Associazione Italiana Persone Down ONLUS Mantova LOMBARDIA/01102/09.2014 04/ SEGUIMI E SARAI INFORMATO PROGETTO ORME DI VIRGILIO GUIDA DI MANTOVA A LINGUAGGIO FACILITATO Di facile ed immediata consultazione è fruibile anche dagli utenti con disabilità intellettive. E sono stati proprio i ragazzi e le ragazze che seguono percorsi di autonomia all’interno di AIPD a contribuire alla stesura del volume, al cui interno è possibile venire a conoscenza degli aspetti artistici e monumentali della città, oltre a quelli gastronomici. Stampata in mille copie e promossa da AIPD Mantova, la guida ha goduto della partecipazione di numerosi partner quali Associazione Italiana Sindrome ‘X-Fragile, Fotocineclub, Agesci, Liceo Artistico Giulio Romano (gli studenti della 4-A hanno curato alcune immagini fotografiche, disegni e impaginazione) e Festivaletteratura. Il progetto rientrava nel bando volontariato 2014 del Csvm ed è stato illustrato il 9 di settembre nella sala convegni della Banca Popolare di Mantova, in occasione del Festiveletteratura. Tante le informazioni raccolte nella guida: come si arriva a Mantova (treno, autobus, auto), come si gira per la città (bus, bicicletta anche con possibilità di noleggiarla), cosa c’è da vedere (dal Castello di San Giorgio a Palazzo Ducale, passando per tante altre location e monumenti storici), senza dimenticare la bellezza dei laghi che circondano Mantova. «Non credo esistano altre guide simili riguardanti Mantova - ha detto Cristina Orioli presidente dell’Aipd Mantova - È un opuscolo comprensibile a tutti, anche per gli anziani e chi parla poco la nostra lingua. Il nostro obiettivo era rendere protagonisti i ragazzi con disabilità intellettive. Ci siamo riusciti e siamo soddisfatti». Accessibilità e inclusione sono le parole chiave dell’iniziativa, articolata in 103 pagine, in cui si scorrono alcuni cenni storici e le principali ricette mantovane per cucinare il risotto alla pilota, tortelli di zucca, polenta, luccio in salsa, sbrisolona e bissolano. I ragazzi durante la stesura della guida hanno partecipato a laboratori artistici tenuti da Abacoop e di cucina con gli chef de “Le Tamerici” e “Peccati di gola”. «È veramente un bel progetto - ha affermato Andrea Caprini assessore alle politiche sociali - Vogliamo che Mantova diventi una città sempre più inclusiva. È una guida che riesce a cogliere la semplicità delle cose». Alla presentazione c’erano, inoltre, la dirigente scolastica del Liceo Artistico Giulio Romano, Alida Irene Ferrari, con il professore Ugo Pavarina che ha collaborato al progetto. Per tutta la durata di Festivaletteratura la guida è stata a disposizione dei visitatori nella libreria allestita in piazza Sordello. Il ricavato delle libere donazioni per le guide è andato ai progetti di autonomia dei ragazzi in AIPD. Se vuoi contribuire anche tu, la guida è attualmente disponibile presso la sede di AIPD Mantova in Via Carducci, 3 o può essere richiesta via mail. P–2 Seguimi e sarai informato Progetto Extratime OPEN STAGE AL CAFFE’ ITALIANO - PARTE SECONDA - di Riccardo Bonfà di Riccardo Bonfà La nostra Associazione propone da anni Progetti finalizzati all’autonomia, nei quali personale qualificato e formato da Aipd Nazionale affianca bambini, ragazzi e adulti con sindrome di Down in percorsi di crescita personale, educativa e psicopedagogica. La formazione degli operatori presenti è prima di tutto umana ed esperienziale: gli educatori in attività devono saper coinvolgere il gruppo e i singoli partecipanti in percorsi che risultino piacevoli e formativi. Molti sono i momenti conviviali durante l’anno; negli incontri di chiusura e saluto, queste proposte includono diversi gruppi e ragazzi di varie fasce d’età. Abbiamo avuto modo di constatare l’ascendente che i grandi hanno verso i più giovani; in alcuni casi i ragazzi di 16-17 anni manifestano “adorazione” nei confronti dei giovani adulti (22-2830 anni) che per ragioni anagrafiche hanno terminato il proprio percorso di studi e hanno iniziato stage, tirocini, inserimenti nel mondo del lavoro, che si muovono autonomamente con i mezzi pubblici, hanno un/una fidanzato/a, svolgono diverse attività sportive, organizzano serate, eventi interessanti e molto altro. L’intuizione: perché non proporre un’attività “extra”? Un giorno settimanale in più durante il quale ragazzi adulti, partecipanti al Progetto ATL – Agenzia del Tempo Libero (20-40 anni), possano incontrare persone grandi, più giovani, che frequentano il “Club dei ragazzi” (14-20 anni). “Un giorno in più” per poter costruire nuove competenze e consolidare quelle su cui i diversi gruppi lavorano settimanalmente; “un giorno in più” per chiedere ai più grandi di accompagnare nel percorso di apprendimento e di crescita gli amici più giovani per affermare la propria consapevolezza in merito alla propria autonomia ed adultità. Il Progetto sperimentale, iniziato ad ottobre grazie al contributo del Comune di Mantova, proseguirà fino a dicembre 2015; supervisionati da Riccardo e Nicola, con il prezioso aiuto di Amina, i partecipanti punteranno ancora una volta al consolidamento della propria autonomia personale in un clima dinamico, divertente e al contempo funzionale. Due nuovi baristi del tutto speciali al Caffè Italiano. Dai caffè e i cocktail di Giulia e Luca (vedi Informato n. 3), si passa a quelli di Paolo e un’altra Giulia. Riprende lo stage lavorativo per le persone con sindrome di Down al Caffè Italiano di piazza Marconi, nel centro di Mantova. Dopo la bella esperienza di Luca Lupi e Giulia Bisi, terminata con l’happy hour del luglio scorso, è arrivato il turno di altri due baristi. L’Associazione Italiana Persone Down di Mantova è felice di comunicare a tutta la cittadinanza che ha ripreso il progetto “Open Stage” al Caffè Italiano. Protagonisti di questa fase del progetto, realizzato con il contributo della Fondazione Comunità Mantovana Onlus, sono Giulia Rondini di 26 anni di Curtatone e Paolo Baraldi di 35 anni di Mantova, persone con sindrome di Down. I due nuovi baristi, che frequentano i percorsi di autonomia che Aipd organizza da anni, hanno all’attivo precedenti esperienze di inserimento lavorativo e buone competenze di gestione autonoma. Il tirocinio lavorativo di Giulia e Paolo è iniziato lunedì 19 ottobre e si concluderà nel mese di dicembre. Aipd è certa che anche questa esperienza, come le precedenti, servirà a dimostrare che le persone con sindrome di Down possono essere lavoratori effettivi e competenti anche in ambienti lavorativi non protetti. Va ricordato che l’intento del progetto “Open Stage”, coordinato dal dottor Riccardo Bonfà, non è solo quello di fornire competenze pratiche ai ragazzi coinvolti, ma soprattutto di aiutarli a costruire la propria identità di persona adulta e quindi lavoratrice, stimolando comportamenti adeguati ad un contesto professionale. Fondamentali per la realizzazione del progetto sono stati il coraggio e la sensibilità di Cristina Zovi, titolare del Caffè Italiano, che ha creduto nel percorso che le è stato proposto ed ha rinnovato la sua disponibilità, accogliendo altri due ragazzi per questa nuova sfida. “Per questo vogliamo tanto ringraziarla” sottolineano i responsabili di Aipd. L’associazione rimane a disposizione per eventuali richieste o informazioni, e per chiunque voglia offrire disponibilità ad accogliere nuove esperienze lavorative per altri ragazzi e ragazze. È possibile contattare l’Associazione tramite Facebook (AIPD Mantova – Associazione Italiana Persone Down), inviando una mail a [email protected] o telefonando al 334.1491715. P–3 Seguimi e sarai informato AIPD IN FESTA! FESTA A Borgoforte di Paola Belli A Borgoforte, per la mia famiglia e per tanti altri amici, è ormai consuetudine ritrovarsi a fine estate al “Lido Po” per aiutare l’Aipd di Mantova a realizzare il pranzo sociale. Quest’anno, nonostante il tempo piovoso, abbiamo partecipato numerosi e la manifestazione ha avuto successo grazie all’impegno di tutti. È un bel momento di incontro fra le persone del paese e non, per sostenere e conoscere le importanti iniziative che l’Associazione promuove in favore dei ragazzi con Sindrome di Down. Il clima è sempre gioioso, allegro ed è bello ed importante per noi volontari ritrovarci ogni anno. Il folto gruppo è costituito da persone di ogni età, che spesso si incontrano solo in questa occasione, ma che riescono a collaborare grazie allo spirito che li anima e la sintonia che si è creata. Ci sono i bambini, sempre divertiti ed entusiasti, i ragazzi contenti di ritrovare qualche ex compagno di scuola e gli adulti indaffarati a fare in modo che la manifestazione riesca bene! I ragazzi dell’Associazione, con il loro saper essere gioviali ed accoglienti, sono la vera forza della festa e ci regalano una giornata che portiamo nel cuore per lungo tempo. Per i volontari, il servizio prestato è un piccolo contributo, che ha però un forte valore umano e sociale. Per me, è sicuramente una occasione importante, che mi permette di incontrare molti dei miei ex- alunni, di parlare con loro e di mantenere vivo un legame affettivo che si è creato molti anni fa. Ogni anno è sempre una scoperta positiva, che senza merito, mi riempie di grande soddisfazione! Festa della Birra a Volta Mantovana P–4 Seguimi e sarai informato Festa in Piscina a “Le Terrazze sul Po” a Scorzarolo Budinata a San Martino dell’Argine Giornata Nazionale Persone Down P–5 Seguimi e sarai informato VITA CON FILIPPO (UP & DOWN) di Jacopo con la collaborazione di Camilla (fratelli di Filippo Molani) Correva l’anno 1998. Fratelli Molani seduti a tavola, una sera come altre. I nostri genitori tornarono dall’ospedale, a seguito di un esame della mamma. Quest’ultima, mostrandoci un’ecografia, chiese: “ Secondo voi, cos’è?”. Mi voltai e, con estrema naturalezza, dissi: “Un bambino”. “Esatto!”… In coro: “ MA DI CHI?!?”. “ Nostro!”. Occhi fuori dalle orbite, mandibole cascanti di noi quattro figli, trasformati ormai in statue di cera. Un quinto Molani era in arrivo. Dopo lo choc iniziale e tante domande nel cuore, ecco l’euforia di pensare a un nome... sarebbe stato maschio o femmina… poi l’interrogativo più pesante: “E se fosse stato disabile?”. L’età della mamma (44), la genetica… la sfiga in generale! La scelta fu sofferta ma si mise ai voti se affrontare o meno gli esami. E così fu. Ricordo che nostro padre venne da me in salone, un giorno d’estate, e mi disse: “Abbiamo fatto la villocentesi: il bambino ha la sindrome di Down”. Io annuii: “ Va bene…”. Me lo sentivo proprio! E non realizzavo ancora, evidentemente. Non lo raccontai a nessuno, ma poi avvenne tutto in maniera naturale: non c’era bisogno di dirlo. La gravidanza fu un periodo pesante. Ma Filippo arrivò fra noi proprio il giorno di Natale... E portò ancora più luce e gioia immensa a quel giorno! In seguito, la malformazione cardiaca che costrinse Filippo a stare in ospedale per il suo primo mese di vita mise in crisi tutta la famiglia. Sebbene non avessi ancora messo a fuoco la situazione, vista la giovane età (quasi 16), le mie preoccupazioni trasparivano. Ero cambiato, mi dicevano i compagni di classe. E fu così anche per i miei fratelli, era inevitabile. Prima dell’operazione, si tenne l’evento del Santo Battesimo nel nostro salone di casa. Per precauzione, si decise di celebrare il sacramento a casa nostra. Una cerimonia stile famiglia Forrester di “Beautiful”! Noi quattro figli nel ruolo di padrini e madrine, i nostri innumerevoli parenti, i fiori, il rinfresco e il meraviglioso trio di sacerdoti formato da don Ulisse, don Giampaolo e don Alberto... Un momento memorabile! Io e le mie sorelle siamo stati anche un po’ dei “vice genitori” nel gestire Filippo: dai pannolini al vestiario, dai giochi agli spostamenti in auto, dalle prime parole ai compiti scolastici. Gli anni passavano e nostra madre continuava a portare avanti il motto “servono stimoli!”. Filippo cominciò così a seguire logopedia, psicomotricità, ippoterapia, scout, canto, judo, nuoto, calcio…alcune attività ancora oggi proseguono, insieme agli appuntamenti che la mitica AIPD propone. Come spesso ci viene detto, ora voi penserete: “Ma che bravi! Che famiglia dedita! E chissà che ragazzo in gamba dev’essere Filippo!”. Ecco, io vorrei invitarvi, anche solo una mattina, ad assistere ai melodrammi che vanno in scena presso il teatro “Loghino Stella” (casa nostra!). All’arrivo della mamma in camera da letto - nonostante la voce flautata e le gentilezze al fine di smorzare la fatica del risveglio - Filippo comincia a sclerare nel letto facendo versi e gridando “No! Va’ via!!”; quindi io da una parte lo spingo e, dall’altro lato, lei lo trascina fino a che – a peso morto – non si lascia cadere ai piedi del letto. Quando sta per ricevere un sonoro calcio nel deretano (che peraltro, grazie a tutto lo sport che fa, è praticamente un air-bag), si alza e scappa giù per le scale, inseguito dalle urla della mamma, la quale, regolarmente, mi fa pensare all’acuto della Tosca di Puccini “Perché? Percheeé… SignOOOOOOreee?”. A proposito di Signore, dovete sapere che, oltre a essere l’unico adolescente che adora partecipare alla Santa Messa, Filippo è un vero “mistico”: ogni giorno lo si vede girare per casa, stile processionale, con tablet alla mano cantando a squarciagola (e in quei momenti mio fratello Pietro gliela taglierebbe davvero la gola!) i brani liturgici più disparati, accompagnando il tutto con magistrali genuflessioni, inni e benedizioni che farebbero impallidire le funzioni in Vaticano e le messe gospel nelle chiese di Harlem. Nonostante questi pochi esempi tragicomici, perché potremmo stare pagine e pagine a raccontare, è bello dire che la convivenza con Filippo ci insegna che dovremmo sempre provare a guardare la nostra esistenza con occhi diversi, a essere più sensibili e premurosi, a gioire delle cose semplici, a vivere più sereni, liberi dall’ansia, dalla fretta e dalle paranoie; ci insegna anche a farci delle “torte mentali”, ma di quelle buone, che appunto ci piacciono e ci fanno ridere! Perché, davvero, per noi ormai se Filippo non ci fosse, bisognerebbe inventarlo! Sarà banale, eppure l’incontro con la disabilità ci fa crescere. È dura, certo… molto dura! Una vera palestra per la pazienza. Spesso è una croce…sì…però, da cristiano, so che dalla croce, malgrado il dolore e le ferite, nasce la speranza. E allora, quando ripenso a quel pomeriggio d’estate in cui mio padre mi informò della condizione di Filippo, rinnovo quanto gli dissi subito dopo il mio “va bene”: “…è sempre un dono di Dio”. P–6 Seguimi e sarai informato Tema: La persona più cara di Daniele, cugino di Matteo Una persona a me molto cara è mio cugino Matteo. È più grande di me di 9 anni ma è comunque un vero compagno di giochi. Ho un fratello che si chiama Marco ma lui passa tutto il tempo a studiare e non ho mai giocato con lui. I giochi che facciamo da sempre è quello dove io faccio ridere lui, il gigante e mia sorella che interpreta un personaggio qualunque. Ci troviamo più delle volte a casa sua oppure dai nonni ci sentiamo liberi di sfogarci, a volte andiamo in piscina dove possiamo giocare nell’acqua, insomma ogni occasione è buona per divertirci. Quando vado a casa sua mi piace andarlo a svegliare perché è un dormiglione e non si sveglierebbe mai. Mi ha insegnato a giocare alla play e mi ha regalato tutti i suoi giochi. Adesso gioco di meno con lui perché lavora a un Mc Donalds. Col tempo mentre crescevo mi hanno insegnato che Matteo è un ragazzo Down. Non ho capito bene cosa significa: per me è... il migliore compagno di gioco. P–7 Sono Simone e quest’anno sono io a fare gli Auguri di Natale in AIPD Mantova. L’associazione si occupa anche di noi piccoli con il progetto “Da Zero in poi”. Puoi sostenere questo progetto anche attraverso una piccola donazione, aiutaci. Questo Natale fai un regalo che serva, sostieni i nostri progetti. Grazie e Buon Natale! Vuoi ricevere il giornalino via mail? Faccelo sapere all’indirizzo [email protected] e dal prossimo numero lo potrai sfogliare comodamente dal tuo pc o tablet. Dillo anche ai tuoi amici, possiamo mandarlo anche a loro! Da questo mese sul nostro sito internet w w w. a i p d m a n tova . i t è possibile sostenerci anche con donazioni tramite il circuito PayPal! Associazione Italiana Persone Down ONLUS Mantova Sede operativa: via Carducci 3, 46100 Mantova Sede legale: via Bellonci 14, 46100 Mantova Tel. e fax 0376.373052 Cell. 334.1491715 Mail: [email protected] Web: www.aipdmantova.it Codice Fiscale: 93045610206 C/C Postale: 63890297 Iban: IT20F0760111500000063890297