Corso formativo-educativo per
pazienti allergici a rischio di
anafilassi
Dr.ssa Claudine Giacomelli
In collaborazione con Associazione di pazienti
Migliorare la qualità di vita del soggetto a rischio
di anafilassi
Individuazione, educazione
informazione del paziente a
rischio
Trattamento acuto
dell’anafilassi
Medico dell’ emergenza
PLS
MMG
Organizzazione
del
Sistema sanitario
Associazioni di pazienti
Individuazione, Informazione e formazione del
personale “chiave”
Allergologo
L’anafilassi è rara?
Nella realtà:
L’incidenza dell’anafilassi è sottostimata
La sua incidenza sembra in aumento
• Dati Americani:Fino a 41 millioni di americani sono a
rischio (Neugut AI et al, 2001) e gli studi epidemiologici
riportano 63,000 nuovi casi per anno negli Stati Uniti
(Yocum MW et al, 1999)
• Dati italiani (Osservatorio per le gravi reazioni allergiche
della rete ospedaliera di Allergologia della Regione
Piemonte): gennaio 2004-giugno 2005 segnalati 685 casi:
puntura di imenotteri 60% dei casi, alimenti 24 %, farmaci
4,1%, alimentare da esercizio fisico 1,5%, idiopatica 1,3%,
non specificata 9%.
Definizione di anafilassi
• E’ una reazione allergica generalizzata
» Interessa tutto l’organismo
» Più organi possono essere coinvolti
• Ha un inizio generalmente acuto,
improvviso
• La gravità delle manifestazioni
variano da lieve a fatali
Manifestazioni cliniche
dell’anafilassi
• A livello della cute e mucose: vampate, prurito,
orticaria (ponfi generalizzati), angioedema (edema di
labbra, lingua e ugola)
• A livello delle vie respiratorie: Congestione, rinorrea,
stridore, costrizione gola, affanno , oppressione
sternale, broncospasmo,fischio,tosse
• A livello gastrointestinale: crampi,dolori addominali,
vomito, diarrea persistenti
• A livello del sistema cardiocircolatorio: calo della
pressione sanguigna o sintomi associati (collasso,
sincope,incontinenza)
Sintomi premonitori più frequenti di
anafilassi
• Calore cutaneo, formicolio e prurito
localizzati al cuoio capelluto, meato acustico
esterno, labbra, pianta dei piedi e palme delle
mani, zona genitale
• Eritema diffuso
• Prurito orale e/o faringeo (vellichio, nodo alla
gola)
• Sensazione di costrizione alla gola
• Abbassamento della voce
• Sensazione di rigonfiamento labbra, lingua
Insorgono pochi minuti dopo l’esposizione all’allergene, di solito entro
un’ora (6 ore se per via alimentare)
Come si può presentare l’anafilassi?
Insorgenza da pochi min al alcune ore dopo esposizione all’allergene
scatenante
Interessamento di cute e/o mucose
Ed almeno uno sintomo
A livello respiratorio o cardiovascolare
Con il coinvolgimento di 2 o più organo od
apparato rapidamente dopo l’esposizione ad
probabile allergene:
1- apparato cutaneo-mucoso
2-apparato respiratorio
3- apparato cardiovascolare
4-apparato gastrointestinale
Ipotensione dopo esposizione
ad un allergene noto
Convinzioni erronee
nell’anafilassi sono sempre presenti
manifestazioni a livello cutaneo: Abbiamo visto
che in circa 10%-20% dei casi di anafilassi
non sono presenti sintomi cutanei (non prurito,
non ponfi). 80% dei casi di anafilassi fatale
indotta da alimenti non erano associati a
sintomi a livello cutaneo.
Messaggio
Non si può parlare di anafilassi se sono
presenti sintomi solo a livello di cute: trattasi
di una reazione di ipersensibilità (più comuni,
meno gravi)
Grado di severità dell’anafilassi
Grado
Lieve
Moderato
Severo
Cute e mucose
Prurito
Orticaria
Angioedema
Prurito orale,
parestesie e
tumefazione
labbra
Qualsiasi dei
precedenti
Qualsiasi dei
precedenti
Apparato gastrointestinale
Apparato
respiratorio
Apparato
cardiovascolare
Sintomi
neurologici
dolori addominali
lievi
nausea e vomito
Congestione
nasale,
starnuti,rinorrea
(spurgo nasale)
lieve affanno
Vomito e/o
diarrea ricorrenti
crampi addominali
Marcata disfagia
raucedine
costrizione alla
gola, stridore,
sibili,tosse
secca, affanno ,
tachipnea con
retrazioni
Tachicardia
Senso di testa
vuota,
Riduzione del
livello di
attività +
vertigini
Nausea, vomito,
diarrea Perdita
del controllo
intestinale
Dispnea, cianosi
aritmia,
calo della
pressione
sanguigna
confusione
collasso, senso
di morte
imminente
Perdita di
coscienza,
incontinenza
sfinterica
Possibili cause di anafilassi
Allergeni scatenanti più frequenti:
•
•
•
•
Cibi
Puntura di imenotteri (ape, vespa, calabrone)
Gomma di lattice
Farmaci ( es. antibiotici beta-lattamici, anestetici generali)
Fattori scatenanti non allergenici (reazioni
anafilattoidi)
• Fattori fisici (es. esercizio fisico, freddo ecc.)
• Mezzi di contrasto iodati
• Farmaci (es. oppioidi, aspirina e FANS)
Cibi che causano anafilassi
più frequentemente
• Frutta secca: noccioline, noci,
arachide,sesamo
• Crostacei e pesce
• Uova
• Latte
• Rosacee: pesca, ciliegia
Anafilassi da sforzo fisico
post-prandiale
•
•
•
Variante di anafilassi identificata
con sempre maggior frequenza
Insorge dopo un esercizio fisico
eseguito entro 6 ore dall’assunzione
di alimenti
2 varianti: -1) dopo l’assunzione di
uno specifico alimento -2) dopo
l’assunzione di un qualunque alimento
Anafilassi da sforzo fisico
• E’ una rara forma di anafilassi
• Insorge entro 20 minuti dall’inizio di un
intenso esercizio fisico
• E’ più frequente tra i 4- 30 anni di età in
pazienti atopici
• E’ preceduta da una fase prodromica (senso
di calore, prurito,eritema cutaneo) che può
evolvere verso l’orticaria generalizzata,
l’angioedema o l’anafilassi sistemica.
Anafilassi: cosa succede?
Nella anafilassi le manifestazioni a livello dei vari organi ed
apparati che si verificano in rapida successione sono dovute
alla liberazione massiva di mediatori chimici biologicamente
attivi da parte di cellule (mastociti tessutali o basofili
circolanti)
La liberazione di questi mediatori della cellule può essere
dovuta a:
• un meccanismo immunologico IgE-mediato come
nell’allergia (la maggior parte dei casi)
• meccanismi non IgE mediati (per vari farmaci,…)
Anafilassi con meccanismo IgE- mediata: è
la forma più frequente
Si distingue:
una prima fase di sensibilizzazione
(formazione di anticorpi IgE in soggetti
predisposti geneticamente).
 I sintomi dell’anafilassi potranno comparire
dopo ripetute esposizioni all’ allergene in causa
(non al primo contatto)
Fase di sensibilizzazione: primo
contatto con l’allergene
Esposizione
all’allergene
 Le plasmacellule producono
anticorpi IgE contro l’allergene
in soggetti prediposti
allergene
Plasmacellule
IgE
Gli anticorpi IgE
aderiscono a
mastociti e basofili
Mastociti
“armati”
Granuli
contenenti
istamina e altri
mediatori
Reazione Anafilattica
I sintomi sono dovuti alla
liberazione da parte di
cellule ( mastociti e/o
basofili) di mediatori
chimici biologicamente
attivi
Anticorpo
IgE
•
allergene
1
.
Con meccanismo immunologico :
come nell’allergia (causa
individuabile in base alla storia
del paziente e con test
allergologici)
•
•
• ••
•
• •
•
•
• • •• •
• •
•• •
•
• ••
•
•
•
•
•
•• • • •
•• •
• • • •• •
•
• •• •
• •
• • ••
•
•
• • ••
•
•
•
•
••
•
•
•
•
•
• •• • • • •
•• • • •• • • •
•
• •
• • •• •
• •• • • •• •
•
•
••
••
•
• • • ••
•• ••
•
• •
• • •• ••
• • • • • ••
•
•
•
•
•
•
•
•
•• •
•
• •• • •
•
•
• • •• •
• • • •• • • • •
•
•
• ••
•• • •
•• • •
•
•
•
• • ••
•
• • • •• •
•
•
••
• •
•
•
• •
•
•
•
• •
•
•
•
••
•
•
• • •
•
••
•
•
•
•
•
•
•• •
•
•
•
•
•
2
•
•
•
•• •
•
•
••••
••
•• •
•
•
•
•
•
•
•
•
•
••
•
3
Idiopatica
(causa
sconosciuta)
Con meccanismo non
immunologico come nell’anafilassi
da esercizio fisico o da mezzi
iodati di contrasto
Dinamica delle Reazioni Anafilattiche
Trattamento
trattamento
Sintomi
bifasici
Sintomi
iniziali
(20% - 25%)
Esposizione
all’antigene
1 – 4 ore
ore
•Anafilassi
bifasica in 20%
dei casi di
anafilassi severa
•ripetersi
dell’episodio acuto
a distanza di 2-8
ore dal primo
episodio ed
indipendentement
e dal trattamento
Messaggio
•Non è possibile prevedere quali pazienti con anafilassi
severa manifesteranno una anafilassi bifasica.
•Tutti i pazienti che hanno presentato un episodio di
anafilassi severa devono essere ospedalizzati e
monitorati per 12-24 ore
Anafilassi protratta
• Si verifica in circa il 25 % dei casi di
anafilassi severa
• E’ quella condizione caratterizzata dalla
persistenza dei sintomi respiratori e
cardiovascolari dopo un episodio acuto per
più di un’ora e fino ad un giorno nonostante
un adeguato regime terapeutico
• Circa il 25% dei casi di anafilassi indotta da
alimenti ha un andamento protratto
Fattori di rischio per
anafilassi severa
1. Asma bronchiale poco controllato dalla terapia
2. Fattori facilitanti: esercizio fisico, assunzioni di FANS
(aspirina ecc.)
3. Trattamento in corso con beta-bloccanti o ACE inibitori
per la maggior difficoltà a gestire l’anafilassi
4. Pazienti con mastocitosi
5. Episodio precedente dopo ingestione di minime quantità
di alimento
6. Allergia a arachide, frutta secca e semi, pesci e
crostacei (potenza dell’allergene)
7. Somministrazione endovenosa dell’allergene (nell’allergia
a farmaco)
8. luoghi con difficoltà di accesso ad un pronto soccorso
Convinzioni erronee
In base agli episodi precendenti si può predire la gravità
di una reazione anafilattica
•NO
In realtà: la severità dell’anafilassi dipende dalla sensibilità
del soggetto in quel momento e dalla dose di allergene
La causa dell’anafilassi è sempre chiara
•NO
In realtà :
• Anche conoscendo l’allergene scatenante non è sempre cosi facile
evitarlo possono essere nascosti (problematica degli allergeni
nascosti es. Alimenti e lattice)
• I pazienti non ricordano tutto ciò che hanno ingerito, le latenze, il
decorso clinico...
• la anafilassi idiopatica è comune
Come comportarsi per ridurre il
rischio di anafilassi
– Imparare ad evitare l’allergene in causa
– Imparare ad affrontare un eventuale
episodio:piano dell’emergenza e corretto uso
dell’autoiniettore di adrenalina Conoscere i
vari fattori di rischio
– Programmare visite di controllo (spesso il
paziente sottovaluta la comparsa di sintomi
minori o si fa inflenzare da credenze popolari)
Imparare ad evitare
l’allergene in causa
Anafilassi indotta da alimenti:
Prevenzione
I. Evitare l’alimento in causa (anche minime
quantità possono provare gravi reazioni)
 Lettura delle etichette
 Conoscenza dei termini che possono indicare la
presenza di allergeni alimentari nascosti
 Lista dei cibi che possono contenere l’allergene
incriminato
 Consigli in caso di pasto in luogo pubblico
(ristoranti, mense, feste..) per la possibilità di
contaminazione durante la preparazione
 Informazioni su cross-reattività
 Informazioni su fattori di rischio (es.assunzioni di
farmaci , attività fisica)
Anafilassi indotta da puntura di
imenotteri
Prevenzione
Cosa fare
• Fare rimuovere nidi o
alveari da personale
specializzato
• Indossare indumenti
chiari,a maniche lunghe e
pantaloni lunghi, scarpe
chiuse
• Evitare di sostare vicino a
rifiuti
• Andare in moto con caschi
integrali
Cosa non fare
• Usare profumi
• Indossare abiti con colori
vivaci , a maniche larghe
• Camminare a piedi nudi
• Controllare bicchieri o
lattine già aperte prima di
bere
• Movimenti bruschi in
vicinanza di api e vespe
Diagnosi allergologica ed immunoterapia specifica
Raccomandazioni per il paziente che hanno
manifestato anafilassi da farmaci
Evitare i prodotti contenenti il principio
attivo in causa
 Evitare i farmaci appartenenti alla stessa
classe in quanto cross -reagiscono tra loro
(Leggere attentamente le etichette o
meglio non assumere farmaci senza il
consiglio del medico curante)
 Non usare supposte o iniezioni
(assorbimento più rapido)

Raccomandazioni per pz con
anafilassi da sforzo fisico
• Evitare l’esercizio fisico intenso per almeno
6 ore dopo i pasti
• Evitare l’uso di FANS e l’assunzione di
alcool prima dell’esercizio fisico
• Sospendere l’esercizio fisico se compare
prurito generalizzato o senso di calore
diffuso
• Portare con sé adrenalina autoinietabile
Come affrontare un episodio di
anafilassi?
Piano per l’emergenza
• con precise instruzioni per l’uso dei farmaci
• Con indicazione di come e quando usare
l’autoiniettore di adrenalina Fastjekt
• Chiamare il 118 ed eventuale trasporto in
ospedale
Grazie dell’attenzione
Prossimo incontro
17 maggio ore 18.30
Scarica

corso anafilassi pazienti prima parte