Fabbisogni professionali: indagine
EXCELSIOR 2005
L’evoluzione della domanda di lavoro
nella provincia di Asti
e i riflessi sul sistema della formazione:
previsioni per il 2005 - analisi e commento dei dati
LA STRUTTURA ECONOMICA
DAL 1991 AL 2001
Aumentano le imprese locali
+13,73%
Aumentano i dipendenti
+7,46%
Aumentano gli indipendenti
+ 8,28%
Nel decennio in provincia di Asti si registra un aumento di un terzo delle imprese
negli ALTRI SERVIZI, apportando benefiche ricadute sia per l’occupazione
dipendente che per quella autonoma, ad eccezione del commercio, dove le unità
locali diminuiscono del 5%, in conseguenza della cessazione di numerosi esercizi
commerciali; nell’INDUSTRIA la crescita del 10% delle imprese è da attribuirsi alla
ripresa delle iniziative imprenditoriali, a fronte della stabilizzazione dei lavoratori
dipendenti.
Settore a maggiore
crescita
Settore a maggiore
contrazione
Unità locali
Attività Immobiliari, Informatica
e ricerca
Commercio ingrosso e
dettaglio
Dipendenti
Attività Immobiliari, Informatica
e ricerca
Trasporti magazzinaggio e
comunicazioni
indipendenti
Attività Immobiliari, Informatica
e ricerca
Commercio ingrosso e
dettaglio
PREVISIONI OCCUPAZIONALI PER IL 2005
+ 1960 nuove assunzioni
- 1840 uscite
+ 120 saldo
attivo posti
di lavoro
tasso di entrata: 5,6% (+5,4 nel 2004)
tasso di uscita: 5,3% (+4,5% nel 2004)
tasso di crescita
+0,3%
tasso regionale 0,2%
tasso nazionale 0,9%
Si ridimensionano ulteriormente le già modeste prospettive di crescita del
mercato del lavoro locale
maggiori opportunità occupazionali
Dinamica settoriale
Industria:
Costruzioni:
Servizi:
tasso di entrata - 4,4%
tasso di entrata - 14,9%
tasso di entrata - 5,2%
piccole imprese (69%)
(+3% rispetto al 2004)
Il 39% delle assunzioni si colloca
nell’industria: il 3% in più del 2004,
oltre il 23% nell’edilizia guadagnando
circa 10 punti,arretrano perciò le altre
attività al 36%
tasso di uscita - 4,3 %
tasso di uscita - 12,7 %
tasso di uscita - 4,9 %
tasso di crescita - 0,1%
tasso di crescita - 2,2%
tasso di crescita - 0,3%
segue PREVISIONI
OCCUPAZIONALI PER IL 2005:
QUALITA’ DELLE ASSUNZIONI
inquadramento funzionale: 50% operai specializzati e conduttori di impianti e macchinari, suddivisi in misura
pressoché analoga, con incidenze superiori nell’industria e costruzioni: rispettivamente 76%,79%.
intorno al 14% si collocano gli addetti alle vendite e ai servizi alle famiglie, e nella stessa
misura il personale non qualificato, oltre il 10% è assegnato alle mansioni tecniche, mentre per quelle
amministrative e gestionali si supera il 7%.
0,6% è il peso dei dirigenti, il 4% invece è costituito da professioni intellettuali e
scientifiche.
genere:
–
50,8% sesso maschile
19,6% sesso femminile (media nazionale 19,7% , regionale 20,4%)
29,6% indifferente
età: nel 35,5% dei casi l’età non è considerata rilevante, ( 53,6% nell’edilizia).
diploma: considerando solo il titolo di studio i più richiesti sono i diplomati per circa il 30%, quota che sale al 33% se si
comprende la formazione post- scolastica .
esperienza lavorativa: viene richiesta a circa il 47% dei lavoratori, con un apprezzamento per quella acquisita nello stesso
settore in cui si va ad inserirsi, che, specifica per la figura professionale.
Formazione:
67% – affiancamento a personale interno
29% – formazione non richiesta
22% – formazione con corsi interni
extra-comunitari: la loro incidenza è pari al 35% (43% nell’industria), 3 punti in più rispetto al 2004
FORME CONTRATTUALI PREVISTE NELLE
ASSUNZIONI
Tempo indeterminato
44,3%
- 9,5% rispetto al 2004
Tempo determinato
44,1%
+ 16,6% rispetto al 2004
Apprendisti
8,7%
- 1,5% rispetto al 2004
Altri contratti
2,9%
Invariato rispetto al 2004
Lavoratori stagionali
Assunti part-time
Assunti per sostituzione
37,8%
10,4%
37,6%
+0,3% rispetto al 2004
- 2% rispetto al 2004
Il 20,7% delle imprese astigiane ha dichiarato che nel 2005 assumerà personale (23,8%
nel 2004;
valore regionale: 20,8%
valore nazionale: 22,8%
DIFFICOLTA’ DI REPERIMENTO
In generale per il 39% delle assunzioni previste per il 2005 dalle
imprese, viene segnalata una difficoltà di reperimento, percentuale che
supera il valore nazionale (32,2%) e regionale (39,5%).
Circa il 37% delle assunzioni mostra carenze di tipo formativo:
mancanza di adeguata preparazione o strutture formative (totalità
degli idraulici, e per quasi tutti gli elettricisti ed elettronici), figure che
difettano anche di esperienza lavorativa, carenza che investe pure
fattorini, magazzinieri e assemblatori .
Il 22% delle professioni è difficoltoso da reperire per ragioni di altra
natura, tra questi, ad esempio circa l’ 80% dei manovali edili previsti
è difficile da reclutare per la ridotta presenza sul mercato e per la
forte concorrenza tra le imprese, mentre per la quasi totalità degli
operatori addetti al trattamento informatico dei dati e alla contabilità
si riscontra una mancanza di esperienza specifica.
LE 11 FIGURE PROFESSIONALI PIÙ RICHIESTE PER IL 2005
( classificazione ISCO-88)
Difficoltà di
reperimento
Tempo
indeterminato
Necessità
formazione
0,5
40,1
0,0
12,6
88,4
54,7
46,3
5,1
82,5
99,0
7,2
0,0
90
4,6
11,4
84,4
22,7
59,1
8313 – Manovali nel settore delle costruzioni edili
90
4,6
78,9
18,9
81,1
0,0
4113 – Operatori Office: Gestione dati
80
4,1
97,4
98,7
98,7
1,3
3433 – Tecnici della Amministrazione, della contabilità ed affini
70
3,6
3,1
3,1
75,4
6,2
8290 – Addetti alle linee, macchine ed assemblatori (nac)
70
3,6
38,6
100
27,1
1,4
8281 – Assemblatori di macchinari meccanici
70
3,6
6,0
70,1
28,4
10,4
9131 – Addetti alle pulizie
70
3,6
15,9
82,6
72,5
43,5
5132 – Assistenti socio-sanitari presso istituzioni
60
3,1
58,3
18,3
68,3
25
Numero
previsto
assunti 2005
Peso delle
profess. sul
tot. assunti
7122 – Addetti all’edilizia: muratori
200
10.2
41,1
5220 – Addetti alle vendite, commessi e cassieri di negozio
100
5,1
8278 – Addetti alle macchine per la fabbricazione della birra, del
vino e di altre bevande
100
8211 – Addetti macchine utensili: metalli
Senza
esperienza
specifica
le prime 11 figure professionali più richieste occupano ben il 51% (1.000/1.960) del
totale degli assunti previsti nel 2005
chi entra nelle prime 11 qualifiche del 2005
rispetto alle prime 11 professioni del 2004
8278 – Addetti alle macchine per la produzione di bevande
4113 – Operatori Office: Gestione dati
8290 – Addetti alle linee
8281 – Assemblatori di macchinari meccanici
chi non entra nelle prime 11 qualifiche del 2005
Rispetto alle prime 11 professioni del 2004
8324 – Conducenti di autocarri pesanti e camion
4121 – Impiegati addetti alla contabilità
9333 – Addetti al carico/scarico merci
SINTESI: analisi prime 11 figure professionali
Delle 1.000 assunzioni previste per le prime 11 professioni più richieste dalle imprese astigiane nel 2005,
per il 40,5% dei casi si rileva una difficoltà di reperimento, superiore a quella riscontrata sulla totalità
delle professioni (38%).
Il 60% di queste figure professionali prevalenti manifesta carenze di esperienze lavorative, in linea con
il dato complessivo. Particolarmente in difetto appaiono, sotto questo aspetto: gli operatori di
gestione dati, gli addetti alle macchine utensili e per la produzione di bevande, gli addetti ai
servizi commerciali di vendita.
Superiore risulta la propensione ad essere assunti con contratti a tempo indeterminato: circa il 52%
contro il 44% del totale. Tra questi, le maggiori possibilità di ottenere un posto fisso vengono
attribuite alla quasi totalità gli impiegati nella gestione dati, ma anche i manovali edili hanno buone
garanzie di permanenza.
Per quanto riguarda la formazione post-entry, per meno del 18% di questi soggetti si ritiene necessario
attuare procedure di formazione per l’inserimento lavorativo, mentre in generale il valore sale al
31%: in particolare per il 60% degli addetti alle macchine utensili.
Rispetto al biennio precedente si riscontra un aumento anomalo nell’edilizia per quanto riguarda i
muratori, in quanto la richiesta sale da una cinquantina di soggetti a 200.
Da verifiche presso la Cassa Edile e Associazioni di categoria, questo evento sembrerebbe collegato
sia all’emersione del lavoro sommerso che al consistente incremento di lavori pubblici, con
particolare riferimento ai grandi interventi alla rete stradale (Asti-Cuneo, galleria di Isola d’Asti),
con implicazioni di natura qualitativa sulla manodopera impiegata: leggera diminuzione dei
manovali .
Per il 40% dei casi le imprese intendono attuare un procedimento di sostituzione dei lavoratori, che per
gli addetti alla gestione dati, copre quasi interamente la dotazione organica complessiva.
SINTESI: totale professioni
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Oltre il 44% degli assunti sono a tempo indeterminato, con un’incidenza superiore nei
servizi (55,2%), inferiore nell’industria (34,2%); sempre intorno al 44% la quota dei
tempi determinati, ma la percentuale di utilizzo supera il 50% nell’industria e scende
al 35% per i servizi, dove però si rileva un elevato ricorso al part-time (più di un
quinto dei lavoratori).
Circa il livello scolastico posseduto, per oltre il 40% dei casi non è previsto,
percentuale che, nell’edilizia sale al 73%; lievemente sotto il 30% è la richiesta del
diploma, circa il 23% quella riferita ai livelli di istruzione e formazione professionale,
poco superiore al 7% si attestano i titoli universitari.
Oltre i tre quarti delle imprese che assumono appartengono alla fascia più estesa,
con oltre 50 addetti, ma una quota aggiuntiva del 18% delle micro-imprese
assumerebbero al miglioramento di alcune condizioni negative:alleggerimento della
pressione fiscale (34%), diminuzione del costo lavoro (44%), ripresa della domanda
di prodotti (45%)
Per più del 35% degli assunti l’età anagrafica non è rilevante, ma tra le classi prevale
con il 19% del totale quella da 25 a 29 anni.
Prevale l’esperienza nello stesso settore (31,5%) rispetto a quella specifica (14,1%).
I principali canali di selezione personale in ordine decrescente, sono:banca dati
interna, conoscenza diretta, segnalazione da parte di conoscenti o fornitori.
NOTA METODOLOGICA
I dati, sulla base dei quali è stata svolta la presentazione sull’analisi
della domanda di lavoro della provincia di Asti, emergono
dall’indagine Excelsior 2005, realizzata annualmente da Unioncamere
con la collaborazione e il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali e dell’Unione Europea.
FONTI: - Sistema informativo Excelsior per l’occupazione e la
formazione
- Rilevazioni ISTAT per la struttura economica: censimenti
1991 - 2001
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Asti - Servizi per la PA