Conosci te stesso Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO Perché esistono differenze tra i generi? 1. 2. 3. 4. 5. I geni Gli ormoni: Il miracolo della vita umana (Su YouTube) Differenze a livello cerebrale Le radici sociali: l’attribuzione del genere, la caratterizzazione sessuale (teoria dell’identificazione, teoria dell’apprendimento sociale, teoria dello sviluppo cognitivo) I ruoli sessuali: l’interazione natura-cultura Differenze relative al genere oggettivamente riscontrate 1. 2. 3. 4. L’aggressività Il potere sociale L’empatia Le abilità verbali e spaziali I ricercatori hanno trovato differenze di volume in diverse regioni: in media hanno un cervello più grande: maggiori volumi e densità della , dell’ , della , del ; e del , volumi più grandi della , del , del , dei , e del , della circonvoluzione del cingolo anteriore e dell’amigdala destra. I ricercatori hanno trovato differenze di volume in diverse regioni: della pur avendo un cervello più piccolo, in media hanno una , e , delle , della , del , del , , del , del giro e della . Afferma Baron – Cohen: “Anche se ci sono chiare differenze strutturali cerebrali tra i maschi e le femmine, un importante ruolo è svolto dall’ ambiente e dalla società nella quale si vive“ Per approfondire l’argomento si rimanda a due siti internet: http://www.dana.org/uploadedFiles/The_Dana_Alliances/European Dana_Alliance_for_the_Brain/otherpublications-braingender_it.pdf http://www.stateofmind.it/2014/03/cervello-uomini-donne differenze-neuroscienze/ Secondo Freud, tra i cinque e i sei anni i bambini, nell’impossibilità di competere col genitore dello stesso sesso nel legame affettivolibidico per il genitore del sesso opposto, sviluppano, come strategia di superamento del conflitto edipico, l’identificazione col genitore dello stesso sesso, assumendone inconsciamente i comportamenti caratteristici. Questa teoria oggi è molto contestata essendosi constatato che l’identificazione dei bambini col genitore o persone dello stesso sesso avviene prima dei 5-6 anni e anche in assenza di uno dei genitori. Sembra piuttosto che i bambini tendano a imitare i fami-liari che godono di maggiore prestigio e sono più affettuosi. Secondo il Comportamentismo, il bambino apprende i ruoli sociali in seguito ai rinforzi, premi e punizioni, che riceve allorché si comporta o non si comporta secondo il genere cui appartiene. Come modalità prevalente per l’apprendimento dei ruoli, questa teoria è contestata, poiché si constata come i bambini , senza il ricorso a premi e punizioni da parte degli adulti, tendano a imitare le persone del loro genere. Secondo lo psicologo Kohlberg, che fa propria l’epistemologia genetica del Piaget, i bambini nello sforzo di comprensione di se stessi e del mondo, sviluppano tra i primi concetti quello relativo al proprio genere. Riconoscendosi come maschi e femmine, ben presto organizzano i loro comportamenti secondo il genere di appartenenza, in concomitanza con lo sviluppo cognitivo. Consolidatasi la comprensione dell’identità sessuale, i bambini sono in grado di assumere come modelli le persone del proprio sesso. Se nello sviluppo delle differenze dei ruoli sessuali una parte è assegnabile alla natura, un’altra, la più consistente, è assegnabile ai ruoli che la società impone, ma che sono mutabili nel tempo. Nella realtà sociale di oggi tali ruoli non appaiono più, in genere, rigidi come nel passato: molti compiti sono intercambiabili. Secondo la psicologa statunitense Sandra Bem, L’ideale di una società avanzata è che non ci siano più preclusioni di ruoli in relazione al sesso di appartenenza. 1. 2. 3. 4. L’aggressività Il potere sociale L’empatia Le abilità verbali e spaziali