La rivoluzione dell’informazione
nell’era dello smartphone
Clementina Gily
Estetica Educazione all’immagine
www.wolfonline.it - dal 2002
Il titolo era: La comunicazione nel
mondo del weneverlookup
Oscar Tusquets Blanca
Look up?
Più aut Meno?
• Pierre Lévy, L’intelligenza collettiva, 1994
• Nel PIANETA NOMADE la sfida certo spaventa
con le infinite possibilità dell’ intelligenza
collettiva ma è conquista da studiare con una
nuova antropologia per definire la nuova
identità nel legame dell’ingegneria del legame
sociale: Lot il Giusto, ottimizzando le positività
e accogliendo lo straniero, salvò la comunità
• DAL MOLARE AL MOLECOLARE le tecnologie
dell’intelligenza collettiva sono l’ ingegneria del
legame societario nella mutamento, la
selezione naturale tecnologica crea le specie
per il controllo della materia
• L’informazione somatica, mediatica, digitale,
trasforma e intimizza il mondo dell’uomo nei
nuovi collettivi molecolari
• È la democrazia del cyberspazio
meno, diceva
Pierre Levy
Giustissimo. Ma a guardarsi intorno viene da sorridere:
ci circondano Egocentricità e Filastrocche
Perché poi, cosa c’è poi negli
smartphone? Le scritture
discontinue del nuovo infinito
TELEFONATE
GOSSIP
CHAT D’OGNI TIPO
TENEREZZA
POTERE
……
LEGGETE L’ARTE DI
ASCOLTARE DI
PLUTARCO
(newton compton)
E VEDETE QUANTO
SIAMO CAMBIATI
IN 1500 ANNI
Hyeronimus Bosch
Il gioco
C’è poi il problema di fondo di chi fa
informazione… e anche formazione
PAOLO MACRY
GIUSEPPE ANTONIO DE MARCO
La mia ricerca verte sulle opere di
Karl Marx e di Friedrich Engels e
sul marxismo "operaista" e "postoperaista" di Antonio Negri,
Michael Hardt e Mario Tronti
• L’ALTRO IERI: richiesta d’interruzione (rifiutata)
degli esami universitari di Paolo Macry per parlare
con gli studenti di politica con chi ne ha scritto
tanti libri – fatto divertente per chi ricordi i tempi
andati
• È stata riportata dal Mattino il giorno dopo con la
bonaria critica di Giuseppe Antonio De Marco,
altro protagonista degli anni 70
• ma la polemica era già circolata ampiamente in
rete
• E allora? Perché il giornale? Come cambia la sua
funzione? Quali sono le nuove risorse? Gli
approfondimenti sempre meno chiari?
Innovazione è mettersi in rete? INSOMMA, CHE
FARE NEI MEDIA
• Difficile concludere, ma certo si può dire
qualcosa – il 900 ha già visto la NUOVA ERA, pur
senza averne elaborato il paradigma (Kuhn).
• Sono due secoli di vita invasa dai media di
comunicazione terrestre e pubblica
Il mondo della presenza
è il mondo della storia
• Hayden White, filosofo che
presenziò al primo convegno su
Collingwood a Napoli nell’87, ne
faremo un altro in questa stessa
sala il 5 dicembre 2014
• Parla di narrazione proseguendo il
discorso sulla storia di Collingwood
distinguendo la semplice presenza,
la notizia, dal giudizio storico
• Quest’ultimo pretende un altro tipo
di confronto con la notizia, CREA IL
NESSO DEI FATTI CON UNA
INDAGINE
• Se è certo diverso il modo dello
storico e del giornalista di reperire la
notizia
• Non è diversa la capacità di
elaborare un giudizio interessante
• Cambia il genere di scrittura in un
articolo di giornale
Il mondo dell’informazione alla ricerca del nesso
lo trova ad es nell’immagine culinaria
• La cucina, certo, è una forma estetica
del quotidiano – Dewey, 1932 Art as
Experience (dice pure la differenza
però)
• Ma l’enorme diffusione dei cuochi in
televisione, giornalismo, editoria: si
spiega con la competenza legata a
legami chiari e competenze precise.
• Quel che dà la qualità ad un intervento
è il nesso soggettivo e oggettivo
proposto in frammenti continui che
affezionano il pubblico: è il segreto dei
giornalisti famosi (narrazione)
Il Gambero Rosso
rivista nata nel 1986
È il diritto
allo sguardo
totale: una
biotecnica
Sul panorama di Furore
inaugurazione della statua di Giovanni
Ferrenti che è davanti all’infinito
Nel silenzio del tempo, Sara accompagna
un uccello
Una biotecnica, dice Foucault è “un’arte ragionevole e razionale” che non
considera il mondo un correlato oggettivo della tecnica
E’ «analisi della psykhè» senza scienza e sogni alienati, terzo modo di
“costituire il sé obbiettivo”: FILOSOFIA - Clemente Alessandrino, Epicuro…
Ma è anche quell’arte di ragionare che è ‘navigazione’ e ‘sapere congetturale’
Come nel counseling e nel coaching
Michel Foucault, L’ermeneutica del soggetto. Corso al Collège de France 1981-2, Feltrinelli 2003 (2001)
I giudizi si danno sul tutto
È perciò “costituzione di un’etica come compito urgente»: ecco come si fa, non è semplice
come diceva diceva Pierre Levy
Democrazia nella rete? La fede nel progresso era del 1789…
Oggi tutti ripetono che è necessario di ripensare Destra e Sinistra
Ma invece di ridefinire libertà ed eguaglianza citano Bobbio e De Felice…
tutti lo facemmo nel ‘92, ma oggi è incomprensibile.
Comunque, questo è compito dei politici
Lo sguardo totale invece è compito di chi scrive giudizi storici e non si ferma al fatto
Non è il compito del cronista? Eppure, scrivono tutti libri!
È l’ alternativa tra il look up e il look down.
Perché tutti vedono sempre entrambi – solo possono rifiutare di approfondire
Girare lo sguardo per Foucault è la vera rivoluzione che abbandona il gossip dell’anestetico
Bisogna diventare liberi, dice Foucault
quanto basta per poter girare lo sguardo al panorama in «quel libero gioco» che fa delle
notizie un quadro
Michel Foucault
La società del PANOTTICO, diceva Lucio d’Alessandro presentando Foucault, trasforma per
Jeremiah Bentham il carcere da esilio in disciplina e formazione - è sapere morfologico
• La verità è nelle forme del linguaggio come fatto, ipotesi e storia: si forma il pubblico
Euriskèin, ricorda Foucault, è per Edipo la vera conquista del potere col sapere, cui giunge per
la soluzione dell’enigma della Sfinge: una sfida consistente nel linguaggio (PARADIGMA)
EURISTICO (EURISKO TROVARE) Socrate filosofo VS Sofisti avvocati ERISTICO (ERIS CONTESA)
• Per la poesia tragica il sapere vince la storia – con molte delusioni : determina l’esilio
l’ostrakon, conclude il litigio il giuramento, prova la sincerità l’ordalia…
• l’azione del dire si istituisce con un simbolo
come oggi le elezioni
• Foucault aveva saggiamente detto già nel ‘97:
«L’eccesso di potere della burocrazia è il problema da cui oggi dipende la miseria dell’uomo,
non più quella fisica da cui partì il marxismo, è questo il potere da combattere per affermare la
verità» che è «l’insieme delle procedure che consentono, a ciascuno e in ogni istante, di
preferire degli enunciati che saranno considerati veri». E aveva perciò raccomandato:
• Per far ciò occorre studiare il “regime discorsivo” non più pensando all’irrazionalità
dell’evento (Le parole e le cose) ma individuando i piani del loro interagire osservando
• «la meccanica spicciola del potere» che occorre cambiare, come fa il cronista che sa
guardare la situazione sollevando lo sguardo al quadro
•
•
Michel Foucault La verità e le forme giuridiche (L. d’Alessandro) La città del sole 1994
M. Foucault, Potere e sapere 1977, in Il discorso, la storia, la verità. Scritti 1969-1984 Einaudi 2001
È il territorio dell’ estetica
www.oscom.unina.it
Per informare la comunità si costruisce il quadro,
col copyng – quadro figurativo
Per informare gli addetti culturali, i gruppi collegati,
invece lo pseudocopyng – barocco, jazz – un
running up and down – un sapere circolare che vive
della presenza
arabeschi, simboli, variazioni sono nel quadro
La storia dalle ipotesi alle conclusioni narra storie
complete perché le si possa giudicare vere o false e
diventare saperi condivisi
Conquistare l’ottica della storia è ragionare da sé e
col pubblico – avviare il dialogo è comunicazione
Che fare? Parlare di notizie formando il quadro
Che fare? Creare rubriche come cultural studies e
media literature per sviluppare la conoscenza del
mondo nuovo
Benvenuti nel Mondo Reale! Cominciò Matrix…
il camminare è la prospettiva
Il mondo del nient’affatto virtuale è complicato
dall’effimero, moda - mercato - cultura
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Dalle gazzette “siamo già,
compiutamente, nell’industria culturale.
Che appare quindi come un sistema di
condizionamenti dei quali ogni
operatore di cultura dovrà fare i conti,
se vorrà comunicare ai suoi simili.”U.
Eco, Apocalittici e integrati
L’ultimo libro di Umberto Eco sul
falsario storico Il Cimitero di Praga
La velocità delle notizie porta lo
sciopero degli eventi (Jean Baudrillard)
Rivoluzione francese: la stampa anticipò
di tre giorni la morte di Robespierre
Negazionismo e Ballon d’essai
Chi li pratica sono i nuovi intellettuali
organici? – nella teoria di Karl Marx,
erano servi del capitalismo al potere
Analizzare il processo di distrazione di
massa
• Hans Magnus Enzensberger
La televisione non è un medium, non
dà notizie, parla solo la sua lingua,
l’intrattenimento
• Neil Postman
Divertirsi da morire in tv , richiede
educazione termostatica (OSCOM
• Javier Echeverria, Telepolis
I proletari di oggi sono gli utenti TV:
cedono il loro tempo ai capitalisti
consentendo loro di arricchirsi, senza
trarne nemmeno gli utili di
sopravvivenza che disse Marx
Ma il problema è nei fatti ed è cognitivo: le immagini
si conoscono per immersione
Frammenti
Immagini
Tempo ciclico (mito)
Spazio tempo
Ritmo
Interattività
Neo conversazione
CATEGORIE
FUNZIONI
L’oralità secondaria distrugge la teoria classica
dell’argomentazione e la sua logica
Dall’oralità alla scrittura si passò al tempo di
Socrate Platone, poi con la stampa
sempre consolidando la logica
evidenza analisi sintesi enumerazione
logica cartesiana –lettura alfabetica
I 140 caratteri di Twitter
quanti sono i celebri aforisti della storia?
• Walter Ong, Oralità e scrittura
• Non si legge da sinistra a destra
ma dal movimento e dal colore
• Non si segue un ordine dato ma
lo si costruisce secondo
metafore, simboli, nessi
personali
• Ci si immerge in una presenza
• È la neo oralità
• Perdita dell’aura (Walter
Benjamin) costruzione della
nuova nei centri commerciali
(Michel Maffesoli) – non luoghi
(Marc Augé) dove si chiacchiera
(Serge Moscovici)
È l’irruzione del quotidiano, oggi conclusa in celebrazione - Arthur Danto
FONTANA, il celeberrimo orinatoio di Marcel
Duchamp, buttato via dopo la mostra – pena per
contrappasso: il suo gesto buttò via figurativo e
autore. Un’irruzione del quotidiano
WARHOL con le Brillo Boxes e la Polaroid lo celebra
Il giudizio storico ipotetico necessita di tempo e
discrimine nel mondo veloce della presenza
Walter Benjamin (Aura e choc)
Nello scorrere di istantanee nel film l’esperienza è
bombardata da choc - SONO PAROLE PROIETTILE:
Spazi di silenzio offre al flâneur la città per narrare e
giudicare illuminato dallo sguardo della folla
(Baudelaire, Ejszenstein) che è il Gioco degli occhi
(Elias Canetti) del primo piano. Pensare diventa opsis
da theorein, visione più che teoria, il pellegrinaggio
dell’ascolto, armonica logica sinfonica (Hofstadter,
Eterne ghirlande Brillanti, Gödel, Bach, Escher)
Parla il corpo glorioso del teatro -Artioli
Immersione, fenomenologia, primo
piano, CNV:
è l’Iconic Turn – dice Hans Belting
Il Visual thinking dice Arnheim
• Una nuova teoria dell’argomentazione
che in parte il 900 ha già scritto, più
spesso ne ha coscienza ma non
autocoscienza e definizione
L’uomo depresso dal nuovo infinito della
rete non medita forti strategie d’azione
costruttiva – il problema d’oggi
• Ditegli sempre di sì: disse Eduardo
sulla scia di Pirandello e l’informazione
obbedisce (ma più che Arte è il gioco
di potere di Telepolis)
Che cos’è l’immagine
• società dell’immagine: mondo
dei media
• immagine dell’uomo politico
• immagine di me
• immagine esperienza visiva
• la metafora, immagine in parole
• immagine scientifica (eco)
• Immagine geometrica ecc.
• immagine virtuale e ologramma
• ………………
• Morin: è una parola problema
Si analizza con la semantica: è un
segno, memoria primaria
La si discute nei linguaggi in cui si
esprime
È il ‘libro muto’ che sanno leggere tutti, lo
disse Sant’ Agostino, lo ripeté Pasolini
Ma se già il Salterio n. 61 del Monte Athos (IX
sec) dice che evoca demoni.
Ma se è taumaturgica fin dai tempi di San
Giovanni Damasceno che ebbe la mano
riattaccata da una Madonnina (Discorso
intorno alle immagini 1582 di Paleotti)
Ma se la televisione che la usa tanto è
ipnotica a dire di Maurizio Costanzo
Ma se si scrive con geroglifici, simboli,
emblemi, motti, allegorie e mesmerismi:
È il mondo di Babele
Va letto con la letteratura ecfrastica
Seguendo le tracce (i colori, gli autori ecc.)
È evidente ma non è semplice
È una catastrofe e un labirinto
Già Platone diceva : è riflesso e specchio
(lamina deformante)
I miti di Narciso e Dedalo
•
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•
•
Il collegamento immagini teoria velocità (tipico del vivere)
nasce nella cultura nel Settecento
con l’era della comunicazione e del frammento
I Salon dal 1798 iniziano la
• Gott ist im Detail Goethe
coscienza del valore culturale della
• Il frammento pelle di Michel
merce
Le affiches – poi ricche di
Serres
immagini – faranno già nel 700 di
• La piega che si dispiega di
Parigi la città dai muri che parlano
Gilles Deleuze
I giornali politici della Grande
Rivoluzione trasformano il libro in
• L’immagine accosta dettagli
frammento
perfetti in insiemi aperti
Il telegrafo ottico fa nascere
l’idea della globalizzazione e della
• È un palcoscenico
democrazia possibile in un grande
• Richiede capacità di
stato
connessione di particolari
Nel frattempo si sviluppa la
velocità coi media terresti e
• In un mondo di frammenti il
marini
problema è il nesso.
L’industria suscita la nascita dei
sobborghi
QUINDI SAREBBE
UN ALTRO LUNGO DISCORSO
Basti dire che l’argomentazione oggi è una
logica che cammina, come nel cinema
Francisco Varela, biologo neuroscienziato
1. la chiusura operativa della situazione richiede nuove categorie
2. riesce solo grazie all’ entusiasmo
solo la volontà di volere spiega l’evoluzione, che è un rischio
il giudizio è anch’esso un rischio
Camminare è vivere nel tempo e nello
spazio presente
• la logica del quotidiano vive tra
ARTEFATTI
• la città, la politica, l’evento, la vita si
costruiscono
• La situazione è protagonista nelle
neuroscienze e nella storia
• La sua logica è estetica – la
percezione, la compiutezza, la
bellezza della forma
• Elegante: si dice anche delle formule
matematiche
Giacometti
il camminare è la prospettiva
Il tempo di Narciso confonde il piacere del
bello col ‘mi piace’
Ma cosa succederebbe se Facebook desse la scelta tra ‘mi piace ‘ ed ‘è bello’ ?
La musica, numero e immagine - lira di
Orfeo e flauto di Dioniso – porta la
comunità alla danza (armonia e
disarmonia nel ritmo come nei pianoforti
a rumore e nel piano di Cage)
Stare nel ritmo è non privilegiare
sempre il weneverlookup e il look up
Il presente guida, il gioco degli specchi
disegna l’infinito
insieme sono la situazione di vita
Sostiene Gambardella che si parla di
bellezza solo se si guarda all’altrove
L’alternativa è l’effimero – ma non è possibile oltre al il
leone e alla pecora, pensare ad altro, come diceva Troisi?
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