Prima Conferenza Regionale su “Amiloidosi: progetto per una rete regionale” Firenze 31 maggio 2013 Lo stato dell’arte : verso un percorso diagnostico condiviso Federico Perfetto SOD Medicina Interna 3 AOU Careggi Centro di Riferimento Regionale per lo studio e cura delle Amiloidosi La maggior parte dei pazienti con Amiloidosi ha un interessamento pluriorgano Ecchimosi periorbitarie Macroglossia (10%) (10%) Giampaolo Merlini, and Vittorio Bellotti,. NEJM: 2003; 349: 583-596. Steps del processo diagnostico Sospettare l’amiloidosi? Secondo step “La conferma diagnostica” Primo step “il sospetto” Cardiologo1 Cardiologo 2 Tempo (mesi) CAD/ICC/Neoplasie… Amyloidosis Cardiologo 3 Cardiologo 4 Come diagnosticare un’amiloidosi sistemica? L’approccio diagnostico si fonda sui seguenti tre accertamenti fondamentali: 1. la dimostrazione di materiale birifrangente in luce polarizzata dopo colorazione con rosso Congo; 2. la tipizzazione dei depositi di amiloide con l’individuazione certa della proteina amiloidogenica; 3. l’identificazione di una mutazione amiloidogenica nota associata alla dimostrazione di depositi di amiloide (nelle amiloidosi ereditarie); • La tipizzazione dell’amiloidosi deve essere coerente con il quadro clinico Diagnosi di amiloidosi Tessuto prescelto è il grasso periombelicale (GPO) • La sensibilità del GPO varia a seconda del tipo di amiloidosi • AL: 80-95% • AA: 70-80% (ma sindromi autoinfiammatorie: scarsa) • ATTRm 70% • ATTR wilde type < 20% • A2M scarsa Come diagnosticare un’amiloidosi sistemica? • Se il GPO non è diagnostico, la presenza di un quadro clinico suggestivo rende necessario insistere nella ricerca, estendendo l’indagine bioptica ad altri tessuti. • Biopsia delle ghiandole salivari minori labiali. Questa indagine ha una sensibilità del 58% in pazienti con amiloidosi sistemica e GPO negativo. • Se anche la biopsia delle ghiandole salivari minori labiali è negativa, se il sospetto diagnostico persiste, dopo aver considerato il rischio emorragico relativo del paziente , si può procedere alla biopsia dell’organo coinvolto Occorrente: Disinfettante cutaneo e garze. Cloruro di etile spray per l’anestesia locale. Aghi da 19 G o 18 G Siringhe da 20 mL Vetrini e vetrini porta-oggetto Diagnosi dell’Amiloidosi Colorazione con Rosso Congo di agoaspirato di grasso periombelicale: a) in microscopia ottica (200x) in luce polarizzata Problemi GPO • Quantità e qualità del materiale – – – – Valutare sul momento quantitativo Preferibile fare prelievo bilaterale Schiacciare bene il preparato Per la diagnosi è necessario il frustolo dove c’è stroma non la goccia di grasso • Colorazione – Preparati già pronti, procedura manuale, automatizzata.. • Lettura – M.O polarizzatore/esperienza Tipizzazione dell’amiloidosi • Il problema della tipizzazione in alcuni sottogruppi di pazienti (AL vs TTR??) • La clinica aiuta ma non fornisce certezze (cuore e SNP hanno clinica simile in AL e TTR) • Le MGUS non sono rare sopra i 70 anni • Le forme eredofamiliari hanno spesso storia muta • L’attuale terapia dell’amiloidosi prevede trattamenti a forte impatto sul paziente (ABMT, trapianto di fegato, chemioterapia ad alte dosi, farmaci sperimentali) Tipizzazione dei depositi di amiloide • La tipizzazione dei depositi di amiloide è indispensabile completamento della diagnosi. • Non è corretto iniziare la terapia in assenza di una tipizzazione certa dei depositi di amiloide. • La caratterizzazione IIC richiede l’impiego di anticorpi diretti contro le diverse proteine amiloidogeniche. Per il momento, IIC in MO non è sufficientemente sensibile e specifica per permettere una tipizzazione inequivocabile dei depositi nell’amiloidosi AL, mentre gli anticorpi antiSAA hanno una buona specificità. Tipizzazione dei depositi di amiloide • Quindi la IIC in MO va bene per – depositi di amiloide immunoreattivi all’anticorpo antiSAA (diagnosi di amiloidosi AA); – depositi immunoreattivi alla transtiretina in presenza di una mutazione in questo gene (diagnosi di amiloidosi da transtiretina ATTRm e wt). • In tutti gli altri casi è indicata la caratterizzazione ultrastrutturale delle fibrille di amiloide mediante l’uso di anticorpi marcati con particelle d’oro (immunogold in ME). • In casi particolarmente difficili, le tecniche di proteomica consentono di identificare in modo inequivocabile la proteina che forma i depositi di amiloide Indagini genetiche La diagnosi di amiloidosi ereditaria si fonda sulla dimostrazione di una mutazione patologica in uno dei seguenti geni: • • • • • • transtiretina; apolipoproteina A-I; fibrinogeno; lisozima; apolipoproteina A-II; gelsolina Valutazione dei pazienti con amiloidosi AL prima della terapia • Certezza della diagnosi • Quantificazione del danno d’organo e delle FLC Si raccomanda di non iniziare la chemioterapia prima di essere giunti a individuare con certezza il tipo di amiloidosi in causa e di avere ottenuto i parametri necessari per la valutazione del rischio e per la definizione della risposta al trattamento, cioè: 1. caratterizzazione immunoistochimica in microscopia elettronica o proteomica dei depositi di amiloide, 2. quantificazione delle catene leggere libere circolanti (FLC), Elettroforesi Proteine sieriche con IFX , (BJ quali/quantitativa) 3. quantificazione di NT-proBNP e cTnT (o cTnI). 4. Esami strumentali (ECG, Ecocardiogramma, ECG Holter, RNM cardiaca, EMG, valutazione neurologica, Ecoaddome, funzione renale, Proteinuria 24/h, Fosfatasi alcalina,GGT, Bilirubina, aPTT e PT) Si ricorda che 1-2-3 sono richiesti dall’AIFA per la prescrizione dei nuovi farmaci (bortezomib, thalidomide, lenalidomide) nell’amiloidosi AL Amiloidosi da TTRwt • Amiloidosi senile (> 70 aa) • Amiloidosi cardiaca (CMP infiltrativa) • Frequente interessamento del nervo mediano al polso (STC bilaterale) • Tipica del maschio • Assenza di mutazioni TTR • GPO spesso negativo • Scintigrafia Ossea con Tc e Bifosfonati – ( marcata captazione del tracciante a livello cardiaco che è tipica per forme da TTR e non è presente nelle altre forme di amiloidosi nè in altre CMP) • CM assente ma se presente…. • Biopsia cardiaca ??? Amiloidosi cardiaca senile, G.D. maschio, 85 anni: grave scompenso cardiaco congestizio, cardiomiopatia infiltrativa, no CM, studio genetico negativo, GPO negativo; ’09 Biopsia endomiocardica: Positiva x amiloide Scintigrafia con 99Tc Difosfonati: netta captazione a livello cardiaco del tracciante Diagnosi di amiloidosi • Conoscenza della malattia – Includere la Amiloidosi tra le DD • Diagnosi istologica – Corretta tecnica esecuzione, allestimento preparato e lettura della biopsia • Tipizzazione necessaria – Certezza del tipo • Ricorso alla genetica – Diagnosi e implicazioni familiari • Dosaggio FLC e biomarcatori cardiaci – Quantificazione pre-terapia della proteina amiloidogenica (AL) per valutare la risposta ematologica – Quantificazione del danno cardiaco pre terapia • Valutazione e Quantificazione danno d’organo extracardiaco – Quantificazione del danno Renale, Epatico, coinvolgimento SNP, SNA, Tratto GI, polmone etc