L’etichettatura dei prodotti alimentari, ovvero acquisti trasparenti per consumi consapevoli 1 Intolleranze alimentari e mangiare sano • Nella nostra società è stato ormai risolto il problema della fame • Oggi il consumo di prodotti alimentari si orienta in funzione della soddisfazione organolettica, della salute, di aspetti edonistici ed etici • Allo stesso tempo la ricerca medica evidenzia come siano sempre più numerosi i casi di allergie e intolleranze alimentari 2 Etichette • Coldiretti ha posto la realizzazione di un sistema di etichettatura trasparente nei confronti dei cittadini tra le proprie linee strategiche, coerentemente con il Patto siglato con i consumatori e con la necessità di identificare le nostre produzioni • Si parte dall’origine, ma è chiaro che tutta l’etichetta deve essere uno strumento di chiarezza al servizio del consumatore 3 Quali etichette? • Spesso, parlando di etichette, viene messo in evidenza come la mole di informazioni che queste dovrebbero riportare sia tale da richiedere uno spazio eccessivo, ma frequentemente, a fronte di poche indicazioni, largo spazio viene lasciato ad immagini suggestive o a messaggi accattivanti. • Pubblicità ingannevoli, bibite di fantasia di nome e di fatto, ingredienti occultati o non esplicitati, proprietà miracolose, questo è il quadro di etichette non sempre irreprensibili 4 Belle immagini 5 ……… ing.….. 6 ……ingannevoli? 7 Il giusto acquisto • Etichette ermetiche, ingannevoli, non precise, sibilline, non complete, etichette che, in poche parole, non consentono al consumatore di valutare fino in fondo le caratteristiche dei prodotti che ci vengono proposti e di comprendere se la spesa vale l’impresa o, peggio, ci portiamo a casa qualcosa di non desiderato • E se queste considerazioni valgono per gli aspetti economici, ancora più importanti sono sul versante della salute 8 Finalità dell’etichettatura degli alimenti • • L’etichettatura e le relative modalità di realizzazione sono destinate ad assicurare la corretta e trasparente informazione del consumatore Non devono indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto alimentare e precisamente sulla natura, identità, qualità, composizione, quantità, conservazione, origine o provenienza, modo di fabbricazione, ottenimento del prodotto stesso Non attribuire al prodotto alimentare effetti o proprietà che non possiede • Non suggerire che il prodotto alimentare possiede caratteristiche particolari, quando tutti i prodotti alimentari analoghi possiedono caratteristiche identiche • Non attribuire al prodotto alimentare proprietà atte a prevenire, curare o guarire una malattia né accennare a tali proprietà, fatte salve le disposizioni comunitarie relative alle acque minerali, etc. (Decreto legislativo n°181/03 di attuazione Dir.2000/13/CE) 9 Le etichette ingannevoli prodotto altro provenienza inganno proprietà ingredienti scadenza metodo di produzione 10 Un esempio, l’origine • Origine non significa necessariamente qualità • Molto spesso, però, origine significa suggestione, emozione, come abbiamo visto nelle immagini iniziali • Il caffè, il cioccolato, sono ottimi prodotti ottenuti in Italia, hanno successo in tutto il mondo, ma non derivano da prodotti italiani, nessuno crede il contrario • Perché si deve far credere che qualcosa derivi da prodotti italiani se tale non è? • Il Legislatore (comunitario e nazionale) prevede la necessità di fare ricorso all’origine o provenienza, nel caso in cui l’omissione possa indurre in errore l’acquirente circa l’origine o la provenienza del prodotto 11 L’inganno negli USA Prodotti Pasta Vino Formaggi Olio TOTALE Imitazioni mercato USA 639 541 1.958 333 3.471 Totale export Italia 161 694 207 339 1.401 TOTALE 800 1.235 2165 672 4.872 Imitazioni su TOTALE in % 80% 44% 50% 71 % 90% (Milioni di $) 12 L’inganno viaggia su internet 13 Ma quanto è coerente il legislatore Ue? • Miele: obbligo paese origine • Carne bovina: nascita, ingrasso, macello • Pesce: obbligo paese di origine • Orto-frutta: obbligo paese origine • Uova: obbligatoria dal 1° gennaio 2004 • Altre carni (suino, pollo, coniglio, ovicaprini, etc.): non è prevista l’origine • Prodotti trasformati, succhi, pasta, salumi, formaggi, etc.: non è prevista l’origine • Vino:non prevista origine • Olio: origine volontaria • Latte: non è prevista origine (obbligo in Italia) 14 Quali informazioni • Oggi il dibattito è acceso da origine, Ogm, prodotti allergenici ed allergizzanti, additivi e trattamenti di conservazione e sanitizzazione. • Sono temi che hanno risvolti salutistici, sociali ed economici • Sono informazioni che dovrebbero essere a disposizione di chi, pagando, tiene in piedi tutto il sistema 15 Di cosa abbiamo bisogno? Abbiamo bisogno di un legislatore coerente che dia alla società un sistema di etichettatura chiaro, leggibile, trasparente che consenta al consumatore di sapere cosa acquista, da dove viene, che risvolti sulla sua salute può determinare l’uso del prodotto … • In poche parole abbiamo bisogno di essere informati per scegliere consapevolmente 16 Etichette sincere: un processo inarrestabile • Ormai si è creata una sensibilità diffusa su questi temi, una nuova sete di informazioni che deve essere correttamente alimentata perché i consumatori possano scegliere in modo consapevole 17