G - AB - 11 ANALISI FUNZIONE DOCENTE Scuola Primaria Lavoro di: Casati Silvia Maria Colombini Federica Meneghin Federica Oldani Federica Schiavo Eleonora Vaglietti Alice Come abbiamo trovato la nostra maestra? Quest’anno la ricerca di un’insegnate da intervistare è stata decisamente più semplice e immediata rispetto agli anni precedenti. Molte di noi, subito dopo la prima laurea, hanno trovato lavoro nella scuola ed è proprio così che abbiamo trovato Alice, giovane maestra di una piccola Scuola Primaria paritaria che, molto gentilmente, si è prestata a questa approfondita intervista. Abbiamo scelto di fare questa intervista ad Alice C. perché, pur essendo giovane, ci è sembrato che avesse tanto da trasmetterci e da insegnarci. A questo proposito, infatti, la prima parte dell’intervista risulterà molto densa di domande, proprio perché abbiamo cercato di avere più informazioni possibili per imparare a nostra volta. L’analisi della funzione docente è suddivisa in 4 parti, di cui 3 parti di intervista (1,2,4) e una parte di documentazione di quanto questa insegnante modello fa fare ai suoi alunni (3). Ecco di seguito come è stata articolata: 1. La storia personale e il suo rapporto con la geometria 2. I supporti didattici che utilizza 3. Documentazione sui risultati che ottiene 4. I suoi rapporti con l’ambiente che la circonda PRIMA SEZIONE: storia personale e rapporto con la geometria. Approfondiamo in questa sezione la storia personale dell’insegnante ed il suo rapporto con la geometria. F : Quali studi ha intrapreso? A: Mi sono diplomata presso il “Liceo Sociopsicopedagogico Marie Curie” di Tradate nel Luglio 2002 e nell’Ottobre 2005 ho conseguito la laurea triennale in “Scienze e Tecniche Psicologiche” presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca. Nel dicembre 2009 ho conseguito la laurea specialistica in “Psicologia dello sviluppo: “processi e contesti educativi, sociali e clinici” e, attualmente, frequento la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto- Minotauro a Milano. F: Dove insegna attualmente? Dove ha insegnato in passato? A: Da sei anni insegno alla Scuola Primaria Paritaria “San Luigi” di Garbagnate Milanese, in provincia di Milano. F: In quante classi e quante ore a settimana insegna? A: Insegno in una classe prima primaria, 18 ore settimanali. F: Ha sempre sperato di diventare insegnante? A: In realtà, la passione per l’insegnamento è nata sei anni fa, poco dopo che mi era stata offerta la possibilità di insegnare nella scuola primaria. Infatti, nonostante abbia proseguito il percorso di studi che avevo già intrapreso in psicologia, ho volutamente continuato a svolgere la professione di insegnante. F: C’è stato un “maestro di vita” che l’ha ispirata nella sua storia professionale? A: Ricordo con grande affetto la mia insegnante di italiano della scuola elementare e mi piacerebbe riuscire a trasmettere protezione e sicurezza ai miei alunni, così come faceva lei con noi bambini. Poi, ricordo con grande ammirazione la professoressa di lettere della scuola media e mi piacerebbe riuscire a trasmettere agli alunni la passione per lo studio, così come sapeva fare lei. F: Da quanti anni insegna matematica (geometria) nella scuola primaria? A: Insegno matematica e geometria alla scuola primaria da sei anni. F: Quali competenze pensa debba avere un insegnante per utilizzare la geometria nella sua prassi didattica quotidiana? A: Credo che per utilizzare la geometria nella prassi didattica quotidiana, un’insegnante debba avere buone competenze acquisite durante il percorso di studio. F: Ha seguito corsi di specializzazione sull’insegnamento della geometria? Se si, quali? A: No, non ho avuto per ora la possibilità di seguire corsi di specializzazione sull’insegnamento della geometria. F: Ritiene che sia importante la formazione permanente di un docente per le materie scientifiche, in particolare, nel nostro caso, per la geometria? A: Sì, ritengo che sia importante la formazione permanente di un docente per le materie scientifiche. F: Ci può raccontare il suo “primo incontro” con la geometria? Quale è stato e qual è ora il suo rapporto con la geometria? A: Il mio “primo incontro” con la geometria è avvenuto alla scuola elementare, anche se il ricordo è sfuocato. Ricordo, invece, più chiaramente le lezioni di geometria della scuola media e del liceo. In particolare, mi ritornano in mente la fatica, ma anche la soddisfazione provate dopo aver studiato e compreso le dimostrazioni dei vari teoremi. Non ho mai avuto un brutto rapporto con la geometria, anche se non era la mia materia preferita. Attualmente la insegno volentieri ai bambini. F: Cos’è per lei oggi la geometria, sia a livello personale sia come insegnante? A: Per me oggi la geometria è una disciplina importante, che può essere utile anche nella quotidianità. Quindi ritengo occorra essere preparati per insegnarla al meglio agli alunni. F: Secondo lei, la geometria è quotidianità? A: Sì, la geometria può essere quotidianità. F: Ritiene che sia importante insegnare geometria ai bambini? Se sì, perché? A: Ritengo che sia importante insegnare geometria ai bambini per dar loro la possibilità di riflettere, ragionare, aprire la mente ed essere preparati a risolvere situazioni problematiche che potrebbero presentarsi anche nella vita quotidiana. F: Quali sono gli obiettivi del suo programma di geometria della sua classe? A: Quest’anno insegno in una classe prima primaria ed il programma di geometria prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi: conoscere e saper nominare le principali figure geometriche, conoscere la differenza tra linea chiusa e linea aperta. F: Che modalità di lavoro preferisce adottare (lavori di gruppo, a coppie, individuali)? Quale attività i bambini hanno gradito maggiormente? A: Durante i miei anni di insegnamento ho potuto sperimentare diverse modalità di lavoro: lezioni frontali, lezioni interattive supportate da esperienze pratiche e concrete, lavori di gruppo e a coppie. Gli alunni hanno maggiormente gradito le modalità più interattive. F: Quali sistemi di valutazione vengono utilizzati per riconoscere le abilità di un alunno? In che modo verifica le competenze? A: Le competenze vengono valutate sia attraverso verifiche scritte o orali sia attraverso la considerazione della partecipazione alle lezioni, la valutazione dello svolgimento dei compiti e degli esercizi proposti in classe. F: Come è organizzata una sua lezione “tipo” di geometria? A: Durante una lezione “tipo” di geometria, l’obiettivo principale è quello di far giungere il bambino a comprendere la teoria attraverso la pratica. Quindi, prima dell’esposizione di regole e definizioni, si predilige un’esperienza pratica e concreta che porti l’alunno a cogliere “da solo” ciò che si vuole insegnare. F: Quante ore dedica alla settimana, o se preferisce al mese, per preparare le sue lezioni? A: Settimanalmente, viene dedicata circa un’ora alla programmazione delle lezioni. Il tempo comunque varia in funzione dell’argomento da preparare e dalla classe in cui si insegna. F: Nella preparazione utilizza libri di testo e/o supporti differenti come il computer? A: Nella preparazione, utilizzo sia libri di testo sia il computer. F: A suo parere, i testi scolastici negli anni sono migliorati o peggiorati? A: Credo che negli anni i testi scolastici sia migliorati. F: Utilizza dei programmi o dei software particolari per insegnare? Se sì quali? A: Sì mi capita spesso di utilizzarli, sia per preparare le mie lezioni sia direttamente con i bambini. Ti riporto alcuni esempi: Microsoft office (Word, Excel, Power Point), Paint… Ma soprattutto mi avvalgo del materiale che trovo su www.vbscuola.it Oppure su: http://www.atuttascuola.it/scuola/SOFTWARE.HTM O anche su: http://www.dienneti.it/software/index.htm F: Nel suo insegnamento fa uso di “giochi didattici”? A: Sì, utilizzo “giochi didattici” per introdurre i vari argomenti. F: Come è cambiato negli anni il suo modo di insegnare questa materia? A: Sicuramente con l’esperienza acquisisci maggior competenza e idee nuove da proporre agli alunni, quindi migliora anche il tuo modo di insegnare. F: Ai bambini piace la Sua materia? Come lo dimostrano? A: Sì, certo! Gli alunni hanno dimostrato interesse per la geometria partecipando attivamente alle lezioni e studiando con impegno e costanza F: Rispetto al passato ha notato qualche cambiamento nei bambini nell’approcciarsi a questa disciplina? Ritiene che oggi a livello generale incontrino più o meno difficoltà dei bambini delle generazioni passate? A: Credo che le difficoltà possono esserci oggi, così come erano presenti nei bambini delle generazioni passate. Forse oggi, si tende ad usare di più l’esperienza pratica che facilita l’apprendimento e i bambini con difficoltà hanno a loro disposizione strumenti compensativi e dispensativi fondamentali. F:Quali sono le maggiori difficoltà che i bambini incontrano quando devono affrontare questa materia (memorizzazione delle formule, comprensione dell’argomento,…)? A: Credo che le maggiori difficoltà che i bambini incontrano siano la memorizzazione delle formule per risolvere i problemi (area e perimetro) se non hanno precedentemente compreso pienamente il procedimento con cui si arriva a ricavare le formule. F:Quali progetti o modalità di studio pensa che possano essere utili per avvicinare con più serenità i bambini a questa materia? A:Credo che sia fondamentale permettere ai bambini di cogliere il significato di ciò che si vuole insegnare attraverso l’esperienza concreta, pratica e ritengo utile alternare lezioni frontali a lezioni interattive. SECONDA SEZIONE: supporti didattici In questa sezione chiediamo informazioni sui supporti didattici (libri, materiali, software, guide didattiche) su cui la docente fa affidamento. F: Nel caso in cui si riferisca a libri di testo/guide/schede, potrebbe gentilmente indicarci il titolo e la Casa Editrice? A: Nel mio primo ciclo di insegnamento mi sono riferita al libro di testo “Sussidiario Cetem” della casa editrice Cetem. Quest'anno, invece, mi avvalgo del libro di testo “Nel giardino”, casa editrice Giunti. F: Conosce qualche altro libro di testo utile, magari per chi, come noi, è alle prime armi? A: Sì, ne conosco qualcuno: 1. “Le trasformazioni geometriche. Per un insegnamento dinamico della geometria nella scuola elementare” di Carla Caredda. 2. “La geometria o il mondo delle forme” di Benoît Rittaud F: Se utilizza programmi interattivi, quali predilige? A: Sì, e ti lascio i siti da cui prendo spunto, oltre a quelli che già ti ho accennato! http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/ http://users.libero.it/prof.lazzarini/voce03.htm http://www.baby-flash.com/geometria.html http://www.icvalesium.it/websec1/SEZDOCENTI /didattica/MATEMATICA.htm F: Nel suo programma di insegnamento, vi sono ore dedicate all’utilizzo del computer come supporto alla comprensione della materia? Se sì, quali siti internet/programmi fa utilizzare più spesso? A: No, non ci sono ore dedicate all'utilizzo del computer perché questo avviene nelle ore di informatica. Infatti, grazie ad una programmazione interdisciplinare, i concetti insegnati nelle ore dedicate alla geometria vengono ripresi dall'insegnante di tecnologia e informatica, che si avvale dell'uso del computer. F: Le ore di geometria vengono utilizzate anche per fare ricerche su altre materie, in un approccio quindi pluridisciplinare? A: Generalmente, le ore di informatica sono utilizzate per approfondire vari argomenti, tra cui la geometria. F: A suo parere, ci sono programmi o supporti didattici particolarmente efficaci da utilizzare con bambini che presentano disabilità? A: Credo che con bambini che presentano disabilità il computer possa rappresentare una risorsa importante, sia per il fascino che può suscitare in loro sia per le sue potenzialità. Tra i siti che ti ho elencato ce ne sono alcuni proprio specifici sulla disabilità. TERZA SEZIONE: documentazione risultati ottenuti In questa parte della prova ci viene richiesto di raccogliere i “risultati” dell’insegnamento. F: Sarebbe possibile avere dei lavori (cartacei e/o multimediali) realizzati con/dai bambini così da documentare cosa realizzano i suoi alunni durante le ore di geometria? (lavori realmente prodotti esempio in Paint o Power Point o altri programmi, e link dei siti che utilizza) A: certamente! Ti mostro alcuni esempi, dal mio quaderno e dal computer della scuola. Con la docente di informatica e con l’utilizzo del programma Paint i bambini hanno realizzato lavori come questi: Con l’insegnante di arte, hanno analizzato opere d’arte in cui l’utilizzo della geometria appare molto evidente: Oppure, sempre in arte e immagine, hanno realizzato prodotti come questi: Nei miei quaderni puoi invece trovare molteplici lavori ed esercizi! Te li lascio molto volentieri! QUARTA SEZIONE rapporti con l’ambiente circostante In quest’ultima sessione il compito è quello di analizzare i rapporti con: genitori, scuola, territorio. F:Le capita mai di lavorare in compresenza con altri colleghi? Perché? A: Sì, mi capita di lavorare in compresenza con altri colleghi soprattutto per il fatto che nelle classi possono essere presenti alunni con disturbo di apprendimento, che necessitano talvolta di un lavoro individuale. F: Cosa pensano i suoi colleghi sul suo modo di insegnare geometria? A: Credo che i miei colleghi condividano il mio modo di insegnare geometria, anche perché gli scambi e le collaborazioni tra noi sono molto frequenti. F: Il metodo di insegnamento di tale disciplina è comune a tutti i docenti che insegnano geometria nella sua scuola primaria? A: Sì, il modo di insegnamento di tale disciplina è comune a tutti i docenti che insegnano nella mia scuola. F: Quali critiche muovono i suoi colleghi sul suo metodo di insegnamento? (se vi sono) A: Non saprei. F: Ci sono altre docenti che usano la geometria nell’insegnamento delle loro discipline? Pensa che la geometria possa supportare anche l’insegnamento di altre discipline? A: Come già accennato, sono le insegnanti di tecnologia e informatica e di arte e immagine che possono avvalersi di concetti appresi nella geometria per far realizzare agli alunni i loro lavori. F: Ha attivato dei progetti interdisciplinari e/o pluriclasse? A: Sì, sono previsti progetti interdisciplinari tra geometria, informatica e arte e immagine. F: Vi è qualche collaborazione diretta o indiretta con i genitori riguardo al tema dell’apprendimento della geometria? A: No, non vi sono collaborazioni dirette con i genitori. F: I lavori dei suoi alunni vengono scannerizzati e/o raccolti in file multimediali per essere poi presentati ai genitori in occasioni di riunioni o altro? A: Vengono utilizzati dei quaderni su cui si svolgono le lezioni. F: Il dirigente riveste un ruolo particolare per quanto riguarda l’insegnamento delle discipline? (es. incentiva o disincentiva alcuni o altri metodi) A: Il nostro dirigente incentiva soprattutto i metodi che partono dall'esperienza. F: I genitori sono soddisfatti del programma di geometria? Muovono particolari considerazioni? A: Credo che i genitori siano soddisfatti. F: Il “territorio” (comune, enti, associazioni…) che ruolo ricopre nell’attivazione di tali progetti (finanziamenti, sponsorizzazione…)? V: Non ho mai avuto collaborazioni con enti territoriali per quanto riguarda la geometria. F: Si avvale della collaborazione di esperti esterni? V: No, non mi sono mai avvalsa della collaborazione di esperti esterni. F: La ringraziamo tantissimo per la sua disponibilità e il tempo dedicatoci! A: Di niente, è stato un vero piacere!