«L'E-Commerce consiste nello svolgimento di attività commerciali e di transazioni per via elettronica e comprende attività diverse quali: la commercializzazione di beni e servizi per via elettronica, la distribuzione on-line di contenuti digitali, l'effettuazione per via elettronica di operazioni finanziarie e di borsa, gli appalti pubblici per via elettronica ed altre procedure di tipo transattivo della pubblica Amministrazione». Tipologie di E-Commerce Breve storia dell’ E-Commerce I tre livelli dell’ E-Commerce Le origini dell’e-commerce risalgono però ai primi anni Settanta nell’Electronic Data Interchange (EDI), sistema che consente il trasferimento di informazioni e documenti commerciali in un formato elettronico. Creato dalle imprese di trasporto, divenne molto importante nelle industrie in cui circolavano volumi molto elevati di scorte Ai tempi della sua nascita non esisteva una rete globale quale è Internet oggi, quindi il sistema era supportato da reti di telecomunicazione private e sicure. L’EDI inoltre non è un sistema interattivo, ciò significa che venditore e compratore non possono negoziare e discutere sul prezzo delle merci, possono solo accettare i termini dati della transazione. A causa di questi svantaggi l’EDI è rimasto a lungo alla portata esclusiva dalle grandi imprese. Il primo vero e proprio negozio virtuale italiano ed uno dei primi in tutta Europa fu Cybermercato, aperto nel 1996. All’indirizzo www.mercato.it (oggi non esiste più) era possibile acquistare libri, articoli da regalo, computer, prodotti multimediali ad altro ancora. Prima dell’era del Web, l’e-commerce era un’attività quasi sconosciuta del business-to-business, ma in seguito la corsa all’oro delle dotcom, cioè aziende che sviluppano la maggior parte del businness tramite internet, ha portato l’e-commerce alle luci della ribalta. Certamente la prima generazione di società che si sono avventurate nel mondo del commercio elettronico si sono mosse per tentativi: con un background praticamente inesistente, cercavano di ottenere profitti e soprattutto il più velocemente possibile, in modo da conquistare le posizioni più vantaggiose. Alcuni scettici affermavano che l’e-commerce fosse morto prima ancora di nascere, invece Internet sta cambiano il modo di fare business e questi cambiamenti coinvolgono molte aree di una società. Home Tipologie di e-commerce I 3 livelli dell’e-commerce In base al fatto che la transazione coinvolga aziende piuttosto che singoli individui, si possono distinguere quattro forme di commercio elettronico. Il più grande volume d’affari è prodotto dal business-to-business, il primo ad essere nato, ma anche il business-to-consumer sta prendendo piede. La creazione delle aste online ha generato due nuovi termini: consumer-to-consumer e consumer-tobusiness. Riguarda transazioni commerciale tra aziende, quindi non interessa il consumatore finale di beni e servizi. Questo tipo di transazione di solito coinvolge un numero limitato di soggetti, ma gli importi sono mediamente elevati e generalmente sono gestiti offline. Questo ha reso possibile ai collezionisti di incontrarsi in rete e scambiarsi gli oggetti più svariati, allo stesso modo i marketplaces del B2B renderanno più facile e conveniente per le aziende riunirsi e fare affari tra di loro. La possibilità di risparmiare denaro è una delle attrattive dell’e-commerce, ma la miglior efficienza nella catena di approvvigionamento è un altro importante fattore che spiega il boom dei B2B marketplaces, perché ciò significa maggior velocità nella vendita, rapido accesso a nuovi fornitori e acquirenti e una più veloce e facile entrata in nuovi mercati. E’ il modello più noto di commercio elettronico e riguarda l’acquisto di beni e servizi da parte del consumatore finale. La sua espansione ha coinciso con la capillare diffusione di Internet negli uffici, nelle case e nelle scuole. Se da un lato questo nuovo media ha permesso ad aziende di tutto il mondo di entrare in contatto con consumatori altrimenti difficilmente raggiungibili, dall'altro, per i consumatori stessi, si è aperta la possibilità di avere accesso ad una offerta eccezionalmente ampia di prodotti, stando comodamente seduti davanti al proprio computer. Relativamente alle modalità di spedizione del prodotto, si può effettuate un’ulteriore distinzione tra commercio elettronico diretto e indiretto. Nel primo caso il prodotto acquistato è un bene fisico, ad esempio una stampante, quindi viene consegnato attraverso un corriere. Nel secondo invece, il bene è in formato digitale, come un software o un CD musicale, quindi può essere trasmesso direttamente via Internet. Questa è una forma più recente di commercio elettronico e sta diventando sempre più popolare grazie all’attivazione di numerosi siti che gestiscono aste on-line. In questo caso il sito gestisce l’ambiente in cui gli utenti interagiscono e gli importi delle transazioni sono piuttosto contenuti, dato che di solito si scambia un solo articolo per volta. La persona che offre il servizio non deve tenere un inventario, spedire prodotti o trasferire pagamenti. Lascia che gli utenti discutano sul prezzo scrivendosi sul Web. Gran parte delle entrare deriva dalla percentuale sulle transazioni che percepisce di diritto. Se si è un venditore, si paga una tariffa d’inserzione che varia a seconda del prezzo di partenza, e una commissione sul prezzo di vendita finale. Riguarda le transazioni commerciali tra le aziende e i proprio impiegati. Possono essere vere e proprie vendite ai dipendenti dei propri prodotti creando di fatto degli spacci aziendali elettronici, o modi per mettere a disposizione dei propri dipendenti documenti e informazioni aziendale di vario genere. Riguarda transazioni tra aziende e pubblica amministrazione. Permette di scambiare con le amministrazioni pubbliche dati e informazioni, come l’inoltro di richieste per ottenere concessioni, permessi, nonché di inviare le dichiarazioni ed effettuare il pagamento delle imposte. È uno strumento dinamico cioè con la possibilità per i fornitori di abilitarsi, cambiare articoli, servizi e prezzi in qualsiasi momento, nel quale i prodotti ed i servizi sono presentati in cataloghi strutturati e descritti nel rispetto di formati standard. Gli acquirenti sono Amministrazioni registrate che possono effettuare, a seguito di una ricerca ed un confronto tra i prodotti, acquisti tramite ordini direttamente dal catalogo e richieste di preventivi. Consente il pagamento delle tasse e dei contributi in modo analogico a ciò che avviene per le aziende. A partire dal 2000 i cittadini hanno avuto l’opportunità di presentare il Modello Unico per la dichiarazione dei redditi via internet, e questo ha fatto diffondere questo tipo di transazione. Per utilizzare la dichiarazione virtuale viene fornito al contribuente un PIN di 10 cifre, in modo da presentare il modello senza che altre persone possano leggere e modificare dati riportati. Home Storia dell’ e-commerce I 3 livelli dell’e-commerce Il sito che un’azienda presenta su internet, può essere associato ad un livello di importanza che cambia in base ai contenuti. Ha esclusivamente scopo pubblicitario e informativo. È poco costoso, ma anche meno redditizio. Le web page a basso livello di solito contengono soltanto il logo dell’azienda, le varie sedi, i recapiti telefonici e l’elenco dei prodotti offerti. In queste pagine non c’è interattività tra visitatore del sito e azienda. Questo tipo di web page è simile a quelle del livello basso, le uniche differenze sono la presenza dettagliata di un catalogo e un listino dei prodotti, e anche eventuali offerte. Eventualmente c’è neanche la possibilità di scambiare informazioni tramite e–mail o fax. Prevede un elevato coinvolgimento dei visitatori mediante pagine web interattive e di maggiore impatto visivo, prevede soprattutto la vendita on-line. Si prefigge, inoltre, la fidelizzazione dei clienti, l’assistenza tecnica on-line, assistenza pre e post vendita, acquisti e pagamenti elettronici tramite transazioni sicure. Home Storia dell’ e-commerce Tipologie dell’ e-commerce