPISCE UNA CELLULA STAMINALE O UN PROGENITORE IN CUI VIENE PRIVILEGIATA L’ATTIVITA’ DI AUTOMANTENIMENTO RISPETTO A QUELLA MATURATIVA NE CONSEGUE L’ACCUMULO A LIVELLO DEL MIDOLLO E DEL SANGUE PERIFERICO DI CELLULE PIU’ O MENO IMMATURE DEFINITE BLASTI TRASFORMAZIONE NEOPLASTICA • ALTERAZIONE DEL CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE • ALTERAZIONE DEL CONTROLLO DELLA APOPTOSI • ALTERAZIONE DEL CONTROLLO DEI PROCESSI MATURATIVI LEUCEMIE ACUTE FISIOPATOLOGIA 1) INSUFFICIENTE E DIFETTIVA PRODUZIONE DI LEUCOCITI (infezioni); ERITROCITI (anemie) E PIASTRINE (emorragie); 2) INFILTRAZIONE DI TESSUTI E ORGANI NON EMOPOIETICI DA PARTE DELLE CELLULE BLASTICHE (organomegalia; danno funzionale) 3) LIBERAZIONE DI CITOCHINE (febbre, algie, calo ponderale, sudorazioni); LEUCEMIE ACUTE CLINICA IL QUADRO CLINICO E’ FONDAMENTALMENTE SECONDARIO ALL’INSUFFICIENZA MIDOLLARE E SI STABILISCE RAPIDAMENTE: DA 2-3 SETTIMANE A 2-3 MESI. - INSUFFICIENTE PRODUZIONE ERITROCITI: astenia, cardiopalmo, dispnea; - INFUFFICIENTE PRODUZIONE PIASTRINE: porpora, ecchimosi, epistassi, gengivorragie, disturbi del visus, ipermenorrea, metroraggie; piu rare: macroematuria, emorragie tratto GI, SNC; - INSUFFICIENTE PRODUZIONE LEUCOCITI: infezioni LEUCEMIE ACUTE CLINICA AI SINTOMI E SEGNI DI INSUFFICIENZA MIDOLLARE SI ASSOCIANO SINOMI GENERALI, SECONDARI ALL’ESPANSIONE DELLA MASSA LEUCEMICA E ALLA LIBERAZIONE DI CITOCHINE: - artromialgie; - sudorazioni; - calo ponderale; - astenia; - sindrome febbrile (non sempre secondaria ad infezioni); LEUCEMIE ACUTE ESAME OBIETTIVO • SEGNI RELATIVI ALL’ANEMIA E ALLE MANIFESTAZIONI EMORRAGICHE; •EPATOMEGALIA, SPLENOMEGALIA, LINFOADENOMEGALIE E INTERESSAMENTO CUTANEO. •SEGNI I INTERESSAMENTO DEL SNC E DEI NERVI CRANICI. LEUCEMIE ACUTE DIAGNOSI 1) SANGUE PERIFERICO; 2) ASPIRATO MIDOLLARE (in rari completato con BIOPSIA OSSEA); 3) IMMUNOFENOTIPO; 4) CARIOTIPO; 5) BIOLOGIA MOLECOLARE; casi Leucemia Acuta Mieloide (LAM) Leucemia Acuta Linfoblastica (LAL) ANOMALIE CITOGENETICHE E CLASSIFICAZIONE DELLE LA • ESAME DEL CARIOTIPO DIRETTAMENTE O DOPO COLTURA CON O SENZA AGENTI SINCRONIZZANTI • EVIDENZIABILI CLONI PRINCIPALI E SUBCLONI CHE POSSONO CONTENERE ANOMALIE AGGIUNTIVE • TALVOLTA ANOMALIE NON EVIDENZIABILI CON CARIOTIPO ANOMALIE CITOGENETICHE E CLASSIFICAZIONE DELLE LA • L’ALTERAZIONE GENOMICA CHE RISULTA DA UN RIARRANGIAMENTO CITOGENETICO PUO’ ESSERE IDENTIFICATA ATTRAVERSO UNA ANALISI DIRETTA DEL DNA O DELL’RNA MEDIANTE PCR • L’ANALISI MOLECOLARE E’ INOLTRE UTILE AL MONITORAGGIO DELLA MALATTIA MINIMA RESISDUA GENETICA MOLECOLARE DELLA LEUCEMIA ACUTA MIELOIDE CIRCA IL 60% DELLE LEUCEMIE ACUTE MIELOIDI “DE NOVO” (NON SECONDARIE) HANNO UNA ALTERAZIONE CROMOSOMICA NUMERICA O STRUTTURALE “NON RANDOM”, IDENTIFICABILE CON LE METODICHE DI ANALISI CITOGENETICA La ricerca di alterazioni citogenetiche e molecolari nella gestione clinica delle neoplasie ematologiche: E’ utilizzata routinariamente per: • confermare la diagnosi morfologica ed immunofenotipica • identificare fattori prognostici • valutare la malattia minima residua LEUCEMIE ACUTE REMISSIONE: • CELLULE BLASTICHE MIDOLLARI<5%; • NORMALIZZAZIONE DEL QUADRO EMATOLOGICO PERIFERICO; • ASSENZA DI LOCALIZZAZIONI EXTRAMIDOLLARI LEUCEMIE ACUTE TERAPIA 1) INDUZIONE: SOMMINISTRAZIONE DI AGENTI CITOTOSSICI AL FINE DI ERADICARE IL CLONE BLASTICO. I FARMACI PRINCIPALI SONO: CITOSINA ARABINOSIDE, ANTRACICLINE E SIMILI (adriamicina, doxorubicina, idarubicina, mitoxantrone); 2) CONSOLIDAMENTO: PER CERCARE DI AVVICINARE LA “REMISSIONE” ALLA “GUARIGIONE” VENGONO SOMMINISTRATI ALTRI 1-2 CICLI DI POLICHEMIOTERAPIA; LEUCEMIE ACUTE TERAPIA TERAPIA INIZIALE: POLICHEMIOTERAPIA DI INDUZIONE (ARA-C, ANTRACICLINE) ALTRI FARMACI: MITOXANTRONE, VP-16, 6-TIOGUANINA, CICLOFOSFAMIDE 15-20% 5-15% 65-75% RESISTENTI DECESSI IN INDUZIONE REMISSIONE LEUCEMIA ACUTE OPZIONI TERAPEUTICHE SUCCESSIVE AI CICLI DI INDUZIONE E CONSOLIDAMENTO CONCETTO DI ALTO RISCHIO Fattori prognostici negativi • • • • • • • • • • • Eta’ avanzata Cariotipo sfavorevole Espressione multidrug resistance Precedente mielopatia clonale Elevato numero di WBC alla diagnosi Piastrinopenia severa Elevata LDH Ipoalbuminemia Necessità di ventilazione meccanica Iperespressione Bcl-2 Mutazioni del gene del retinoblastoma • • • • • Espressione del CD34 Espressione aberrante di CD56 Elevati valori di selelctina L Bassa espressione di Fms Mutazioni di Flt-3 LEUCEMIE ACUTE TERAPIA DI SUPPORTO INFEZIONI: • ISOLAMENTO; • RIDUZIONE CARICA BATTERICA E MICOTICA TUBO DIGERENTE; • TRATTAMENTO ANTIBATTERICO ED ANTIMICOTICO AREE PERIORIFIZIALI E CAVO ORALE; • TERAPIA ANTIBIOTICA ED ANTIMICOTICA GUIDATA DAL LABORATORIO IN CASO DI SDR. FEBBRILE; • FATTORI DI CRESCITA; LEUCEMIE ACUTE TERAPIA DI SUPPORTO ANEMIA: TRASFUSIONE DI UNITA’ DI GLOBULI ROSSI CONCENTRATI. Hb >9g/dl PIASTRINOPENIA: TRASFUSIONE DI PIASTRINE. PLT>20.000/mmc (generalmente 2-3 aferesi settimana) CID: supporto piastrinico giornaliero; acido tranexamico; PROBLEMATICHE DEL PAZIENTE CON LEUCEMIA ACUTA • Infezioni • Supporto trasfusionale • Emorragie • Mucosite • Gestione CVC • Adeguata nutrizione • Bilancio idrico Complicanze infettive: cause • Granulocitopenia • Tossicità mucosale con perdita della barriera GI • CVC Complicanze infettive: procedure da attuare • Profilassi antibatterica e antimicotica sistemica • Profilassi antibatterica e antimicotica topica (colluttori) • Indagini microbiologiche (tampone cavo orale-nasale, ricerca batteri e miceti nelle feci, nelle urine) • Limitare e selezionare le visite ai malati • Isolamento • Igiene del malato e del personale (NB mani) • Gestione CVC • Emocolture/urinocolture • Diagnostica radiologica (Rx standard/TAC) • Impiego del fattore di crescita (G-CSF) Complicanze emorragiche: cause • piastrinopenia • possibile CID • infezioni/febbre Complicanze emorragiche: procedure terapeutiche • valutazione clinica del paziente (cute, mucose, urine, feci …) • supporto trasfusionale con piastrine • supporto trasfusionale con plasma • acido tranexamico • no farmaci antiaggreganti e/o anticoagulanti MUCOSITE CHEMIOTERAPIA RADIOTERAPIA VIRUS ERPETICI DOLORE INFEZIONI INADEGUATA ALIMENTAZIONE ORALE CVC TIPOLOGIA CVC FUNZIONI COMPLICANZE DA POSIZIONAMENTO COMPLICANZE TARDIVE GESTIONE NUTRIZIONE MONITORAGGIO PESO IDRATAZIONE ORALE PARENTERALE Monitoraggio bilancio idrico: • quantità di liquidi infusi (farmaci, idratazione, trasfusione, NPT, …) • quantità di liquidi assunti p.o. dal paziente • urine delle 24 h • diarrea (?) • febbre (?) • peso x 2-3 al dì • stato di idratazione della cute e delle mucose • presenza di edemi