Delle lezioni del prof. P.P. Battaglini Schemi di Per i corsi di: Igienista dentale Dichiarazione Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei. Queste immagini vengono utilizzate per l’elevato contenuto didattico e per promuovere la conoscenza delle opere da cui sono tratte, la cui consultazione è consigliata e certamente utile allo studio degli argomenti qui trattati Il materiale presentato non è sufficiente a superare adeguatamente l’esame. E’ necessario, quindi, completare lo studio su testi reperibili in commercio, fra cui: Guyton e Hall, Fisiologia Medica. Elsevier W. F. Ganong; Fisiologia Medica. Piccin Silverthorn; Fisiologia umana: un approccio integrato. Pearson Nessun diritto di copyright è invocato per il materiale originale presente in questo file. Chi desideri utilizzarlo è solo invitato a citarne la fonte COMUNICAZIONE SINAPSI ELETTRICA SINAPSI CHIMICA Da: Purves et al NEUROSCIENZE Zanichelli SINAPSI CENTRALE, ASSODENDRITICA SINAPSI PERIFERICA, NEUROMUSCOLARE 2 Un potenziale d’azione invade la terminazione sinaptica 1 Il neurotrasmettitore viene sintetizzato e immagazzinato in vescicole imbrigliate in una rete di proteine filamentose 3 La depolarizzazione della membrana provoca l’apertura di canali voltaggio-dipendenti per Ca 4 Gli ioni Ca entrano nella terminazione 5 Gli ioni Ca attivano proteine filamentose che trascinano le vescicole fino alla membrana della terminazione 10 La membrana delle vescicole viene recuperata dentro la terminazione presinaptica 9 Il passaggio di ioni crea una variazione del potenziale di membrana che si propaga elettrotonicamente fuori dalla zona sinaptica, lungo la membrana del neurone postsinaptico 6 La membrana delle vescicole si fonde con quella della terminazione e il neurotrasmettitore diffonde nello spazio sinaptico 8 I canali postsinaptici si aprono e si lasciano attraversare da Na, K o Cl 7 Il neurotrasmettitore si lega ai recettori della membrana post-sinaptica Da: Purves et al NEUROSCIENZE Zanichelli Recettore acetilcolinico 1 Tre neuroni eccitatori scaricano sul neurone postsinaptico.I singoli EPSP sono tutti sotto-soglia. 2 I singoli EPSP convergono a livello del cono assonico, dove si sommano 3 Si genera un potenziale d’azione 1 Due neuroni eccitatori e uno inibitorio scaricano sul neurone postsinaptico. L’ampiezza dei singoli EPSP viene ridotta per sommazione algebrica con l’IPSP 2 Il potenziale che ne risulta è sottosoglia e non si genera alcun potenziale d’azione LTP: potenziamento a lungo termine Viene rilasciato glutammato, che si lega ai 1 recettori. Se è poco, apre solo gli AMPA e si ha una leggera depolarizzazione della membrana Se è molto, la depolarizzazione è maggiore e 2 influenza i recettori NMDA La depolarizzazione allontana gli ioni Mg2+ dal 3 recettore NMDA e ne apre il canale 6 1 7 4 Il Ca2+ entra nel citoplasma Il Ca2+ influenza il metabolismo cellulare e la 5 comparsa di nuovi recettori AMPA (non mostrati) 3 2 4 5 Sostanze paracrine rilasciate dalla cellula 6 postsinaptica aumentano il rilascio di glutammato da parte della cellula presinaptica Nuovi potenziali d’azione faranno rilasciare più glutammato, che interagirà con più recettori, 7 potenziando la risposta post-sinaptica. Alternativamente: pochi potenziali d’azione, prima poco efficaci, saranno maggiormente efficaci AMPA: α-amino-3-idrossi-5-metil-4-isossazolopropionic acid NMDA: N-metil-D-aspartic acid Plasticità: crescita di nuove sinapsi (formazione di nuove connessioni) Modificata da: Song-Hai Shi et al., Science Jun 11 1999: 1811-1816 Immagini, al microscopio a fluorescenza, di un particolare di dendrite apicale di un neurone dell’ippocampo, prima e dopo stimolazione ripetitiva di una fibra afferente. Dopo stimolazione ripetitiva si evidenzia la gemmazione di una nuova spina dendritica, la parte post-sinaptica della sinapsi Se si stimola ripetutamente e per molto tempo la periferia sensitiva, il suo territorio corticale si espande Non aumenta il numero di elementi cellulari, ma si estendono le arborizzazioni di quelli già esistenti, così da “colonizzare” nuovi territori Un classico esempio di plasticità in seguito a lesione periferica è il caso della “sindrome dell’arto fantasma” CORTECCIA CEREBRALE Dopo la nascita, il numero di neuroni rimane quasi costante, ma i loro prolungamenti e le loro connessioni aumentano enormemente. Aumenta anche il numero di cellule non nervose, che diventeranno 10 volte più numerose dei neuroni 3 mesi Nascita 2 anni Il cervello è l’organo che, dopo il concepimento e per tutta la vita fetale, si accresce maggiormente. Nella vita prenatale, l’accrescimento cerebrale è prevalentemente dovuto a formazione di nuovi neuroni. Nella vita postnatale, l’accrescimento cerebrale è prevalentemente dovuto a formazione di nuove cellule non nervose Percentuale delle dimensioni all’età di 20 anni Alla nascita, la quantità di esperienze aumenta drammaticamente. Alcune reti sinaptiche si attivano più di prima e diventano più forti, dando origine a connessioni sempre maggiori e più complesse. All’età di 3 anni, ogni neurone ha circa 10.000 sinapsi; quelle poco o non attive, verranno eventualmente eliminate. 200 180 Tessuti linfoidi 160 140 Cervello e testa 120 100 Corpo e maggior parte degli organi interni 80 60 40 Organi riproduttivi 20 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Età in anni Andamento temporale dell’accrescimento, nella vita post-natale, di alcuni distretti corporei. I dati comprendono sia maschi che femmine. Modificata da Current Pediatric Diagnosis & Treatment, 1984 Parti diverse del cervello maturano in tempi diversi, a secondo di fattori endogeni e per le necessità imposte dal mondo esterno Lo sviluppo, non più basato sull’aumento del numero dei neuroni, ma sulla mielinizzazione ed entità delle connessioni (numero di sinapsi), continua nell’infanzia 3-6 anni Aree di rapida mielinizzazione I lobi frontali vanno incontro ad una rapida mielinizzazione, grazie alla quale i neuroni vengono isolati elettricamente gli uni dagli altri. Ciò ne migliora la comunicazione, aiutando il bambino a sviluppare, fra l’altro, le proprie capacità attentive e quelle motorie Lo sviluppo continua ancora nell’adolescenza, e ancora dopo Aree in maturazione Aree in rapido cambiamento Lobo parietale Lobi frontali Lobo temporale 7-15 anni Quando il cervello entra nell’adolescenza, sottostà ad una nuova spinta maturativa, con possibili effetti, fra l’altro, sulle attitudini linguistiche e matematiche 16-20 anni Nei lobi frontali si hanno continui cambiamenti, che sono alla base di nuovi modi di pensare, di comportarsi e di guardare alla vita in generale