Le fiabe lasciano che il bambino faccia lavorare la propria fantasia e decida se e come applicare a se stesso quanto viene rivelato dalla storia circa la vita e la natura umana (B. Bettelheim) Il giorno di Carnevale, insegnanti e bambini si sono messi in gioco per fare spettacolo… La storia del lupo e dei 7 capretti raccontata con il corpo entusiasma i bambini. E’ stato un miscuglio di teatro dove la finzione è frutto di autocondizionamento calcolato e predeterminato, e il gioco è autentica e passionale modalità per apprendere/percepire la realtà circostante. La fiaba precedentemente raccontata dalle insegnanti, è stata animata e illustrata dai bambini di ogni sezione. La scenografia la regia i costumi sono stati accuratamente studiati dai docenti, che oramai da anni si cimentano nell’animazione teatrale. L’esperienza scaturisce dalla consapevolezza di unire la magia della fiaba con l’arte del raccontare e di fare teatro nella scuola. Il gioco simbolico è una opportunità preziosa per “identificare i processi da promuovere sostenere e rafforzare per consentire ai bambini di realizzarsi al massimo grado possibile” (dagli Orientamenti) Le varie scene sono state arricchite da materiali a volte poveri,a volte ricercati, che assumono per i bambini trasformazioni fantastiche. La storia animata dà vita a personaggi che vivono svariate situazioni alle quali gli spettatori bambini partecipano identificandosi e proiettando elementi appartenenti al loro vissuto. I bambini vanno in visibilio quando il lupo ansando e mugulando bussa alla porta della casa dei 7 capretti!! La storia insegna di non fidarsi mai degli sconosciuti. Il selvaggio e cattivo lupo rappresenta tutte le forze asociali inconsce e divoranti da cui il bambino deve imparare a difendersi La fiaba ha un tipo di svolgimento che si conforma al modo in cui un bambino pensa e percepisce il mondo. Un bambino si fida di quanto è detto dalla fiaba, perché la visione del mondo della fiaba concorda con la sua. Il bambino si identifica con i personaggi, in genere con uno dei sette capretti, e viene soddisfatto dalla punizione che riceve il cattivo lupo. I bambini esultano al lieto fine. Il lupo ha quanto si merita! Grazie allo staff delle insegnanti che si sono messe in gioco, a tutti i bambini che con i loro sorrisi ci riscaldano il cuore e a Bruno Bettelheim che con il suo affascinante libro “IL MONDO INCANTATO” ci avverte che proprio questo genere di narrativa si adegua in modo ideale alla mentalità del bambino rimasta immutata attraverso i secoli col suo tumultuoso contenuto di confuse aspirazioni, angosce, frustrazioni. Lina Lanciotti