DISLESSIA
UNA SFIDA EDUCATIVA
LIM E TECNOLOGIE?
ALLEATI FORMIDABILI
A CURA DI GENNARO MILENA REFERENTE E SOCIO
AID
Che cos’è la DISLESSIA
 La dislessia è una difficoltà che riguarda la
capacità di leggere e scrivere in modo corretto e
fluente.
 Leggere e scrivere sono atti automatici perciò
risulta difficile comprendere la difficoltà di un
bambino dislessico.
Origine neuro-biologica
 La dislessia non è causata da nessun deficit di
intelligenza, né da problemi ambientali o
psicologici, né da deficit sensoriali.
 Il bambino dislessico può leggere e scrivere
ma non può farlo in maniera automatica.
 Si stanca rapidamente , commette errori,
rimane indietro, non impara.
Lettura … ma non solo
La difficoltà di lettura può
essere più o meno grave
Cause
 Spesso si accompagna a
 Queste difficoltà derivano
problemi nella scrittura, nel
calcolo e anche in altre
attività di lavoro.
 L’alunno dislessico ha
difficoltà a copiare alla
lavagna e a prendere nota
delle istruzioni impartite
oralmente.
 Perde fiducia in se stesso.
da un deficit nella
componente fonologica del
linguaggio.
 La dislessia è un fatto
biologicamente
determinato.
Come si manifesta
 Il bambino inverte lettere e numeri,
sostituisce i suoni simili.
 A volte non riesce a memorizzare le tabelline
e le informazioni in sequenza (lettere
dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi
dell’anno).
 Può fare confusione per quanto riguarda i
rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra,
ieri/domani, mesi e giorni).
 Può avere difficoltà a esprimersi.
E dopo la scuola primaria?
 Persistono lentezza ed errori
nella lettura e nella scrittura
che ostacolano la
comprensione del significato
del testo.
 Il ragazzino appare
disorganizzato nelle sue
attività, ha bisogno di tempi
lunghi.
Intervista
Link intervista a Giacomo Stella: L’importante ruolo degli insegnanti
http://www.aiditalia.org/it/senza_titolo_26.html:
Come può essere così
difficile?
Provate a leggere…
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Due strategie
Asse
Asse lessicale
Fonologico
(da potenziare per
favorire
l’anticipazione.)
(compromesso nei
DSA)
Come leggiamo?
Sfruttare l’asse semantico
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Cosa dobbiamo assolutamente
sapere sui DSA
 Appropriarsi del problema: DSA non vuol dire distratto, asino, non è lui
che non vuole imparare.
 L’ansia altera la prestazione.
 Elaborazione dei dati: ritardo nell’elaborazione della lingua.
 Correre dei rischi: non se la sente di essere volontario.
 Percezione visiva: il DSA ha poco a che fare con la motivazione ma molto
con la percezione
 Coordinazione visuo-motoria : problematica.
 Comprensione del testo: è legata al background del soggetto.
 Espressione orale: immagazzinare dati e recuperare dati, il compito
rimane cognitivo, non diventa associativo; parlare per lui è sempre un
processo cognitivo.
 La giustizia: per essere giusti dobbiamo trattarli diversamente.
La diagnosi
 È fatta da specialisti esperti mediante
specifici test.
 Evita di colpevolizzare il bambino.
 In presenza di diagnosi: messa a punto di
interventi specifici, tecniche di riabilitazione e
di compenso, provvedimenti dispensativi
(concessione di tempi più lunghi, riduzione
dei compiti, riduzione dei testi, uso della
calcolatrice e del computer).
Il protocollo base prevede:
 Valutazione della presenza o assenza di patologie
neurologiche e di deficit uditivi e della visione
 Valutazione dell’equilibrio emotivo
 Valutazione con prove standard relative a:
Livello intellettivo, correttezza e rapidità di lettura, scrittura
nella componente di dettato ortografico, del calcolo
scritto e del calcolo a mente.
Va integrato con:
 Valutazione delle
competenze linguistiche
Che fare in famiglia?
Anche per i genitori non sempre è facile affrontare il
problema in maniera equilibrata.
Talvolta si rivela utile un supporto psicologico.
 È necessario informarsi il più possibile sul problema;
 scambiare esperienze con gli altri genitori;
 discutere del problema con tutti gli insegnanti;
 avviare un percorso condiviso con la scuola e il servizio
sanitario;
 promuovere l’autonomia nell’apprendimento;
 supplire alla lettura con altre fonti di informazioni e
strumenti;
 promuovere l’autostima.
Una didattica per tutti
 Giochi metafonologici per la scuola
dell’Infanzia e per la classe prima.
 Uso di strumenti compensativi e loro
graduale consapevole abbandono.
 Uso delle nuove tecnologie.
 Costruzione di un prontuario personalizzato.
Personalizzare
 Dispensa da: lettura a voce alta, scrittura




veloce sotto dettatura, lettura di consegne,
uso del vocabolario, studio mnemonico delle
tabelline
Dispensa dallo studio delle lingue straniere in
forma scritta
Tempi lunghi e riduzione delle prove
Organizzazione di interrogazioni
programmate
Uso di strumenti compensativi
 Uso di strumenti informatici
 Assegnazione di compiti a casa ridotti
 Utilizzo di registrazioni
 Richiesta di testi digitalizzati
 Valutazione formativa
 Possibilità di usare gli strumenti necessari
durante le prove di verifica o durante gli
esami finali.
BIBLIOGRAFIA
Editore libri liberi
 Meloni-Galvan-Sponza-Sola
Dislessia : strumenti compensativi
 Stella
Storie di dislessia
 Raccolta di poesie scritte da ragazzi dislessici
Le poesie che non so leggere
 Meloni-Galvan-Sponza-Valente-Bellantone-Kvilekval
La dislessia raccontata agli insegnanti
 Video di Rick di Lavole
How difficult can this be?
 Questa presentazione ha preso spunto dai
materiali dell’Associazione Italiana Dislessia
AID
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