Passaparola n°73. Supplemento all’Eco del Panaro. 9 maggio 2011.Aut.Trib. MO Questo documento è stato pubblicato sulla Rivista dell’ANCI Dobbiamo ringraziare Fabio Sirotti e Gianni Grandi che ci hanno fornito copia di questo prezioso documento, che certifica la primogenitura del Comune di Savignano ottenuta ai tempi della realizzazione dell’Unità d’Italia, 150 anni fa. E’ pure fantastico notare come questo prestigioso anniversario cada quando al governo del nostro paese c’è una nuova maggioranza, una squadra di cittadini di ogni pensiero politico che è riuscita a scalzare la sessantennale monotonia del partito egemone dell’Emilia Romagna. Per il sottoscritto, che è stato per tanti anni sulla trincea dell’opposizione, il risultato elettorale raggiunto due anni fa è stato motivo di soddisfazione e di gioia. La notizia che il Comune di Savignano è stato il primo (assieme a Soliera) ad ottenere dal re Vittorio Emanuele II la concessione dello stemma nel lontano 1862, aumenta la mia soddisfazione, anche nel ricordo di mio padre Giovanni, che fu sindaco di Savignano, e che lottò e vinse la battaglia contro lo smembramento del Comune, conteso fra Vignola, Spilamberto e Bazzano. UNA PROPOSTA Potrebbe essere un sogno, e infatti si tratta un pensiero notturno, ma non si sa mai, che la proposta che vado a fare venga recepita da chi di dovere. Sbollita la delusione per la sconfitta di due anni fa e resesi conto che voler contrastare l’attuale Maggioranza, che governa a Savignano, è un lavoro inutile per i prossimi 3 anni, il Gruppo P D in Consiglio Comunale potrebbe collaborare alla soluzione di un problema che affligge il paese da tempo. Questo senza abbandonare la legittima funzione di controllo sull’operato della Giunta. Fra l’altro, non si tratta di rinnegare azioni della precedente amministrazione, ma di esercitare la propria influenza su quei membri del proprio partito che sono in maggioranza alla Provincia di Modena ed anche in Regione. Fra l’altro il Presidente è della nostra zona. Il problema in questione è quello della viabilità principale che attraversa Savignano e che, da qualche anno, è di competenza della Provincia di Modena. Una proposta in tal senso, ritengo, che non potrebbe essere rifiutata dagli attuali Amministratori, anche se sono stati recentemente oggetto di polemiche roventi. Ripeto che non chiedo, in questa sede, alla Minoranza PD di collaborare alla sistemazione dei guai combinati dalla precedente Amministrazione, cosa che ho già fatto in passato, ma promuovere o di aderire ad una iniziativa che potrebbe nascere in Consiglio Comunale, per uno studio serio e condiviso dei tanti problemi di viabilità che affliggono Savignano. Occorre tener conto del Piano Comprensoriale allo studio da molti anni e che non riesce a decollare. Posso elencare alcune situazioni che, in parte, sono di facile soluzione, anche a breve, altre debbono essere inserite in una programmazione a medio termine. INCROCIO MULINO. Ci sono proposte esplicitate dalla Consulta di Mulino, che permetterebbero di snellire il traffico, traffico che però, con l’apertura della Pedemontana, si è già notevolmente ridotto. COLLEGAMENTO PEDONALE STAZIONE FBV, SCUOLA MATERNA E QUARTIRE DI VIA MARCHI. Tramontata l’idea del ponte, occorre fare uno studio serio, con anche la partecipazione dell’impresa che realizza il comparto. Occorre chiedere alla Regione, alle Province di Modena e di Bologna, alla FER e a chiunque può contribuire alla soluzione del problema un aiuto, come del resto è stato fatto per tutti i Comuni del bolognese. Si potrebbe anche riprendere quel progetto per un sottopasso carrabile per i mezzi leggeri, assieme ai motorini, alla biciclette ed ai pedoni. Uno dei mille sottovia pedonali e carrabili realizzati sulla costa adriatica. INCROCIO VIA MAGAZZINO PEDEMONTANA Autocarri incagliati all’incrocio maledetto Non si conoscono i motivi per i quali l’incrocio di via Magazzino con la Pedemontana sia stato realizzato con corsie tanto stretta, da rendere difficoltoso il passaggio degli autotreni, come si può vedere dalla foto qui sopra riportata. Manca poi completamente, in ambedue i sensi, la corsia di accelerazione. La soluzione di questo problema potrebbe far parte di un progetto condiviso fra la Maggioranza e la Minoranza del Consiglio Comunale di Savignano.