filosofia minima TU 2013-2014 Socrate e Platone il dialogo e la mente il dialogo e la mente Socrate - Platone Tre passaggi 1. Socrate, il bene è dialogo, di confronto e ricerca (dialéghesthai, exetàzein) 2. Platone: rifugio nelle idee e nello stato ideale, luogo di giustizia, dominato dal concetto di bene 3. Platone: questioni di dialettica, il non-essere tra i generi sommi e i problemi etici il dialogo e la mente Socrate 470 399 il dialogo e la mente Socrate le condizioni del dialogo 1. la consapevolezza della propria ignoranza “so di non sapere” come disponibilità al confronto 2. la brachiloghìa contro la macrologhìa: procedere per brevi domande e risposte Non lunghi discorsi che provocano torpore, assopimento, dipendenza e dolce abbandono e, sempre, dimenticanza di sé, ma brevi domande e risposte che possano richiamare alla memoria e riportare alla mente ciò che essa possiede senza esserne consapevole. 3. l’accordo raggiunto è accettato come verità « Perché su tali questioni a me pare, o Socrate, come forse anche a te, che avere in questa nostra vita una idea sicura, sia o impossibile o molto difficile; ma d’altra parte non tentare ogni modo per mettere alla prova quello che se ne dice, e cessare di insistervi prima di aver esaurita ogni indagine da ogni punto di vista, questo, o Socrate, non mi par degno di uno spirito saldo e sano. Perché insomma, trattandosi di tali argomenti, non c’è che una cosa sola da fare di queste tre: o apprendere da altri dove sia la soluzione; o trovarla da sé; oppure, se questo non è possibile, accogliere quello dei ragionamenti umani che sia se non altro il migliore e il meno confutabile, e, lasciandosi trarre su codesto come sopra una zattera, attraversare così, a proprio rischio, il mare della vita: salvo che uno non sia in grado di fare il tragitto più sicuramente e meno pericolosamente su più solida barca, affidandosi a una divina rivelazione. Platone, Fedone 85 cd. » il dialogo e la mente Socrate la verità che nasce dalla ricerca (verità, concetto plurivoco, in contesto etico) 1. resta provvisoria e in progetto 2. l’etica è intesa come impegno dialogico per la verità 3. il luogo della coincidenza tra bene e sapere il bene è lo stare nel dialogo come confronto e ricerca, questo è l’unico contesto per il sapere e per il sapere come virtù (comportamento) – bene il dialogo e la mente Socrate un doppio fallimento 1. Un fallimento esterno : un giusto condannato a morte dalle leggi della polis e, drammaticamente, una morte che rappresenta un atto ultimo di fedeltà alle leggi. 2. Un fallimento interno: il grave e compromettente difetto logico presente nel metodo etico del dialogo praticato da Socrate. il dialogo e la mente Socrate L’intoppo “logico” del dialogo e il suo rilancio in un nuovo contesto. 1. l’argomento eristico presentato nel dialogo “Menone”. 2. per uscire da questo vicolo cieco occorre portare alla attenzione filosofica il tema della mente umana come sede naturale delle idee. 3. il dialogo ha lo scopo di portare alla memoria e mettere a disposizione i concetti e le idee, patrimonio specifico della mente umana. il dialogo e la mente Platone 427 347 il dialogo e la mente Socrate - Platone il luogo del dialogo: la società organizzata, la polis e le sue leggi 1. le leggi permettono al cittadino di essere generato, allevato, educato. 2. l’ingiustizia nei confronti delle leggi si ha quando 1. non se ne accetta la sentenza perché sfavorevole all’utile privato 2. trasgredendole non si rispetta il patto presente nelle leggi stesse, il patto di convivenza civile 3. non si rispetta la natura dialogica del patto che le costituisce se non si concorre a modificarle. il dialogo e la mente Platone Il rifugio nelle idee e nello stato ideale, luogo di giustizia, dominato dal concetto di bene. le funzioni produzione essenziali le classi sociali produttori difesa governo custodi filosofi le abilità (le virtù) coraggio sapere la radice antropologica dedizione anima nutritiva anima motrice anima intellettiva (funzione) l’armonia (l’accordo) dell’insieme è “giustizia” lo stato giusto sede dell’etica ma non stato etico « etica - modelli storici Platone Platone: la dialettica dei generi il non-essere l’enunciato paradosso «Abbiamo dimostrato che il non-essere è». E noi invece non solo abbiamo dimostrato che il non essere è, ma del non essere abbiamo chiarito anche la forma che lo costituisce, perché dopo di aver dimostrato che la natura del diverso è, e si trova sminuzzata per tutti quanti gli esseri nei rapporti reciproci; di ciascuna particella di essa, che si contrapponga all’essere abbiamo avuto l’audacia di dire che questa per l’appunto è realmente il non essere.» Sofista etica - modelli storici Platone l’idea di Bene, principio reggente ma indefinibile « Su, benedetti amici, lasciamo stare per il momento cosa sia mai il bene in sé: mi sembra una cosa troppo alta perché possiamo raggiungere ora, con lo slancio presente il concetto che ne ho io. Invece voglio dire, se ne siete contenti pure voi, quello che sembra la prole del bene… Repubblica