LE NOSTRE INIZIATIVE
GIOVEDÌ 15 MARZO 2012
COSÌ PREVENIAMO LA VIOLENZA A SCUOLA
Le tre regole
per fermare il bullismo
— MILANO —
NEGLI ULTIMI TEMPI ci capita
spesso di sentire parlare di atti di prepotenza; da una ricerca effettuata
qualche tempo fa a Milano, questi
comportamenti risultano molto diffusi anche nella scuola elementare. Addirittura un bambino su due dichiara
di subire, infatti, prepotenza nella
scuola primaria. Episodi di bullismo,
si dice.
MA CHE COS’È il bullismo? È un
insieme di comportamenti che alcuni
ragazzi, spesso riuniti in gruppo, usano con l’obiettivo di far soffrire. Il bullo prende sempre di mira una vittima; tutte le forme di bullismo, come
offendere con le parole, escludere, picchiare o far fare a qualcuno qualcosa
che non vorrebbe, provocano delle
emozioni spiacevoli. Il bullo ha paura
di essere amato, vuole sempre l’attenzione degli altri su di sé e ci riesce solo attivando dei comportamenti violenti. Fino a qualche tempo fa si pensava che la prepotenza maschile si
esprimesse con la forza fisica e quella
femminile in modo verbale, più di recente si è invece notato che anche le
ragazze fanno fisicamente male agli altri. Comunque molti giovani credono
che rendendosi bulli, diventino grandi! Noi per essere sicuri di non diventare così, stiamo praticando un percorso con la psicomotricista Raffaella
Trombetta che ci aiuti adesso e anche
in futuro a riconoscere atteggiamenti
legati al bullismo e ad evitare di diventare noi stessi ragazzi violenti. Durante le lezioni abbiamo capito che bisogna tirar fuori le emozioni, non na-
sconderle mai dentro di sé. Questo
percorso oltre ad essere istruttivo è anche divertente in modo da lasciarci
un ricordo piacevole. Il bullismo cresce, quindi dobbiamo prevenirlo e
contrastarlo già da adesso.
INOLTRE tutti abbiamo firmato un
contratto, che ci siamo impegnati a rispettare. Eccone le regole: evitare di
deridere, offendere e aggredire i compagni; aiutare chi subisce prepotenze
o chi viene escluso; riferire all’insegnante ogni atto di bullismo. Crediamo che sia sufficiente seguire queste
semplicissime regole per cancellare i
tanti episodi di violenza quotidiana
che si consumano nelle scuole. Concludiamo con un consiglio: la cosa
più coraggiosa che si possa fare è tenere sempre il cuore aperto.
AL TEATRO ROSETUM LO SPETTACOLO «FUORI DAL BRANCO»
Il coraggio di dire no!
— MILANO —
PER MEGLIO comprendere questo fenomeno, al teatro “Rosetum” è stato rappresentato il musical dal titolo “Fuori dal
branco”. Al centro della scena il bullo che
per guadagnare l’attenzione degli altri si
prende gioco del ragazzo studioso e un
po’ imbranato, arrivando perfino a picchiarlo e ricattarlo. Gli atti fanno emergere il desiderio del bullo di essere più considerato dai suoi compagni e, quindi, di guadagnare il centro dell’attenzione, con la
falsa illusione di riuscire a nascondere il
disagio interiore, derivante da una situazione familiare di difficoltà, e mascherare
le sue debolezze cercando di apparire più
forte. Lo spettacolo, caratterizzato da gio-
chi di luce, danze e musiche, si conclude
con l’intervento provvidenziale del professore ed il pentimento del ragazzo di fronte alla consapevolezza acquisita che il disagio non si risolve con la violenza, contrariamente a quanto talvolta pensano alcuni.
QUESTA ESPERIENZA ci permette oggi di riconoscere il bullismo e di comprenderne le possibili cause, di capire che è solo un modo violento di imporsi sugli altri
attraverso la forza, quando invece si potrebbe ottenere molto di più con l’amore
e il dialogo. Quindi è ora certo che, semmai ci dovesse capitare in futuro di trovarci di fronte ad episodi di bullismo, avremo gli strumenti per riconoscerlo e combatterlo, ricorrendo all’aiuto degli adulti.
I. C. Cadorna - Scuola Primaria M. L. King - 5A e 5B
LA REDAZIONE Classe V A: Christian, Roxana, Clara,
Luca, Vittoria, Marcello, Giorgia, Giovanni, Mirco, Viola,
Chiara, Giulia, Pietro, Alisson, Marco, Riccardo, Denni,
Ginevra, Matilde, Simone. Classe V B: Valentina A.,
Chiara, Margherita C., Rebecca, Alessia C., Alessandra,
Martina, Roberto, Cloe, Margherita M., Marta, Massimiliano, Alessia P., Christian, Jacopo, Arianna, Marco, Valentina V., Emanuele, Giuliano.
LE COORDINATRICI
Emanuela Paolino e Carmen Greco
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