Persone con sindrome di Down al lavoro:
un obiettivo possibile
•
• Monica Berarducci
Associazione Italiana Persone Down
• www.aipd.it
CHI SIAMO
La Associazione Italiana Persone Down Onlus
(AIPD) è un’associazione nazionale di famiglie e di
persone con sindrome di Down.
Svolge attività di informazione, consulenza e
promozione.
13
Ad oggi è presente sul territorio nazionale
con 45 sedi locali.
12
3
12
5
RICONOSCIMENTO
DELL’IDENTITÀ ADULTA:
una premessa
 L’aspettativa di vita:
62 anni
 Gli adulti in Italia:
38.000 persone con sindrome di Down
(circa 23.000 con più di 18 anni)
Il corso di educazione
all’autonomia
 Un’esperienza importante nel percorso verso il divenire
adulti
 Autonomia prerequisito per il lavoro, indispensabile per
l’inserimento sociale
 Nato nel 1989 a Roma, ora in circa 30 città, per acquisire
autonomie sociali utili nella vita fuori casa e sviluppare
maggiore consapevolezza di sé
 Lavora su
saper fare : acquisire nuove
competenze
saper essere: sviluppare la propria
identità di giovane/adulto
76
Non esiste un censimento
…
ma il numero di chi lavora è inferiore rispetto a chi
sarebbe in grado di farlo
72
79
• L’ultima indagine del Coordinamento Nazionale Associazioni Persone
con Sindrome di Down (2009) ha individuato che su un campione di
1296 persone maggiorenni in contatto con le associazioni solo il 13%
(165) lavora con un regolare contratto di lavoro (+ 2,5 rispetto
all’ultima indagine del 2007).
• La maggior parte ha contratti part time a tempo indeterminato
33
La situazione…
… Anche se non va dimenticato che:
Non tutte le persone con la SD sono in grado di esprimere una
capacità produttiva o di inserirsi facilmente nel libero mercato
Nell’universo delle persone con la SD adulte:
-
una parte è inseribile al lavoro in azienda
una parte si può esprimere e realizzare in un contesto di
lavoro protetto
una parte ha bisogno invece di risposte assistenziali
adeguate
Le esperienze ci
dicono …
Nel 1992 una ricerca individua alla base del successo dei
primi inserimenti:
 l’autonomia dei lavoratori
 formazione in situazione
 collocamento mirato
Per questo l’Associazione se da una parte ha concentrato i
suoi sforzi nel promuovere l’autonomia degli adolescenti e
dei giovani con SD, dall’altra ha cercato di stimolare nuove
assunzioni proprio con questo spirito.
Alcune considerazioni
dall’esperienza dell’AIPD …
Nel 1993 si avvia a Roma una collaborazione AIPD - McDonald’s.
I primi temi affrontati insieme sono stati:
– La selezione dei potenziali lavoratori
• Riemerge l’autonomia (pulizia e cura della persona e degli
abiti, autonomia nel recarsi sul posto di lavoro, capacità di
chiedere aiuto in caso di difficoltà, capacità di eseguire
istruzioni)
– Organizzazione del lavoro
• Part-time
• Pause e turni settimanali fissi
• Formazione sul posto di lavoro
• Uniforme
• Gerarchie chiare
Gli elementi alla base del
successo
L’organizzazione del lavoro





Part-time
Pause e turni settimanali fissi
Formazione sul posto di lavoro
Uniforme
Gerarchie chiare
Non è particolarmente significativa la tipologia dei lavori svolti che è
prevalentemente indotta dalle caratteristiche del mercato del lavoro,
quanto piuttosto l’organizzazione del lavoro:
MANSIONI SEMPLICI E BEN ORGANIZZATE
CHIAREZZA DEL SISTEMA GERARCHICO E DEI RUOLI
CONSIDERAZIONE DEL LAVORATORE CON SD COME TALE
Protocollo per l’inserimento
lavorativo: le azioni necessarie
Nel 2002 l’AIPD a livello nazionale ha avviato
l’Osservatorio sul mondo del Lavoro:
Informazione delle famiglie e degli interessati sui diritti e le
agevolazioni previste dalle leggi
Accompagnamento delle famiglie nella presa di coscienza di che
cosa vuol dire andare a lavorare, che vuol dire essere adulti
Percorso educativo con i giovani con sD nella comprensione del
ruolo di lavoratore
L’ORIENTAMENTO E
LA FORMAZIONE
PRE-LAVORATIVA:
quali obiettivi
?
Esame dei bisogni, delle difficoltà e dei problemi:
Le relazioni
Imparare
a
I comportamenti
lavorare
La percezione di sé e del proprio ruolo
La motivazione
… e poi…
Imparare un
La mansione
lavoro
La prestazione
RICONOSCIMENTO
DELL’IDENTITÀ
ADULTA:
costruire un percorso
Affrontare il tema del lavoro vuol dire innanzitutto
riconoscere il loro essere adulti
 non esiste inserimento senza formazione...ma la formazione
non è solo apprendimento di mansioni
 bisogna imparare a lavorare e poi imparare un lavoro
Riconoscersi e
comportarsi da
adulto
Imparare a
lavorare
Imparare uno
specifico lavoro
L’ORIENTAMENTO E LA
FORMAZIONE
PRE-LAVORATIVA: che cosa
Percorso educativo teorico-pratico di gruppo finalizzato:
 All’acquisizione dell’identità adulta e alla comprensione del ruolo
lavorativo
 Allo sviluppo di tutte le capacità sociali che rappresentano i prerequisiti
utili per inserirsi nel mondo del lavoro ed acquisire un bagaglio di
consapevolezza lavorativa
 Alla conoscenza e al confronto con il mondo del lavoro (regole,
gerarchie, ecc.)
 Alla transizione dalle aspettative al progetto professionale personale
 Alla preparazione ai colloqui di lavoro
… le azioni …
• Costruzione di profili personali e curriculum (valutazione e
selezione)
• Informazione e sensibilizzazione delle aziende sulla sD
• Individuazione aziende disponibili e presentazione
candidature
• Segnalazione di un posto disponibile
• Individuazione, da parte dell’AIPD, di un possibile
candidato: collocamento mirato
… le azioni …
• Incontro di selezione presso l’azienda
• Accompagnamento nella definizione del rapporto di lavoro
• Tirocinio formativo, finalizzato all’assunzione …
• Sostegno all’inserimento nei primi mesi (tutoraggio e/o
monitoraggio a seconda del progetto personale)
• Monitoraggio del servizio nei primi anni
• Disponibilità a consulenze per azienda, lavoratori e famiglie
senza limiti di tempo
SUL POSTO DI
LAVORO:
il tutoraggio
Obiettivi:
 Supportare il lavoratore nella comprensione delle
regole del luogo di lavoro e nell’apprendimento
delle mansioni
 Aiutare l’azienda e i colleghi nell’individuazione
delle mansioni e nell’acquisizione delle modalità
di formazione e di relazione più adeguate
SUL POSTO DI
LAVORO:
il tutoraggio
Modalità
 La presenza sul posto di lavoro di un
educatore (tutor) dell’AIPD
 Incontri individuali e di gruppo tra il lavoratore
e il tutor al di fuori del posto di lavoro
NB: Il tutor funge da mediatore e
la sua presenza si riduce
progressivamente nel tempo
SUL POSTO DI
LAVORO:
il monitoraggio
Obiettivi
 Verificare il percorso mantenendo e consolidando i risultati
 Rilevare cambiamenti, individuarne le cause e proporre
strategie di soluzione
 Valutare l’efficacia del percorso e l’efficienza del lavoratore
 Orientare e promuovere azioni future
Modalità
 Colloqui diretti e/o telefonici con il datore di lavoro, i colleghi,
il lavoratore, la famiglia
 Osservazioni sul posto di lavoro
Per approfondire:
Persone con disabilità intellettiva al lavoro.
Metodi e strumenti per l’integrazione. Erickson 2009
L’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di Down. Informazioni utili
per aziende, lavoratori e famiglie.
Quaderno AIPD n. Quaderno AIPD 16 2008
Anch’io lavoro: tra esperienze e buone prassi
Quaderno AIPD 21 2012
Sito web AIPD www.aipd.it
Scarica

Le persone con sindrome Down al lavoro - x