Conosci te stesso
Prof. S.F. Mingiardi
UNITEL
SEREGNO
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Perché esistono differenze tra i generi?
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I geni
Gli ormoni: Il miracolo della vita umana (Su YouTube)
Differenze a livello cerebrale
Le radici sociali: l’attribuzione del genere, la caratterizzazione sessuale (teoria
dell’identificazione, teoria dell’apprendimento sociale, teoria dello sviluppo
cognitivo)
I ruoli sessuali: l’interazione natura-cultura
Differenze relative al genere oggettivamente riscontrate
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L’aggressività
Il potere sociale
L’empatia
Le abilità verbali e spaziali
I ricercatori hanno trovato differenze di volume in diverse regioni:
in media hanno un cervello più grande: maggiori volumi e densità
della
, dell’
, della
,
del
;
e del
,
volumi più grandi della
, del
, del
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,
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, della circonvoluzione del cingolo anteriore e
dell’amigdala destra.
I ricercatori hanno trovato differenze di volume in diverse regioni:
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pur avendo un cervello più piccolo, in media hanno una
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Afferma Baron – Cohen:
“Anche se ci sono chiare differenze strutturali cerebrali tra i maschi e le
femmine, un importante ruolo è svolto dall’ ambiente e dalla società nella
quale si vive“
Per approfondire l’argomento si rimanda a due siti internet:
http://www.dana.org/uploadedFiles/The_Dana_Alliances/European
Dana_Alliance_for_the_Brain/otherpublications-braingender_it.pdf
http://www.stateofmind.it/2014/03/cervello-uomini-donne
differenze-neuroscienze/
Secondo Freud, tra i cinque e i sei anni i bambini, nell’impossibilità di
competere col genitore dello stesso sesso nel legame affettivolibidico per il genitore del sesso opposto, sviluppano, come strategia
di superamento del conflitto edipico, l’identificazione col genitore
dello stesso sesso, assumendone inconsciamente i comportamenti
caratteristici.
Questa teoria oggi è molto contestata essendosi constatato che
l’identificazione dei bambini col genitore o persone dello stesso sesso
avviene prima dei 5-6 anni e anche in assenza di uno dei genitori.
Sembra piuttosto che i bambini tendano a imitare i fami-liari che
godono di maggiore prestigio e sono più affettuosi.
Secondo il Comportamentismo, il bambino apprende i ruoli sociali in
seguito ai rinforzi, premi e punizioni, che riceve allorché si comporta o
non si comporta secondo il genere cui appartiene.
Come modalità prevalente per l’apprendimento dei ruoli, questa teoria
è contestata, poiché si constata come i bambini
, senza
il ricorso a premi e punizioni da parte degli adulti, tendano a imitare le
persone del loro genere.
Secondo lo psicologo Kohlberg, che fa propria l’epistemologia genetica del
Piaget, i bambini nello sforzo di comprensione di se stessi e del mondo,
sviluppano tra i primi concetti quello relativo al proprio genere.
Riconoscendosi come maschi e femmine, ben presto organizzano i loro
comportamenti secondo il genere di appartenenza, in concomitanza con lo
sviluppo cognitivo.
Consolidatasi la comprensione dell’identità sessuale, i bambini sono in
grado di assumere come modelli le persone del proprio sesso.
Se nello sviluppo delle differenze dei ruoli sessuali una parte è
assegnabile alla natura, un’altra, la più consistente, è assegnabile ai
ruoli che la società impone, ma che sono mutabili nel tempo.
Nella realtà sociale di oggi tali ruoli non appaiono più, in genere,
rigidi come nel passato: molti compiti sono intercambiabili.
Secondo la psicologa statunitense Sandra Bem, L’ideale di una società
avanzata è che non ci siano più preclusioni di ruoli in relazione al sesso
di appartenenza.
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L’aggressività
Il potere sociale
L’empatia
Le abilità verbali e spaziali
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Psicologia Generale Secondo Corso