Plato ne La vita Nasce ad Atene da famiglia aristocratica, intorno al 428 a. C. Verso i 20 anni incontra Socrate, ne diventa discepolo e segue i suoi insegnamenti sino alla sua morte nel 399 a. C. Vive in pieno il dramma della crisi della poleis. Dopo la condanna di Socrate si reca a Megara, in Egitto, nella Magna Grecia e in altri Paesi. La vita 388 a. C. si reca a Siracusa dove cerca di affermare i i principi dela sua concezione etico-politica: cerca di convincere il tiranno Dionigi ad operare dei cambiamenti nel suo sistema politico. Questi tentativi falliscono (nel corso di queste vicende verrà anche venduto come schiavo...) anche quando a Dionigi succede il figlio. 387 a. C. apre l’Accademia, una scuola filosofica, di formazione scientifica e politica. Muore ad Atene intono al 348 a. C. (quasi ottantenne). Gli scritti La crisi della póleis tramonto dell’età d’oro della Grecia periclea, piano politico: sconfitta d’Atene e conclusione della guerra del Peloponneso (404), fallimentare esperimento aristocratico dei Trenta Tiranni (404-403), il deludente ritorno alla democrazia, diversa da quella precedente e presto bagnata dal sangue di Socrate (399) piano culturale: esasperazione della Sofistica dissoluzione del socratismo nella varie scuole minori. Crisi come crisi dell’uomo nella sua totalità La figura di Socrate: Idealizzazione di Socrate, che diviene contemporaneamente simbolo della crisi e speranza di superamento della crisi stessa; Egli è come una luce nelle tenebre: ha sentito la necessità di rinnovamento etico dell’uomo in nome della virtù e della giustizia ed ha manifestato il bisogno di andare oltre al relativismo dei Sofisti. La crisi etico-politica deriva da una crisi di tipo intellettuale riforma globale dell’esistenza umana Progetto di una rifondazione della politica alla luce del sapere Platone registra la crisi della propria epoca in modo “filosofico”, ritenendo che soltanto nuove certezze di pensiero possano offrire solide basi per una riedificazione esistenziale e politica dell’uomo. La connessione tra platonismo e passione politica risulta evidente dalla vita stessa del filosofo. Gli scritti La tradizione ha conservato sino a noi gli scritti di Platone. Questi furono composti nell’arco di una cinquantina d’anni, a partire dalla morte di Socrate Gli storici moderni hanno ricostruito questo probabile ordine cronologico: Scritti giovanili o socratici Dialoghi della maturità Dialoghi della vecchiaia 13 lettere Scritti giovanili o socratici 399-388 circa Apologia di Socrate, Critone, Ione, Eutifrone, Carmide, Lachete, Liside, Ippia maggiore, Ippia minore, Protagora Dialoghi della maturità 387-367 Gorgia, Menone, Fedone, Eutidemo, Menesseno, Clitofonte, Repubblica, Cratilo, Simposio, Fedro. Dialoghi della vecchiaia 365-348/47 Teeteto, Parmenide, Sofista, Politico, Filebo, Timeo, Crizia, Leggi 13 lettere Discussa autenticità Lettera VII, forse composta da Platone negli ultimi anni di vita una sorta di autobiografia racconta le esperienze decisive della sua vita, i sui giorni a Siracusa La forma letteraria: il DIALOGO capace di mimare dal vivo l’attività filosofica di Socrate nel rapporto con i suoi interlocutori, rappresenta l’itinerario dell’attività filosofica: attraverso lo scambio di domande e risposte si può progredire alla risoluzione dei problemi e alla ricerca della verità e del sapere. Il dialogo è il solo mezzo per esprimere e comunicare la vita della ricerca filosofic. la forma dialogica consente a Platone si scomparire dietro a Socrate e i personaggi via via messi in scena. il DIALOGO Socrate scompare progressivamente come figura principale per lasciare il posto di protagonista ad altri personaggi (dialoghi composti nell’ultimo periodo di vita) negli ultimi dialoghi l’esposizione continua ed argomentata prevale sull’alternanza di domande e risposte, propria dei primi dialoghi. negli ultimi dialoghi l’interlocutore del protagonista assume sempre più una funzione di puro contorno, limitandosi ad assentire alle sue lunghe argomentazioni. La forma letteraria: il DIALOGO Lo scritto non può sostituire integralmente l’indagine filosofica condotta oralmente da persone in carne ed ossa attraverso domande e risposte in un rapporto continuativo. il sapere non è qualcosa a cui tutti possono accedere in qualsiasi momento ed allo stesso modo: richiede gradualità, il libro, invece, può andare direttamente nella mani di chiunque (cfr. Fedro) Platone distingue due tipi di dialoghi scritti: il dialogo drammatico: ogni personaggio pronuncia direttamente le proprie battute; il dialogo indiretto: il narratore (a volte Socrate stesso) riferisce una conversazione avvenuta in precedenza. le procedure argomentative 15 LA DEFINIZIONE Per discutere correttamente bisogna definire precisamente i termini del discorso Definire significa cercare l'elemento comune in una molteplicità di esmpi (crf. il testo dell'Eutifrone), l'identico che permette di raccogliere tutti gli individui sotto un unico concetto generale: l'idea partendo da una riflessione s parole, ci si interroga sulle il nesso tra essere e linguaggio è ricomposto, le parole diventano specchio delle idee 16 LA CONFUTAZIONE demolisce le false opinioni (cfr. momento dell'ironia nel metodo socratico) attraverso il dialogo col maestro l'interlocutore riconosce la contradditorietà delle proprie posizioni 17 IL CONSENSO momento positivo il risultato del confronto dialettico è l'accordo consensuale sulla verità 18 il MITO Non sempre qualsiasi questione può essere affrontata e risolta in modo dialettico. In questi casi Platone ricorre non all’esposizione in forma dialogica, ma a lunghi discorsi continui, a racconti di come verosimilmente devono stare le cose. Riveste una funzione allegorica, con compito divulgativo ed educativo Il mito viene considerato inferiore alla dialettica e alle argomentazioni, ma appare utile quando si tratta di convincere ascoltatori non sufficientemente preparati dal punto di vista filosofico. Socrate e Platone la fedeltà all’insegnamento e alla persona di Socrate è il carattere dominante dell’intera attività filosofica di Platone. non tutte le dottrine filosofiche di Platone possono essere attribuite a Socrate, anzi le dottrine tipiche e fondamentali del platonismo non hanno nulla a che fare con la lettera dell’insegnamento socratico. lo sforzo costante di Platone è quello di rintracciare il significato vitale dell’opera e della persona di Socrate. La ricerca platonica tende a configurarsi come uno sforzo di interpretazione della personalità filosofica di Socrate. Iperuranio essenza lettore Socrate ricerca Bene verità Mito protagonisti gerarchia Idee Uno e Diade Dialoghi Socrate dia-logos Dualismo Enti matematici episteme apparenza PLATONE Il mito della caverna Cosmo sensibile Lo Stato Filosofi Guerrieri Lavoratori doxa Dualismo dell’uomo anima Razionale Irascibile Concupiscibile Conoscenza desiderio corpo Copia della copia Poros Demiurgo reminiscenza Eros Arte copia episteme Penia doxa immortalità anima