Piani di gestione – perché?
- Secondo quanto previsto nel “Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000”, a
cura del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Direzione
Protezione della Natura), nella composizione della “Struttura dei Piani di gestione”
(Cap. 6.3) è necessario compilare apposite “Schede degli interventi” che
descrivano in modo sintetico ed efficace tutti gli elementi utili alla comprensione,
attuazione
e
verifica
degli
interventi
proposti
nei
Siti.
- Una volta messe a punto le strategie gestionali di massima dei Siti, devono
essere individuate delle specifiche azioni da intraprendere (generali o localizzate),
unitamente ad una valutazione dei costi che devono supportare tali azioni e dei
tempi
necessari
per
la
loro
realizzazione.
- Gli interventi proposti per il finanziamento dovranno essere coerenti con le
misure di conservazione prescritte nel DM Ambiente del 17.10.2007. I risultati
dovranno essere periodicamente monitorati tramite indicatori, al fine di valutare
l’efficacia delle azioni ed eventualmente modificare la strategia di gestione.
Organizzazione concettuale
Fase Analitica (Quadro conoscitivo e valutazione delle esigenze ecologiche):
-identificazione di ambiti omogenei in relazione al livello di informazioni esistenti,
- Individuazione delle valenze naturalistiche, storiche e culturali,
- caratterizzazione degli ecomosaici di riferimento;
-Individuazione dei livelli di organizzazione ecologica coinvolti;
- Individuazione di criticità e minacce.
Esempio di percorso logico:
IMPORTANTE: Così come previsto dalla Dir. 92/43/CEE, l’area oggetto del Piano di Gestione non va considerata nel suo limitato
contesto ma in uno più ampio. Si dovranno, pertanto, considerare tra i fattori di pressione anche quelli presenti nelle aree confinanti e
quindi capaci di influenzare direttamente l’area.
Organizzazione concettuale
Definizione degli obiettivi e strategie gestionali
- Generali
L’obiettivo generale del Piano di Gestione è quello di assicurare la conservazione degli habitat e delle
specie vegetali e animali di interesse comunitario, prioritari e non, garantendo, con opportuni interventi di
gestione, il mantenimento e/o il ripristino degli equilibri ecologici che li caratterizzano e che sottendono alla
loro conservazione.
- Specifici
Gli obiettivi specifici fanno riferimento alle criticità ambientali rilevate durante la fase analitica di ciascun
sito. A titolo esemplificativo, si potrà rendere necessario, di volta in volta:
- mantenere e/o migliorare il livello di biodiversità degli habitat e delle specie di interesse comunitario
per i quali il sito è stato designato;
- tenere sotto controllo ed eventualmente limitare le attività che incidono sull’integrità ecologica
dell’ecosistema;
- armonizzare i piani e i progetti previsti per il territorio in esame;
- individuare e attivare i processi necessari per promuovere lo sviluppo di attività economiche
compatibili con gli obiettivi di conservazione dell’area;
- attivare meccanismi socio-politico-amministrativi in grado di garantire una gestione attiva ed
omogenea dei Siti Natura 2000. Per valutare lo stato di conservazione degli habitat e/o delle specie
presenti nel sito, ovvero evidenziare uno stato di mantenimento o variazioni, sarà necessario
aggiornare gli indicatori utilizzati nello studio generale per la caratterizzazione (inerenti agli aspetti
ecologici);
- individuare azioni di comunicazione per accrescere e diffondere sensibilità e conoscenze ambientali
sui Siti.
Organizzazione concettuale
Proposte d’intervento
Una volta definiti gli obiettivi del Piano di Gestione, in termini di miglioramento dello stato di conservazione
della biodiversità, dovranno essere definite le strategie per il loro conseguimento. Tali strategie dovranno
essere calibrate sulla base degli obiettivi specifici definiti dal Piano predisposizione di interventi boschivi
con criteri selvicolturali naturalistici. A titolo esemplificativo, si potrà rendere necessario, di volta in volta:
Esempio di percorso logico:
- salvaguardia delle serie di vegetazione coerenti con la vegetazione potenziale;
- mantenimento di radure per favorire la diversità ambientale anche in relazione alle esigenze della
fauna;
- mantenimento ed incentivazione delle pratiche agricole, compatibili con la tutela della biodiversità
sia nell’area del sito, sia nelle aree limitrofe (capaci di influenzare la qualità ambientale del sito);
- regolamentazione delle attività di pascolo e ove necessario evitarne l’abbandono totale per
limitare la ripresa delle successioni dinamiche che porterebbero alla scomparsa degli habitat
prativi;
- sviluppo di strategie tali da limitare il disturbo antropico;
- predisposizione di misure di regolamentazione dei flussi turistici e delle attività di fruizione;
- sviluppo di strategie per la sostenibilità socioeconomica, che non interferiscano con la
conservazione della biodiversità presente nel sito;
-definizione di strategie di comunicazione coerenti con gli obiettivi di salvaguardia dei Siti;
-coinvolgimento e responsabilizzazione di residenti e/o stakeholders.
Organizzazione concettuale
Definizione degli indicatori e piano di monitoraggio
Per ciascun intervento dovranno essere definiti indicatori specifici, in grado di valutare lo stato di
conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario, e relative variazioni, l’eventuale
diminuzione dei fattori di minaccia e lo stato di avanzamento dei risultati proposti.
Tali indicatori possono in alcuni casi coincidere con gli indicatori scelti per la caratterizzazione e il
monitoraggio ambientale del sito. In ogni caso, gli indicatori dovranno essere oggettivi, realistici e
misurabili, proprietà essenziali per una corretta valutazione del Piano dato che ne individuano le
caratteristiche e ne esaltano le funzionalità.
Organizzazione concettuale
Definizione degli indicatori e piano di monitoraggio
Fasi attuative del PdG
- Aggiornamento della Carta degli Habitat e dei Formulari Natura 2000
Si sta già facendo, cn riferimento alla perimetrazione, all’identificazione di specie e habitat, estensione dei
poligoni, integrazione formulari standard e conoscenze pregresse…
- Quadro conoscitivo (Fase analitica)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Descrizione fisica del sito
Descrizione biologica del sito
Descrizione agroforestale del sito (uso del suolo)
Descrizione socio – economica del sito (ivi compresi vincoli, programmazione territoriale, azioni e
soggetti con potere giurisdizionale)
Descrizione dei valori archeologici, architettonici e culturali presenti nel Sito Natura 2000
Descrizione del Paesaggio (con riferimento agli aspetti percettivi e al piano paesistico regionale
Fasi attuative del PdG
- Valutazione delle esigenze ecologiche di habitat e specie
1.
2.
3.
Descrizione delle esigenze ecologiche delle specie e degli habitat di interesse comunitario presenti
nel SIC, mediante schede descrittive specifiche;
Individuazione e descrizione di indicatori suddivisi per specie e habitat, finalizzati alla valutazione
dello stato di conservazione;
Valutazione dell’influenza da parte di fattori biologici e socio – economici sugli indicatori individuati
(Analisi delle pressioni antropiche e naturali che incidono positivamente o negativamente, con
individuazione dei potenziali fattori di impatto prodotti da eventuali interventi programmati non
finalizzati a garantire lo stato di conservazione del Sito Natura 2000).
- Obiettivi e strategia gestionale
1.
2.
3.
4.
Individuazione di obiettivi gestionali generali ai sensi della Direttiva 92/43/CEE e 79/409/CEE
Individuazione di obiettivi di dettaglio in coerenza con le esigenze ecologiche del Sito Natura 2000;
Individuazione delle priorità d’intervento, supportate da valutazione di costi e stima dei tempi
necessari per la realizzazione.
Piano di Comunicazione: progettazione delle azioni di comunicazione relative al/ai sito/i oggetto del
piano di gestione.
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Piani di gestione - Rete Ecologica Basilicata