Il Gelatiere Di Gemona del Friuli (Udine) Piazza Giuseppe Garibaldi n. 1 Tel: 0432970463 Dopo il terremoto del 6 maggio 1976 Gemona fu ricostruita nuovamente in una città di costruzione antisismica e da allora Gemona è divenuta parte di villeggiatura, qui alla Piazza Giuseppe Garibaldi (in centro) da allora nasce il Gelatiere -Gelato Artigianale con vari attestati. Geografia fisica Gemona sorge a 272 m. s.l.m. (altitudine del centro storico) su una conoide alluvionale ai piedi del monte Chiampon (1.709 m) e del monte Glemina (709 m). Ha un clima sub-continentale con inverni freddi (gennaio 2,5 gradi), estati moderatamente calde (luglio 21,6 gradi) e forte piovosità (2000 ml annui). È il comune più importante di un territorio che prende il nome di " Gemonese", alle pendici delle Prealpi Giulie comprendente i comuni di Artegna, Bordano, Buja, Montenars, Osoppo, Trasaghis e Venzone., Il territorio comunale comprende zone geograficamente molto diverse: dalla pianura delle borgate di Campo Lessi, Taboga e Campagnola, a quelle più collinari di Ospedaletto e Stalis, per poi raggiungere una vasta area delle Prealpi Giulie. In quest'area infatti il territorio diventa montagnoso ed il clima caratteristico delle zone di montagna. All'interno del comune scorre il torrente Vegliato che, percorso la base del monte Chiampon, giunge fino alla zona pianeggiante della cittadina per poi essere incanalato prima in un alveo artificiale e per poi diventare la cosiddetta "roggia dei molini" da cui prendono il nome anche alcune zone come "Borgo Molino". Sul territorio comunale scorre inoltre il canale Ledra-Tagliamento che si stacca dalla sponda sinistra del Tagliamento a Ospedaletto, prendendo poi ad Andreuzza il nome di canale Ledra. Passa presso San Daniele del Friuli, San Vito di Fagafna e Udine dove si riversa nel canale collettore orientale che sfocia a destra nel torrente Torre presso i cascinali Giacomelli. Il canale Ledra è lungo 45 km, il canale collettore orientale 7 km. Gli affluenti sono: il Rio Gelato (da sinistra) e il Torrente Ripudio (da destra). Il rio del Giago si immette nel lago Minisini. Storia: L'esistenza di Gemona viene menzionata da Paolo Diacono nella sua "Historia Langobardorum", il quale riporta che nel 611 era considerato un castello inespugnabile. Fin dall'epoca preistorica, però, Gemona era uno dei punti di passaggio obbligati e più importanti della strada che dall'Adriatico si dirigeva verso i valichi alpini nord-orientali. La pianura dove oggi sono sviluppati gran parte degli insediamenti urbani una volta era dominata dalle paludi del fiume Tagliamento e il percorso più sicuro e obbligato era quello che prevedeva il passaggio per l'odierno centro storico per poi proseguire verso l'alto Friuli. I primi insediamenti celtici possono essere catalogati attorno al 500 a.C. nell'attuale borgata che oggi prende il nome di Godo. È proprio lì che tutt'oggi è ancora presente la fontana Silans (Silans in latino significa proprio fonte) che conferma ancor di più che anche in epoca romanica la via Julia Augusta attraversava questi territori, tesi avvalorata inoltre dai numerosi reperti archeologici che sono stati rinvenuti in quell'area. Nella seconda metà del XII secolo fu libero comune, con propri statuti, mentre nel XIII e XIV secolo fu importante centro di traffici commerciali sotto il Patriarcato di Aquileia: con l'istituto del Niederlech ("scarico"), si imponeva infatti ai mercanti in transito di depositare le merci e pagarvi un dazio e di trascorrere la notte in città. La prosperità ne fece anche un centro di primaria importanza, arricchito da chiese e dimore signorili, con cinta muraria protetta da un castello. Dopo la diminuzione dei traffici a seguito della conquista da parte della Repubblica di Venezia nel 1420 la cittadina ebbe un lungo periodo di declino, fino alla ripresa nella seconda metà del XX secolo. Il terremoto Nel 1976 fu devastata dai terremoti del 6 maggio (quasi 400 morti) e del 15 settembre, che provocarono il crollo di una parte del duomo, punto di riferimento per l'intera città, e del castello, attualmente in ricostruzione. Molti crolli furono favoriti dall'età avanzata degli edifici, che erano stati risparmiati dalle devastazioni delle guerre mondiali. Dopo il terremoto venne riedificata completamente con criteri antisismici. Il 3 maggio 1992 papa Giovanni Paolo II ha visitato la cittadina. Onorificenze Medaglia d'oro al Merito Civile «In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d’alto senso del dovere, meritevole dell’ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta.» …...................... …............................................................................................................................................................................................ Se vi trovate in questa zona prendetevi l'occasione di provare il gelato Artigianale del Gelatiere Gabriele Dal Ben e ne vale anche la pena di visitare la Città Storica che è stata ricostruita dopo il terremoto