Deposizione extracellulare di AMILOIDE in una o piu’ sedi dell’organismo AMILOIDE: CLASSE ETEROGENEA DI PRECIPITATI PROTEICI CHE HANNO IN COMUNE UNA STRUTTURA CHIMICA SECONDARIA (β-foglietto) CHE DETERMINA CARATTERISTICHE TINTORIALI Organi o tessuti interi colorati con iodio + H2SO4 ¼ colorazione BLU come AMIDO ¾ VIRCHOW NEL 1854 ¼ AMILOIDE SOSTANZA AMORFA, EOSINOFILA, EXTRACELLULARE Colorazione elettiva con ROSSO CONGO ¼ ROSA Alla luce polarizzata ¼ BIRIFRANGENZA VERDE MORFOLOGIA ORGANI INTERESSATI: 9 CONSISTENZA GOMMOSA 9 ASPETTO CEREO 9 MEGALIA (fegato, rene, milza, cuore) ACCUMULO PROGRESSIVO: ATROFIA CELLULARE DEPOSITI AMILOIDE: 90-95% PROTEINE FIBRILLARI (sottili, rigide, prive di ramificazioni, aggregate lateralmente) ¼ (β-foglietto) 5-10% COMPONENTE P DELL’AMILOIDE + GLICOSAMINOGLICANI CLASSIFICAZIONE In base alle caratteristiche: 1) CLINICHE 2) NATURA DELLE FIBRILLE 1) CLINICA H AMILOIDOSI PRIMARIA (AL) SENZA MALATTIE ESISTENTI A CARICO DI ORGANI DI ORIGINE MESENCHIMALE PIU’ FREQUENTE H AMILOIDOSI SECONDARIA (AA) COMPLICAZIONE DI PATOLOGIE PRE-ESISTENTI A CARATTERE INFIAMMATORIO (artrite reumatoide) o INFETTIVO (tubercolosi, lebbra) A CARICO DI ORGANI DI ORIGINE PARENCHIMALE H AMILOIDOSI ASSOCIATA A MIELOMA MULTIPLO (AL) SIMILE ALLA PRIMARIA H AMILOIDOSI EREDO-FAMILIARE più comune FEBBRE FAMILIARE MEDITERRANEA NEUROPATIA, NEFROPATIA, CARDIOPATIA HAMILOIDOSI ASSOCIATA ALL’INVECCHIAMENTO CUORE E CERVELLO HAMILOIDOSI ASSOCIATA AD EMODIALISI PROTRATTA (60-80& pazienti in dialisi) A CARICO DI SINOVIE, ARTICOLAZIONI, GUAINE TENDINEE Proteina (β2-microglobulina) non filtrata attraverso membrane da dialisi ¼ aumento in circolo 2) NATURA DELLE FIBRILLE Individuate più di 15 FORME DISTINTE DI PROTEINE Piu’ comuni: ► AMILOIDE AL: (amyloid ligh chain) CONTIENE REGIONE VARIABILE DELLE CATENE LEGGERE DELLE Ig O FRAMMENTI DERIVA DALLE PLASMACELLULE ASSOCIATA ALLA PROLIFERAZIONE CLONALE DI CELLULE B ► AMILOIDE AA: (amyloid-associated) pm 8000, DERIVA DAL PRECURSORE SIERICO SSA (SERUM AMYLOID-ASSOCIATED) SINTETIZZATO NEL FEGATO, ASSOCIATO ALLE HDL ► TRANS-TI-RETINA (prealbumina) PROTEINA NORMALE DEL TRASPORTO DI TIROXINA E RETINOLO CON UN ANIMOACIDO MUTATO ¼ POLINEURITE FAMILIARE ► β2-MICROGLOBULINA (Aβ2m) COMPONENTE MHC CLASSE I ¼ AMILOIDOSI DA EMODIALISI ► β-AMILOIDE (A β) = AMILOIDE CEREBRALE pm 4000, DERIVA DAL PRECURSORE APP (AMYLOID PRECURSOR PROTEIN) PREDOMINANTE IN MALATTIA DI ALZHEIMER, SINDROME DI DOWN GENE SU CROMOSOMA 21 FILAMENTI ELICOIDALI ¼ AMMASSI NEUROFIBRILLARI NEI NEURONI COMPONENTE P DELL’AMILOIDE (glicoproteina) ASSOCIATO ALLE FIBRILLE, MA DISTINTO OMOLOGIA CON PROTEINA C REATTIVA NON PRESENTE NELLE PLACCHE CEREBRALI DEI PAZIENTI CON ALZHEIMER RENE: E’ LA PIU’ FREQUENTE E POTENZIALMENTE PIU’ GRAVE ÄPRINCIPALE CUSA DI MORTE MACROSCOPICAMENTE: VOLUME UGUALE O ½ (INIZIO) DEPOSITI DI AMILOIDE IN GLOMERULI TESSUTO INTERSTIZIALE ARTERIE E ARTERIOLE restringimento capillari ATROFIA TUBULARE E FIBROSI PROTEINURIA ± MARCATA FEGATO: Coinvolgimento comune, ma con LIEVI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONALITA’, TARDIVA EPATOMEGALIA DEPOSITI PRIMA NEGLI SPAZI DI DISSE, POI NEL PARENCHIMA Ä ATROFIA DEGLI EPATOCITI per ISCHEMIA E COMPRESSIONE CUORE: PRESENTE IN OGNI FORMA DI AMILOIDOSI SISTEMICA, PIU’ FREQUENTE NEI PAZIENTI CON DISCRASIA (proliferazione clonale) MONOCITICA (AMILOIDE AL) Organo più interessato NELL’AMILOIDOSI SISTEMICA SENILE Depositi: inizio in sede SUBENDOCARDICA poi NEL MIOCARDIO TRA FIBRE MUSCOLARI ATROFIA INSUFFICIENZA CARDIACA INTRATTABILE ALTRI ORGANI: • TRATTO GASTROINTESTINALE • SISTEMA NERVOSO • ARTICOLAZIONI Ancora incerta, anche se i precursori proteici sono noti Î AMILOIDOSI AA Processo multifattoriale: stimolo infiammatorio genotipo paziente isotipo SSA CONDIZIONE INFIAMMATORIA PROLUNGATA CHE INDUCE DANNO TISSUTALE Å Sintesi epatica SSA (IL-1; IL-6) a) In individui con difetti ENZIMI DEGRADAZIONE (monociti) = AMILOIDOSI b) Alterazioni geniche in SSA = resistenza alla proteolisi = AMILOIDOSI Î AMILOIDOSI AL Popolazione monoclonale plasmacellule Catene leggere con 1 aa modificato a) ½ proteine amilodogeniche b) ¾ degradabilità Dimostrazione AMILOIDE NEI TESSUTI Più facile in condizioni “a rischio” artrite reumatoide tubercolosi mieloma multiplo COLORAZIONI ELETTIVE SU BIOPSIE Difficile valutare decorso per datazione esordio AMILOIDOSI SISTEMICA: grave, ma migliore di quanto si ritenesse in passato Ä 1-4 anni; alcuni 5-10 PRINCIPALI CAUSE DI MORTE: Più rare: MALATTIE CARDIACHE INSUFFICIENZA RENALE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA EMORRAGIE GASTROINTESTINALI PIU’ FREQUENTE CAUSA DI DEMENZA NELL’ANZIANO Descritta da Alois Alzheimer (1906) PROGRESSIVA PERDITA DELLA MEMORIA E DELLA CAPACITA’ COGNITIVA ACCOMPAGNATA DA AFASIA* •Difficoltà ad esprimersi con parole o scrittura, di capire il significato delle parole DEMENZA MUTA ED IMMOBILE (5-10 anni) SINTOMI: RARAMENTE PRIMA DEI 50 ANNI DECADI SUCCESSIVE = ½ INCIDENZA 65-74 anni 3% 75-84 anni 19% > 85 anni 45% Nel 2050 circa 370x106 ultra 85enni ¼ 100x106 affetti > Parte dei casi: SPORADICI 5-10% su BASE FAMILIARE CARATTERISTICHE MACROSCOPICHE: 1. GRADO VARIABILE DI ATROFIA NELLA REGIONE FRONTALE, PARIETALE E TEMPORO-MEDIALE 2. AMPLIAMENTO DEI SOLCHI CEREBRALI CARATTERISTICHE MICROSCOPICHE: 1. ESTESA DEGENERAZIONE NEURONALE 2. AMMASSI NEUROFIBRILLARI RICCHI DI PROTEINA “TAU” 3. PLACCHE NEURITICHE CONTENENTI βAMILOIDE 4. ANGIOPATIA AMILOIDE CARATTERISTICHE BIOCHIMICHE: 1. DIMINUZIONE ACETILTRANSFERASI IN NEURONI NECLEO BASALE 2. AUMENTO NELLE PLACCHE MICROSCOPICAMENTE ¾ AMMASSI O GROVIGLI NEUROFIBRILLARI ACCUMULI NEL CITOPLASMA NEURONALE DI MATERIALE FILAMENTOSO CHE SPOSTA O AVVOLGE IL NUCLEO (NB sono diversi dai neurofilamenti) NEURONI CORTICALI, CELLULE PIRAMIDALI DELL’IPPOCAMPO, AMIGDALA, NUCLEI DEL RAFE COMPONENTE PRINCIPALE: FORMA ANOMALA FOSFORILATA DELLA PROTEINA TAU Proteina assonica associata ai microtubuli di cui aumenta l’assemblaggio + UBIQUITINA ABBONDANTI IN SEDE DI MAGGIOR PERDITA NEURONALE ¾ PLACCHE NEURITICHE AMMASSI FOCALI, ROTONDEGGIANTI DI PROCESSI NEURITICI INGROSSATI, TORTUOSI, CHE CIRCONDANO UN NUCLEO DI AMILOIDE Aβ ¾ ANGIOPATIA AMILOIDE DEPOSITI DI AMILOIDE NELLE PARETI DEI VASI MENINGEI E INTRACORTICALI INIZIO ANCHE SFUGGEVOLE ED INSIDIOSO 1. ALTERAZIONI PRECOCI A CARICO DELLA MEMORIA RECENTE 2. ALTERAZIONI EMOTIVE = DEPRESSIONE, ANSIA, EPISODICHE BIZZARRIE DI COMPORTAMENTO Progressione lenta, graduale (anche 10 anni) FASI PIU’ AVANZATE CAMMINATA A PICCOLI PASSI STRASCICATI RIGIDITA’ MUSCOLARE GENERALIZZATA CAUSE DI MORTE: MALATTIE INTERCORRENTI IN MANCANZA DI AUTOSUFFICIENZA MAGGIOR COSTITUENTE DELL’AMILOIDE CEREBRALE POLIPEPTIDE DI 40-42 aa = Aβ (A4) Deriva da precursore di 675-770 aa AMYLOID-PRECURSOR PROTEIN (APP) glicoproteina di membrana, costituente normale del cervello umano, altamente espressa durante lo sviluppo, coinvolto nel DIFFERENZIAMENTO NEURONALE E NELLA GENESI DELLE SINAPSI VIENE PROCESSATO DA PROTEASI DIVERSE: α-secretasi; β-secretasi; γ-secretasi α-secretasi = peptide 83 aa + forma troncata APPsα importante per sinapsi formazione e mantenimento memoria β-secreatasi = peptide 99 aa + APPs β peptide 83 aa + peptide 99 aa substrati per γ-secretasi Residuo Aβ40 (+ abbondante) Residuo Aβ42 (+ idrofobico) Presente nel liquido cerebrospinale e nel siero di persone sane F(x) sconosciuta, ma fisiologica ½½ FORMAZIONE FIBRILLE FORMA + PRESENTE NELLE PLACCHE CEREBRALI DUE PRINCIPALI IPOTESI: 1. “CASCATA DELL’AMILOIDE” = IL PROCESSO NEURODEGENERATIVO E’ INNESCATO DA ABNORME PROCESSING DEL PRECURSORE DELL’AMILOIDE 2. DEGENERAZIONE DEL CITOSCHELETRO NEURONALE 1. EVIDENZE A FAVORE H MUTAZIONI NEL GENE APP ¼ Aβ42 NEL CERVELLO H TRISOMIA 21 ¼ APP ¼ Aβ42 ¼ AD precoce H Aβ42 NEUROTOSSICA PER LE CELLULE IN COLTURA (anche se altri frammenti non lo sono) Possibili meccanismi: 1) Generazione di ROS 2) Alterazioni omeostasi Ca2+ 3) Risposta infiammatoria 4) Attivazione trasduzione segnale ¼ APOPTOSI H MUTAZIONI GENI PRESENILINA 1 (Cr 14) E 2 (Cr 1) FAVORISCONO AD Le proteine “collaborano” all’attività della γ-secretasi ¼ ALTERAZIONI NELLA SINTESI DI Aβ42 1.EVIDENZE A FAVORE LA PRESENZA DI MUTAZIONI NEL GENE TAU E’ NECESSARIA PER LA FORMAZIONE DEGLI AMMASSI NEUROFIBRILLARI, MA NON DELLE PLACCHE “TAU”-PATOLOGIA SUCCESSIVA A DEPOSIZIONE AMILOIDE RECENTI RICERCHE DI BIOLOGIA CELLULARE: ALTERAZIONI NEL METABOLISMO DEL COLESTEROLO NEI NEURONI Ä FATTORE DI RISCHIO PER AD SNC = compartimento particolare per metabolismo e richiesta di COLESTEROLO • ALTO CONTENUTO (25% non esterificato) • essendo isolato ottiene CL via sintesi “de novo” CL circola tra neuroni e cellule della glia via apolipoproteinerecettori • CL e’ essenziale per sinapsi POLIMORFISMO GENETICO A CARICO DI GENI CHE REGOLANO METABOLISMO LIPIDICO = FATTORE DI RISCHIO GENE PER APOLIPOPROTEINA E (più presente in SNC) ALTA ν ALLELE ε4 IN PAZIENTI AD Analisi “post-mortem” in pazienti AD: ½ LDL ¾ HDL Possibili meccanismi: Ð ½ aggregazione Aβ Ð ½ fosforilazione TAU (attivazione non diretta MAPK) Ð ½ alreazioni sinapsi Principale bersaglio: AMILOIDE Aβ ¼ ELIMINAZIONE • Aumentare la CLEARANCE • Diminuire la PRODUZIONE • Diminuire la FIBRILLOGENESI • DOCUMENTATA EFFICACIA SPERIMENTALE DI VACCINO ANTI- Aβ ¾ DEPOSITO NEL CERVELLO ¾ DEPOSITI PRE-ESISTENTI Meccanismi: q’ minime Ab entrano nel cervello e attivano microglia ¼ attivazione processo infiammatorio Ab intrappolano A β nel sangue ¼ efflusso di Aβ dal cervello per mantenere equilibrio MA IN TRIAL CLINICI = INFIAMMAZIONE DEL SNC SOSPENSIONE TRATTAMENTO Sarebbe necessaria: MAGGIORE SPECIFICITA’ DEGLI Ab PER IL SUBSTRATO Ä SOLO FORME AMILODOGENICHE, NON NORMALI 2. INIBITORI SECRETASI β E γ Effetti collaterali possibili: • Diminuzione maturazione linfociti 3. INIBITORI DELL’AGGREGAZIONE ´ Chelanti dei metalli: Al, fe, Zn. Cu Questi metalli ½ aggregazione e la neurotossicità TRIAL CLINICI: • chelanti Fe (desferossiamina) • chelanti Al (DFO) ¼ miglioramento del comportamento ´ Inibitori del β-foglietto = < interazione tra i monomeri Problemi: degradabilità, no passaggio barriera sanguecervello ´ Inibitori sintesi del colesterolo ALTRE POSSIBILITA’ • Diminuzione processo infiammatorio (NSAID) • Aumento antiossidanti ¼ prevenzione danno ai neuroni • Diminuzione trasduzione del segnale (PKC, MAPK) • Inibitori dell’acetilcolinesterasi (che è aumentata nelle placche e forse promuove l’aggregazione dell’Amiloide Aβ