TECNOLOGIA
DISABILITA’ ED
INCLUSIONE SCOLASTICA
DUE VARIABILI ED UN PROCESSO
PER TRASFORMARE
LE TEORIE IN PRASSI
Fossalta di Piave, 11 ottobre 2008
TECNOLOGIA PER L’INCLUSIONE
ASSISTIVE TECNOLOGY (AT)
focus 3 aree


COMUNICAZIONE
ACCESSO AL PERSONAL COMPUTER

CONTROLLO AMBIENTE
TECNOLOGIA PER L’INCLUSIONE
ASSISTIVE TECNOLOGY, ovvero
“…ampia gamma di oggetti, servizi, strategie e
pratiche ideate e applicate per ridurre i
problemi incontrati dagli individui con
disabilità.”
( Mosby, 2002)
Apprendimento, quali i passi?
La progettazione di programmi
Identificare i bisogni formativi
Decidere i livelli di
approfondimento
Formulare le
finalità e gli
obiettivi
Programmare i contenuti
specifici e le modalità di
insegnamento
Identificare i risultati
specifici dell’
apprendimento
Identificare i bisogni formativi: il modello ICF
Presupposto dell’ICF
CHIUNQUE, nell’arco della propria vita, può
sperimentare un decremento della salute e
una qualche disabilità.
L’ICF non classifica le persone, ma descrive
la situazione di ciascuna persona all’interno
di una serie di domini della salute.
La parola handicap non sarà più utilizzata
Identificare i bisogni formativi: il modello ICF
International Classification of Functionality
Identificare i bisogni formativi: il modello ICF
International Classification of Functionality
ICF: L’APPROCCIO
INCLUSIVO ALLA DISABILITA’
3 OBIETTIVI:

Potenziare capacità, competenze e attività

Favorire la partecipazione sociale

Considerare i fattori contestuali facilitanti
Indicatore e/o misuratore
Pensare speciale ( Montuschi, 2004)
Orientare i processi e le strategie funzionali
all’integrazione scolastica per un progetto di
vita personalizzato all’interno di una società
inclusiva.
Come?
Programmare l’inclusione= lavoro di gruppo
Rese manifeste e co-agite
Rete figure
F
E
E
D
B
A
C
k
Programmi di attuazione

Percorsi speciali o percorsi inclusivi?

Ricerca Azione o Ricerca Azione Partecipativa?
Dal BES alla classe e ritorno, passando da casa
Percorsi speciali o percorsi inclusivi?
Percorsi speciali
Contenuti
Differenziazione
estranei al
contesto di
Routine
apprendimento
della classe
Docente curricolare e di
sostegno seguono strade
parallele
Percorsi inclusivi
Lavoro sul campo
Approccio
tematico/esperenziale
affrontato dal gruppo
Motivazione
al peer
tutoring
Attivazione e
sviluppo
competenze
trasversali
Sempre partecipe al
percorso educativo
Educazione al riconoscimento
significativo dell’altro diverso da sè
Docente di classe e sostegno sono sinergici
Istituzioni, Scuola, Famiglia
sono settoriali
Famiglia corresponsabile attivamente
Dalle teorie dell’inclusione alle azioni
Analisi e simulazioni d’uso di



software
hardware
percorsi didattici
..dedicati.
I nostri credo


Riteniamo che se ad input non corrisponde
output corretto, ciò non dipenda
esclusivamente da mancata possibilità, ma
spesso da mancato ricorso a linguaggi e
strumenti alternativi/compensativi
Riteniamo che la personalizzazione dei
percorsi strutturati attraverso l’uso di
hardware e software non possa limitarsi
all’uso di standardizzazioni
I nostri credo

Riteniamo che solo il lavoro collaborativo
possa essere garanzia di riuscita nel
processo di formazione dei bambini e ragazzi

Riteniamo che disponibilità ad apprendere,
sperimentare, comunicare e confrontarsi,
siano gli ingredienti base per la riuscita
dell’esercizio di ruolo di chi si occupa di
soggetti in condizione di handicap, disabilità,
BES
Come procediamo

Presenteremo un percorso frazionato in più interventi, per
mostrare e far capire come sia possibile fare didattica inclusiva

Ad ogni intervento è riservato uno spazio per la discussione

Discussione finale
SONO GRADITE DOMANDE, INTERVENTI, PARERI E QUANTO
ALTRO ATTIVI IL VOSTRO PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA
GIORNATA ODIERNA.
Rete di figure
Da modello di comunicazione tra casa, scuola
e istituzioni …a
DISCENTI
normo e bes
ISTITUZIONI
INTERAZIONE
CO-AZIONE
DOCENTI
curricolari e non
FAMIGLIA
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Dott._Emanuela_Cren