SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di ANAFILASSI A SCUOLA da APeC In questo incontro Conoscere alcuni aspetti dell’anafilassi Come prevenire l’anafilassi e riconoscerne i sintomi Assistere correttamente gli alunni con sintomi di anafilassi Esercitazione all’uso dell’adrenalina autoiniettante Cosa è l’anafilassi ? la forma più severa ed improvvisa di reazione allergica compare quando una persona allergica viene a contatto con l’elemento a cui è sensibile è potenzialmente mortale deve essere considerata una emergenza medica Quale frequenza? Ogni anno su 100.000 bambini 10 presentano episodi di anafilassi, 82% sono in età scolare fatale nello 0,65 – 2% dei casi (EAACI/GA LEN Task force on allergic child at school; Allergy- January 2010) Cause di anafilassi 57% 9% 11% 6% 5% 12% (Novembre et al Pediatrics 1998) La scuola è un ambiente a rischio? (EAACI/GA LEN Task force on allergic child at school; Allergy- January 2010) 1/3 delle reazioni allergiche gravi avviene a scuola un’alta % di esposizioni accidentali ad allergeni, si veri fica a scuola Il 61% delle scuole ha almeno un bambino a rischio di anafilassi Muraro ed Al. Allergy 2010) E’ possibile per la scuola evitare ad un alunno allergico il rischio di shock anafilattico? Probabilmente non del tutto La scuola deve garantire a tutti gli studenti la possibilità di vivere in un ambiente sicuro e deve offrire anche a chi che soffre di gravi allergie l’opportunità di partecipare a tutte le attività. Tutelare la salute di un alunno allergico a rischio di shock anafilattico è una “MISSIONE POSSIBILE” Tutelare i bambini allergici a scuola COME ? Prevenire il contatto con sostanze allergizzanti Riconoscere precocemente i segni di anafilassi Soccorrere correttamente un alunno che presenti anafilassi Ogni scuola che accoglie alunni con allergie gravi dovrebbe dotarsi di un PIANO DI GESTIONE DELL’ANAFILASSI PIANO DI GESTIONE DELL’ANAFILASSI contenuti Tutte le azioni da intraprendere per ridurre il rischio di esposizione e per intervenire in modo efficace nella gestione dell’emergenza con soluzioni personalizzate per i singoli alunni. responsabilità Dirigente scolastico contributi Personale della scuola, genitori, studenti (quando possibile), sanitari del territorio PIANO DI GESTIONE DELL’ANAFILASSI Contenuti Identificazione delle responsabilità della scuola, della famiglia, dello studente, della sanità Sviluppo di un piano di emergenza formazione di alcune persone responsabili del soccorso, norme di intervento Sviluppo di un piano di prevenzione per modificare gli atteggiamenti e prevenire il contatto con gli allergeni (primo soccorso, somministrazione adrenalina, contatto con Servizio Urgenza ed Emergenza Medica,…) Piano di emergenza Formazione Riconoscimento precoce dei segni/sintomi di reazione allergica Intervento comportamentale in caso di emergenza Somministrazione adrenalina Come si può presentare ? Manifestazioni cutanee e mucose Manifestazioni gastrointestinali prurito, orticaria, eritema generalizzato, edema generalizzato formicolio alla gola, gonfiore lingua nausea, vomito, diarrea, crampi addominali Manifestazioni cardiovascolari tachicardia, bradicardia, aritmie, ipotensione, edema polmonare, Sintomi respiratori rinite, ostruzione alte vie aeree, broncospasmo, dispnea Sintomi neurologici cefalea, vertigini, convulsioni, confusione mentale, perdita di coscienza, sincope Come si può presentare? Calore cutaneo, formicolio cutaneo,prurito diffuso e crescente che inizia solitamente al cuoio capelluto, meato acustico esterno, pianta dei piedi e palme delle mani, zona genitale, labbra Eritema diffuso Prurito orale e/o faringeo (vellichio, nodo alla gola) Sensazione di costrizione alla gola Abbassamento della voce Sensazione di rigonfiamento labbra, lingua Rigonfiamento del viso o delle estremità Difficoltà a deglutire Sensazione di fame d’aria, respiro difficile e sibilante Nausea, dolori addominali e vomito Sensazione di morte imminente Come si può presentare? Manifestazioni cutanee sono presenti nell’85% dei casi Come si può presentare? L’assenza di segni cutanei non esclude un’anafilassi Come si può presentare? Quando i bambini sono piccoli possono Questo cibo pizzica molto. esprimere le loro sensazioni La mia lingua è calda (o bollente). Si sente come qualcosa che gratta la mia lingua. Con i gesti: La mia lingua (o bocca) ha delle formiche (o brucia). - Mettere le mani in bocca, o tirare o grattare la lingua Nella bocca, lingua ci sono i capelli La bocca si sente strana. Con cambiamenti della voce : C'è una rana in gola. - Che diventa rauca o stridula, con le parole “ biascicare” C'è qualcosa bloccato in gola. La mia lingua si sente piena (o pesante). Con un “ loro “ linguaggio: La bocca è stretta. .............................. Sento come una mosca (per descrivere prurito alle orecchie). COSA FARE Tempestivo riconoscimento della reazione in atto Misure di soccorso Somministrazione di adrenalina Tempestiva allerta 118 Istruzioni d’uso per Fastjekt Il Fastjekt è un dispositivo di primo soccorso utilizzabile da persone senza competenze sanitarie. Il Fastjekt contiene una singola dose di adrenalina in una siringa a scatto predosata. 1.Rimuovi il dispositivo dal contenitore di plastica. Non toccare la punta nera con le dita quando maneggi il Fastjekt, questo è il punto da cui fuoriesce l’ago. 1.Rimuovi il dispositivo dal contenitore di plastica. Non toccare la punta nera con le dita quando maneggi il Fastjekt, questo è il punto da cui fuoriesce l’ago. 2. Impugna il Fastjekt e togli il tappo di plastica grigio. Non toccare la punta nera con le dita. 3. Appoggia la punta nera alla parte esterna della coscia 4. Premi energicamente il dispositivo sulla coscia fino a udire un click poi tieni premuto per 10 secondi. Massaggia il punto d’iniezione Il dispositivo può essere utilizzato anche attraverso gl’indumenti DOPO AVERE SOMMINISTRATO IL FASTJEKT RIMANI ACCANTO AL BAMBINO ED ACCERTATI … CHE SIA STATO CHIAMATO IL CHE L’AMBULANZA SIA IN ARRIVO Informa gli operatori del 118 di quanto hai fatto e consegna loro il dispositivo utilizzato Cornice legislativa ….può essere prevista solo in presenza dei seguenti criteri: “ATTO DI RACCOMANDAZIONE CONTENENTE LE • assoluta necessità LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI ALL’ASSISTENZA DI STUDENTI CHE • somministrazione indispensabile inLAorario “LINEEDI DIFARMACI INDIRIZZO PER DEFINIZIONE DI NECESSITANO DI SOMMINISTRAZIONE INTESE PROVINCIALI INERENTI LA IN ORARIO SCOLASTICO” scolastico SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A MINORI IN CONTESTI EXTRA-FAMILIARI, EDUCATIVI O • non discrezionalità da parte di chi somministra il SCOLASTICI, IN EMILIA-ROMAGNA” farmaco né in relazione alla individuazione degli eventi in cui occorre somministrare il farmaco né in relazione ai tempi alla posologia, PRIMO PROTOCOLLO 2004alle modalità di somministrazione PROCEDURALE e/o2012 di ACCORDO conservazione Ministero dell'Istruzione, dell'Università e dellaRicerca-UST di Forlì-Cesena, Provincia • fattibilità della somministrazione da parte di di Forlì-Cesena, Azienda Sanitaria Locale di Forlì, Azienda Sanitaria Locale di Cesena personale non sanitario adeguatamente formato. PROVINCIA FORLI’- CESENA