LE ALI DELLA STORIA:
l’Aeronautica Militare italiana
dalle origini alla II guerra mondiale
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Collezione di Mauro Giacomino Piovano
Catalogo della mostra a cura di Mauro Giacomino Piovano e Maura Vittonetto
LE ALI DELLA STORIA:
l’Aeronautica Militare italiana
dalle origini alla II guerra mondiale
Collezione di Mauro Giacomino Piovano
Catalogo della mostra a cura di Mauro Giacomino Piovano e Maura Vittonetto
25 gennaio - 2 marzo 2012
Biblioteca della Regione Piemonte
via Confienza, 14 - Torino
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Collana “Mostre della Biblioteca della Regione Piemonte”, n. 16/2012
In copertina:
Medaglia di benemerenza dei pionieri dell’Aeronautica.
Istituita nel 1941 per dare un attestato di benemerenza nazionale a coloro che per primi
avevano prestato la loro opera per le progressive conquiste dell’aviazione e che avevano
ottenuto il brevetto di pilota anteriormente alla
I guerra mondiale.
Presidente
Valerio Cattaneo
Vice Presidenti
Riccardo Molinari
Roberto Placido
Consiglieri Segretari
Lorenzo Leardi
Gianfranco Novero
Tullio Ponso
In IV di copertina:
Direzione Comunicazione istituzionale
dell’Assemblea regionale
Direttore: Rita Marchiori
Cartolina dell’Arma Aeronautica firmata
D’Ercoli, di propaganda (Edizioni Boeri).
Settore Comunicazione e Partecipazione
Dirigente: Daniela Bartoli
Federica Albertini
Dario Barattin
Si ringrazia Teresio Marchino per le gentili
concessioni
Settore Informazione
Alessandro Bruno
Daniela Roselli
Carlo Tagliani
Fotografie
Paolo Siccardi
Stampa
F.lli Scaravaglio & C. srl
© Consiglio regionale del Piemonte, Torino, 2012
ISBN 978- 88-96074-39-8
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Le ali della storia:
l’Aeronautica
militare italiana
dalle origini alla
II guerra mondiale
Il mondo aeronautico, e la sua evoluzione per la conquista dello spazio,
costituiscono non solo un settore trainante per l’economia dell’Italia, ma anche
per lo sviluppo economico, scientifico e sociale del nostro territorio.
Il Consiglio regionale, pertanto, è lieto di ospitare la mostra “Le ali della storia”.
Proprio in Piemonte è stata scritta una parte importante della storia
dell’aviazione: il primo velivolo completamente realizzato in Italia nacque
a Torino, progettato da un ingegnere del Politecnico, e fu portato in volo
nel gennaio del 1909. Nel 1910 nasceva a Mirafiori il primo aeroporto
italiano, che divenne anche il più importante del Paese, e nel 1912 - alla
Caserma Lamarmora - venne costituito il Battaglione Aviatori prodromico
dell’Arma azzurra, fondata nel 1923, che fu la seconda nella storia dopo
la britannica Royal Air Force.
Negli anni ‘20 fu proprio un italiano il più importante teorico del “potere
aereo”: le sue dottrine sono valide ancora oggi e hanno influenzato in
modo decisivo lo sviluppo delle forze aeree di tutto il mondo.
Alla vigilia della Seconda guerra mondiale l’Italia deteneva 33 degli 84
primati riconosciuti dalla Federazione aeronautica internazionale. Ma
l’organizzazione industriale italiana, sommata a scelte politiche sbagliate,
non consentirono il necessario sviluppo della tecnologia aeronautica
applicata ai prodotti di grande serie.
Dalle ceneri di quell’eroico periodo nacque la nostra tradizione aeronautica
che è la base dell’Aeronautica Militare moderna. L’alto livello tecnologico
di questa forza armata, infatti, si basa anche sui prodotti del distretto
piemontese dell’aerospazio: una delle eccellenze tecnico-scientifiche che
dà lustro alla nostra regione.
Il Centro Multifunzionale Spaziale, nato in seno allo stabilimento torinese
che si occupa di spazio e realizzato anche con il contributo della Regione
e la costruzione, sempre a Torino, di più della metà del volume abitabile
della Stazione spaziale internazionale, sottolineano quale importanza
rappresenti per il nostro territorio questo settore. E a Novara a breve partirà
l’assemblaggio dell’F35 l’unico aereo da difesa di 5 a generazione
attualmente in produzione.
L’industria, la ricerca scientifica, l’aviazione civile e militare convivono in
Piemonte dove hanno scritto un passato glorioso e promettono un futuro
ricco di valori, progetti e doveri.
Valerio Cattaneo
Presidente del Consiglio regionale del Piemonte
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Le ali della storia:
l’Aeronautica militare
italiana dalle origini
alla II guerra mondiale
Quando ero bambino amavo ascoltare i racconti di mio padre sulle vicende della II guerra mondiale, da lui vissute direttamente. Infatti, appartenente alla classe 1921, era stato arruolato come aviere scelto motorista:
dopo cinque anni sotto le armi aveva purtroppo imparato sulla propria
pelle molte cose della guerra che non si leggono sui libri di storia.
Suggestionato dalla sua capacità di raccontare vicende vissute, mi immaginavo il rombo degli aerei che partivano per una missione, da cui non
erano certi di tornare. Guardando il suo cappello, è nato in me il desiderio
di cercare oggetti appartenuti agli uomini che hanno dato la loro vita per la
patria.
Negli anni, frequentando i mercatini ho cominciato a trovare dei cimeli
che davvero hanno fatto la storia: chi vorrà visitare questa mostra si accorgerà che ci sono fotografie e cartoline che ben rendono l’idea delle
attività dell’Aeronautica militare. Mostrano aerei nemici abbattuti durante
la I guerra mondiale, aerei in volo durante la II guerra mondiale, figure di
piloti e avieri accanto ai loro velivoli, uomini che vivevano per la loro
missione, volavano sapendo che in ogni momento potevano essere uccisi o che potevano precipitare. Gli aerei del tempo, infatti, non potevano
garantire la sicurezza e l’affidabilità di quelli moderni. Per quanto i piloti
fossero in gamba - e nell’aviazione dell’epoca si distinguevano veri “assi”
dell’aria - volare era un’attività molto pericolosa. Lo si comprende anche
osservando gli indumenti: le cuffie erano in cuoio o in tela a seconda se
invernali o estive, e non costituivano certo una valida protezione in caso
di incidente. Considerando le basse temperature che potevano esserci in
quota, si comprende che quei piloti erano degli eroi, sia per il coraggio
che per abilità tecnica.
Nella mostra ci sono anche strumenti di dotazione degli aerei, a partire
dagli albori dell’Aeronautica, come l’inclinometro, inventato da Corradino
D’Ascanio e costruito da Giulio Pomilio a Torino. Si arriva poi alla strumentazione degli anni ’40 del secolo scorso, che era già molto all’avanguardia, da cui si sono infine sviluppati gli strumenti moderni, nell’era dell’elettronica.
L’Aeronautica è uno dei corpi militari più ricercati nel mondo del collezionismo, anche per la cura delle medaglie e dei distintivi, oggetti relativamente rari soprattutto per il fatto che non molti uomini riuscivano a farne
parte. Difatti bisognava superare diverse prove di abilità e attitudine già
all’inizio del Novecento.
Ufficialmente, la Regia Aeronautica venne istituita come arma autonoma
con Regio Decreto 645 del 28 marzo 1923; prima di quella data esistevano due tipologie di Aeronautica, facenti capo rispettivamente alla Regia
Marina e al Regio Esercito con aerei, piloti, e tecniche differenziate secondo le rispettive esigenze.
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Una medaglia particolarmente significativa è quella dei pionieri dell’Aeronautica, onorificenza assegnata appunto ai pionieri, cioè a coloro che
avevano ottenuto il brevetto da pilota prima della I guerra mondiale. Si
noterà che l’aquila è un simbolo ricorrente: compare spesso su medaglie
e distintivi, e altrettanto frequentemente si vedono ali stilizzate e non.
Così anche sulle impugnature delle spade si nota la testa e l’ala di un’aquila
che simboleggiano l’acutezza e la velocità. Queste non erano armi da
combattimento come nell’Ottocento, ma erano soltanto armi da parata, in
quanto molto decorate e, soprattutto, senza filo.
Molto significative sono le foto di Italo Balbo, in visita a Torino - perfettamente conservate - nel decennale della marcia su Roma e durante la
visita alla Fiat.
Una particolarità unica è la cartolina del primo esperimento di posta aerea, spedita nel maggio del 1917 da Giulio Pomilio che, con la sua società
Aeronautica Pomilio & C., organizzò lo speciale volo da Torino a Roma e
ritorno, a titolo sperimentale, per il trasporto anche di corrispondenza postale. Il destinatario era il fratello Federico a Roma.
Molti altri sarebbero gli oggetti da esporre per dare un’idea della storia
dell’Aeronautica, ma anche da questa piccola e preziosa selezione si
possono già rivivere i momenti più eroici del Novecento.
La mostra vuole essere anche un omaggio a tutti i nostri eroi, sia del
passato che del presente, che rischiarono e rischiano la loro vita per la
patria, volando sulle ali della Storia.
Mauro Giacomino Piovano e Maura Vittonetto
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Fregio da cappello per ufficiale dei Bersaglieri mod.1902 con elichetta da pilota, utilizzato
fino al 1915.
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Medaglia con l’incisione “Aquila Romana 18 febbraio 1916”. All’interno della scatola vi è la
scritta “Facsimile della targa d’oro offerta al Cap. Salomone l’invitto pilota del caproni ‘Aquila
Romana’ dopo l’eroica incursione su Lubiana del 18 febbraio 1916”. L’aereo Aquila Romana
venne colpito dagli aerei austro-ungarici e il pilota, Capitano Oreste Salomone, benché ferito al
capo, riuscì a disimpegnarsi e a rientrare nelle linee italiane atterrando sul campo di Gonars.
Salomone per questa impresa fu il primo aviatore italiano a essere insignito della medaglia
d’oro al valor militare.
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Alcuni piloti in posa dinnanzi a un
aereo Farman MF, costruito su licenza
Fiat (12 maggio 1916).
Freccia flèchettes francese utilizzata nella I guerra mondiale, anche dall’Aviazione italiana e
tedesca. Questi dardi venivano lanciati dagli aerei contro le formazioni nemiche.
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Aereo Albatros austriaco abbattuto dall’artiglieria contraerea il 27 marzo, 1916 in
provincia di Udine fra Aiello
e Muscoli.
Bracciale con medaglie appartenuto
a un osservatore della difesa aerea
di Venezia nella I guerra mondiale.
Sulla medaglia centrale è inciso il
motto “Per l’aria buona guardia”.
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Inclinometro universale per aereo inventato nel 1916 dall’ingegner Corradino d’Ascanio e costruito da Giulio
Pomilio di Torino, usato per controllare gli assetti di volo in salita, in discesa e in assenza di visibilità.
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Attestato del brevetto italiano, (complemento di privativa), dell’inclinometro rilasciato il 28 aprile 1917 a
Corradino d’Ascanio.
Attestato del brevetto americano dell’inclinometro rilasciato il 9 aprile 1918 a Corradino d’Ascanio.
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Libretto di istruzioni dell’inclinometro,
che all’epoca costava 150 lire.
Progetto dell’inclinometro con l’autografo di Corradino d’Ascanio.
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Aereo Pomilio utilizzato per il collaudo
del sincronizzatore di sparo delle armi
attraverso il disco dell’elica.
Pubblicità degli aeroplani da bombardamento da caccia e da esplorazione della Società
anonima per costruzioni aeronautiche
dell’ingegner O. Pomilio & C., sulla copertina
di una cartina del Touring Club (aprile 1917).
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Foto di uno dei fratelli Pomilio in divisa da pilota, con
l’aquiletta sulla manica. (Foto con dedica a Giulio Pomilio, del 10 novembre 1918).
Ottorino Pomilio. (Foto con dedica a Giulio Pomilio, del
18 gennaio 1918).
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Cartolina del primo esperimento di trasporto aereo
postale Torino - Roma eseguito con l’aeroplano Pomilio il 20 maggio 1917, spedita dall’ingegrer Pomilio a
suo fratello.
Invito per il 20 Maggio 1917 nel campo di
aviazione della Società anonima per costruzioni aeronautiche Ingegner O. Pomilio & C.
dove partiva il primo aeroplano per l’esperimento di trasporto postale aereo da Torino a Roma.
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Libretto personale di volo di un pilota del Battaglione Scuole aviatori del
1918.
Libretto personale di volo con il nome di un pilota ammesso al campo scuola di Venaria Reale (TO) il 12 luglio 1918 per volare su aerei
Caudron G3.
Allievi piloti nel campo di
aviazione di Venaria Reale
(TO) nel 1918.
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Cuffia da volo invernale in cuoio
imbottita di lana, usata negli anni ’20,
nel periodo invernale.
Dirigibile T34 con il timbro in rilievo della Direzione servizi fotografici Aviazione Regia Marina e lo stemma
sabaudo, realizzato da una società costituita da Usuelli, Crocco, Nobile e Prassone. Il 19 marzo 1919 a Ciampino compì il primo volo. Il T34 (T per “transatlantico” e 34 per il volume) è il più grande dirigibile semirigido
costruito fino a quel momento. Nel maggio 1921fu venduto alla Marina degli Stati Uniti che lo ribattezzò “Roma”.
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Biplano con lo stemma della città di
Fossano (CN).
Sciagura aerea in piazza d’Armi del 3 marzo 1925, dove
persero la vita il sergente
maggiore Ceresa e il capitano dei Bersaglieri Banchi.
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Spalline e brevetto da ufficiale pilota della guerra di Spagna 1936-1939, con grado da sottotenente.
Cappello bustina alla spagnola con due stellette appartenuto
a un tenente italiano dell’Aviazione legionaria detta anche
Aviaciòn del Tercio.
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Alta uniforme e cappello da capitano pilota della II guerra mondiale con i nastrini delle decorazioni e l’aquiletta brevetto.
Giubbotto da volo estivo e cappello della
II guerra mondiale. Il giubbotto è stato fabbricato dalla Marus di Torino.
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Cuffia da volo bianca estiva da pilota della II guerra
mondiale.
Cuffia in cuoio imbottita di lana con laringofono (microfono che a contatto con il collo capta il suono
tramite sensori).
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Cuffia in cuoio marcata G. Giusti di Roma con occhiali Protector della ditta Giuseppe Ratti di Torino.
Guanti da pilota in pelle imbottiti.
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Cappello nero da capitano per l’uniforme da sera invernale, modello 1929 prodotto dalla ditta
Cigna di Torino.
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Medagliere di un ufficiale pilota composto da due medaglie al valor militare in argento, tre medaglie al valor
militare in bronzo, due medaglie a croce al merito, una medaglia a croce al merito in Spagna, una medaglia
delle campagne in Africa orientale, una medaglia commemorativa della guerra di Spagna e una medaglia dei
volontari nella guerra di Spagna.
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Gradi gialli da tenente per giubbotto e tuta da volo con il
brevetto da volo ricamato. Gradi dorati da tenente e da
capitano per uniforme ordinaria.
Stellette gialle per tuta e giubbotto da volo e traversine
con nodo Savoia per l’uniforme degli ufficiali inferiori del
ruolo servizi.
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Aquiletta da pilota per uniforme da sera, spalline da tenente per alta uniforme e spalline da capitano e tenente
per uniforme ordinaria, modello 1934.
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Cinturino da allievo della Regia Accademia di Aeronautica 1932.
Spadini da allievi della Regia Accademia di Aeronautica, modelli 1925 e 1930.
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Spade da ufficiale della Regia Aeronautica, modello 1937, di due costruttori diversi.
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Italo Balbo a Torino, nella foto
dicitura: “Torino il IX annuale della Marcia su Roma (1931) sua
Eccellenza Italo Balbo passa in
rivista la Legione Mutilati”.
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Italo Balbo a Torino, nella
foto dicitura: “Torino, le entusiastiche accoglienze agli
eroici trasvolatori. Le maestranze della Fiat acclamano S.E. Italo Balbo e gli
equipaggi”.
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Modellino di idrovolante in scatola con la dicitura Crociera
aerea transatlantica Italia - Brasile anno IX. Rappresenta
l’aereo Savoia Marchetti S55A che fece la trasvolata dal
17 dicembre 1930 al 15 gennaio 1931.
Quadretto rappresentativo della crociera Atlantica
Italia - Brasile con medaglie, distintivi e un tagliacarte
commemorativi.
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Medaglione del decennale della fondazione della Regia Aeronautica del 28 marzo 1923-1933.
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Strumento di bordo: ripetitrice marconista mtb/r costruita dalla Microtecnica di Torino su licenza
della tedesca Patin.
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Strumenti di bordo: orologio con cronometro Jaeger e cronometro Leonidas modello 1-852 usato come
sganciabombe per misurare lo sgancio tra una bomba e l’altra. Veniva applicato anche sulla cloche dei
bombardieri P108.
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Strumenti di bordo: contagiri per motore dell’azienda Veglia e manometro pressione aria compressa per
freno della Società Fast di Rivoli.
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Quadro con brevetti da pilota, da osservatore, da aliantista; serie di distintivi di specialità di fine
guerra; serie di distintivi per azioni di guerra e vari distintivi di propaganda, di associazioni e di
squadriglie.
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Fermacarte Torino e l’Autarchia, maggio-giugno A.F. XVII 1939.
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Libretto personale di volo, anno 1938, appartenuto a un aviere scelto motorista del 50° stormo d’assalto del
XVI gruppo comando della 168a squadriglia di stanza a Ciampino.
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Manutenzione della pista di atterraggio.
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Foto dell’Aereo Macchi 202 serie 1,168a Squadriglia, 16° Gruppo, 54° Stormo Caccia terrestre168-11 (MM7948)
41
Cartolina viaggiata dell’Arma Aeronautica, di propaganda (Edizioni Boeri).
42
Cartolina dell’Arma Aeronautica che ritrae veivoli italiani S-79 firmata Berthelet, di propaganda
(Edizioni Boeri).
43
Gladi della Repubblica Sociale Italiana 1943-1945, venivano applicati al bavero delle uniformi dei
cappotti e dei giubbotti.
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Cuffia da volo modello M radiotelefonica prodotta dalla Microtecnica di Torino, usata verso la fine
della guerra mondiale.
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LE BASI AEREE
ITALIANE
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In questa base operava il 21° gruppo caccia intercettori alle dipendenze del
53° Stormo “Guglielmo Chiarini”.
intercettori
(NO)
Qui ha sede il 313° Gruppo addestramento acrobatico “Frecce Tricolori”.
Si ringrazia Roberto Gottardi per la collezione filatelica esposta.
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Collana “Mostre della Biblioteca della Regione Piemonte”
Già pubblicati:
n. 11/2009 - Immagini di Torino e del Piemonte attraverso le scatole di latta a cura di Silvie e Gustavo
Mola di Nomaglio
n. 12/2009 - Il monumento da tasca: medaglie commemorative piemontesi tra ‘800 e ‘900 a cura di
Marco Albera
n. 13/2009 - La conquista immaginaria della Luna e dello spazio dall’antichità al 1969 a cura di Piero
Gondolo della Riva
n. 14/2009 - In viaggio con i Magi. Presepi e natività dal mondo a cura di Roberto e Licia Veglia
n. 15/2010 - La Sindone e le Ostensioni. Ricordi di un pellegrinaggio a Torino a cura di Laura Borello
n. 16/2010 - Gianduja da burattino a simbolo del Piemonte a cura di Alfonso Cipolla
n. 17/2010 - Carrozzieri piemontesi e Alfa Romeo a cura di Edgardo Michelotti
n. 18/2010 - In viaggio con i magi. Presepi e natività dal mondo a cura di Roberto e Licia Veglia
n. 19/2011 - Il Risorgimento sui piatti a cura di Piero Gondolo della Riva
n. 10/2011 - Il Risorgimento in diretta: cronache di un’epopea a cura di Giancarlo Melano
n. 11/2011 - Melodramma e Risorgimento a cura di Giorgio Rampone
n. 12/2011 - Menù Piemontesi dall’Unità d’Italia al primo conflitto mondiale a cura di Domenico Musci
n. 13/2011 - La scuola dei premi. Libri e Giochi didattici tra l’800 e il ‘900 a cura della Fondazione
Tancredi di Barolo e Marco Albera
n. 14/2011 - Torino: 100 anni di storia dell’Unità nazionale a cura di Michele Monetti
n. 15/2011 - In viaggio con i Magi. Presepi e natività dal mondo a cura di don Alberto Chiadò
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Orari di apertura al pubblico:
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e-mail: [email protected]
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