Automazione applicata Packaging Tecnologie per etichette senza colla Il labelling termoretraibile per lattine in banda stagnata sfrutta una nuova soluzione con colla preposizionata, frutto dell’esperienza di Irplast e dell’impiego di innovative tecniche di automazione interventi manuali per il ripristino. Inoltre, le colle devono essere usate con estrema precisione, anche in funzione delle condizioni ambientali, affidando le regolazioni delle macchine a operatori in possesso di specifiche competenze. di Massimiliano Cassinelli V elocità ed efficienza sono, sempre più, le parole d’ordine in qualunque processo industriale. Sulla velocità di una linea, però, è spesso difficile intervenire, perché esistono limiti fisici che non possono essere superati. In caso contrario gli oggetti in lavorazione rischiano di subire accelerazioni in grado di metterne a repentaglio l’integrità. Alcune lavorazioni, inoltre, impongono tempistiche S Irplast ha lanciato un’innovativa soluzione nel labelling termoretraibile per lattine in banda stagnata 02 Automazione Industriale - Giugno 2014 imprescindibili. Per tale ragione, l’attenzione si è progressivamente focalizzata sull’efficienza, il cui valore non dipende tanto dalla velocità di punta, quanto dalla capacità di prevenire le interruzioni. Su questo argomento esistono numerosi e complessi studi, così come sono stati sviluppati specifici indicatori, i noti Kpi, che aiutano i responsabili aziendali a individuare le cause dei problemi. Nell’ambito del packaging, in particolare, una delle principali fonti di problemi è legata all’etichettatura. I singoli elementi, infatti, devono essere posizionati con estrema cura sulle confezioni, un’attività resa particolarmente complessa dalla necessità di spalmare, sulle stesse etichette, colle necessarie alla tenuta. Si tratta di un processo decisamente delicato, in quanto le colle devono agire rapidamente, quindi, in presenza di qualunque interruzione, possono causare contaminazioni di colle sul sistema, con la necessità di Un processo più efficiente Da tempo, in particolare, i principali produttori del settore sono alla ricerca di una soluzione capace di garantire elevata efficienza nel labelling termoretraibile per lattine in banda stagnata. Un’esigenza particolarmente sentita da Friesland Campina, multinazionale olandese operante nel settore lattiero-caseario. Una sfida accettata dai responsabili di Irplast. L’azienda toscana è infatti uno dei principali operatori del settore packaging a livello europeo, con il vantaggio di essere integrata verticalmente. Una caratteristica che si concretizza nella capacità di realizzare diversi sistemi, dalla produzione di film in polipropilene biorientato alla stampa delle etichette, etichette apri e chiudi, fasce multimballo, nastri adesivi, passando attraverso soluzioni per il perfetto posizionamento delle etichette stesse sulle confezioni. Queste caratteristiche, come conferma il responsabile dell’Area Ricerca & Sviluppo Giacomo Soluri, rendono Iplast “un Packaging Automazione applicata fornitore a elevato valore aggiunto, anche grazie all’esperienza di oltre trent’anni nella gestione dell’adesivo”. Il tutto completato dal know-how maturato e perfezionato sia sulla lavorazione degli inchiostri sulle macchine stampatrici (tecnologia rotocalco e flexo), sia sulle macchine spalmatrici per l’adesivizzazione dei ‘nastri’. Proprio le competenze maturate dai tecnici di Irplast hanno indotto Friesland Campina a investire su un progetto che ha comportato una serie di prove e test per identificare gli adesivi in grado di supportare le elevate temperature del processo, creando così le etichette Label Tape Shrink di Irplast in bobina. La produttività è al top Una simile possibilità era già stata studiata da Soluri e dal suo team da molti anni, ma è stata concretizzata solo negli ultimi tempi, all’interno del nuovo impianto produttivo inaugurato da Irplast in Toscana, ottenendo un processo applicativo delle etichette, sui prodotti finali, molto più efficiente, in quanto la colla viene distesa già durante la fase produttiva della bobina. Questa modalità permette di eliminare tutti i problemi tipici del processo di applicazione delle etichette stesse. In particolare, sottolinea lo stesso Soluri, “sono stati annullati i fermi macchine necessari alla pulizia degli ugelli e dei collante, con vantaggi anche in termini energetici e di salubrità dell’ambiente di lavoro. componenti a contatto del materiale”. Con le soluzioni adottate, la linea produttiva previene le fermate improvvise e riduce la necessità di personale specializzato. Il risultato, però, ha richiesto il supporto di innovative soluzioni elettroniche, in grado di automatizzare il processo stesso. Benché gli interventi di emergenza siano sempre più limitati, infatti, il corretto posizionamento delle etichette può essere influenzato dalla temperatura e dall’umidità presenti nell’ambiente produttivo. Tali condizioni imponevano di solito la presenza di personale specializzato, in grado di apportare le necessarie microregolazioni anche alle ricette già disponibili, un costo che, attualmente, è stato ridimensionato grazie alla funzionalità di una fitta rete di sensori. Questi ultimi, rilevando le condizioni atmosferiche, oltre a effettuare misurazioni micrometriche sulla posizione delle etichette, permettono di agire in retroazione sulla macchina per correggere, in tempo reale, ogni singolo parametro e garantire sempre l’assoluta precisione nel posizionamento delle singole etichette. Anche la scelta del fornitore di elettronica e automazione, quindi, non poteva essere affidata al caso. Per tale ragione, pur essendo attenta alle novità di mercato, Irplast ha stretto rapporti di collaborazione con importanti realtà del settore, tra le quali, ad esempio, PE Labellers. Sono tutte aziende che, come spiega lo stesso Soluri, “non devono fornire solo soluzioni innovative e investire con noi in nuovi sperimentazioni, ma garantire anche un’elevata affidabilità e un capillare servizio di assistenza a livello internazionale. Le nostre linee, infatti, sono destinate soprattutto ai mercati internazionali. I nostri clienti non possono permettersi interruzioni della produzione e, quindi, chiedono il massimo anche alla componentistica, nella consapevolezza che essa rappresenti un elemento essenziale in qualunque impianto”. A L’efficienza di un processo produttivo è sempre più legata alla capacità di prevenire i problemi Giugno 2014 - Automazione Industriale 03