IL DAY HOSPITAL
NELL’ORDINAMENTO REGIONALE E
NEL PIANO SANITARIO REGIONALE
IL DAY HOSPITAL TRA OSPEDALE TERRITORIO NEL DISEASE
MANAGEMENT DELLE PATOLOGIE CRONICHE IN STADIO AVANZATO
Sabato 17 Novembre 2007 Jolly Hotel - Genova
IL PANORAMA NEI PAESI OCCIDENTALI.
“Le spese sanitarie rappresentano un
grosso peso per i bilanci degli Stati,
ricadendo per tre quarti sui fondi
pubblici.
I Paesi dove la quota di spesa
pubblica per abitante è maggiore sono
la Repubblica Ceca (91%), Slovacca
(89%), Lussemburgo (88%), Norvegia
((5%), Islanda (83%).
L’Italia raggiunge il 75%.”
Fonte: Il Sole 24 ore Sanità – 14-20 Settembre 2004
La rivoluzione tecnologica e demografica intervenuta
nell’ultimo decennio ha posto tutti gli Stati occidentali di
fronte all’evidenza che i nuovi e i vecchi bisogni della
popolazione richiedo l’impiego di crescenti risorse.
Tra le linee di intervento necessarie:
1. Ottenere maggiori finanziamenti pubblici per affrontare
meglio l’area socio sanitaria e, in particolare, la non
autosufficienza delle persone anziane;
2. Razionalizzare maggiormente il Servizio Sanitario esistente,
così da aumentare l’efficienza e la qualità con adeguati
modelli organizzativi.
Compito dei modelli organizzativi è quello di farsi carico della cura
della cronicità riducendo il ricorso al Pronto Soccorso, oggi intasato
per l’accesso improprio di pazienti, con la riduzione delle liste di
attesa e la riduzione dei costi dell’inappropriatezza.
La riduzione di ricoveri ospedalieri inappropriati, deve puntare
su un’efficace continuità assistenziale ed un elevato livello di
integrazione tra i diversi servizi sanitari e sociali
“La medicina di base e quella ospedaliera non possono isolatamente
risolvere i complessi problemi sanitari di una società moderna e
riconosciuta la complementarità dei rispettivi ruoli, debbono
stabilire delle forme di collaborazione tra una medicina di base da
organizzare, ed una medicina ospedaliera, da rivedere nel suo ruolo
e nelle sue funzioni.
Il Servizio Sanitario Nazionale, infatti, ha bisogno di un nuovo
modello culturale, ancor prima che organizzativo, di cui la medicina
di base e quella ospedaliera rappresentano le due metà tra loro
complementari ed indissolubili.”
Guzzanti E, Longhi T. Medicina di base e medicina ospedaliera.
(Federazione Medica 1985; 9:1005).
LA RETE SANITARIA
A. Gardini, ASR Marche, 2003
IL DAY HOSPITAL :
ELEMENTO DELLA RETE SANITARIA
NORME RIGUARDANTI IL DAY HOSPITAL
Legge 595 del 23 Ottobre 1985:
Atto di nascita del Day hospital
Piano Sanitario Nazionale 1986 - 1988:
Day hospital come conseguenza delle misure di
riorganizzazione e di ridimensionamento dei posti
letto (spazi e letti in eccedenza)
Decreto Ministeriale del 19 marzo 1988:
Day Hospital "modello organizzativo e operativo
attuato nell'ambito di strutture autorizzate all'esercizio
di attività di ricovero e cura".
Legge 135/90:
un posto d’assistenza diurna per ogni cinque posti
ordinari (problema specifico dell'AIDS)
Legge 412/91:
attivazione obbligatoria di strutture d’assistenza
ospedaliera diurna.
Atto d’indirizzo e coordinamento (DPR 20.10.92)
regolamentazione uniforme e obbligo esteso alle
Regioni.
L’assistenza a ciclo diurno è inoltre prevista:
all’art. 5 del DPR 24 dicembre 1992 "definizione dei
livelli uniformi di assistenza sanitaria"
ed ulteriormente:
ricordata dall’art. 8-sexies del DLgs 30 dicembre 1992, n.
502 "riordino della disciplina in materia sanitaria a norma
dell’art. 1 della Legge 23 ottobre 1992, n. 421" così come
modificato dal DLgs 19 giugno 1999, n. 229.
In termini di efficienza l’Italia ha definito nel 2001(DPCM
29 novembre 2001 “Definizione dei Livelli Essenziali di
Assistenza”) un basket di prestazioni comprese nei livelli
essenziali di assistenza, secondo un Accordo stipulato tra il
Governo e le Regioni.
L’introduzione dei
Livelli Essenziali
di Assistenza,
che in realtà più che i livelli definisce in chiaro il
tipo di prestazioni erogate dal SSN, costituisce
l’avvio di una nuova fase per la tutela sanitaria, in
quanto per la prima volta si dà garanzia ai cittadini
di un servizio sanitario omogeneo in termini di
quantità e qualità delle prestazioni erogate individuando
il corretto livello di erogazione dei servizi
L’appropriatezza delle prestazioni è collegata al loro
corretto utilizzo e non alla tipologia della
singola prestazione, fatte salve quelle poche considerate
non strettamente necessarie;
L’appropriatezza deve essere reperibile ai diversi livelli
di erogazione del servizio (territorio, ospedale, ambiente di
lavoro) con un corretto utilizzo delle risorse impiegate in
termini di bilanciamento qualità/costi.
Sono state promosse modalità organizzative di
erogazione delle prestazioni ospedaliere più
consone, quali il day hospital rispetto al ricovero
ordinario o piuttosto la chirurgia ambulatoriale in
luogo della day surgery , che permettono allo stesso
tempo un risparmio in termini economici, una migliore
qualità dell’assistenza ed una riduzione delle liste
d’attesa.
Nel corso dell’ultimo quinquennio la disponibilità di posti
letto per la degenza ordinaria si è ridotta del 14% mentre
quella per il day hospital è aumentata di più del 19.5%.
(Ministero della Salute - Sistema Informativo Sanitario)
LA REGIONE LIGURIA NEL DRG 292/02:
L’attività di assistenza ospedaliera diurna è finalizzata
all’erogazione di prestazioni che non comportino la necessità
del ricovero ordinario e che per loro natura o complessità di
esecuzione richiedono che sia garantito un regime di
assistenza medica ed infermieristica continua non attuabile in
ambito ambulatoriale.
L’attività di assistenza ospedaliera diurna è caratterizzata
da ricoveri o cicli di ricovero in forma programmata,
ciascuno (accesso) di durata inferiore ad una giornata,
con erogazione di prestazioni multiprofessionali e
plurispecialistiche che non possono trovare sostituzione
in separate prestazioni ambulatoriali
Le prestazioni in regime di day hospital sono caratterizzate da:
· complessità delle prestazioni rese
· possibile rischio connesso al trattamento
· tempo di attuazione necessario all’esecuzione delle prestazioni
· utilizzazione di farmaci, inclusi gli anestetici, la cui
somministrazione richiede tempi, modalità e controlli di particolare
durata o rilevanza
· esigenza di perseguire una visione unitaria e integrata dei
problemi clinici del paziente mediante tempestive e coordinate
procedure diagnostico terapeutiche
Il modello organizzativo e operativo dell’assistenza ospedaliera
diurna rappresenta un’alternativa alla degenza in regime
ordinario e pertanto, non può ricomprendere prestazioni
assistenziali singolarmente erogabili in forma ambulatoriale se
non rientranti nel protocollo dello specifico ciclo.
I protocolli diagnostico terapeutici devono prevedere, per
giornata di acceso, l’erogazione di più prestazioni a carattere
specialistico o di particolare impegno assistenziale qualora esista
esplicitata motivazione clinica alla erogazione integrata
TIPOLOGIE DI DAY HOSPITAL
Il modello di assistenza sanitaria del Day Hospital può essere distinto
in quattro aree, a seconda del tipo di intervento:
diagnostico:
interessa i pazienti che necessitano di indagini diagnostiche
polispecialistiche o che richiedono particolare assistenza. Rende
possibile l'accentramento della prestazione sanitaria, perché nel giro
di un giorno il paziente può sottoporsi a diversi tipi di esami, che
possono andare dalla radiografia, alle visite specialistiche ecc.;
terapeutico:
riguarda i pazienti affetti da malattie croniche, curati con farmaci o
strumenti che richiedono il monitoraggio dello stato del malato per
diverse ore;
riabilitativo:
è indicato per tutti i pazienti che sono sottoposti a terapie di
recupero e rieducazione delle funzioni corporee.
chirurgico (day hospital, day surgery, one day
surgery)
è destinato a quei pazienti che necessitano di interventi
chirurgici o di esami particolarmente approfonditi che
richiedono l'utilizzo della sala operatoria;
REQUISITI PER L’ATTIVITÀ DI RICOVERO DIURNO
Requisiti previsti dal DPR 14/01/1997 e
Legge Regionale 20 del 30/07/1999
Accreditamento Istituzionale
DISCIPLINA DELL’ASSISTENZA A CICLO DIURNO
1) Accettazione e dimissione pazienti:
• proposta di ricovero
• accettazione amministrativa
• apertura di una cartella clinica
• diario giornaliero
• documentazione sanitaria
• compilazione della relativa scheda di dimissione ospedaliera
2) Il rapporto fra le strutture eroganti la prestazione e gli altri servizi
ospedalieri (laboratorio di analisi, radiologia, anatomia patologica,
ecc.) deve essere codificato.
3) Le somministrazioni di farmaci deve essere assicurato
limitatamente al trattamento della patologia oggetto del ricovero:
•Durante la durata del ciclo di cura programmato
•In sede di dimissione ospedaliera
4) L’Unità Operativa che ha in carico il paziente informa per iscritto il
Medico di Famiglia sulle prestazioni effettuate al suo assistito
comunicando altresì la proposta terapeutica formulata.
La Regione Liguria ha avviato in questi ultimi anni una serie di
iniziative finalizzate a promuovere l’appropriatezza nel ricorso
alle cure ospedaliere, sia in termini clinici che organizzativi
incrementando le prestazioni da erogare sia in
modalità assistenziale di day hospital, day surgery e
Pacchetti Ambulatoriali Complessi.
Inoltre
si potrebbe favorire lo sviluppo di modalità assistenziale in day
hospital con funzioni integrate diagnostiche, terapeutiche e
riabilitative tale da consentire una visione continuativa del
paziente cronico, riducendo l’accesso alla degenza per acuti ed
eventualmente un accesso preferenziale verso le cure
intermedie
Piano Socio Sanitario Regionale 2003-2005
Approvato dal Consiglio regionale con delibera n° 3/2004.
Obiettivi:
•la riorganizzazione del servizio sanitario regionale
•la valorizzazione delle attività di prevenzione,
•il potenziamento della rete territoriale,
•l'orientamento degli ospedali alla medio-alta intensità di cura,
•il miglioramento tecnologico
•l'aumento dei punti di eccellenza in strutture di riferimento a
livello regionale,
•il rafforzamento di misure per gli anziani e le persone non
autosufficienti,
•un sistema di emergenza più sicuro,
•un'ulteriore riduzione dei tempi di attesa,
•l'incremento dei sistemi di accesso alle prestazioni (telefono,
internet),
•una maggiore informazione (call center e altri sistemi),
•la crescita professionale degli operatori sanitari e del personale a
contatto con il pubblico,
•il riallineamento delle risorse finanziarie,
•il riconoscimento e coinvolgimento dell'associazionismo
Condizione
indispensabile è
l’integrazione tra i
diversi servizi, creando
delle reti forti tra i
soggetti istituzionali
presenti senza perdere di
vista la centralità del
paziente.
Scarica

Relazione