Associazione di promozione sociale per i minori “MATRE TERRA”
Progetto “LA FIABA NEL BOSCO”
Relazione finale
Il Progetto “La Fiaba nel Bosco” è stato realizzato con la messa in atto dell’iniziale
intento di coinvolgere minori, provenienti da situazioni sociali, economiche e familiari
eterogenee.
Associazione “Matre Terra” Via dell’Osservanza, 88 – 40136 Bologna Telefono e fax – 051/580638
C.F. 91212840374
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Il Progetto, che prevedeva la realizzazione di un’esperienza comune di laboratorio che
potesse valorizzare la libera espressione artistica e creativa dei fanciulli e che fosse il
risultato dell’incontro delle singole diversità - quale contributo “unico del proprio sé - per il
superamento delle barriere concrete e reali e per favorire all’interno di un gruppo di lavoro
la relazione, l’integrazione e la condivisione, ha raggiunto gli obiettivi programmati.
L’esperienza ludico teatrale, di ricerca e di laboratorio, conclusasi con la
rappresentazione finale del Progetto il 9 giugno 2002 ha, di fatto, visto coinvolti 22 minori
(di diversa fascia di età), provenienti da situazioni diverse e parte portatori di disagio
sociale, famigliare ed economico (parte dei 22 fanciulli coinvolti sono ospiti degli Istituti
“Buon Pastore”, “Opera Marella” e dell’Associazione “Il Piccolo Principe”, che con
autorizzazione del Tribunale dei Minori, ne assumono pro-tempore la potestà).
Al gruppo di lavoro dei minori si è ritenuto valido l’aver affiancato un gruppo di n. 8
adolescenti delle “Verdi Note” dell’Antoniano di Bologna, che ha fatto da cornice all’intera
esperienza e da stimolo emulativo.
Se gli obiettivi iniziali del Progetto, a nostro modesto avviso, sono stati raggiunti, e la
ipotesi metodotologica quasi interamente perseguita, che, man mano, si è adattata alle
situazioni contingenti, ci preme esprimere le seguenti osservazioni e conclusioni:
1. IL TAGLIO LUDICO E PROPEDEUTICO DEL LABORATORIO HA PERMESSO AI
BAMBINI E AI RAGAZZI DI PRENDERE COSCIENZA, IN MANIERA
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GRADUALE, DELLE PROPRIE CAPACITA’ ESPRESSIVE, ED OGNI MINORE,
NEL RISPETTO DEI PROPRI TEMPI, SI E’ FATTO PROMOTORE DI UN
MOMENTO DI SOCIALIZZAZIONE DEL SINGOLO RISPETTO AL LAVORO DI
GRUPPO.
2. LA CREAZIONE DI UNA FIABA COLLETTIVA, NATA GRAZIE ALL’APPORTO
FANTASTICO DATO DA OGNI COMPONENTE DEL GRUPPO HA FATTO SI’ CHE
LA DIVERSITA’ DI IDEE E OPINIONI FOSSE VISSUTA COME FONTE DI
ORIGINALITA’ E QUINDI ACCOLTA E ACCETTATA E NON CRITICATA O
DERISA DIVENENDO MOMENTO DI CONDIVISIONE ED ARRICCHIMENTO
DEL GRUPPO.
3. GRAZIE AI GIOCHI DI PROPEDEUTICA TEATRALE E AGLI STIMOLI
PROMOSSI DAGLI OPERATORI CULTURALI, I FANCIULLI HANNO
SCOPERTO FORME ESPRESSIVE E COMUNICATIVE INCONSUETE,
DIVENENDO LORO STESSI PROMOTORI DELLE PROPRIE CAPACITA’
ESPRESSIVE.
4. L’ESPERIENZA COLLETTIVA DELLA PUBBLICAZIONE DELLA FIABA E
DELLA MESSA IN SCENA DELLA STORIA, INVENTATA E DRAMMATIZZATA,
NELL’ARCO DEGLI INCONTRI TENUTISI NEI LOCALI LABORATORIO
DESTINATI ALL’ASSOCIAZIONE “MATRE TERRA”, ALL’INTERNO DEL
CONVENTO DELL’OSSERVANZA, HA FATTO SI’ CHE I BAMBINI E GLI
ADOLESCENTI SI SENTISSERO GRATIFICATI E VALORIZZATI.
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5. LA FIABA “LA LEGGENDA DEL FRATE GUARDIANO” CREATA – VEDASI
ALLEGATO OPUSCOLO STAMPATO DELLA FIABA - , HA SICURAMENTE
RISENTITO DELL’AMBIENTE IN CUI E’ STATO REALIZZATO IL
LABORATORIO, VISSUTO COME MOMENTO MAGICO E DI VIVISSIMA
CURIOSITA’. I FANCIULLI IN UNA REALE CORNICE TRA FRATI GIOVANI ED
ANZIANI, TRA SALE, BIBBLIOTECHE, CHIOSTRO E BOSCO, SI SONO SENTITI
LIBERI ED ACCOLTI NEI LOCALI DEL CONVENTO, VISITATO E VISSUTO
CON CURIOSA PARTECIPAZIONE ED APPARTENENZA.
6. L’ESPERIENZA E’ STATA, INOLTRE, OCCASIONE PER INCENTIVVARE LA
FIDUCIA IN LORO STESSI E L’AUTOSTIMA.
7. OGNI PARTECIPANTE, AL TERMINE DEL LABORATORIO, HA MANIFESTATO
ENTUSIASMO E SODDISFAZIONE RISPETTO AL LAVORO SVOLTO, SIAMO
CONTENTI DI AFFERMARE CHE L’ESPERIENZA SI E’ RIVELATA POSITIVA E
COSTRUTTIVA, TANTO PER GLI ALLIEVI, QUANTO PER GLI STESSI
OPERATORI COINVOLTI PROGETTO, STIMOLANDO FORME DI AMICIZIA E
DI RELAZIONE.
8. DI CERTO IL NUMERO DI INCONTRI SI E’ RIVELATO UN LIMITE, TUTTI GLI
OPERATORI SI SONO CHIESTI CHE COSA SAREBBE POTUTO NASCERE DAI
RAGAZZI SE IL PROGETTO AVESSE AVUTO UNA DURATA MAGGIORE E SE
IL RAPPORTO TRA I RAGAZZI SI FOSSE CONSOLIDATO NEL TEMPO.
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9. MALGRADO IL CRESCENTE ENTUSIASMO RISCONTRATO NEI PARTECIPANTI
IL RELATIVO POCO TEMPO A DISPOSIZIONE HA QUINDI PERMESSO SOLO
UNA ANALISI DI SUPERFICIE RISPETTO ALLE CAPACITA’ ED ATTITUDINI
DEL SINGOLO STIMOLO, QUESTO PER PROSEGUIRE E PERFEZIONARE
L’ESPERIENZA VISSUTA NELL’ARCO DEI 4 MESI DI REALIZZAZIONE DEL
PROGETTO.
10. I COSTUMI REALIZZATI, INSIEME AI FANCIULLII, CREATI SU LORO INIZIATIVA ED
INDOSSATI DAGLI STESSI CON DISINVOLTURA NELLA PERFORMANCE FINALE –
SPETTACOLO ITINERANTE - HA VISTO I FANCIULLI TUTTI EMOZIONATI E
PROTAGONISTI ALLO STESSO MODO. UN MOMENTO MAGICO, VISSUTO CON GIOIA E
RESPONSABILITA’, IN UN FANTASTICO GIOCO, CHE E’ STATO RAPPRESENTATO CON I
COLORI DELLA LORO FANTASIA E CON GLI OCCHI DEI LORO SENTIMENTI, ALLA
CONCLUSIONE DEL LABORATORIO, DAVANTI AL PUBBLICO. PER MOLTI, QUESTO E’
STATO MOTIVO DI SUPERAMENTO DI INIBIZIONI E TIMORI - SI ALLEGANO I PROVINI
FOTOGRAFICI DELL’INIZIATIVA -.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, cordialmente
(La responsabile del progetto)
Dott.ssa Patrizia Capozzi
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