Francesca Scaccini 3C
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LA CRESCITA ECONOMICA
DALLE STELLE...
...ALLE STALLE
1929: LA DEPRESSIONE E IL RILANCIO ECONOMICO
• Alla fine della seconda guerra mondiale gli stati uniti erano la
prima potenza economica di tutto il globo, con un indice di
sviluppo pari al 64% in più rispetto al misero 12% dell’anno
precedente.
• Con la seconda rivoluzione industriale iniziarono le produzioni
di massa e con la nascita di nuovi metodi pubblicitari, nuvove
forme di distribuzione e la possibilità di acquistare prodotti a
rate venne favorito il consumo di massa.
• I presidenti repubblicani Warren G. Harding, Calvin Coolidge e
Herbert Hoover raggiunsero l’idea comune che lo Stato
avrebbe dovuto mettere da parte interessi privati, per favorire
gli investimenti.
• Per l’America gli anni ’20 furono i più ricchi, con l’introduzione di
nuove tecnologie e nuove industrie, con la crescita a dismisura del
settore automobilistico. Con lo sviluppo di quest’ultimo arrivò anche
lo sviluppo dell’industra delle costruzioni, che si occuperò di creare
una rete stradale che collegasse le città con le campagne; così la
gente incominciò a trasferisri nelle campagne dove poteva avere case
più lussuose e più grandi, da qui ci fù anche rapido sviluppo delle
imprese costruttrici. Quese case vennero fin da subito equipaggiate di
nuove forme di beni durevoli, gli elettrodomestici che cambiarono
completamente lo stile di vita della popolazione Americana.
• Nel 1928 gli Americani godevano di un livello di vita neppure sognato
dalle generazioni precedenti, ma gli Americani avevano abbastanza
soldi per finanziare questo nuovo tenore di vita?
• NO! Per stare dietro a questo loro nuovo tenore di vita gli
Americani hanno dovuto chiedere prestiti su prestiti alle banche,
quest’ultime li concedevano con molta facilità crediti ipotecari,
fiduciose della crescita economica sempre crescente.
• A Wall Street scoppio l’euforia, con la vendita a prezzi stracciati di
azioni,così anche gli imprenditori che li acquistavano si
indebitarono fino al collo; così facendo i capitalisti si erano
indebitati con gli agenti di borsa e gli agenti di borsa si erano
indebitati con le banche creando così un ciclo infinito.
• La recessione era stata causata da quello che gli economisti
chiamano “eccesso di investimenti” che oltre al settore
automobilistico, colpì anche i produttori di costruzioni immobiliari
e di beni di consumo e poi, a catena, tutto il sistema economico. il
risultato fu un’ondata nazionale di LICENZIAMENTI.
• Il 24 Ottobre 1929 ci fù il crollo di Wall Street, tutti volevano vendere ma
nessuno voleva comprare così il prezzo delle azioni salì a dismisura; quella
stessa sera le 5 principali banche Americane comparrono centinania di
dollari di azioni placando il panico. Il presidente Hoover rchiamò a raccolta
giornalisti e disse: “La situazione economica del paese poggia su solide basi,
soltanto l’isterismo è responsabile del panico domani il mercato tornerà
regolare” , ma le sue previsioni non si avverarono e 8 settimane dopo più di
quattro milioni di lavoratori hanno perso il lavoro e sono DISOCCUPATI.
• Nel 1932 ci furono le nuove elezioni che videro vincitore Franklin Delano
Roosvelt che disse: “L’unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa
il terrore sconosciuto, immotivato e ingiustificato che paralizza. Dobbiamo
sforzarci di trasformare una ritirata in una avanzata”. Avviò il rilancio
economico puntando sulle teorie sviluppate da keynes il New Deal,
costruendo opere pubbliche, dando contributi in denaro agli agricoltori,
riassorbendo una parte dei disoccupati e mettendo in moto di altri settori
della produzione. Pian paino ritorna a crescere il reddito individuale …e
lentamente e coraggiosamente l’America ritrovò il proprio ottimismo.
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