Lupus in fabula
Modo proverbiale, che si usa ripetere al
sopraggiungere di persona di cui si sta
appunto parlando, o a cui si allude.
L’espressione è comunemente riferita alla
frequenza del lupo nelle favole esopiane,
donde la traduzione usuale ma inesatta «il
lupo nella favola». In verità, essa si trova in
Terenzio , e in forma poco diversa in Plauto,
poi in Cicerone per indicare il fatto che il
sopraggiungere di una persona tronca il
discorso che si sta facendo, con allusione
alla credenza che quando qualcuno è
veduto per primo dal lupo, perda la favella;
Leonardo da Vinci: ancora si dice il lupo
avere potenza, col suo sguardo, di fare alli
omini le voci rauche; donde anche il detto
popolare: ha veduto il lupo o è stato
guardato dal lupo, di chi ha la voce fioca
per infreddatura o altro.
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