Applicazioni modellistiche a scala locale e regionale inserite nel progetto SIMAGE per sistemi di controllo della qualità dell’aria in tempo reale Nell'ambito di un accordo di programma stipulato tra il Ministero Italiano dell’Ambiente ed il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, quest’ultimo è diventato attuatore di un insieme di progetti miranti alla realizzazione ed installazione, nelle province di Brindisi, Taranto e Venezia, di un sistema locale integrato per monitorare e prevenire l’inquinamento ed i rischi connessi alle attività industriali ed alla movimentazione di sostanze pericolose, ed all’inserimento dei sistemi "locali" in una rete nazionale. Il sistema globale è chiamato SIMAGE – Sistema Integrato per il Monitoraggio Ambientale e la Gestione del rischio industriale e delle Emergenze, ed in quest’ambito sono stati sviluppati e sono in corso di attivazione i Centri di Controllo Ambientale per le aree industriali di Brindisi e Taranto, nonché per il Centro Regionale di Bari. Ogni centro è dotato di strumenti modellistici, sviluppati da ARIANET, per il controllo e la previsione in tempo reale dell’inquinamento atmosferico attorno alle aree industriali (CedaMOD) e sull’intera regione (RegMOD). Tali sistemi si affiancano alle misure di inquinamento sul territorio raccolte dalle reti di monitoraggio e, mediante la simulazione del fenomeno dispersivo, sono in grado di fornire una stima “realistica” delle concentrazioni in atmosfera degli inquinanti emessi, anche in zone non raggiunte dagli strumenti di misura. In particolare sono utilizzati modelli Lagrangiani “a particelle” (codice SPRAY) per seguire l’evoluzione delle emissioni industriali e codici Euleriani “a griglia” (codice FARM) per simulare le reazioni chimiche che avvengono a scala regionale con il mix di tutte le emissioni. Le valutazioni sono effettuate considerando lo scenario emissivo fornito dall’utente (catasto delle sorgenti puntuali nelle aree industriali, inventario completo delle emissioni a scala regionale con la metodologia CORINAIR) e utilizzando i dati meteorologici sia di Reti di Monitoraggio della Qualità dell’Aria che provenienti da Servizi Meteorologici (in particolare viene utilizzato l’output del modello LOKAL fornito da ARPA-SMR Emilia Romagna). Il sistema dispone di dati territoriali per orografia (DTM) e uso del suolo (land-use), idonei all’esecuzione dei modelli implementati, alle scale spaziali richieste. L’interesse principale è rivolto alle emissioni industriali esistenti, alle emissioni mobili da traffico, alle emissioni areali e alle variazioni delle concentrazioni degli inquinanti generate da modificazioni delle condizioni meteorologiche. Da questo punto di vista, i sistemi consentono di simulare facilmente più scenari (modifica delle emissioni o dello scenario meteorologico) e rende possibile trattare un numero rilevante di sorgenti lineari, puntuali ed areali, determinando l’evoluzione temporale degli inquinanti emessi sull’area in esame. L’insieme del software è implementato su Personal Computer in un contesto di facile utilizzo, ed è costituito dalla integrazione di packages commerciali preesistenti e di moduli sviluppati ad hoc per ogni sito; visualizzazioni grafiche bi e tridimensionale consentono un’analisi sintetica sia di tipo quantitativo che qualitativo dei risultati. I sistemi si basano sul funzionamento in modo automatico e in tempo reale di più catene operative: Modalità di routine - viene eseguita la simulazione di tutte le emissioni presenti ora per ora, visualizzando l’impatto al suolo dei diversi inquinanti emessi; Modalità di allarme - in presenza di valori anomali delle concentrazioni al suolo segnalate dalla rete di monitoraggio, il sistema indica quali sono le sorgenti interessate; Modalità incidente - il sistema permette di seguire l’evoluzione di emissioni anomale segnalate da un operatore; Modalità previsionale - ogni giorno viene simulato l’impatto previsto a 24-48 ore. A queste si aggiungono ulteriori modalità eseguite su richiesta dell’utente: Modalità storica per la simulazioni di periodi passati che richiedano studi dettagliati; Modalità di scenario per la simulazione con sorgenti emittenti nuove o modificate. L'esplorazione degli effetti che si ottengono con diversi scenari consente di poter confrontare l'efficacia degli interventi rispetto alla situazione presente e quindi decidere gli interventi più adatti per evitare condizioni di inquinamento acuto. Esempio di campo di vento e concentrazione media oraria di SO2 al suolo prodotto dal CEDAMOD di Taranto. Esempio di campo di vento e concentrazione media oraria di NO2 al suolo prodotto dal Sistema Modellistico a scala Regionale.