Apprendimento/insegnamento CARATTERISTICHE DEGLI STUDENTI CON DSA • Conoscere i meccanismi mentali dell’ apprendimento è necessario per sapere quali abilità lo studente deve attivare per eseguire il compito che gli è stato assegnato La “strada della lettura” Per abilitare all’apprendimento uno studente con DSA è necessario conoscere come funzionano i suoi processi mentali e quali sono le abilità necessarie per eseguire i singoli compiti Natura neurobiologica dei DSA Normolettore Dislessico D.S.A. Disturbi Specifici dell’Apprendimento F81 • Dislessia - F81.0 disturbo specifico della lettura: decodifica (80%) • • Disortografia disordine di codifica del testo scritto (= molti errori ortografici fonologici e non) • Disgrafia • F81.1 Disturbo della scrittura a livello grafo-esecutivo • Discalculia - F81.2 disturbo delle abilità numeriche e del calcolo ►Disturbi misti delle abilità scolastiche - F81.3 • • • • I D.S.A. si manifestano, associati o isolatamente, nel 4% circa della popolazione scolastica Hanno origine genetica e presentano importante familiarità ( 60%). La gravità dei sintomi è variabile ed è la risultante dell’interferenza fra le caratteristiche genetiche, l’ambiente e il tipo di istruzione. Modificano l’espressività con l’età In Italia attualmente è diagnosticato un caso su 4 Diagnosi prevalenti nei maschi ( 4/1) Sono tempo e attenzione disperdenti 1 DISGRAFIA DISGRAFIA • Riguarda la componente motoria della scrittura che impedisce di automatizzare i movimenti necessari per la realizzazione del segno scritto. • Principali parametri di valutazione: • fluenza (- 2 dev. stand) • analisi qualitativa delle caratteristiche del segno grafico – tratto grafico irregolare e poco leggibile anche in stampato – mancato rispetto di margini e righe – lettere di dimensioni fortemente irregolari • Può concomitare con disprassia evidente in altri ambiti Può concomitare difficoltà nel disegno tecnico (disprassia) DISORTOGRAFIA • Disordine di codifica del testo scritto (= molti errori ortografici fonologici e non, < al 5° percentile) • La correttezza migliora con l’età, ma persiste spesso anche in età adulta DISCALCULIA • Difficoltà nell’automatizzazione delle procedure del conteggio (> all’indietro) • Difficoltà di transcodifica e sintassi del numero • Difficoltà nell’acquisizione e nel recupero dei fatti aritmetici (tabelline) • Difficoltà nell’esecuzione di calcoli a mente • Difficoltà nell’applicazione delle procedure di calcolo DISLESSIA Definizione [ Legge 170/10, Art 1.1] […] si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficolta' nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella • correttezza e • rapidità della lettura. ►Generale efficienza del problem solving http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa 2 Criterio della “discrepanza” lnternational Dyslexia Association-2003 • La dislessia è una disabilità specifica dell'apprendimento di origine neurobiologica. • Essa è caratterizzata da – difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente – scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. • Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alla normalità dell’intelligenza e alla garanzia di un'adeguata istruzione scolastica. Il criterio principale per sospettare la presenza di un D.S.A. è dato dalla “discrepanza” tra l’intelligenza generale, adeguata per l’età, e l’abilità nel dominio specifico interessato (lettura,scrittura, calcolo) che risulta deficitaria in rapporto alle attese. Tale sospetto deve essere comunicato dalla scuola alla famiglia legge 170/10 art.3.2 Lyon, Shaywitz, Shaywitz DIAGNOSI Consapevolezza fonologica • La diagnosi viene posta quando la correttezza e /o la velocità della lettura sono sostanzialmente al di sotto (-2ds) di quanto previsto in base all'età cronologica e alla valutazione dell'intelligenza (Q.I.) • Consapevolezza fonologica è la capacità di analizzare separatamente i suoni (fonemi) all’interno della parola. • Età minima per la diagnosi • Si acquisisce gradualmente e costituisce un prerequisito per l’acquisizione della letto-scrittura – Dislessia 2^ primaria – Discalculia 3^ primaria Consensus conference 2007 L’ abilità meta-fonologica consente di sviluppare la competenza meta-linguistica E’ la capacità di “rappresentarsi mentalmente” le forme sonore e ortografiche delle parole COMPETENZA META-LINGUISTICA CONSENTE DI: • Rappresentarsi le regole grammaticali del linguaggio (analisi logica e grammaticale) • Compiere operazioni linguistiche complesse : es. la comprensione e la produzione di inferenze e di metafore • Avere consapevolezza delle differenze sfumate di significato apportate ad una frase da particelle linguistiche apparentemente poco importanti (preposizioni, ecc) • compiere rapidamente operazioni di associazione tra etichette verbali • non serve per l’uso corrente del linguaggio (matura infatti molto dopo che il bambino ha imparato a parlare) 3 Deficit della competenza meta-linguistica Conseguenze dirette: La grammatica a scuola: quando? come? quale? perché? - i ragazzi con DSA possono “ragionare” sulla struttura formale di una lingua (analisi grammaticale ed analisi logica) solo spendendo molte energie cognitive (tempi più lunghi) ed avendo a disposizione le etichette verbali corrispondenti ai singoli concetti (necessità di mappe o tabelle). - i ragazzi con DSA possono imparare una lingua straniera ascoltandola e parlandola, ma hanno grosse difficoltà con lo lo studio grammaticale D. Notarbartolo XVI Convegno Nazionale GISCEL Padova 2010 - Nelle lingue non materne manca inoltre il supporto della competenza nella lingua parlata. (da Penge) DSA: Disturbi della sfera linguistica Comportano: - Compromissione delle competenze di “manipolazione consapevole” del linguaggio - difficoltà nel recupero rapido delle informazioni verbali immagazzinate ( → mappe) - difficoltà nel mantenere “in memoria” le diverse informazioni verbali per il tempo necessario ad elaborarle - uso più “povero” del linguaggio orale e scritto Ne conseguono: ► Difficoltà nell’ esposizione orale ► Difficoltà nella produzione del testo DISLESSIA “EVOLUTIVA” • Presenta una mancata automatizzazione del processo di letto-scrittura. DISLESSIA “EVOLUTIVA” - difficoltà a differenziare le lettere corrispondenti a suoni simili f-v t-d p-b c-g m-n - difficoltà a differenziare le lettere orientate diversamente nello spazio: p-b d-q u-n a-e b-d - difficoltà a differenziare lettere diverse solo per piccoli particolari come m- n c- e f-t - Omissione di grafemi e sillabe ( piuma – puma ) - Omissione o ripetizione di parole - Inversione di sillabe (talovo) - Fusione e distacco illegale di parole :” inse gnante” La dislessia è il risultato della scarsa esposizione alla lettura? • No, perché i bambini di 1^ primaria di oggi, dopo un anno di scuola, leggono il 95 % delle parole che vengono loro presentate • Interferisce significativamente col profitto scolastico • No, perché, nonostante le interruzioni dell’attività, i bambini di 1^ primaria non regrediscono nella lettura (da Stella) 4 Nella Dislessia il problema è duplice e riguarda: 1. la decodifica 2. la lentezza della decodifica stessa POSSIBILI CONSEGUENZE SECONDARIE - problemi di comprensione della lettura - limitazione nella crescita del vocabolario* e della conoscenza dovuti a una ridotta pratica della lettura - Caduta dell’autostima e problemi psicologici secondari. E’ necessario che i ragazzi con DSA possano provare esperienze di autoefficacia La mancata automatizzazione comporta: • Riduzione della efficienza della letto-scrittura - Lentezza - Scarsa precisione - Mancata standardizzazione della risposta - Richiesta di > attenzione • Maggior consumo di energia Facile affaticabilità • Sovraccarico della memoria di lavoro Minori prestazioni in vari compiti Perché il concetto di memoria di lavoro è rilevante anche per gli insegnanti ? Memoria di lavoro • La memoria di lavoro è un sistema che consente di mantenere e contemporaneamente manipolare informazioni necessarie all’esecuzione di complessi compiti cognitivi (ad es. apprendimento e comprensione) Alan Baddeley – York University, GB Baddeley 5 Memoria di lavoro ( W.M.) • Ha fisiologicamente: – limiti di capienza – limiti di durata • L’automatizzazione ne aumenta l’efficienza riducendo la necessità di controllo con risparmio di energia e tempo. Memoria di lavoro I problemi di memoria di lavoro sono relativamente comuni e strettamente associati con le difficoltà di apprendimento e la disattenzione: il bambino dimentica quello che deve fare. ** D.S.A.: efficienza spesso ridotta per possibile “sovraccarico” del sistema (es.test di ascolto, prendere appunti, ecc.) Caratteristiche dei ragazzi con scarsa memoria di lavoro: • Difficoltà ad eseguire le istruzioni • Difficoltà a tenere il segno • Attenzione ridotta e distraibilità “È in un mondo tutto suo” “Non ascolta una parola di quello che dico” “Sogna sempre ad occhi aperti” “A lui le cose entrano da un orecchio ed escono dall’altro” Condizioni che aumentano l’efficienza della Memoria di lavoro • Il ripasso sub-vocale contrasta il decadimento della traccia fonologica. – la velocità articolatoria individuale, la familiarità con le parole da memorizzare, la familiarità con i suoni e le strutture fonologiche che compongono le parole • L’automatizzazione (letto-scrittura) I ragazzi con deficit di W.M. sono spesso accusati di non ascoltare o di non stare attenti A. Baddeley Tra bambini della stessa età vi sono ampie differenze della capacità di memoria di lavoro I deficit della memoria di lavoro sono comuni in: • • • • DSA Ragazzi con scarsi progressi accademici ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) Gli alunni con deficit della memoria di lavoro spesso falliscono perché il carico sulla memoria di lavoro è eccessivo per loro. A. Baddeley Pensiero verbale,lineare Memorizza le sequenze Assimila informazioni In successione Buona memoria di lavoro Ricerca cause ed effetti Sn Dx Pensiero visivo Ricorda in base ad associazioni Favorisce connessioni simultanee Effettua sintesi e collegamenti intuitivi E’ idoneo all’analisi Ha il concetto dello spazio Ha il concetto del tempo Da D. Pollak 6 La Dislessia comporta un “diverso stile di apprendimento” APPRENDIMENTO MULTISENSORIALE • apprendimento visivo -immagini, schemi, mappe mentali e concettuali, filmati Apprendimento privilegiato avviene attraverso canali non verbali: visivo, uditivo, cinestesico (V.A.K.) immagini, ascolto, esperienza diretta • apprendimento uditivo - registrazioni, attività che accentuano il ritmo, il tono e il volume della voce • apprendimento cinestesico:toccare, muovere, fare - attività pratiche: far disegnare, costruire mappe, manipolare oggetti, laboratori, ecc. Da D. Pollak Doppia codifica: visivo - verbale Caratteristiche dello studente con D.S.A. Punti di Forza • L’informazione visiva favorisce un ricordo più persistente rispetto all’informazione puramente verbale. • Intelligenza normale o elevata – Discrepanza Q.I. / rendimento • • • • Pensiero visivo Capacità di sintesi Capacità di intuizione Creatività • la doppia codifica - visiva e verbale potenzia la memoria verbale favorendo il ricordo a lungo termine: mappe concettuali / mentali Antonietti-I D.Pollak Possibili punti di debolezza in DSA Il ruolo degli Organizzatori Grafici • • • • • • • • • Lenta processazione delle informazioni Difficoltà ad apprendere le procedure Difficoltà a ricordare i dati in sequenza ( alfabeto, mesi, giorni della settimana, stagioni, ecc) Difficoltà a ricordare nomi, termini tecnici, strutture grammaticali, formule Cattiva percezione/gestione del tempo Disfunzione della memoria di lavoro Recupero rapido di informazioni nel testo Mantenere l’attenzione per il tempo necessario Produzione scarsa di testi scritti D.Pollak 7 Difficoltà trasversali • Lentezza: nella esecuzione dei compiti, nella elaborazione del pensiero: latenza nel tempo di risposta a una domanda, ecc. Difficoltà a seguire una spiegazione troppo veloce, a preparare più materie in poco tempo • Facile affaticabilità: ridotto rendimento a fine verifica, nelle ultime ore, a fine quadrimestre, mancato utilizzo del tempo supplementare Come può essere così difficile? • La dislessia è conosciuta come un inusuale equilibrio di punti di forza e di difficoltà che non limita le opportunità di un individuo se vengono forniti supporti adeguati alle sue diverse abilità cognitive. • In una prospettiva di uguali opportunità, sono richiesti aggiustamenti nel metodo d’insegnamento, di apprendimento e di valutazione per sviluppare e mantenere un ambiente di apprendimento inclusivo per gli studenti con dislessia Stelle sulla terra Evoluzione dei DSA: la scuola secondaria PROGNOSI del DISTURBO • 20% risolto A DS • 45% compensato • 35% persistente • Maggiore discrepanza fra richieste e prestazioni • Persistono lentezza esecutiva e affaticabilità • Mancanza di autonomia (Lyteenen 2000) Lo studente dislessico “compensato” Lo studente dislessico “compensato” Conseguenze funzionali: • È in grado di leggere con discreta fluenza (>3 sill /sec, -2ds) • Legge parole significative senza commettere errori • • • Gli errori compaiono nelle parole a bassa frequenza (non-parole, lessici specialistici, parole straniere, ecc.) Permane deficit di automatizzazione Da Stella Non riesce a compiere operazioni di “skimming” e “scanning” • • • • Difficoltà di comprensione e quindi di studio Difficoltà con la lettura delle lingue straniere Difficoltà nelle prove a tempo Difficoltà a sviluppare tecniche di analisi testuale (parole chiave, sintesi..) • Affaticabilità e lentezza • Bassa autostima (Stella) 8 Cosa significa studiare DISLESSIA PERSISTENTE • Studiare un testo significa leggerlo attentamente e in modo selettivo allo scopo di - comprenderlo - ricavarne informazioni - memorizzarle per eseguirne una prova • • • • Lettura molto stentata, lenta (< 3 sill/sec) Lettura inaccurata (< 5°centile) Rifiuto della scolarizzazione Disturbi di socializzazione R. De Beni Comuni prestazioni scolastiche scadenti a causa di deficit strumentali • • • • • • • • • • Dettato Copiare Prendere appunti Test di ascolto in L2 Prove a tempo Tabelline Scelta multipla, Cloze Produzione del testo Procedure del calcolo Esercizi di matematica Linee guida - Compenso - Dispensa Prova di ascolto in L 2 Richiede l’abilità di ascoltare, contemporaneamente leggere e selezionare la risposta corretta mentre continua l’ascolto • Disabilità in DSA - Sovraccarico memoria di lavoro - Difficoltà ed errori nella lettura ( > in L2) - Mancata comprensione del testo letto - Lentezza esecutiva Dettato • • • • Errori ortografici, disgrafia Salto di parole, parole ripetute Sovraccarico della memoria di lavoro Lentezza, affaticamento • Difficile riutilizzo del testo dettato per: - errori di ortografia - scrittura non leggibile (disgrafia) - errori di lettura (dislessia) Prova di ascolto in L2 • Per un normolettore il carico maggiore è il mantenimento in memoria delle informazioni ascoltate e il confronto con le proprie conoscenze, la lettura delle domande e delle risposte (o la loro scrittura) è un processo automatizzato che occupa pochissimo spazio e poco tempo di elaborazione nella memoria di lavoro. • Per un ragazzo con DSA anche se l’ascolto del brano di per sé non crea difficoltà, la lettura delle domande e delle risposte sovraccarica lo spazio disponibile nella memoria di lavoro “espellendo” i contenuti ascoltati o conservandoli in modo deteriorato. 9 Prendere appunti Problemi legati a: – Mancata automatizzazione della scrittura – Lentezza esecutiva – Scarsa efficienza della memoria di lavoro – Disgrafia – Disortografia Risultato –Testo spesso parziale o inattendibile –Difficoltà nella rilettura –Lo studente non riesce a seguire la lezione Difficoltà in Matematica • • • • • • • Imparare le tabelline Fare calcoli in automatico fare numerazioni regressive Imparare le procedure delle operazioni Lettura e scrittura dei numeri Sequenze Memorizzare le formule, prodotti notevoli, definizioni, ecc • Difficoltà di lettura (se anche dislessia) – Consegne esercizi – Comprensione del testo dei problemi – Studio della teoria PUNTI CRITICI - 1 • Tenuta del diario – Modalità di consegne dei compiti per casa • Gestione fotocopie • Disordine • Impreciso senso del tempo: ritardi, errori Risposte a scelta multipla • Domande e risposte devono essere formulate in modo chiaro e sintetico • Evitare ambiguità, doppie negazioni,ecc • Lettura degli items da parte di un lettore o di sintesi vocale N.B. La lettura autonoma può essere scorretta, non consentire la comprensione del testo inficiando la correttezza della risposta. La scelta multipla comporta sovraccarico cognitivo ►Per molti studenti con DSA non sono indicate MUSICA Possibile difficoltà in: • lettura e scrittura delle note → utilizzare i colori • Suonare uno strumento ( motricità fine, coordinamento) • Seguire il ritmo, battere le mani a tempo • Termini tecnici Necessità di strategie • Metodologia didattica adeguata – Didattica inclusiva /cooperativa • Strumenti compensativi • Misure dispensative – Selezione dei concetti essenziali • LA DIMENSIONE RELAZIONALE Linee Guida p.5 10 STRATEGIE: strumenti necessari, ma non sufficienti Imparare a imparare: e lo studente con DSA? • Obiettivi metacognitivi – Rendere consapevoli dell’utilità della strategia – Conoscenza del proprio funzionamento e del proprio stile cognitivo – Mettere a fuoco come, dove, quando applicare la strategia – Accrescere la motivazione – Far capire l’importanza dell’impegno* (v.) – Stimolo all’autoefficacia D. M. n. 139/07 … organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. D.S.A. in Adolescenza IMPARARE A IMPARARE • Per un dislessico significa anche, saper individuare* e sfruttare tutte le strategie che gli consentono di “compensare” il disturbo. • E’ necessario integrare le strategie e le tecnologie compensative in un quadro complessivo in cui la compensazione si fonde, di fatto, con il metodo di studio. • • • • Problemi nell’accettazione del Sé Scarsa autostima Timore del giudizio dei compagni Rifiuto degli strumenti compensativi • Maggiore consapevolezza del proprio “funzionamento”: strategie possibili • Migliori capacità di utilizzo degli strumenti compensativi * Linee Guida L’ACCETTAZIONE Autostima e valutazione L.G. Art. 5 • Metodologie e supporti “adeguati” permettono agli studenti di dimostrare cosa sanno e non cosa sanno leggere. Quando un ragazzo rifiuta le misure compensative e dispensative ci sta dicendo che qualcosa nel suo percorso non sta funzionando Da Stella • La valutazione, in ogni campo, è significativa nella vita della persona ed è in grado di provocare cambiamenti a livello cognitivo ed emotivo. • il ruolo dell’insegnante è fondamentale: soltanto poter sperimentare di riuscire motiva lo studente con DSA a rimettersi in gioco 11 STILE ATTRIBUTIVO DSA: adattamento sociale in età adulta Gli alunni con DSA in caso di successo attribuiscono i risultati a fattori esterni (fortuna, facilità del compito, aiuti), in caso di insuccesso a fattori interni ( sono stupido, non sono capace). L’attribuzione a sé stessi di un fallimento genera un’autostima negativa. “impotenza appresa” In età adulta l’adattamento sociale delle persone con DSA può essere: • molto positivo • molto negativo Demotivazione Abbandono scolastico (Da C. Ruggerini) FATTORI CORRELATI ALLA PROGNOSI L’AMBIENTE SCOLASTICO e FAMIGLIARE • Presenza di un clima di collaborazione fra alunno, genitori e insegnanti • Soluzioni pedagogiche personalizzate mosse dalla convinzione che anche i soggetti dislessici possono apprendere • Fondamentale l’aiuto abilitativo che può provenire anche da persone “informate” e non specificatamente “formate” (es: genitori, altri adulti di riferimento) Un obiettivo sovraordinato L’ aiuto ai ragazzi con dislessia ha un obiettivo sovraordinato che si riassume nel concetto di: “Qualità della Vita” (Da C. Ruggerini) Qualità della Vita Benessere PENTAGONO PROGNOSTICO 1. Buona intelligenza 2. Buon equilibrio psicologico • Fattori di Protezione 4. IL “PESO” DELLE PAROLE Di che cosa parliamo? Critchley (1981) 3. Precocità identificazione e intervento (Da C. Ruggerini) DISTURBO DISABILITA’ CARATTERISTICA • Fattori di Vulnerabilità Adeguato ambiente familiare 5. Adeguato intervento didattico [Dislessia e qualità della vita] DSA Documento d’intesa, PARCC, 2011-pag 21 www.lineeguidadsa.it 12 LE PAROLE SONO PIETRE [dott. Ciro Ruggerini] Studio sulle esperienze di 27 studenti/ex-studenti con DSA • I partecipanti hanno avuto una delle due seguenti concezioni sulla loro identità “neurodifferente”: – “Diversità”: intesa come caratteristica ( difference) che comprende forze e debolezze – “Deficit” : diversità intesa come una condizione medica svantaggiosa (= disturbo) • La prima concezione risulta associarsi con espressioni di maggiore ambizione lavorativa e autostima scolastica superiore (Griffin & Pollak, Dyslexia 2009) PARCC - QUESITO C2 Il significato delle parole: i DSA sono disturbi, disabilità o caratteristiche? • Disturbo: sottolinea l'origine neurobiologica ed evita definizioni improprie. Riguarda i tecnici. • Disabilità: non indica una condizione soggettiva della persona, ma una relazione sociale. – rivendicazione etica di pari opportunità Legge 170 – L'organizzazione sociale deve abilitare le persone, comprese le persone intelligenti che leggono lentamente • Caratteristica: neurodiversita = normale differenza individuale QUESITO C2 Il significato delle parole: i DSA sono disturbi, disabilità o caratteristiche? “DSA Documento d’intesa, PARCC, 2011; www.lineeguidadsa.it” pag.21 G. Dislessia, Disortografia e Discalculia possono essere definite caratteristiche dell’individuo, fondate su una base neurobiologica; il termine caratteristica dovrebbe essere utilizzato dal clinico e dall’insegnante in ognuna delle possibili azioni (descrizione del funzionamento nelle diverse aree e organizzazione del piano di Aiuti) che favoriscono lo sviluppo delle potenzialità individuali e, con esso, la Qualità della Vita. H. L’uso del termine caratteristica può favorire nell’individuo, nella sua famiglia e nella Comunità una rappresentazione non stigmatizzante del funzionamento delle persone con difficoltà di apprendimento; il termine caratteristica indirizza, inoltre, verso un approccio pedagogico che valorizza le differenze individuali. “Dislessia e Qualità della vita” “E’ necessario che l'adulto, genitore o insegnante, lavori innanzitutto su se stesso e sulla sua percezione della dislessia, acquistando in prima persona, quindi “comunicando” al bambino, sicurezza, fiducia, progettualità e serenità.” Conclusione 1. Le persone con dislessia hanno bisogno di Aiuti per uno sviluppo completo delle loro potenzialità 2. La qualità del loro sviluppo dipende da fattori presenti nei vari livelli del loro ambiente – micro (famiglia); meso (scuola e organizzazione sanitaria), macro (legislazione) 3. Gli aiuti possibili devono essere guidati dal concetto di Qualità della Vita e realizzati tenendo conto sia delle Evidenze Scientifiche sia del loro punto di vista (Valori) di partner attivi del supporto fornito. Linee guida 6.6 (Da C. Ruggerini) NON DIMENTICARE 1- Lo studente dislessico non ha una lettura efficiente 2- I DSA sono tempo e attenzione disperdenti ► Attivare i fattori di protezione ► Ridurre i fattori di vulnerabilità 13 Biblio-sitografia • http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa • C. Scapin, F. Fogarolo: Competenze compensative- ed. Erickson • G.Stella: Dislessia- ed. il Mulino • D. Mugnaini: Dislessia e Qualità della vita - Ed Libriliberi • PARCC www.lineeguidadsa.it • Proust e il Calamaro: M. Wolf – Ed Vita e Pensiero 2009 • I neuroni della lettura: S. Dehaene – Ed. Scienza e Idee • “Questione di leggibilità” www2.comune.venezia.it/letturagevolata • Come può essere così difficile? Film AID • Stelle sulla terra - Film 14