"Dalle azioni di contrasto al
supporto pedagogico"
Dott. Luigi Favro
Ispettore tecnico dell'U.S.R.
Piemonte
Il bullismo è un problema di tutti, pertanto c'è bisogno
della collaborazione di tutti per riuscire a combatterlo.
Innanzi tutto bisogna CONOSCERLO e quindi capire in
che cosa consiste;
PREVENIRLO facendo in modo che non avvengano atti di
bullismo;
FARLO EMERGERE: soprattutto le famiglie devono fare in
modo di conoscere meglio i propri figli e non essere
sempre sicure che essi abbiano sicuramente ragione.
Infatti sono le famiglie che devono rispondere degli atti
dei propri figli secondo l'articolo 30 della Costituzione;
VINCERLO.
La famiglia è la prima responsabile dell'educazione
dei figli, ma siccome c'è bisogno di collaborazione,
anche tutto ciò che sta attorno ai ragazzi ( scuola,
associazioni, parrocchia, comune...) ha il compito di
educarli.
È importante formare anche i ragazzi sul tema bullismo
perché potrebbe essere utile il “peer support„, cioè il
supporto tra pari.
Cosa succede se se non
si collabora?
L'ispettore Favro ha fatto riferimento a tre casi verificatisi in tre scuole diverse:
Il primo episodio è successo all'istituto professionale A. Steiner di Torino, dove un
ragazzo durante l'ora di lezione ha spintonato un suo compagno disabile, gli altri
compagni stavano intorno e ridevano di ciò, una ragazza ha ripreso tutta la scena e
successivamente ha caricato il video su You Tube.
Il secondo caso è avvenuto in un altro Istituto superiore e la vittima non ha retto il peso
della situazione e si è suicidata.
Il terzo caso è accaduto in una scuola media dove un genitore ha fatto causa alla
scuola per non aver allontanato PER SEMPRE un 'bullo' che importunava il figlio.
Questi episodi sono diventati molto noti (in TV e sui giornali)
Purtroppo la nota comune è stata questa:
la maggior parte dei ragazzi che hanno compiuto questi
atti non si sono resi conto di quello che avevano fatto, del
male provocato e della sofferenza, solo alcuni lo hanno
capito in seguito.
Per combattere il bullismo serve rispetto, sia
verso gli altri che verso se stessi.
Cosa dobbiamo fare?
ACCORGERCI
LEGGERE
ASCOLTARE
OSSERVARE
METTERCI IN DISCUSSIONE, avere il coraggio si
parlarne.
cosa
NON dobbiamo fare?
NEGARE
NASCONDERCI, SMINUIRE
RIDICOLIZZARE
Abbiamo trovato l'intervento dell'ispettore Favro molto
interessante soprattuto perché non ha detto cose già
sentite, non ha parlato del motivo per il quale
avvengono gli atti di bullismo, ma ha parlato di come
poterlo combattere.
Ha anche detto che non servono forze dell'ordine o
polizia per sconfiggere il fenomeno, bastano le persone
che stanno attorno al ragazzo che si comporta in modo
un po' prepotente, e gli amici e i compagni di scuola
hanno un ruolo molto importante.
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power point bullismo intervento di Favro (2)