L’AERONAUTICA MILITARE Assicurare, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, il controllo e la difesa dello spazio aereo su acque e territorio nazionali per garantire la sovranità dell’Italia. Operare congiuntamente in missioni alleate o internazionali, alle quali il Paese decide di partecipare, per mantenere e rafforzare la pace nel segno della solidarietà e del rispetto dei diritti umani. Intervenire in soccorso alla popolazione in caso di calamità e in situazioni di particolare emergenza. Sono queste le linee di riferimento alle quali si ispirano tutte le attività dell’Aeronautica Militare, una forza aerea moderna che contribuisce a dare credibilità e valenza all’Italia in Europa, nell’ambito dell’Alleanza Atlantica e nel più vasto contesto internazionale. Le nuove sfide tracciate dagli attuali scenari internazionali di sicurezza impongono un ampliamento, in termini sia qualitativi che quantitativi, dei compiti assegnati oggi al “potere aereo”. Per il personale (composto, al 1° gennaio 2011, da circa 42.000 unità, di cui 750 donne) è indispensabile, quindi, mettere in campo - accanto ad una formazione tecnico-militare aggiornata, che consenta di applicare con professionalità i moderni concetti di prontezza operativa, rapidità di intervento ed autonomia logistica in teatri lontani - doti umane e morali, disciplina, sensibilità ed un ampio patrimonio culturale. A guardia del cielo – Ventiquattr’ore al giorno una rete di sensori capillare per identificare qualunque velivolo sospetto. Caccia pronti al decollo in cinque minuti per intercettare e neutralizzare l’eventuale minaccia. E’ la difesa aerea, un complesso e articolato strumento, attraverso il quale l’Aeronautica Militare protegge lo spazio aereo nazionale da qualunque violazione. Tale attenta e costante opera di sorveglianza ha permesso ai caccia italiani, nel 2009, di effettuare 11 scramble (decolli su allarme) con relative intercettazioni e identificazioni di velivoli stranieri, entrati in territorio italiano senza autorizzazione o senza contatti radio con le torri di controllo. Per quanto riguarda il 2010, sono stati effettuati 7 scramble. La difesa aerea è la ragion d’essere dell’Aeronautica Militare, il compito naturale dal giorno della sua costituzione e che è divenuta, dopo i tragici eventi dell’11 settembre 2001, non solo di estrema attualità ma anche e soprattutto delicata e difficile da assolvere. Mezzi flessibili e altamente tecnologici, professionisti di prim’ordine, regole d’ingaggio certe, una catena di comando univoca sono le risposte ad ogni possibile forma di minaccia proveniente dal cielo. Ad assicurare il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale dal 2006 è l’Eurofighter ‘Typhoon’ in servizio presso il 4° e il 36° Stormo, rispettivamente di Grosseto e Gioia del Colle, insieme al caccia F-16 dislocato attualmente sulla base aerea di Trapani, dopo la chiusura del 5° Stormo di Cervia nel giugno 2010. L’Eurofighter è un velivolo multiruolo di ultima generazione frutto della collaborazione di Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia. Trasporto aereo, presenti ovunque - Al trasporto aereo, svolto dai velivoli C-130J e C-27J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, è affidato il compito del trasferimento di personale, mezzi e materiali in ogni parte del mondo, in particolare per le operazioni ‘fuori area’ (Afghanistan, Balcani, Libano e Iraq) e i soccorsi umanitari. Solo con l’attività di volo svolta dal C130J, dal 2000 ad oggi, il Reparto ha raggiunto nel marzo 2011 l’importante traguardo delle 100.000 ore di volo. Un impegno continuo e intenso anche per il trasporto di malati gravi e di organi da trapiantare, nonché il supporto a spedizioni scientifiche. In concorso con la Protezione Civile il Reparto di Pisa ha operato, tra gli altri, in occasione dello tsunami nel sud-est asiatico del dicembre 2004, dell’uragano ‘Katrina’ negli USA del settembre 2005, del terremoto in Pakistan nell’ottobre 2005 e di quello in Abruzzo nel 2009. Vi sono state poi le missioni nel Continente africano, come quella per il trasporto di aiuti umanitari a favore delle popolazioni del Darfur, in Sudan, e quella svolta sotto le insegne dell’Unione Europea nella Repubblica Democratica del Congo in occasione delle elezioni democratiche nel 2006. I velivoli della “46^” hanno partecipato inoltre alle missioni denominate ‘Ridare la Luce’ nell’Africa sub-sahariana (Mali, Togo e Ghana), con il trasferimento di medici oculisti dell’Aeronautica Militare e dell’Ospedale ‘Fatebenefratelli’ per operare e curare le popolazioni locali affette da malattie agli occhi. L’Aeronautica Militare in Afghanistan - La Joint Air Task Force (JATF) è la componente aerea nazionale joint, ossia costituita da assetti di tutte le Forze Armate presenti ad Herat, sotto la leadership dell’Aeronautica Militare. Le missioni svolte prevedono compiti di ricognizione a supporto delle truppe nazionali e alleate sul territorio, grazie all’impiego di velivoli AM-X e e assetti UAV (Unmanned Aerial Vehicle) ‘Predator’. Alla fine del 2010 i quattro AM-X del Task Group 'Black Cats', impiegati principalmente in compiti ISR (Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione) in favore del contingente italiano e delle forze alleate di ISAF (International Security Assistance Force), hanno effettuato circa 2.000 ore di volo. I ‘Predator’ sono invece velivoli teleguidati da terra. I sensori di bordo installati sotto ciascun velivolo permettono di realizzare riprese elettroottiche ed infrarossi del territorio, trasmesse in tempo reale ad un operatore a terra che le interpreta. Dal 2007 ad oggi in teatro afghano hanno oltrepassato il traguardo delle 5.000 ore di volo, A tale attività vanno aggiunte le già citate missioni di trasporto aereo, anche di tipo ospedaliero e prettamente umanitario, effettuate con velivoli da trasporto C-27J e C-130J, nonché elicotteri AB-212. Ricerca e soccorso: 24 ore su 24 per risolvere le emergenze – La ricerca e il salvataggio di equipaggi di volo e di mezzi marittimi in difficoltà, il soccorso a persone in pericolo di vita e a popolazioni colpite da calamità naturali, nonché il trasporto di malati sono alcune delle attività che impegnano, di giorno e di notte, il personale e i mezzi del 15° Stormo di Cervia. A queste attività, in occasione di crisi internazionali, si aggiungono anche le capacità ‘Combat SAR’ (Search and Rescue), dedicate alle operazioni di recupero degli equipaggi di velivoli colpiti in territorio ostile e di quelle per l’evacuazione di feriti durante le operazioni definite ‘Medevac’ (Medical Evacuation). Ricerca e sperimentazione: alle frontiere della tecnologia - L’aviazione, attraverso il progresso tecnologico, è sempre stata l’espressione più pura della sfida dell’uomo ai limiti imposti dalla natura. L’Aeronautica Militare ha in questo campo ereditato un patrimonio prezioso. Studio e sperimentazione, condotti dal Reparto Sperimentale di Volo di Pratica di Mare, con interesse e passione verso settori scientifici all’avanguardia, che hanno spesso frequenti ricadute nel comparto civile, costituiscono l’oggetto di questa stimolante ricerca. I campi spaziano dalle prove di volo e sperimentazione di sistemi d’arma alla chimica, dalla fisica dei materiali alla medicina aerospaziale, dall’elettronica all’informatica, ed impegnano congiuntamente piloti, ingegneri, medici, chimici, fisici e tecnici di settore in un affiatato lavoro di gruppo. Per il 2011 è previsto l’ultimo storico volo dello Shuttle, missione STS-134, che vedrà impegnato il Colonnello pilota Roberto Vittori, alla sua terza missione spaziale, quale unico astronauta non statunitense. Inoltre, tra i futuri candidati astronauti europei, sono stati selezionati i Capitani pilota Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. La Pattuglia Acrobatica Nazionale ‘Frecce Tricolori’, eredi di una tradizione prestigiosa, suscitano con le loro esibizioni nel mondo ammirazione nei confronti dell’Aeronautica Militare e dell’Italia. La precisione dei piloti nelle figure acrobatiche, le prestazioni dei 10 Aermacchi MB339 PAN, nonché l’organizzazione a terra e in volo per la realizzazione delle esibizioni, sono espressione dell’addestramento, della tecnologia e della creatività, propri del ‘Sistema Paese’. ‘Antica tradizione di modernità’ – Dal 1923, anno di fondazione della sua costituzione, la storia dell’Aeronautica Militare si intreccia con quella del Paese. Il grado di tecnologia e conoscenze hanno consentito alla Forza Armata uno sviluppo al passo con le continue esigenze e sfide dell’era moderna. Un progresso non sempre facile e talvolta penalizzato dalle carenze di risorse finanziarie a disposizione per l’ammodernamento dei mezzi e l’addestramento del personale.