Comunicato stampa a tutti i media Conferenza stampa: Miniera di Xstrata mette a rischio i diritti umani nelle Filippine Lugano/Aachen, 12 giugno 2013 – L’impresa con sede a Zugo Glencore-Xstrata non rispetta i diritti delle popolazioni interessate dalla realizzazione, nelle Filippine, di una delle più grandi miniere a cielo aperto al mondo. Il progetto minaccia le basi di sussistenza di 10'000 persone, ciò che ha innescato diverse tensioni sociali: già si contano le prime vittime. È ciò che dimostra uno studio delle tre organizzazioni di cooperazione internazionale Sacrificio Quaresimale, Pane per tutti e Misereor. Il Governo svizzero è ora invitato ad agire. Sagittarius Mines Inc. (SMI), una filiale dell’impresa Xstrata (che da poco ha concluso una fusione con Glencore, con sede a Zugo), pianifica l’apertura, nelle Filippine, della più grande miniera di oro e rame di tutta l’Asia. «All’incirca 5000 indigeni saranno fatti allontanare; la terra ancestrale su cui vivevano è stata distrutta. La miniera minaccia inoltre l’approvvigionamento idrico di 10'000 persone» afferma Padre Joy Pelino, che si batte contro il progetto quale direttore del Social Action Center della diocesi di Marbel. La situazione nella regione è instabile dal punto di vista politico ed è caratterizzata da una crescente violenza: nell’ambito di questo progetto sono già state uccise otto persone. È una mina vagante che può esplodere da un momento all’altro. Lo studio realizzato dall’Institut für Entwicklung und Frieden (INEF, Istituto per lo sviluppo e la pace, dell’Università di Duisburg-Essen) per conto delle tre ONG, dimostra che SMI ha violato il suo obbligo di diligenza: le linee guida dell’ONU per l’economia e i diritti umani fissano che le imprese hanno la responsabilità di rispettare i diritti umani universalmente. Proprio in un’area caratterizzata da conflitti esse devono chiarire in precedenza e in modo approfondito gli effetti delle loro attività sui diritti umani. Per Daniel Hostettler, esperto di diritti umani presso Sacrificio Quaresimale, è chiaro: «La combinazione di un’azione fallimentare da parte dello stato, di marginalizzazione della popolazione e di conflitti armati, sono i peggior presupposti per la realizzazione di una miniera a cielo aperto di queste dimensioni.» Lo stesso studio giunge alla conclusione che: «Oggi appare impossibile l’attuazione del progetto di estrazione mineraria, senza che questi abbia gravi ripercussioni sui diritti umani.» Le organizzazioni di cooperazione internazionale Sacrificio Quaresimale, Pane per tutti e Misereor Germania esigono che SMI e il governo filippino instaurino un dialogo franco e corretto con le persone che vivono nella regione in questione. Questo deve essere aperto e può portare anche all’abbandono del progetto. «Si deve rispettare il diritto delle popolazioni indigene di poter decidere liberamente sulla realizzazione di un progetto di estrazione mineraria sul loro territorio.» afferma Elisabeth Strohscheidt di Misereor. Anche il Consiglio federale è invitato ad agire: servono regole giuridiche, così che il dovere di diligenza per le imprese diventi uno standard vincolante, come chiesto dalla campagna “Diritti senza frontiere”. L’esempio di Tampakan mostra che standard volontari da soli non bastano. Beat Dietschy, segretario generale di Pane per tutti è categorico: «le imprese svizzere devono rispettare i diritti umani, tutte e ovunque nel mondo.» Contro il progetto minerario di Tampakan si è mobilitato anche il vescovo di Basilea Felix Gmür. Il nuovo presidente del consiglio di fondazione di Sacrificio Quaresimale ha visto con i propri occhi, come nelle Filippine «la dignità e i diritti degli esseri umani siano calpestati e la speranza sia azzerata senza alcun riguardo.» Per lui è chiaro: «dalla prospettiva cristiana, l’ambizione di profitto non può essere messa al di sopra dei diritti fondamentali della popolazione.» Ulteriori informazioni: - Sacrificio Quaresimale: Daniel Hostettler, responsabile del dossier diritti umani, 041 227 59 41, [email protected] - Pane per tutti: Beat Dietschy, segretario generale, 079 489 38 24, [email protected] - Sul sito www.sacrificioquaresimale.ch/miniera_tampakan sono disponibili immagini ad alta definizione scattate nella regione di Tampakan, e che possono essere pubblicate liberamente.