UNA DEFINIZIONE DI COMPETENZA
«Capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a
mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e
volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo».
[Pellerey, 2004]
PRATICHE
DISPOSIZIONI
AD AGIRE
ALTRI
COMPETENZA
COMPITO
CONOSCENZE
COGNITIVE
SE STESSO
CONTESTO
TEORICHE
ABILITÀ
PRATICHE
UNA DEFINIZIONE DI COMPETENZA
DAL “SAPER FARE” AL “SAPER AGIRE”
INTEGRAZIONE
DEL SÉ
SENSIBILITÀ AL CONTESTO
STRATEGIA
D’AZIONE
IL VALORE AGGIUNTO DELLA COMPETENZA
CONOSCENZE/ABILITÀ
COMPETENZE
VISIONE
STATICA
(mondo dell’avere)
VISIONE
DINAMICA
(mondo dell’essere)
APPROCCIO
ANALITICO
(scomposizione)
APPROCCIO
OLISTICO
(integrazione)
SAPERE
ASTRATTO
(conoscere inerte)
SAPERE
SITUATO
(conoscere per agire)
DISCONTINUITÀ TRA SAPERE SCOLASTICO E SAPERE REALE
SAPERE SCOLASTICO vs SAPERE REALE
• la scuola richiede prestazioni individuali, mentre il lavoro
mentale all’esterno è spesso condiviso socialmente;
• la scuola richiede un pensiero privo di supporti, mentre fuori ci si
avvale di strumenti cognitivi o artefatti;
• la scuola coltiva il pensiero simbolico, nel senso che lavora su
simboli, mentre fuori dalla scuola la mente è sempre direttamente
alle prese con oggetti e situazioni;
• a scuola si insegnano capacità e conoscenze generali, mentre
nelle attività esterne dominano competenze specifiche, legate alla
situazione.
L.B. Resnick, “Imparare dentro e fuori la scuola”, in C. Pontecorvo-A.M. Ajello-C. Zucchermaglio
(a cura di), I contesti sociali dell’apprendimento, Milano, LED, 1995.
DISCONTINUITÀ TRA SAPERE SCOLASTICO E SAPERE REALE
SAPERE SCOLASTICO
SAPERE REALE
astratto
concreto
sistematico
intuitivo
logico
pratico
generale
particolare
individuale
sociale
rigido
flessibile
analitico
globale
DISCONTINUITÀ TRA SAPERE SCOLASTICO E SAPERE REALE
SAPERE SCOLASTICO
SAPERE REALE
organizzato attorno all’orario
organizzato attorno ai risultati attesi
guidato dal libro di testo
sostenuto da una varietà di strumenti
centrato sull’insegnamento di
elementi separati
centrato sull’uso del sapere nei
contesti di vita
organizzato intorno ai contenuti
organizzato intorno ai problemi
rigido e uniforme
flessibile e personalizzato
studente come riproduttore di
conoscenza
studente come produttore di
conoscenza
l’insegnante come unico giudice
aperto a molte forme di valutazione
fondato sul lavoro individuale
fondato sul lavoro collaborativo
SFIDE PER L’INSEGNAMENTO
• Considerare i saperi come risorse da mobilitare.
• Lavorare per situazioni-problema.
• Condividere progetti formativi con i propri allievi.
• Adottare una pianificazione flessibile.
• Praticare una valutazione per l’apprendimento.
• Andare verso una minore chiusura disciplinare.
• Convincere gli allievi a cambiare mestiere…
Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire
quelli che sono nelle teste, l’approccio per competenze non ha nessun futuro.
(P. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Roma, Anicia, 2003)
SFIDE PER LA VALUTAZIONE
• Puntare a compiti valutativi più autentici.
• Responsabilizzare lo studente nella valutazione.
• Integrare valutazione del prodotto e del processo.
• Oltrepassare la valutazione disciplinare.
• Riconoscere la valenza metacognitiva del valutare.
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