Università della Calabria
Facoltà di Scienze della Formazione Primaria
Area Metodologico-Didattica
Articolazione intervento
1
2
3
Dalla programmazione alla verifica
Classificazione delle prove
Consegna n.2: costruire le prove di verifica
dell’U.D. prescelta
CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 1
SOGGETTIVE
Prove a stimolo aperto e
risposta aperta
VANTAGGI
MISURANO:
•Il modo di
esprimersi
•L’organizzazione
delle conoscenze
•Le capacità di
argomentare
Come porre rimedio ai limiti
Si può rendere più sistematica
la valutazione utilizzando
griglie per la registrazione
analitica delle abilità e delle
conoscenze.
TEMA
SAGGIO
LIMITI
Sono scarsamente strutturate.
•Non
hanno
modalità
di
lettura
predeterminata. Non hanno un’interpretazione
univoca.
•Si rilevano abilità che hanno peso specifico
diverso ma non vengono compiute opportune
distinzioni di peso specifico delle risposte.
•La differenza delle domande comporta quasi
sempre una differenza della qualità e della
quantità delle risposte.
CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE 2
Strutturate:Prove a stimolo
chiuso e risposta chiuso
OGGETTIVE:
Semistrutturate:Prove a
stimolo chiuso e risposta
aperta aperta
VANTAGGI
•Permettono di rilevare abilità complesse
(discriminare, mettere in relazione, applicare
concetti in situazioni nuove)
•Consentono in modo univoco d’interpretare
risposte predeterminate
•Consentono giudizi univocamente definibili e
indipendenti dal soggetto, dal tempo e dal
luogo della somministrazione
•Consentono di operare un confronto tra le
conoscenze possedute da due o più allievi o
gruppi di allievi.
•Permettono di indagare su una parte molta
ampia del programma sia come contenuto che
capacità
Test a scelta multipla
Corrispondenze
Completamenti
Problemi ed esercizi
Saggi brevi
Riassunti con una chiave
interpretativa
LIMITI
Non è possibile risalire al processo mentale
messo in atto, es. (la risposta può essere
esatta ma il ragionamento sbagliato)
Non si possono misurare tutti gli aspetti
dell’apprendimento
Come porre rimedio ai limiti
•Aumentare il numero degli item
•Alternare prove oggettive a quelle
tradizionali
REQUISITI DELLE PROVE 1
Ogni tipo di prova deve rispondere ai
seguenti requisiti:
VALIDITÀ: in quanto deve essere
rispondente all’obiettivo da perseguire.
ATTENDIBILITÀ: la prova deve essere
interpretata in modo univoco e dare una
misurazione valutativa costante, chiunque la
somministri.
REQUISITI DELLE PROVE 2
Per rispondere ai requisiti di validità e attendibilità
ogni prova deve:
•Rispondere agli obiettivi prefissati se si tratta di una verifica sommativa
oppure ai descrittori di un obiettivo se si tratta di una verifica formativa.
•Avere un punteggio prestabilito sia del singolo item sia dell’intera prova
•Contenere difficoltà graduali permettendo a tutti gli alunni di eseguire la
prova.
•Essere confrontata ai livelli di partenza per registrare i miglioramenti
•Essere corretta in breve tempo per stabilire, tempestivamente,
prove di recupero dell’abilità.
•Contenere un giudizio analitico: per permettere all’alunno di conoscere la
sua reale situazione formativa.
PROVA SOGGETTIVE
TEMA – SAGGI – INTERROGAZIONI o DIALOGO
Queste prove sono soggettive perché non hanno un’unica chiave di
lettura e di misurazione ma sono determinati dal soggetto che li esamina.
Analizziamo il
Premessa
<<TEMA>>.
Nel corso del terzo anno dell’Istituto tecnico l’insegnante di lettere, giudicava sempre insufficiente i miei
temi d’italiano. In occasione di un concorso, indetto dalle Poste Italiane, il mio tema, corretto da una
commissione, si aggiudicò il primo premio. La beffa l’ebbi dall’insegnante di lettere che, al termine dello
stesso anno scolastico, mise un bel <<3>> in italiano scritto. Quest’esperienza, chiarisce quanto una prova del
tipo soggettiva può compromettere, nell’alunno, la valutazione di un percorso formativo, la fiducia in se e il
rapporto empatico con il docente.
Per valutare il <<TEMA>> o una interrogazione o un dialogo si può ridurre l’indice di
soggettività e accrescere quello di fedeltà, della valutazione, prefissando una griglia
d’indicatori, corrispondenti agli obiettivi che si vogliono valutare.
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
Questa scheda va fotocopiata per ogni alunno; la compilazione
avviene segnando con una crocetta ‘alternativa SI/NO o barrando gli
appositi quadratini. La scheda esamina le diverse competenze
sottese all’obiettivo saper scrivere.
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
Questa scheda va fotocopiata una per ogni alunno; la compilazione avviene segnando
con una crocetta ‘alternativa SI/NO o barrando gli appositi quadratini. La scheda
esamina le diverse competenze sottese all’obiettivo saper scrivere.
A) COMPETENZA IDEATIVA E
TESTUALE
Sceglie adeguatamente
1 Rispetto allo
scopo, al destinatario e
all’oggetto del testo
forma testuale
SI
NO
registro
SI
NO
Idea centrale poco chiara
SI
NO
Idea centrale poco significativa
rispetto allo scopo

Molti luoghi comuni

Idea centrale chiara e
significativa

SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
A) COMPETENZA IDEATIVA E
TESTUALE
2 Rispetto alla
struttura del testo
Le idee secondarie non sono collegate a
quella centrale

Le idee secondarie non sono
significative

La struttura è poco equilibrata (troppo
spazio alle informazioni meno
importanti)

Ci sono informazioni ripetute

Mancano informazioni essenziali

Le informazioni non sono raggruppate in
modo adeguato

Non è chiaro il rapporto fra una unità
informativa e la successiva

Non è chiaro il rapporto fra una unità
informativa e la successiva

Organizza il testo in paragrafi costruiti
intorno alle idee centrali
SI
NO
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
C) COMPETENZA SEMANTICA
3. Lessico
Usa termini sbagliati

Usa termini generici

Usa termini di registro inadeguato

Usa termini non appartenenti al
sottocodice scelto

Ripete più volte gli stessi termini
senza variare

Usa termini sufficientemente
appropriati

D) COMPETENZA TECNICA
4. Padronanza grafica del codice
Scrive con grafia chiara e
comprensibile
SI
NO
Dà un’impaginazione adeguata al
testo
SI
NO
SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
E) COMPETENZA SINTATTICA
Struttura delle frasi e dei periodi
Frasi incomplete

Eccessivo uso della paratassi

Periodi senza frase principale

Uso scorretto della referenza
pronominale

Errori nei tempi e nei modi verbali

Mancata concordanza (soggetto-verbo,
aggettivo-nome)

Frasi ambigue

Punteggiatura mancante o usata in modo
errato

Nessun errore di rilievo

SCHEDA PER LA CORREZIONE E LA VALUTAZIONE DEGLI
ELABORATI SCRITTI
F) Errori ortografici
Plurali sbagliati

Maiuscolo (uso errato)

Errori di grafia riguardanti
doppio

digrammi

altri

Uso errato o omissioni dell’accento

Uso errato o omissione dell’apostrofo

Errori nella <<a capo>>

Numero complessivo degli errori ortografici

PROVE SOGGETTIVE
INTERROGAZIONI o DIALOGO
L’interrogazione è sempre un momento critico perché rischia di compromettere il
rapporto empatico tra l’alunno e l’insegnante.
Nell’interrogazione giocano diversi fattori:
•Il tempo L’emotività dell’alunno
•L’abilità dell’allievo nella comunicazione verbale
•L’esigenza di verificare la conoscenza dei contenuti
Il tempo è un fattore che influenza, a volte, negativamente l’interrogazione perché in
dieci minuti non è possibile valutare con ponderatezza la conoscenza dei contenuti di uno
o più allievi.
Nella sperimentazione di un’interrogazione di gruppo con quattro allievi avviene, il più
delle volte, che un allievo prevale sugli altri solo per la sua buona capacità di comunicare
impedendo gli altri di esprimersi. Ciò capita anche con interrogazioni con coppie di
allievi. Il docente, in questo caso, è indotto a valutare positivamente un allievo che abbia
una proprietà di linguaggio ma scarsa conoscenza dei contenuti e negativamente l’altro
che ha una buona conoscenza dei contenuti e una carente abilità nell’esposizione
condizionata o dalla timidezza o dalla povertà lessicale.
PROVE OGGETTIVE
V/F
Questo tipo di prova richiede, all’alunno, di rispondere con una crocetta
su V se la proposizione è vera oppure su F se è falsa.
Nel costruire tale tipo di prova, non bisogna scrivere proposizioni con
doppia negazione rendendone difficile nella comprensione.
Il più comune pregiudizio che si presenta per questo tipo di prova, è che
l’alunno ha la probabilità del 50% di rispondere esattamente. A tale
inconveniente si può ovviare aumentando gli item e inserirne alcuni che
siano la contrapposizione di altri.
Al termine dell’attività didattica relativa al “Teorema di Pitagora” ho
preparato una verifica <<Tabella 1>>. Nella tabella sono evidenziati,
con colori diversi, gl’item contrapposti che garantiscono, al docente, una
bassa percentuale che l’alunno risponda positivamente solo per caso.
Vero o Falso?
Preposizione
V
F
1
Il teorema di Pitagora si applica a tutti i triangoli
X
2
a2 < b2 + c2
X
3
Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli equilateri
X
4
13 ; 5 ; 12 non è una terna pitagorica
X
5
Il teorema di Pitagora non è valido per i triangoli isosceli
X
6
a2= 25 b2= 144 c2 =169
X
7
Il teorema di Pitagora è valido solo per i triangoli rettangoli
X
8
17 ; 9 ; 15 è una terna pitagorica
9
a2 > b2 + c2
10
Una terna pitagorica è una terna di triangoli rettangoli
11
c1 =20 c2 =21 i= 29
X
12
Una terna pitagorica primitiva è una terna di numeri primi tra loro
X
13
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è maggiore dell’area costruita sull’ipotenusa
X
14
In ogni terna pitagorica il numero maggiore è uguale alla somma degli altri due numeri
X
15
Il lato del rombo è il cateto maggiore di uno dei triangoli formati dalle diagonali
X
16
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è uguale dell’area costruita sull’ipotenusa
X
17
La diagonale di un quadrato è anche l’ipotenusa dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso il quadrato
X
18
La somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti, di un triangolo rettangolo, è minore dell’area costruita sull’ipotenusa
19
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto maggiore dei due triangoli
X
20
Il lato del rombo è l’ipotenusa di uno dei triangoli formati dalle diagonali
X
21
Da una terna pitagorica non se ne possono ricavare altre
X
22
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto minore dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso
X
23
Il teorema di Pitagora è un caso particolare di equivalenza
X
24
Il teorema di Pitagora si applica a qualsiasi figura purché siano tracciati segmenti tali da formare triangoli rettangoli
X
25
Utilizzando le terne di numeri (misure dei lati) si può verificare se un triangolo è rettangolo oppure no
X
26
L’altezza di un triangolo isoscele è anche il cateto maggiore dei due triangoli rettangoli in cui è suddiviso
X
X
X
X
X
PROVE OGGETTIVE
COMPLETAMENTI
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono
omessi dei termini.
Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le
seguenti regole:
1.
I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del
brano
2.
Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a
quelli richiesti, per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due.
3.
Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui
una esatta e l’altra analoga
VEDI L’ESEMPIO
COMPLETAMENTI
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno completi un brano in cui sono omessi dei
termini.
Per rendere valida e attendibile la prova, bisogna che si rispettino le seguenti
regole:
•I termini mancanti non devono impedire la chiave di lettura del brano
•Il numero dei termini, a disposizione, devono essere superiori a quelli richiesti,
per evitare gli incastri dopo l’individuazione dei primi due.
• Per ogni termine da inserire darne due opportunità di scelta, di cui una esatta e
l’altra analoga
ESEMPIO
Completa il brano con i termini sotto elencati:
SISTEMA NERVOSO, SISTEMA MUSCOLARE, OSSA, MUSCOLI, MAMMIFERO,
ARTO, ENDOSCHELETRO, MOVIMENTI, CONTRAZIONE, RILASSAMENTO,
DIREZIONI, TENDINI, VERTEBRATO, ARTICOLAZIONE, LEGAMENTI.
Lo scheletro di un ………………………….è formato da diverse…………………. e numerosi
muscoli che permettono i …………………………. nelle diverse …………………………. .I
………………………….si attaccano all’osso per mezzo dei ………………………….
Tutti i movimenti dei muscoli sono sotto controllo del ………………………….
PROVE OGGETTIVE
CORRISPONDENZE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze
biunivoche tra due serie di dati. Per costruire un test valido e
attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale
metodo evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due,
incastri le altre corrispondenze. Vedi
l’esempio
CORRISPONDENZE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi corrispondenze
biunivoche tra due serie di dati.Per costruire un test valido e
attendibile le due serie non devono essere di uguale numero. Tale
metodo evita che l’alunno, dopo l’individuazione dei primi due, incastri
le altre corrispondenze.
1
HCl
A
ACQUA OSSIGENATA
2
NaOH
B
OSSIDO DI MERCURIO
3
H2 O
C
AMMONIACA
4
NaCl
D
SOLFURO DI FERRO
5
CuSO4
E
ANIDRIDE CARBONICA
6
NH3
F
CLORURO DI FERRO
7
CO2
G
ACQUA
8
HgO
H
SOLFATO DI RAME
9
FeS
I
CLORURO DI SODIO
J
SOLFATO DI FERRO
K
ACIDO CLORIDRICO
L
IDROSSIDO DI SODIO
SOLUZIONE: 1K, 2L, 3G, 4I, 5H, 6C, 7E, 8B, 9D
PROVE OGGETTIVE
SCELTE MULTIPLE
Questo tipo di verifica vuole che l’alunno ricerchi una o due risposte giuste
tra 4 o 5 alternative.
Nel costruire un test valido e attendibile gli item devono:
•Essere in accordo grammaticale per renderli leggibili, di seguito, alla
domanda.
•Essere semplici e chiari
•Non contenere una doppia negazione
•Essere tutti della stessa lunghezza oppure uguale a due a due
•Contenere informazioni strettamente necessarie.
Gli item distrattori (opzioni di risposte non esatte) devono essere: credibili
VEDI ALCUNI ESEMPI
SCELTE MULTIPLE
ESEMPIO N°1
I muscoli che si contraggono indipendenti dalla nostra volontà sono:
A)
B)
C)
D)
Bicipite e tricipite
Muscolo cardiaco e muscoli viscerali
Estensori e flessori
I muscoli pellicciai
ESEMPIO N°2
Il liquido sinoviale nelle articolazioni è
A)
B)
C)
D)
Un liquido che rende più agevole i movimenti articolari
Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare
Un liquido che si forma in caso d’infezione articolare solo negli anziani
Un liquido che rende più agevole i movimenti solo negli anziani
ESEMPIO N°3
1.
La relazione che lega tre numeri x, y e z per ottenere
una terna pitagorica è:
A) z2 = y2 – x2 B) 2z = 2x + 2z
C) z2 = x2 + y2
D) z2 = x2 - y2
2.
Se a è la misura dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo e b e
c sono le misure dei suoi cateti, per trovare a, sapendo b e c, si usa la
formula:
A) a =
B) a =
C) a =
D) a =
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II lezione - 16/05/09