ORAZIONE DEL GRANOTURCO SIGNORE, NON VALGO NULLA, SONO UNA PIANTA UMILE PER LE PICCOLE FATTORIE E PER LE COLTIVAZIONI POVERE... IL MIO GRANO, PERSO PER CASO, NASCE E CRESCE NELLA TERRA TRASCURATA. METTO FOGLIE E FUSTO, E SE MI AIUTERAI, SIGNORE, DIVENTERO’ PIANTA PER CASO, SOLITARIA, DONO SPIGHE E RESTITUISCO MOLTI CHICCHI DAL GRANELLO PERSO INIZIALMENTE, SALVO PER MIRACOLO, CHE LA TERRA HA FECONDATO. SONO UNA PIANTA PRIMARIA PER L’AGRICOLTURA. NON APPARTENGO ALLA GERARCHIA TRADIZIONALE DEL GRANO E DI ME NON SI FA IL PANE BIANCO UNIVERSALE. IL GIUSTO NON MI CONSACRA A PANE DELLA VITA, NE’ MI FU RISERVATO UN POSTO SULL’ALTARE. SONO SOLTANTO UN ALIMENTO FORTE E SOSTANZIOSO PER QUELLI CHE LAVORANO LA TERRA, DOVE NON CRESCE IL GRANO NOBILE. SONO DI ORIGINE SCONOSCIUTA E DI ASCENDENZA POVERA, ALIMENTO PER POVERI E ANIMALI DA GIOGO.. QUANDO GLI DEI DELL’ELLADE CORREVANO PER I BOSCHI CORONATI DI ROSE E SPIGHE, QUANDO GLI EBREI VIAGGIAVANO IN LUNGHE CAROVANE VERSO L’EGITTO, PROCURANDO IL GRANO DEI FARAONI, QUANDO RUT SPIGOLAVA CANTANDO NEI RACCOLTI DI BOOZ E GESU’ BENEDICEVA I CAMPI MATURI DI GRANO, IO ERO APPENA UN ALIMENTO NATIVO DEI VILLAGGI D’AMERICA. FUI ANCHE POLENTA DI GRANOTURCO, FORTE E COSTANTE, PER GLI SCHIAVI AL LAVORO DI SBOSCAMENTO. SONO IL PANE DI GRANOTURCO, ROZZO E MODESTO PER L’UMILE CONTADINO. SONO LA FARINA ECONOMICA DEL PROLETARIO. SONO LA POLENTA DELL’IMMIGRANTE E IL PANCOTTO PER COLORO CHE COMINCIANO LA VITA IN TERRA STRANIERA. ALIMENTO PER MAIALI E PER IL TRISTE MULO DA SOMA. CHI MI PIANTA NON REALIZZA COMMERCIO NE’ GUADAGNA DENARO. SONO SOLTANTO L’ABBONDANZA GENEROSA E LIBERA DA PREOCCUPAZIONI DI SILOS. SONO LA GREPPIA FORNITA DEL BESTIAME RUMINANTE. SONO IL CANTO FESTOSO DEI GALLI, NELLA GLORIA DEL GIORNO CHE NASCE. SONO IL CHIOCCIARE ALLEGRO DELLE GALLINE OVAIOLE ATTORNO AI LORO NIDI. SONO UN POVERO VEGETALE E VI RINGRAZIO, SIGNORE, CHE MI AVETE FATTO NECESSARIO E UMILE. (Cora Coralina) Música :Robertinho & Conj. Saudades do Matão Montagem [email protected] www.mensagensvirtuais.com.br