IL
BULLISMO
Con il termine bullismo
si indicano quegli atti di
violenza che avvengono
generalmente nel
periodo adolescenziale e
pre-adolescenziale
Il bullismo è un fenomeno
in costante aumento.
Infatti l’Italia è al terzo
posto in Europa nella
diffusione di questo
fenomeno dopo Gran
Bretagna e Francia
I soggetti coinvolti nel
fenomeno del bullismo
sono:
Il bullo
•
E’ abile nelle attività
sportive e di gioco
• Non presenta ansia o
insicurezza
• Manifesta un
atteggiamento positivo
verso l’uso della violenza
• Manifesta un
atteggiamento negativo
verso la scuola
La vittima
• E’ incapace nelle attività
di gioco o sportive
• E’ un soggetto ansioso e
insicuro
• Possiede un’opinione
negativa di sé
• Presenta difficoltà ad
affermare se stesso nel
gruppo
Chi è il colpevole?
La società
La famiglia
La scuola
I mass media
LA FAMIGLIA:
• Mancanza di calore e di coinvolgimento
all’interno della vita famigliare
• Eccessiva permissività e tolleranza da
parte dei genitori verso l’aggressività
nei confronti dei coetanei e dei
fratelli
• Esempio negativo di gestione del
potere all’interno del nucleo famigliare
LA SCUOLA:
•Il bullismo viene visto come una forma
innocente di “presa in giro” che aiuta i
bambini a crescere e a rafforzarsi
•Scarsa comunicazione tra studente e
insegnante, il quale si limita ad
infliggere punizioni.
I mass media
• Trasmettono sempre più
programmi violenti (wrestling)
che influenzano il giovane
pubblico
• Lanciano modelli di adulto
forte,aggressivo e
“strafottente”
Molti studiosi si sono
chiesti come risolvere
questo problema
CONSIGLI PER LA
FAMIGLIA:
• Insegnare a non
rispondere con violenza
e aggressività
• Ascoltare i propri figli
dando loro fiducia
• Prestare attenzione
alla vita sociale del
figlio
Consigli per la scuola:
•Affrontare il problema con discussioni
aperte
•Interazione costante tra docenti, alunni
e genitori
•Educare coniugando fermezza e
comprensione
•Elaborare una politica scolastica antibullismo con l’uso di chiare regole di
comportamento
•Offrire un servizio di sostegno counseling
psico-socio-pedagogico accessibile a tutti
Consigli per i massmedia:
• Prestare maggiore attenzione ai
contenuti forniti all’utenza infantile,
avvalendosi più spesso della consulenza di
esperti
• Limitare di fatto l’accesso a contenuti
solo per adulti o eliminarli del tutto nelle
fasce protette
• Sottolineare con più forza esempi positivi
che possano influenzare i giovani utenti
Consigli per le “vittime”:
• Ignorare le provocazioni
mantenendo la calma
• Non avere paura di chiedere aiuto a
qualcuno(medico, insegnanti,
genitori e amici)
• Abituarsi a registrare su di un
“diario” gli abusi subiti per non
dimenticare i dettagli in caso di
denuncia
LA PREVENZIONE
Risulta poco utile agire sul disturbo e sulla
psicopatologia ormai conclamata.
L’intervento preventivo, quindi, deve essere
rivolto a tutti gli alunni perché inefficace
se riguarda individualmente il bullo o la
vittima.
E’ perciò necessario attuare un programma di
intesa tra famiglia, scuola e territorio per
educare al rispetto, alla solidarietà e alla
tolleranza.
ISTITUTO “Vito FORNARI”
Molfetta (BA)
- Liceo delle Scienze Sociali
- Liceo Linguistico
- Liceo Socio-Psico-Pedagogico
IV A/S
Proff. Rosaria Ammaturo, Lucrezia Tanzi
Si ringrazia il preside prof.
Rodolfo Nicola Azzollini per la
sensibilità mostrata e il
sostegno ricevuto.
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