PROGETTARE A SCUOLA Marina Nostran, Referente provinciale per le Politiche giovanili - UST Venezia - 9 gennaio 2013 Un progetto Perchè? In che modo? (come) In quali tempi? (quando) Con quali costi? (quanto) Con quali risorse? (chi) La progettazione In quanto processo logico e d’azione è sempre orientata a conseguire uno scopo Necessita di una programmazione organizzativa, operativa e valutativa Analisi dei bisogni Sono stati rilevati specifici bisogni cui si intende dare risposta con il progetto? Con quali strumenti sono stati rilevati? Quali dati sono stati raccolti? Quali sono stati i bisogni evidenziati? Ruoli organizzativi Cosa fanno (compiti - responsabilità) i diversi soggetti coinvolti nel progetto? Soggetto Progettazione Realizzazione Valutazione Studenti Consiglio Istituto Cosa fanno? Cosa fanno? Cosa fanno? ……………. ……………… …………… ……………. Pubblicizzazione del progetto Quali modalità di comunicazione e sensibilizzazione sono previste nei confronti dei diversi destinatari (Organi Collegiali, studenti, famiglie, territorio …)? Destinatari 1. es. famiglie Modalità di coinvolgimento riunioni itinere….. 2. 3. di presentazione delle attività, riunioni in Le risorse Umane Finanziarie Attrezzature La tempistica Quanto dura il progetto? Quanto le varie fasi? Predisporre un gaant consente di controllare il rispetto dei tempi programmati e di introdurre eventuali correttivi!!!! Indicatori per l’analisi e la valutazione di progetto Esplicitazione chiara degli obiettivi, degli strumenti, delle risorse messe in campo, dei criteri di valutazione Attenzione all’incremento di competenze dei diversi soggetti coinvolti Produzione di documentazione adeguata e generazione di condizioni di riproducibilità dell’esperienza Il monitoraggio Prevede la raccolta, durante il processo, di dati e d’informazioni utili per tenere sotto controllo le fasi operative e decidere come procedere o come ri-orientare la progettazione Il ruolo del monitoraggio Il monitoraggio ha il ruolo di tenere sotto controllo, in maniera strutturata e con step ricorrenti e prefissati, tutta la durata di un progetto (o di un corso, di un piano o di un programma), allo scopo di: evidenziare l’andamento, a partire dalle variabili elementari, del fenomeno osservato; registrare gli scostamenti tra quanto si sta realizzando e quanto è stato previsto; informare gli attori del sistema di monitoraggio (destinatari, beneficiari, fruitori, controllori) circa le criticità che di volta in volta si presentano per cercare le soluzioni più opportune. Dal progetto alla “buona pratica” Una buona pratica è caratterizzata da cinque requisiti principali: misurabilità: possibilità di quantificare l’impatto dell’iniziativa; innovatività: capacità di produrre soluzioni nuove e creative per il miglioramento della qualità dal punto di vista degli utenti; riproducibilità: possibilità di trasferimento e applicazione in luoghi e situazioni diversi da quelli in cui è stata realizzata; valore aggiunto: capacità di produrre cambiamenti. sostenibilità: attitudine a fondarsi sulle risorse esistenti o capacità di generare essa stessa nuove risorse. Un aspetto correlato è la capacità di coinvolgimento, ovvero di mettere in moto le risorse tecniche, culturali, umane di tutti coloro che vi partecipano. Per concludere Limitarsi alla corretta applicazione di una buona metodologia non basta: all’esperienza di chi possiede un buon metodo progettuale si deve accompagnare l’entusiasmo, la creatività e il senso pratico di chi realizza un nuovo progetto. Senza questa originalità di pensiero e di azione, l’efficacia dei progetti si rivela sicuramente ridotta. Fonti Armone, Di Mauro, Progettare a scuola, Carrocci Faber, 2006 www.istruzioneveneto.it