ESPERIENZE DI
UN’INSEGNANTE
<<Se il metodo sperimentale conduce alla conoscenza della vita
fisica, deve condurre alla conoscenza della vita intellettuale>>
EMILE ZOLA
LA VALUTAZIONE
DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA VERIFICA
Questo lavoro contiene suggerimenti che possono
essere utili alle giovani leve, con note personali tratte
dal quotidiano.
COSTRUIRE UNA
UNITA’ DIDATTICA
UNITA' DIDATTICA
OBIETTIVO
GENERALE
OBIETTIVO
INTERMEDIO
PREREQUISITO
CONTENUTI
COLLEGAMENTI
CON
LE ALTRE
DISCIPLINE
METODOLOGIA
TEMPI
VERIFICHE
VALUTAZIONE
OBIETTIVI
SPECIFICI
FORMATIVI
CONOSCENZA
COMPRENSIONE
SINTESI
VALUTAZIONE
APPLICAZIONE
STRUMENTI
VEDI L’ESEMPIO DI COME SI COSTRUISCE UNA
UNITA’’ DIDATTICA
ANALISI
FASE TERMINALE DELL’U.D.
GLI ALUNNI HANNO RAGGIUNTO
L’OBIETTIVO PREFISSATO?
SI
PASSARE ALL’U.D. SUCCESSIVA
NO
FASE DI RECUPERO
CON INTERVENTI
INDIVIDUALIZZATI
CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 1
TEMA
SOGGETTIVE
Prove a stimolo aperto
e risposta aperta
VANTAGGI
SAGGIO
INTERROGAZIONE O DIALOGO
LIMITI
MISURANO:
•Il modo di esprimersi
•L’organizzazione
delle conoscenze
•Le capacità di
argomentare
Sono scarsamente strutturate.
•Non hanno modalità di lettura predeterminata. Non
hanno un’interpretazione univoca.
•Si rilevano abilità che hanno peso specifico
diverso
ma
non
vengono
compiute
opportune
distinzioni di peso specifico delle risposte.
•La differenza delle domande comporta quasi sempre
una differenza della qualità e della quantità
delle risposte.
Come porre rimedio ai limiti
Si può rendere più sistematica la valutazione
utilizzando griglie per la registrazione
analitica delle abilità e delle conoscenze.
CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 2
Strutturate:Prove a stimolo chiuso
OGGETTIVE:
e risposta chiusa
Semistrutturate: Prove a
Stimolo chiuso
e risposta aperta
VANTAGGI
•Permettono di rilevare abilità
complesse (discriminare, mettere in
relazione, applicare concetti in
situazioni nuove)
•Consentono in modo univoco
d’interpretare risposte
predeterminate
•Consentono giudizi univocamente
definibili e indipendenti dal
soggetto, dal tempo e dal luogo della
somministrazione
•Consentono di operare un confronto
tra le conoscenze possedute da due o
più allievi o gruppi di allievi.
•Permettono di indagare su una
parte molta ampia del programma
sia come contenuto che capacità
Test a scelta multipla
Corrispondenze
Completamenti
Problemi ed esercizi
Saggi brevi
Riassunti con una chiave interpretativa
LIMITI
Non è possibile risalire al processo mentale messo in atto, es.
(la risposta può essere esatta ma il ragionamento sbagliato)
Non si possono misurare tutti gli aspetti dell’apprendimento
Come porre rimedio ai limiti
•Aumentare il numero degli item
•Alternare prove oggettive a
quelle tradizionali
REQUISITI DELLE PROVE 1
Ogni tipo di prova deve rispondere ai seguenti requisiti:
VALIDITÀ: in quanto deve essere rispondente
all’obiettivo da perseguire.
ATTENDIBILITÀ: la prova deve essere interpretata in
modo univoco e dare una misurazione valutativa
costante, chiunque la somministri.
REQUISITI DELLE PROVE 2
Per rispondere ai requisiti di validità e attendibilità ogni prova deve:
•Rispondere agli obiettivi prefissati se si tratta di una verifica sommativa
oppure ai descrittori di un obiettivo se si tratta di una verifica formativa.
•Avere un punteggio prestabilito sia del singolo item sia dell’intera
prova
•Contenere difficoltà graduali permettendo a tutti gli alunni di eseguire
la prova.
•Essere confrontata ai livelli di partenza per registrare i
miglioramenti
•Essere corretta in breve tempo per stabilire, tempestivamente, prove di
recupero dell’abilità.
•Contenere un giudizio analitico per permettere all’alunno di conoscere la
sua reale situazione formativa.
PROVA SOGGETTIVE
TEMA – SAGGI – INTERROGAZIONI o DIALOGO
Queste prove sono soggettive perché non hanno un’unica chiave di
lettura e di misurazione ma sono determinati dal soggetto che li
esamina.
Analizziamo il
<<TEMA>>.
Premessa
Nel corso del terzo anno dell’Istituto tecnico l’insegnante di lettere, giudicava
sempre insufficiente i miei temi d’italiano. In occasione di un concorso, indetto
dalle Poste Italiane, il mio tema, corretto da una commissione, si aggiudicò il primo
premio. La beffa l’ebbi dall’insegnante di lettere che, al termine dello stesso anno
scolastico, mise un bel <<3>> in italiano scritto. Quest’esperienza, chiarisce quanto
una prova del tipo soggettiva può compromettere, nell’alunno, la valutazione di un
percorso formativo, la fiducia in sé e il rapporto empatico con il docente.
Per valutare il <<TEMA>>. o una <<INTERROGAZIONE>> o un <<DIALOGO>> si può
ridurre l’indice di soggettività e accrescere quello di fedeltà della valutazione,
prefissando una griglia d’indicatori, corrispondenti agli obiettivi che si vogliono
valutare.
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI
SCRITTI
Questa scheda va fotocopiata per ogni alunno; la compilazione
avviene segnando con una crocetta l‘alternativa SI/NO o
barrando gli appositi quadratini. La scheda esamina le
diverse competenze sottese all’obiettivo “Saper scrivere”.
PROVE SOGGETTIVE
INTERROGAZIONI o DIALOGO
L’interrogazione è sempre un momento critico perché rischia di compromettere il
rapporto empatico tra l’alunno e l’insegnante.
Nell’interrogazione giocano diversi fattori:
•Il tempo
•L’emotività dell’alunno
•L’abilità dell’allievo nella comunicazione verbale
•L’esigenza di verificare
•La conoscenza dei contenuti
Il tempo è un fattore che influenza, a volte, negativamente, l’interrogazione perché in
dieci minuti non è possibile valutare, con ponderatezza, la conoscenza dei contenuti di
uno o più allievi.
Alcune volte ho voluto sperimentare un’interrogazione di gruppo con quattro allievi. In
questi casi mi sono resa conto che, il più delle volte, un allievo prevale sugli altri
solo per la sua buona capacità di comunicare impedendo gli altri di esprimersi. Ciò
capita anche interrogando coppie di allievi. Il docente, in questo caso, è indotto a
valutare positivamente un allievo che abbia una proprietà di linguaggio ma scarsa
conoscenza dei contenuti e negativamente l’altro che ha una buona conoscenza dei
contenuti e una carente abilità nell’esposizione condizionata o dalla timidezza o dalla
povertà lessicale.
PROVE OGGETTIVE
V/F
Questo tipo di prova richiede, all’alunno, di rispondere con una crocetta
su V ,se la proposizione è vera, oppure su F, se è falsa.
Nel costruire tale tipo di prova, non bisogna scrivere proposizioni con
doppia negazione rendendone difficile la comprensione.
Il più comune pregiudizio che si presenta per questo tipo di prova, è che
l’alunno ha la probabilità del 50% di rispondere esattamente.
A tale inconveniente si può ovviare aumentando gli item e inserirne
alcuni che siano la contrapposizione di altri.
Al termine dell’attività didattica relativa al “Teorema di Pitagora” ho
preparato una verifica vedi << Tabella 1>>. Nella tabella sono evidenziati,
con colori diversi, gli item contrapposti che garantiscono, al docente,
una bassa percentuale che l’alunno risponda positivamente solo per caso.
PROVE OGGETTIVE
COMPLETAMENTI
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono omessi
dei termini.
Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le
seguenti regole:
1.
I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano
2.
Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli
richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due.
3.
Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una
esatta e l’altra analoga
VEDI L’ESEMPIO
PROVE OGGETTIVE
CORRISPONDENZE
Questo tipo di verifica vuole
biunivoche tra due serie di dati.
che
l’alunno
ricerchi
corrispondenze
Per costruire un test valido e attendibile le due serie non devono essere
di uguale numero.
Tale metodo evita che l’alunno,
incastri le altre corrispondenze.
dopo
Vedi l’esempio
l’individuazione dei
primi
due,
PROVE OGGETTIVE
SCELTE MULTIPLE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno
risposte giuste tra 4 o 5 alternative.
ricerchi
una
o
due
Nel costruire un test valido e attendibile gli item devono:
•Essere in accordo grammaticale per renderli leggibili, di seguito
alla domanda.
•Essere semplici e chiari
•Non contenere una doppia negazione
•Contenere informazioni strettamente necessarie.
•Essere tutti della stessa lunghezza oppure uguale a due a due
Gli item distrattori (opzioni di risposte non esatte) devono essere:
•Credibili
VEDI ALCUNI ESEMPI
COMPLETAMENTI
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono
omessi dei termini.
Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le
seguenti regole:
•Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui
una esatta e l’altra analoga
•I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano
•Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli
richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due.
ESEMPIO
Completa il brano con i termini sotto elencati:
SISTEMA NERVOSO, SISTEMA MUSCOLARE, OSSA, MUSCOLI, MAMMIFERO, ARTO,
ENDOSCHELETRO, MOVIMENTI, CONTRAZIONE, RILASSAMENTO, DIREZIONI, TENDINI,
VERTEBRATO, ARTICOLAZIONE, LEGAMENTI.
Lo scheletro di un ………………………….è formato da diverse…………………. e numerosi
muscoli che permettono i …………………………. nelle diverse …………………………. .I
………………………….si attaccano all’osso per mezzo dei ………………………….
Tutti i movimenti dei muscoli sono sotto controllo del ………………………….
Vero o Falso?
Preposizione
V
F
1
Il teorema di Pitagora si applica a tutti i triangoli
X
2
a2
X
3
Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli equilateri
X
4
13 ; 5 ; 12 non è una terna pitagorica
X
5
Il teorema di Pitagora non è valido per i triangoli isosceli
X
6
a2=
7
Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli rettangoli
8
17 ; 9 ; 15 è una terna pitagorica
9
a2 > b2 + c2
10
Una terna pitagorica è una terna di triangoli rettangoli
11
c1 =20 c2 =21 i= 29
X
12
Una terna pitagorica primitiva è una terna di numeri primi tra loro
X
13
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è maggiore dell’area costruita sull’ipotenusa
X
14
In ogni terna pitagorica il numero maggiore è uguale alla somma degli altri due numeri
X
15
Il lato del rombo è il cateto maggiore di uno dei triangoli formati dalle diagonali
X
16
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è uguale dell’area costruita sull’ipotenusa
X
17
La diagonale di un quadrato è anche l’ipotenusa dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso il quadrato
X
18
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è minore dell’area costruita sull’ipotenusa
19
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto maggiore dei due triangoli
X
20
Il lato del rombo è l’ipotenusa di uno dei triangoli formati dalle diagonali
X
21
Da una terna pitagorica non se ne possono ricavare altre
X
22
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto minore dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso
X
23
Il teorema di Pitagora è un caso particolare di equivalenza
X
24
Il teorema di Pitagora si applica a qualsiasi figura purché siano tracciati segmenti tali da formare triangoli rettangoli
X
25
Utilizzando le terne di numeri (misure dei lati) si può verificare se un triangolo è rettangolo oppure no
X
26
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto maggiore dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso
X
<
b2
25
+
c2
b2 =
144
c2
=169
X
X
X
X
X
X
CORRISPONDENZE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze
biunivoche tra due serie di dati.Per costruire un test valido e
attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale metodo
evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due, incastri le altre
corrispondenze.
1
HCl
A
ACQUA OSSIGENATA
2
NaOH
B
OSSIDO DI MERCURIO
3
H2O
C
AMMONIACA
4
NaCl
D
SOLFURO DI FERRO
5
CuSO4
E
ANIDRIDE CARBONICA
6
NH3
F
CLORURO DI FERRO
7
CO2
G
ACQUA
8
HgO
H
SOLFATO DI RAME
9
FeS
I
CLORURO DI SODIO
J
SOLFATO DI FERRO
K
ACIDO CLORIDRICO
L
IDROSSIDO DI SODIO
SOLUZIONE: 1K, 2L, 3G, 4I, 5H, 6C, 7E, 8B, 9D
SCELTE MULTIPLE
ESEMPIO N°1
I muscoli che si contraggono indipendenti dalla nostra volontà sono:
Bicipite e tricipite
Muscolo cardiaco e muscoli viscerali
Estensori e flessori
I muscoli pellicciai
A)
B)
C)
D)
ESEMPIO N°2
Il liquido sinoviale nelle articolazioni è
A)
B)
C)
D)
Un liquido che rende più agevole i movimenti articolari
Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare
Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare solo negli anziani
Un liquido che rende più agevole i movimenti solo negli anziani
ESEMPIO N°3
1.
La relazione che lega tre numeri x, y e z per ottenere una terna pitagorica è:
A) z2 = y2 – x2
B) 2z = 2x + 2z
C) z2 = x2 + y2 D) z2 = x2 - y2
2.
Se a è la misura dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo
e b e c sono le misure dei suoi cateti, per trovare a, sapendo b
e c, si usa la formula:
A) a =
2b  2c B) a =
b2  c2
C) a =
b2  c2
D) a =
2b  2c
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
Questa scheda va fotocopiata una per ogni alunno; la
compilazione avviene segnando con una crocetta ‘alternativa
SI/NO o barrando gli appositi quadratini. La scheda esamina
le diverse competenze sottese all’obiettivo saper scrivere.
A) COMPETENZA IDEATIVA E
TESTUALE
Sceglie adeguatamente
1 Rispetto allo
scopo, al destinatario e
all’oggetto del testo
forma testuale
SI
NO
registro
SI
NO
Idea centrale poco chiara
SI
NO
Idea centrale poco
significativa rispetto
allo scopo

Molti luoghi comuni

Idea centrale chiara e
significativa

SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
A) COMPETENZA
IDEATIVA E TESTUALE
2 Rispetto alla
struttura del testo
Le idee secondarie non sono collegate a
quella centrale

Le idee secondarie non sono significative

La struttura è poco equilibrata (troppo
spazio alle informazioni meno importanti)

Ci sono informazioni ripetute

Mancano informazioni essenziali

Le informazioni non sono raggruppate in
modo adeguato

Non è chiaro il rapporto fra una unità
informativa e la successiva

Non è chiaro il rapporto fra una unità
informativa e la successiva

Organizza il testo in paragrafi costruiti
intorno alle idee centrali
NO
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
C) COMPETENZA
SEMANTICA
3. Lessico
Usa termini sbagliati

Usa termini generici

Usa termini di registro inadeguato

Usa termini non appartenenti al
sottocodice scelto

Ripete più volte gli stessi termini
senza variare

Usa termini sufficientemente
appropriati

D) COMPETENZA TECNICA
4. Padronanza grafica
del codice
Scrive con grafia chiara e
comprensibile
SI
NO
Dà un’impaginazione adeguata al
testo
SI
NO
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
E) COMPETENZA SINTATTICA
Struttura
periodi
delle
frasi
e
dei
Frasi incomplete

Eccessivo uso della paratassi

Periodi senza frase principale

Uso scorretto della referenza
pronominale

Errori nei tempi e nei modi
verbali

Mancata concordanza (soggettoverbo, aggettivo-nome)

Frasi ambigue

Punteggiatura mancante o usata
in modo errato

Nessun errore di rilievo

SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
F) Errori
ortografici
Plurali sbagliati

Maiuscolo (uso errato)

Errori di grafia riguardanti
doppio

digrammi

altri

Uso errato o omissioni dell’accento

Uso errato o omissione
dell’apostrofo

Errori nella <<a capo>>

Numero complessivo degli errori
ortografici

UNITA’ DIDATTICA
ENTI GEOMETRICI
OBIETTIVI
OBIETTIVO GENERALE:
Avvio del processo di matematizzazione della realtà
attraverso l’osservazione degli oggetti e la loro proprietà.
OBIETTIVO INTERMEDIO:
Sviluppare le capacità di osservazione, riflessione, classificazione
come ricerca della precisione.
PREREQUISITI:
Gli alunni devono sapere:


operare con le quattro operazioni nell’insieme N dei numeri
naturali
il sistema metrico decimale
Gli alunni devono saper fare:

usare gli strumenti della geometria

operare confronti

osservare la realtà
OBIETTIVI SPECIFICI FORMATIVI
CONOSCERE





conoscere il linguaggio geometrico
riconoscere nell’ambito del reale gli enti geometrici
conoscere i multipli e sottomultipli dei segmenti
conoscere la tecnica di misurazione di un segmento
conoscere gli enti geometrici fondamentali:
COMPRENDERE
•
punto
linea
retta
segmento
semiretta
piano
distinguere i vari tipi di segmenti:
adiacenti
consecutivi
coincidenti
•dimostrare la congruenza dei segmenti
APPLICARE
•eseguire somme e differenze di segmenti
•applicare principi in situazioni problematiche tratti dal reale
•verificare l’applicazione dei principi
•utilizzare il linguaggio dei simboli
•utilizzare le lettere opportune per descrivere gli enti geometrici
OBIETTIVI SPECIFICI FORMATIVI
ANALIZZARE
• ricercare relazioni tra operazioni e strutture equivalenti
•distinguere vari tipi di linee nelle diverse situazioni
SINTETIZZARE
costruire modelli matematici
•costruire con strumenti con strumenti di misura multipli e sottomultipli di segmenti
•rappresentare graficamente i segmenti in relazione alla situazione proposta
•rappresentare su un piano cartesiano punti e segmenti
•
VALUTARE
•confrontare segmenti con strumenti di misura
•valutare la maggiore o minore distanza tra due punti su una cartina
CONTENUTI e METODOLOGIA
CONTENUTI :
•punto-linea-retta-segmento-semiretta-piano
•confronto di segmenti
•operazioni con i segmenti
•distanza tra due punti - punto medio di un segmento
•lunghezza di un segmento e relativa misurazione
METODOLOGIA :
Gli alunni verranno avviati a saper distinguere fra gli oggetti del mondo reale e i
modelli astratti ( solido, superficie, linea e punto) di cui gli oggetti sono soltanto
immagini.
Essi dovranno inoltre conoscere e saper disegnare le varie figure geometriche
costruendone anche modelli materiali.
La presentazione ed il chiarimento dei vari concetti geometrici deriverà
dall’osservazione degli oggetti che li circondano.
La classificazione delle figure geometriche verrà fatta servendosi di piegature di
fogli, di modelli, di fogli di cartoncino e di altri semplici materiali che possono
agevolare la comprensione e la conoscenza.
Quando se ne presenterà l’occasione sarà opportuno avviare gli alunni all’uso di
riga, squadra, goniometro e compasso.
STRUMENTI e TEMPI
STRUMENTI:
•lezione interattiva alunno-docente / alunno-alunno
•lavori di gruppo
• libro di testo
•lavagna luminosa
•cartelloni
•questionari predefiniti
•lucidi
TEMPI :
6 ore di lezione interattiva
4 ore per le verifiche
OBIETTIVI DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE
OBIETTIVO N°1 : Conoscenza degli elementi propri della disciplina
DESCRITTORI
1.
2.
3.
conosce gli enti geometrici fondamentali: punto-linea-retta-segmento-semiretta- piano
conosce i multipli e sottomultipli dei segmenti
distinguere i vari tipi di segmenti: adiacenti-consecutivi-coincidenti
OBIETTIVO N°2: Osservazioni di fatti, individuazione e applicazione di relazioni,
proprietà e procedimenti
DESCRITTORI
1.
2.
3.
4.
conosce la tecnica di misurazione di un segmento
riconosce nell’ambito del reale le forme geometriche
dimostra la congruenza dei segmenti
esegue le quattro operazioni con i segmenti
OBIETTIVO N°3: identificazione e comprensione di problemi , formulazione di
ipotesi e di soluzione e di soluzione e loro verifica
DESCRITTORI
1.
2.
applica principi in situazioni problematiche tratti dal reale
verifica l’applicazione di principi
OBIETTIVO N°4 Comprensione ed uso dei linguaggi specifici
DESCRITTORI
1.
2.
conosce il linguaggio geometrico
utilizza il linguaggio dei simboli
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