La FRAGILITA’ come criterio di identificazione dei soggetti eleggibili per il case management Di Tommaso F, Bianchin M, Rimini E., Falasca P Azienda Usl di Ravenna Razionale Problema: • • Invecchiamento della popolazione Intensificarsi della complessità assistenziale – Aumenterà la gravità e il numero di anni con disabilità – Aumenterà la probabilità di non autosufficienza • • Riduzione della rete familiare Legge inversa dell’assistenza (black list) Necessità: • Individuare i soggetti bisognosi/eleggibili per gli interventi • Conoscere quali bisogni di base presentano, di quali risorse dispongono • In modo da farli afferire nel luogo di cura più idoneo alle loro necessità, tramite una gestione integrata (case manager) Esperienza di Ravenna per gli anziani fragili SDO PS AFT ASA SM Rilevazione ad hoc Sociale Anagrafe Assistiti ADI Provincia Modello statistico combinato: • • • • Misura il rischio di fragilità (intesa come rischio di progressione sfavorevole verso la non autosufficienza) Indice di rischio di fragilità individuale (0100) Permette di stratifica i pazienti in base livello di rischio Interventi diversificati in base al livello di rischio I bisogni dei soggetti fragili Sig.ra Franca Rischio di fragilità = 80 • • • • 85 anni, residente nel Distretto di Lugo, vive sola Scompenso cardiaco, diabete e BPCO assume più di 5 tipi di farmaci al giorno nessun servizio sociale usato nel 2009 (non seguita dai servizi) • 22 visite spec., 4 accessi al PS e 3 ricoveri urgenti nel 2010 • • • • abita in una zona deprivata, reddito basso, solitudine problemi vista e udito (rischio cadute) Piramide di rischio di fragilità Residenti over 64 Classi di rischio Popolazione > 64 anni per classe di Rischio di Fragilità N° % A - altissimo rischio (>80) 1.695 1,9% B - alto rischio (51-80) 4.309 4,9% C - medio rischio (21-50) 10.207 11,7% D - basso rischio (< 20) 70.871 81,4% Totale 87.082 100% Rischio A (1,9) Rischio B Numero soggetti Rischio C 1695 4309 10207 Rischio D 70871 I primi interventi 1. Ondate di calore Contattare gli anziani > 74 anni ad alto rischio non inseriti nei servizi Anziani NON CONOSCIUTI dai servizi sociosanitari Rischio A (10,4) Rischio B (26,5%) Rischio C (61,8%) 169 1054 5548 Rischio D (93%) 34263 Esito della telefonata: Dopo verifica della situazione : • Essere inserito in appositi servizi socio assistenziali (telemonitoraggio, pasti, etc) • Essere ricontattato a distanza di tempo • Segnalati al medico di famiglia/volontariato • Fornire informazioni sui servizi • Nessuna attivazione 2. Dimissioni programmate Concludendo • Sappiamo individuare gli anziani più fragili, utilizzando in maniera integrata i dati sanitari e sociali • Siamo in grado di “tracciarli”: sappiamo chi sono, quali bisogni di base presentano, di quali risorse dispongono • Tra i fragili, sappiamo individuare sia quelli che seguiamo con servizi sociali e sanitari, sia quelli che non hanno espresso una domanda ai servizi pubblici (black list) Sviluppo: Interventi differenziati Alta % cura professionale % cura suddivisa egualmente Alta % auto cura Casi complessi co-morbilità Casi ad alto rischio 70-80% pazienti cronici Nessuno di noi è Konrad Lorenz… ma seguire una direzione comune ha aiutato…e aiuterebbe anche in futuro Grazie a… • • • • • • • Distretti Servizi anziani Servizio epidemiologia ricerca e sviluppo Volontari Operatori del Sociale e della Sanità Osservatorio politiche sociosanitarie Consulenti e formatori Variabili Indipendenti età genere istruzione partecipazione reddito servizi commerciali e di trasporto rete sociale assunzione di farmaci barriere architettoniche servizi domiciliari qualità dei servizi funzioni cognitive invalidità accessi al PS cronicità precedenti ricoveri ospedalieri depressione assistenza ambulatoriale salute percepita solitudine Variabile Dipendente Aggravamento Non autosufficienza Ricovero in emergenza Mortalità